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Sorgerà a Cosenza il “Giardino degli Angeli”

COSENZA – Uno spazio per dare accoglienza ai bambini nati morti e a quelli sottratti alla vita a cui si erano appena affacciati, ed al dolore dei loro genitori. Cosenza avrà molto presto il suo “Giardino degli Angeli”, all’interno del cimitero di Cosenza, e la decisione dell’Amministrazione comunale, accompagnata con grande sensibilità dalla delegata al welfare Alessandra De Rosa, suscita non poca commozione: in chi vive il lutto perinatale, in chi da tempo dedica il proprio impegno professionale e sociale al sostegno delle famiglie che hanno perso i loro Angeli.

Mammachemamme, l’associazione attiva sul territorio

A Cosenza è l’Associazione di volontariato “Mammachemamme”, che da quattro anni, insieme a “CiaoLapo onlus”, l’unica associazione nazionale a carattere scientifico assistenziale, porta avanti il gruppo di auto mutuo aiuto ‘Parole in Contatto’, iniziativa del tutto gratuita nella quale i genitori che hanno subito un lutto perinatale trovano il giusto e necessario supporto  al loro percorso di vita che con quel lutto dovrà pur stabilire una serena convivenza.

«Non so descrivere l’emozione che ho provato quando Alessandra De Rosa mi ha comunicato la decisione dell’Amministrazione di creare il Giardino degli Angeli, un progetto che ci stava molto a cuore, direi quasi un sogno che si realizza per noi» così la psicologa Cecilia Gioia, presidente di ‘Mammachemamme’, che oltre a ‘Parole in Contatto’, promuove sul territorio tante azioni di divulgazione e sostegno.

«E’ un segno di rispetto ma anche di civiltà – è il commento della consigliera Alessandra De Rosa. È l’accoglimento di una esigenza che, per tramite delle associazioni, ci è stata trasferita e che ha trovato nel Sindaco Mario Occhiuto un’attenzione, tradotta tempestivamente nel progetto del nostro Giardino».

L’appello alle famiglie che vivono questo dolore è ad informarsi – www.mammachemamme.org e www.ciaolapo.it – e soprattutto a non esitare a chiedere sostegno

Cosenza, consigliere De Rosa propone ad Occhiuto la costituzione dei Laboratori di sussidiarietà

COSENZA – «Avviare le procedure per la costituzione dei Laboratori di sussidiarietà, Labsus, per realizzare un progetto di Amministrazione sempre più condivisa e partecipata». È la proposta della delegata del Sindaco Occhiuto al welfare, Alessandra De Rosa. La consigliera comunale di maggioranza ha sottoposto al Sindaco un progetto che va proprio nella direzione di aprire sempre di più le porte del Comune ai cittadini, promuovendo l’Amministrazione condivisa come nuovo modello organizzativo fondato sulla collaborazione, anziché sulla contrapposizione tra governance e comunità amministrata.
«La riforma del Titolo V della Costituzione, con l’introduzione del principio della sussidiarietà – sottolinea Alessandra De Rosa – ha disegnato un nuovo scenario nel quale le iniziative di interesse generale devono rappresentare il terreno fertile per una sorta di “alleanza” tra le Amministrazioni e i cittadini.
Quel che si vuole promuovere – afferma ancora la delegata del Sindaco al welfare – è la costruzione di comunità aggregate attorno ad attività di cura dei beni comuni valorizzando, nell’interesse generale, le infinite risorse di intelligenza, creatività e capacità di lavoro, liberando energie che sono lì, pronte per entrare in gioco, promuovendo esperienze concrete di partecipazione alla vita pubblica. Sono certa che il  Sindaco Occhiuto sia d’accordo sulla necessità di  investire sulla cura e rigenerazione dei beni comuni, anche per produrre quel capitale sociale che costituisce un fattore essenziale di sviluppo, sostenibile, intelligente e solidale: la cosìddetta città inclusiva. L’idea, è, dunque, quella di lavorare per promuovere un governo locale partecipato, attraverso la diffusione di un processo di apprendimento collettivo».
Per dar seguito a questa modalità operativa Alessandra De Rosa ha preannunciato l’avvio di un percorso che dovrà condurre all’adozione del “regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”. Un regolamento la cui prima stesura l’Associazione Labsus propose nel 2001 al Comune di Bologna e che oggi è stato condiviso da circa 100 comuni che, con il tempo, lo hanno adeguato alle mutate esigenze e realtà. Attraverso il regolamento, sono previsti dei veri e propri “patti di collaborazione” come strumento con il quale, Comune e cittadini attivi concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e rigenerazione dei beni urbani.
Nel prossimo mese di settembre sarà a Cosenza, proprio per mettere a fuoco le procedure per la costituzione dei Laboratori di sussidiarietà, il Presidente dell’Associazione Labsus, Prof. Gregorio Arena che, nel corso di una pubblica manifestazione, introdurrà il tema dell’amministrazione condivisa. Sarà una proficua occasione di scambio e conoscenza. «Di fatto – ha concluso Alessandra De Rosa – il Comune di Cosenza entrerà a far parte della rete italiana ed europea dei Comuni che danno seguito, attraverso l’adozione del Regolamento, al principio di sussidiarietà come principio di alta democrazia e partecipazione».

Violenza di genere, successo al Tieri per lo spettacolo “Imparo ad amare”

COSENZA – Nel quadro delle manifestazioni organizzate per ricordare l’8 marzo, la Commissione cultura del Comune, presieduta dalla consigliera Alessandra De Rosa, ha patrocinato lo spettacolo teatrale “Imparo ad amare”, andato in scena nei giorni scorsi al Teatro “Tieri” di Cosenza su iniziativa dell’Istituto Tecnico Economico “Antonio Guarasci” di Rogliano. “Imparo ad Amare” è il progetto, ideato e curato dalla professoressa Anna Cerrigone e realizzato insieme agli alunni delle classi III, IV, V dell’ITE Guarasci, per sviluppare un’ampia riflessione sulla violenza di genere e per riaffermare la necessità di educare sentimentalmente i giovani, nella consapevolezza che l’istituzione scolastica gioca un ruolo importante e significativo. Alla rappresentazione teatrale ha assistito, infatti, anche l’Assessore alla scuola, pari opportunità ed educazione sentimentale del Comune di Cosenza Matilde Spadafora Lanzino. Lo spettacolo ha preso le mosse dalla proiezione di un video che ha accuratamente definito cosa s’intende per violenza di genere. La voce narrante presente nell’audiovisivo accompagna le immagini, frutto del lavoro svolto dagli alunni della seconda classe  che hanno interpretato, dal loro punto di vista, il tema della loro indagine. La colonna sonora del video è stata composta da Roberto Maguzia, allievo dell’Istituto “Guarasci”. Nella ben strutturata messa in scena,  ai monologhi delle studentesse, tratti dal libro “ Ferite a morte” di Serena Dandini, si alternano danze, canti, il suono di un sassofono e monologhi di uomini pentiti, scritti questi ultimi, insieme al monologo finale, dalla responsabile del progetto, Prof.ssa Anna Cerrigone, che ha tra l’altro interpretato proprio la parte conclusiva dello spettacolo. Un mix ben calibrato che gli ha conferito fluidità, spessore, per gli argomenti trattati, e impegno sociale, perché vedere sulla scena 25 ragazzi/e  interpretare con intensità  e trasporto  le loro parti, ha riscosso l’apprezzamento di tutti i presenti. Oltre che dalla Commissione Cultura, lo spettacolo è stato patrocinato anche dalla Fidapa di Cosenza, con la Presidente Maria Teresa Seta. Un plauso particolare all’iniziativa è stato rivolto dalla Presidente della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi Alessandra De Rosa. «Questo meritorio progetto che parte dai giovani per i giovani – ha detto De Rosa – contribuisce a gettare il seme dell’educazione sentimentale che è un passaggio imprenscindibile per la formazione delle generazioni future nelle quali il modello della non violenza deve potersi affermare in maniera sempre più diffusa».