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Nuovo modello organizzativo per i laboratori di analisi

COSENZA – Un nuovo modello organizzativo per i laboratori di analisi è in fase di elaborazione ad opera dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, che con il supporto della Scuola Focus, Ente no profit fondato dalla stessa Azienda e dall’Università della Calabria, ha promosso, presso la sala Convegni dell’Ordine provinciale dei Medici di Cosenza, un incontro dibattito per tracciarne i percorsi attuativi sulla base di una esperienza innovativa maturata e praticata nella Regione dell’Emilia Romagna attraverso il CoreLab, Laboratorio Unico Area Vasta Romagna, diretto dal dott. Romolo M. Dorizzi.

Ad aprire e moderare i lavori è stato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, che ha preceduto gli interventi di saluto del presidente dell’Ordine dei Medici, Eugenio Corcioni, e del direttore del dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria, Sebastiano Andò.

Un intervento ch’è servito per entrare nei contenuti e nelle aspirazioni dell’Azienda Sanitaria Provinciale cosentina nell’assicurare un risanamento economico – finanziario ben definito del servizio sanitario pensando nel frattempo anche ad una riorganizzazione Aziendale con un programma finalizzato al rinnovamento Tecnologico, alla ristrutturazione più urgente degli Ospedali, al rafforzamento della Medicina Territoriale, dove la questione dei laboratori di analisi rappresenta il punto di primo imbatto per un servizio sanitario efficiente e di qualità.

“Si sta cercando di passare da una Sanità Ospedale Centrica – ha sottolineato il dott. Gianfranco Scarpelli – ad una Sanità che abbia al centro il paziente con i suoi bisogni da soddisfare in modo appropriato attraverso procedure assistenziali e diagnostiche presenti sul territorio e possibilmente più vicino possibile al domicilio del Cittadino”.

La forma di organizzazione dell’attuale sistema operativo della medicina laboratoristica gravitante nell’area di competenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza è stata illustrata dal dott. Pasquale Paletta, che ha avuto modo così di confrontarsi con l’esperienza innovativa ed unica, nel panorama del sistema sanitario nazionale, rappresentata dal CoreLab romagnolo, attraverso la testimonianza del suo direttore, dott. Romolo M. Dorizzi, che considera la sua struttura un punto di eccellenza perfettamente trasportabile in altre realtà territoriali regionali.

Lo scopo del convegno è stato quello di individuare il modello organizzativo più appropriato alle esigenze dei variegati territori della Calabria al fine di dare applicazione al documento approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nel mese di marzo 2011 relativo ai criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica di laboratorio. Una risposta in tal senso è arrivata proprio dall’esperienza romagnola, che utilizzando gli apparati tecnologici con un solo Laboratorio centralizzato riesce, attraverso una rete diffusa di punti di prelievo, ad assicurare risposte di efficienza e servizi di qualità.

Di tutto questo si è parlato nell’apposita tavola rotonda che ha visto confrontarsi i massimi referenti dirigenziali delle Aziende Sanitarie ed Ospedalieri di Cosenza (Gianfranco Scarpelli e Paolo M. Gangemi), Vibo Valentia (Maria Pompea Bernardi), Catanzaro (Gerardo Mancuso), Reggio Calabria (Grazia Rosanna Squillacioti).

Tra i fattori indispensabili da praticare per l’esigenza di diminuire il ricovero ospedaliero, favorendo la deospedalizzazione, è necessario migliorare l’assistenza a livello territoriale e la riorganizzazione dei servizi di laboratorio riveste un ruolo strategico per poter garantire la possibilità di effettuare le indagini di laboratorio il più vicino possibile al domicilio dei cittadini grazie a dei punti di prelievo distribuiti capillarmente su tutto il territorio.

L’ASP di Cosenza vuole superare la frammentazione delle strutture pubbliche di laboratorio, ce ne sono ben 16, lanciando il progetto di realizzazione della rete di laboratori per tipologia per come indicato già nel regolamento della Regione Calabria n° 13 del 1° settembre 2009 e mai applicato. E’ un lavoro, comunque, aperto ad un confronto anche con i laboratori privati ricordando che l’Asp di Cosenza rappresenta la realtà più complessa e con maggiore criticità di tutta la Regione Calabria.

 

Asp Cosenza: convegno su “Laboratori d’analisi: quale modello organizzativo?”

Continua l’attività di pianificazione e programmazione svolta in quest’ultimo anno dal Direttore Generale Dr. Gianfranco Scarpelli. Infatti la gestione del Dr. Scarpelli si sta caratterizzando per una conduzione nel rispetto della legalità e della trasparenza degli atti nonostante le gravi difficoltà riscontrate in questa Azienda. Purtroppo l’ASP di Cosenza si trova in una situazione di grave difficoltà per una serie di fattori che il Direttore Generale sintetizza in:

1) Grave deficit finanziario ereditato che è stato corretto ed infatti si è passati da 117 milioni di Deficit del 2011 ai 40 milioni previsti del 2013 con notevole sacrifici e grazie ad un processo di riorganizzazione e razionalizzazione di tutte le attività,

2) E’ stata Ereditata una Azienda in una situazione disastrosa e di grave disorganizzazione in cui non erano stati effettuati investimenti in attrezzature e tecnologie negli ultimi dieci anni con la conseguenza di avere a disposizione una dotazione di attrezzature obsolete e in continua manutenzione con la più giovane con almeno 15 anni di attività,

3) Obblighi di Bilancio molto restrittivi con impossibilita’ finora di effettuare adeguati investimenti per offrire prestazioni appropriate e necessarie per dare risposta ai bisogni dei cittadini,

4) Blocco del Turnover con impossibilità di fare assunzioni di quel Personale necessario per garantire prestazioni specialistiche e nel contempo attivare Unità Operative previste ,ma che richiedono Dirigenti Medici che non sono presenti nella nostra Azienda in cui si è passati da circa 7500 dipendenti del 2010 a 5500 dipendenti ad oggi.

L’ASP di Cosenza dopo aver adottato tutti i provvedimenti per il risanamento economico – finanziario e definito ed avviato le procedure per la riorganizzazione Aziendale ha iniziato un percorso di programmazione finalizzato al rinnovamento Tecnologico, alla ristrutturazione più urgente degli Ospedali, al rafforzamento della Medicina Territoriale.

Si sta cercando di passare da una Sanità Ospedale-Centrica ad una Sanità che abbia al centro il Paziente con i suoi bisogni da soddisfare in modo appropriato attraverso procedure assistenziali e diagnostiche presenti sul Territorio e possibilmente più vicino possibile al domicilio del Cittadino. In questa ottica l’ASP di Cosenza, con il supporto della Scuola FOCUS – Ente no profit fondato dall’ASP di Cosenza e dall’Università della Calabria, organizza GIOVEDI 21 NOVEMBRE 2013 alle ore 09.00 nella Sala Convegni dell’Ordine dei Medici della Provincia di Cosenza un importante incontro dal Titolo: LABORATORI DI ANALISI : QUALE MODELLO ORGANIZZATIVO ?

Nel convegno, che vedrà la partecipazione di tutti i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Calabria interessate alla particolare e critica problematica, si confronteranno le Esperienze della Regione Calabria con quella realizzata nella Regione Emilia Romagna presentata dal Prof. Dorizzi di Forli. Concluderà il Convegno il Dr. Bruno Zito, Direttore  Generale Reggente del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie della Regione Calabria.

Lo scopo del Convegno è quello di individuare il modello organizzativo più appropriato alle esigenze dei variegati Territori della nostra Regione al fine di dare applicazione al documento approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nel Marzo 2011 relativo ai “Criteri per la riorganizzazione delle Reti di Offerta di Diagnostica di Laboratorio”. I mutamenti demografici determinati dall’Invecchiamento della Popolazione, la sopravvivenza di Portatori di Patologie Croniche altamente inabilitanti, l’esigenza di diminuire il ricovero Ospedaliero, favorendo la Deospedalizzazione, determinano la necessità di migliorare l’Assistenza a livello Territoriale. In tale contesto la riorganizzazione dei Servizi di Laboratorio riveste un ruolo strategico per poter garantire la possibilità di effettuare le indagini di laboratorio il più vicino possibile al Domicilio dei Cittadini in quanto l’obiettivo fondamentale di tale riorganizzazione è la realizzazione di Punti Prelievo distribuiti capillarmente su tutto il Territorio e quindi migliorare i servizi per i Pazienti.

Per tale motivo si rende indispensabile il superamento della Frammentazione delle Strutture Pubbliche di Laboratorio, ben 16 strutture esistenti nell’ASP di Cosenza, al fine di garantire una migliore qualità delle Prestazioni. Infatti il progetto che verrà proposto prevede la realizzazione della Rete di Laboratori distinti per tipologia per come indicato già nel Regolamento della Regione Calabria N°13 del 01 Settembre 2009 e mai applicato a tutela sia dell’Economicità di Scala che delle soglie di attività minime per garantire una sufficiente esperienza degli Operatori e una maggiore sicurezza circa l’attendibilità e la sicurezza dei risultati delle Analisi.

Al Convegno sono stati invitate tutte le Organizzazioni Sindacali della Dirigenza Medica e del Comparto nonchè i Rappresentanti dei Laboratori Privati al fine di condividere e valutare le eventuali opportune modifiche o integrazioni sulla nuova proposta di riorganizzazione che si presenterà anche per l’ASP di Cosenza che rappresenta la realtà più complessa e con maggiore criticità di tutta la Regione Calabria.