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Nominati i nuovi commissari Asp e AO di Cosenza: in carica fino a novembre 2022

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria e commissario ad acta della sanità, Roberto Occhiuto, ha nominato:

–       Lucia Di Furia commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria,
–       Antonio Graziano commissario straordinario dell’Azienza sanitaria provinciale di Cosenza,
–       Gianfranco Filippelli commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza.

Gianluigi Scaffidi, fino ad oggi responsabile dell’Asp di Reggio Calabria, è il nuovo commissario straordinario del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria.
Vincenzo La Regina, fino ad oggi responsabile dell’Asp di Cosenza, è il nuovo commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria “Mater Domini” di Catanzaro.

Le nomine dei commissari straordinari avranno efficacia fino alla scadenza del decreto Calabria (novembre 2022).

La struttura commissariale ringrazia Isabella Mastrobuono, che si è dimessa dalla guida dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, e le augura buon lavoro per gli importanti incarichi che, in ragione della sua esperienza, sicuramente assumerà in futuro.

Sono confermati i commissari straordinari delle Aziende sanitarie provinciali di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, e il commissario straordinario dell’Azienza ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.

Entro martedì della prossima settimana il presidente Occhiuto procederà con la nomina del commissario straordinario di Azienda Zero.

Cosenza, l’Asp sospende 20 dipendenti No Vax tra sanitari e amministrativi

COSENZA – L’Azienda sanitaria provinciale cosentina ha avviato la procedura di sospensione nei confronti di oltre 20 dipendenti tra sanitari ed amministrativi, perché non ancora in regola con il vaccino antiCovid. Tra di loro ci sono 3 dirigenti medici, un tecnico di laboratorio, 3 infermieri, un tecnico di radiologia, un medico di medicina generale e sei amministrativi che risultano però sospesi già dallo scorso mese di ottobre.

Tra questi però, figurano anche 6 dipendenti che nel frattempo, dopo il richiamo ufficiale da parte dell’Azienda hanno deciso di adeguarsi alla normativa vaccinandosi.

Vaccini ai più piccoli, l’Asp di Cosenza a lavoro per ultimare i punti vaccinali

COSENZA – Sono partite ieri pomeriggio le vaccinazioni contro il Covid in Calabria per i bambini nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni. La piattaforma per le prenotazioni è già attiva e la platea è di 114.105 ragazzi vaccinabili. Nella fascia di età 12-19 anni, hanno fatto la prima dose il 73% dei 147.409 componenti la platea, ed il 66,6% ha fatto anche la seconda dose. L’Asp di Cosenza lavora al completamento dei centri vaccinali dedicati ai piccoli. Intanto la sede di via degli Stadi sarà operativa da domenica e nel fine settimana a Rende è stato organizzato un “Vax family day” nell’area del centro commerciale. Ieri le prime inoculazioni sono state eseguite in ospedale all’Annunziata.

Catanzaro, il punto vaccinale dell’ospedale Ciaccio De Lellis dell’omonima Azienda ospedaliera è attrezzato per le vaccinazioni dei bambini con un ingresso, un ambulatorio ed una sala d’aspetto dedicate. E’ previsto anche il coinvolgimento di due associazioni di volontariato, quali il Tribunale Diritti del Minore e le Impronte del Cuore, che accoglieranno i bimbi e le famiglie. Al Ciaccio De Lellis le inoculazioni sono programmate dal lunedì al sabato dalle 14 alle 20. La domenica pomeriggio sarà possibile accedere con modalità open day.

 15mila bambini vaccinati con la prima dose

Ad un giorno dall’apertura delle somministrazioni, sono 15mila i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno fatto la prima dose di vaccino contro il Covid. Il dato è pubblicato sul sito del governo ed è aggiornato a questa mattina. Su una platea complessiva di 3.656.069 si sono vaccinati 15.063 bambini. Sono invece 104.135 quelli che hanno contratto il Covid e sono guariti.

Asp Cosenza, i medici proclamano lo stato di agitazione

COSENZA – “Dopo aver chiesto più volte all’attuale Direzione strategica la risoluzione delle gravi carenze di organico e organizzative, nonché l’applicazione del Contratto Collettivo di lavoro ormai scaduto da un anno, le organizzazioni sindacali si vedono costrette loro malgrado a intraprendere delle azioni di protesta e di lotta sindacale nella speranza che tale immobilismo abbia fine”. Così scrivono in una nota le organizzazioni sindacali della Dirigenza Medica e Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

“La grave carenza di medici in Pronto Soccorso e gli ordini di servizio emanati per sopperire a tali carenze che pregiudicano il normale funzionamento di tanti altri reparti. La mancata assunzione del personale ( dirigenti medici e sanitari oltre che infermieri e ausiliari) che potrebbe rilanciare l’Azienda Ospedaliera e dare il giusto ristoro al personale ormai stremato da anni di sacrifici. La mancata attivazione di avvisi e concorsi pubblici che invece nelle altre Aziende della Regione vengono regolarmente banditi. E ancora la mancanza di figure apicali in diversi reparti e la mancata attivazione dei posti letto previsti dal piano regionale che determina il cronico intasamento del Pronto Soccorso”.

Tra le criticità anche quella delle “liste di attesa per prestazioni ambulatoriali, ma soprattutto per interventi chirurgici che per carenza di personale infermieristico e di posti letto , vedono molti pazienti costretti ai “ viaggi della speranza”. Inoltre i sindacati di categoria reclamano la mancata attivazione dei nuovi istituti contrattuali che porterebbero nuovi stimoli e impulso per il rilancio dell’Azienda”.

 “Per tutte queste motivazioni le OO.SS. della Dirigenza Medica dell’Azienda Ospedaliera proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale e si riservano di indire uno sciopero “virtuale” di due ore (all’inizio di ogni turno) che nell’attuale emergenza pandemica non interromperà nessun servizio. Le relative trattenute saranno devolute in fondo di solidarietà per acquisto di nuove attrezzature ospedaliere.

ANAAO – Assomed  Dott. L. Ziccarelli
ANAAO – Dirigenza sanitaria  Dott. R. Tenuta
AROOI – Dott. A. Silvagni
CGIL  Medici – Dott. T. Papalia
CIMO – Dott. A. Contaldo
CISL  Medici – Dott. R. Gualtieri
FASSID – Dott. G. Gagliardi
FVM – FISMU-    Dott. C. Picarelli,
FVM – SMI   Dott. S. Sinicropi
UIL FPL – Dott.  R. Siciliano

Fitti passivi all’Asp di Cosenza, la denuncia dello “strano caso ad Acri”

ACRI (CS) – “Ho chiesto ufficialmente, mediante interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta regionale, di conoscere quali azioni intende intraprendere nei confronti dell’ASP di Cosenza al fine di effettuare una ricognizione di tutti gli immobili, non di proprietà, presso i quali, però, sono ospitate attività e presunti servizi. Ho proposto, inoltre, in ottica di una spesa oculata di soldi pubblici, di redimere uno studio valido per capire se sussistono i presupposti per accorpare i servizi in uniche strutture così da contenere i costi per i fitti passivi”. È quanto rende noto il vicepresidente della commissione regionale anti ‘ndrangheta, Graziano Di Natale, nell’ennesima denuncia sul modus operandi dell’Asp di Cosenza, che così prosegue: “L’azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza annualmente eroga a soggetti privati canoni per la concessione di dieci unità immobiliari nel Comune di Acri per mezzo di una concessione formalizzata a ridosso degli anni ottanta-novanta. Per tali immobili l’Asp sostiene annualmente costi per canoni di locazione passivi per il fitto delle suddette unità immobiliari di quasi  68.000 Euro. Al netto del servizio che viene offerto agli utenti, è evidente che non viene rispettato alcun criterio di economicità nella gestione della spesa sanitaria”.

Il Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria sottolinea la bontà della propria proposta e dichiara: “Non sono assolutamente favorevole alla spoliazione di servizi pubblici. Sia ben chiaro. Non si discutono le prestazioni sanitarie offerte ai cittadini ma in una gestione oculata della spesa pubblica vanno fatte scelte sensate. Sul territorio esiste il presidio ospedaliero di Acri “Beato Angelo” che è individuato come struttura indispensabile per tutto il territorio. Nonostante l’ampio bacino di utenza molti reparti sono stati depotenziati. Ritengo quindi opportuno una ridistribuzione dell’intera spesa impegnata per il pagamento annuale dei fitti grazie ad un accorpamento, sensato ed oculato, dei servizi attualmente dislocati negli stabili privati,  verso i locali del presidio ospedaliero in maniera tale da sostenere un risparmio economico non indifferente, e una maggiore presenza di servizi per i pazienti nell’ospedale, vero centro di riferimento per quella vasta area territoriale”.

Di Natale lancia l’appello: “Quanto avviene ad Acri, piuttosto che ad Amantea, si verifica puntualmente in molte realtà della provincia di Cosenza. Stiamo parlando di fitti pagati profumatamente a privati per l’erogazione di presunti servizi pubblici. Il bilancio dell’Asp di Cosenza è in deficit. Bisogna tagliare le spese superflue e la mia proposta è mirata al risparmio economico, senza tagli sui servizi sanitari. È possibile anche in Calabria, a Cosenza, una gestione tutt’altro che scellerata della cosa pubblica, dove vengono tagliati gli sprechi e non i benefici per i cittadini. Per questa serie di ragioni -conclude Di Natale- interrogo la giunta regionale chiedendo loro di vigilare su queste cose, facendo valere la propria, presunta, autorevolezza politica. La Politica dinnanzi a questo scempio non può lavarsene le mani giocando a scarica barile. Resterò vigile senza indietreggiare di un millimetro”.

Asp Cosenza, danno erariale di oltre 3mln. Segnalati 4 dirigenti alla Corte dei Conti

COSENZA – I Finanzieri del Comando Provinciale Cosenza, all’esito di accertamenti eseguiti su delega istruttoria disposta dalla Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria, hanno contestato un danno erariale di oltre 3,5 mln di euro nei confronti di 4 Dirigenti pro tempore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Nei confronti dei medesimi dirigenti – ai quali i Finanzieri del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria Cosenza, lo scorso gennaio, avevano notificato altrettanti “atti di costituzione in mora” (ex art. 66 del Codice di giustizia contabile) – l’A.G. contabile ha proceduto a notificare gli inviti a dedurre (ex art. 67).

Nel mirino 2 accordi tra Asp e società di factoring

L’attività d’indagine, condotta dalle Fiamme Gialle in costante coordinamento con il Vice Procuratore Regionale Dott. Giovanni DI PIETRO, è stata finalizzata alla ricostruzione delle diverse fasi di due accordi transattivi, stipulati nel 2014 e nel 2016, tra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ed una società di factoring. Con il primo accordo, a fronte di crediti dichiarati dall’A.S.P. brutia quali “certi, liquidi, esigibili ed esecutivi” per un importo di poco inferiore a 47 milioni di euro, la società di factoring aveva accettato di applicare un abbattimento del 40% sugli interessi maturati e di rinunciare a quelli maturandi, impegnandosi, altresì, a non pretendere altre somme a qualunque titolo e/o causa e/o ragione. Dopo aver provveduto a corrispondere la quasi totalità degli importi dovuti (residuando oramai il 3,33% della quota capitale oggetto di transazione), l’A.S.P. di Cosenza interrompeva i pagamenti nei confronti della società di factoring in quanto accertava che, in realtà, una parte dei crediti vantati da tale ultima società non eranocerti, liquidi ed esigibili”, come precedentemente valutato al momento di stipula dell’accordo transattivo. 

A seguito di ciò, la società creditrice – avvalendosi di una specifica clausola dell’atto transattivo che disciplinava proprio tale ipotesi di inadempimento – provvedeva a richiedere l’intera quota degli interessi originariamente vantati, vanificando i risparmi derivanti dalla transazione. Le parti (A.S.P. e società di factoring) giungevano quindi alla stipula di un secondo atto transattivo, in cui si conveniva che l’Ente pubblico avrebbe provveduto al pagamento di ulteriori somme a titolo di interessi, per oltre 2 milioni di euro. Tale importo, sommato ad altri 1,5 milioni di euro (sempre a titolo di interessi) che l’A.S.P. di Cosenza aveva nel frattempo pagato alla stessa società di factoring a seguito di altro provvedimento giudiziario emesso dal T.A.R. di Milano (riferiti alla stessa quota capitale oggetto di accordo transattivo interrotto), è stato ritenuto danno erariale dagli inquirenti.

“Grave” il comportamento dei dirigenti alla stipula del contratto

L’Autorità Giudiziaria contabile, all’esito degli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle cosentine, ha ritenuto connotato da colpa grave il comportamento dei Dirigenti dell’A.S.P. di Cosenza che si sono susseguiti, sia nella fase di accettazione della clausola contrattuale, vessatoria per l’Ente pubblico, che prevedeva la ripartenza daccapo degli interessi in caso di sospensione dei pagamenti (a prescindere dalle somme fino a quel momento corrisposte), sia nella fase di sottoscrizione e successiva interruzione dell’accordo transattivo, per aver erroneamente valutato che i crediti vantati dalla società di factoring fossero certi, liquidi ed esigibili.

Asp Cosenza procede con l’assunzione di nuovi medici, infermieri e oss

COSENZA – L’Azienda Sanitaria di Cosenza, procede all’assunzione di personale sanitario ed alla proroga di gran parte di esso. Lo stesso sarà così suddiviso:
1) proroga contrattuale dei 50 (cinquanta) medici già assegnati alle U.S.C.A.;
2) 20 nuovi medici assunti, già assegnati, sempre alle U.S.C.A.
3) infermieri assunti per i reparti COVID-19, di cui 29 a contratto indeterminato, 21 a contratto determinato e 20 infermieri assegnati alle U.S.C.A.
4) 20 Operatori Socio Sanitari (O.S.S.) assunti da assegnare ai reparti COVID19.
5) assunzione di 8 dirigenti medici e 8 medici liberi professionisti in quiescenza.

Seguiranno eventuali aggiornamenti.

Asp Cosenza: sospesa somministrazione di lotto vaccino AstraZeneca

COSENZA – «A seguito di segnalazioni da parte dell’AIFA, (Agenzia Italiana Del Farmaco), di alcuni eventi avversi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti Covid-19,si è provveduto a sospendere in via precauzionale l’utilizzo di tale lotto su tutto il territorio dell’ASP di Cosenza. Al momento non è stato stabilito alcun nesso tra somministrazione del vaccino ed eventi avversi né, tantomeno, si segnalano problemi. Resta comunque attivo il sistema di farmaco-vigilanza per la segnalazione di eventuali effetti indesiderati». È quanto si legge su una nota diffusa dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Asp di Cosenza, abuso d’ufficio e atti falsi. Coinvolti dirigenti

COSENZA – È in corso di esecuzione un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari personali del divieto di dimora – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta di questa Procura della Repubblica – nei confronti di nr. 6, tra dirigenti ed ex dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, per i reati di “abuso ‘ufficio” e “falso in atto pubblico”.

I NOMI

Si tratta di Raffaele Mauro ex direttore generale dell’Asp di Cosenza, Luigi Bruno ex direttore amministrativo dell’Asp e Francesco Giudiceandrea, per i quali è stato eseguito il divieto di dimora in Calabria. Per Remigio Magnelli direttore dipartimento Tecnico Amministrativo, Giovanni Lauricella dirigente U.O.C. Affari Legali e Contenzioso, e Maria Marano è stato disposto il divieto di dimora a Cosenza. Le accuse sono di falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Tra gli indagati anche gli ex commissari della sanità calabrese Massimo Scura e Saverio Cotticelli e Antonio Belcastro ex direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.

Abuso d’ufficio e falso in bilancio

Dal 2015 al 2017 secondo gli accertamenti dei finanzieri, non sono state riportate in bilancio le cifre relative al contenzioso legale che ammonta ad oltre mezzo miliardo di euro. I conti dell’Asp di Cosenza, tra il saldo di cassa effettivo disponibile e quello risultante in bilancio legato a 54 milioni di euro di “sospesi di cassa” ovvero somme non più disponibili perché già pagate per effetto di pignoramenti presso terzi, ottenuti dai creditori in sede giudiziaria nei confronti dell’Asp. Dunque, la situazione debitoria dell’Asp è più grave di quanto emerge dai bilanci. Le anticipazioni di cassa erano una modalità molto utilizzata dagli indagati.

 

A completare un quadro disastroso anche la mancata contabilizzazione degli incassi dei crediti vantati, e la mancata svalutazione e stralcio di quelli inesigibili e l’utilizzo spropositato delle anticipazioni di cassa. Nonostante queste gravi irregolarità e i pareri negativi del collegio sindacale, i bilanci del triennio 2015-2017 sono stati comunque approvati dagli organi di controllo istruttorio. I bilanci erano così falsi che dal 2018 in poi, non è stato più possibile redigerli e non sono stati più di conseguenza approvati. 

Dalle indagini emerge anche “l’arbitraria attribuzione di incarichi di responsabilità di unità organizzative all’interno dell’ASP” attraverso procedure di mobilità errate e in assenza di requisiti validi a ricoprire il ruolo di responsabilità. Secondo quanto emerge dalle indagini a ricoprire il ruolo dell’Unità operativa semplice protesica, venne affidato ad un soggetto che non aveva le competenze ma poteva gestire svariati milioni di euro.

Asp Cosenza, donati dalla Banca d’Italia 500.000,00 euro per l’acquisto di mezzi di maxi-emergenza

COSENZA – Cospicua donazione Banca d’Italia in favore dell’Asp di Cosenza. A renderlo noto la stessa  Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza che «a nome del Commissario Straordinario e del personale tutto desidera ringraziare il Consiglio Superiore, il Governatore e il Direttorio della della Banca d’Italia per il generoso, liberale e cospicuo contributo, pari ad euro cinquecentomila, donato per l’acquisto di mezzi di maxi-emergenza, di potenziamento della Rete Territoriale Urgenza Emergenza 118 a favore dei pazienti, oltre che di mezzi destinati ai trasporti di tamponi, campioni di laboratorio e sacche di emocomponenti su tutto il territorio della Provincia».

Dall’Asp di Cosenza fanno sapere inoltre che «è stato dato mandato agli uffici competenti di avviare quanto prima le procedure per l’acquisto dei mezzi, tra i quali anche ambulatori mobili e ambulanza attivabile come posto medico avanzato, mezzi tutti preziosi per pazienti e il territorio, in particolare nel contesto dell’attuale pandemia COVID-19».