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L’Annunziata cerca tre medici specializzati in Malattie Infettive e Tropicali

COSENZA – E’ stato pubblicato sul sito istituzionale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, l’avviso per il reclutamento a tempo determinato – 12 mesi prorogabili – di tre medici specialisti da impiegare nella UOC di Malattie Infettive e Tropicali. Per poter partecipare all’avviso pubblico per titoli ed esami è necessario avere, tra i requisiti, la specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali o titolo equipollenti: le domande dovranno essere trasmesse entro le ore 23,59 di giorno 11 luglio e inviate esclusivamente all’indirizzo: aocsavvisieconcorsi@pec.aocs.it L’avviso può essere consultato sul sito: www.aocosenza.it nella sezione “Concorsi e avvisi”. E nella giornata di oggi, il Commissario Straordinario, Gianfranco Filippelli, ha anche prorogato, fino al 31 dicembre i contratti stipulati per fronteggiare l’emergenza pandemica, che come si ricorderà scadevano il 30 giugno. La struttura commissariale, nei giorni scorsi ha invitato i vertici delle aziende sanitarie “nelle more delle procedure di stabilizzazione del personale, a disporre il mantenimento in servizio del personale indispensabile per non pregiudicare l’erogazione dei LEA e garantire la continuità dei servizi”. “Abbiamo ritenuto di aderire all’invito del struttura commissariale regionale – ha commentato il Commissario di Ao, Filippelli – in considerazione della rilevanza strategica di questo personale per la gestione dell’emergenza, alla luce del fatto che i contagi continuano a registrare numeri ragguardevoli”.

Asp Cosenza, i medici proclamano lo stato di agitazione

COSENZA – “Dopo aver chiesto più volte all’attuale Direzione strategica la risoluzione delle gravi carenze di organico e organizzative, nonché l’applicazione del Contratto Collettivo di lavoro ormai scaduto da un anno, le organizzazioni sindacali si vedono costrette loro malgrado a intraprendere delle azioni di protesta e di lotta sindacale nella speranza che tale immobilismo abbia fine”. Così scrivono in una nota le organizzazioni sindacali della Dirigenza Medica e Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

“La grave carenza di medici in Pronto Soccorso e gli ordini di servizio emanati per sopperire a tali carenze che pregiudicano il normale funzionamento di tanti altri reparti. La mancata assunzione del personale ( dirigenti medici e sanitari oltre che infermieri e ausiliari) che potrebbe rilanciare l’Azienda Ospedaliera e dare il giusto ristoro al personale ormai stremato da anni di sacrifici. La mancata attivazione di avvisi e concorsi pubblici che invece nelle altre Aziende della Regione vengono regolarmente banditi. E ancora la mancanza di figure apicali in diversi reparti e la mancata attivazione dei posti letto previsti dal piano regionale che determina il cronico intasamento del Pronto Soccorso”.

Tra le criticità anche quella delle “liste di attesa per prestazioni ambulatoriali, ma soprattutto per interventi chirurgici che per carenza di personale infermieristico e di posti letto , vedono molti pazienti costretti ai “ viaggi della speranza”. Inoltre i sindacati di categoria reclamano la mancata attivazione dei nuovi istituti contrattuali che porterebbero nuovi stimoli e impulso per il rilancio dell’Azienda”.

 “Per tutte queste motivazioni le OO.SS. della Dirigenza Medica dell’Azienda Ospedaliera proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale e si riservano di indire uno sciopero “virtuale” di due ore (all’inizio di ogni turno) che nell’attuale emergenza pandemica non interromperà nessun servizio. Le relative trattenute saranno devolute in fondo di solidarietà per acquisto di nuove attrezzature ospedaliere.

ANAAO – Assomed  Dott. L. Ziccarelli
ANAAO – Dirigenza sanitaria  Dott. R. Tenuta
AROOI – Dott. A. Silvagni
CGIL  Medici – Dott. T. Papalia
CIMO – Dott. A. Contaldo
CISL  Medici – Dott. R. Gualtieri
FASSID – Dott. G. Gagliardi
FVM – FISMU-    Dott. C. Picarelli,
FVM – SMI   Dott. S. Sinicropi
UIL FPL – Dott.  R. Siciliano

Medici lametini pronti a vaccinare gli over 80

LAMEZIA TERME (CZ) – Nell’Asp di Catanzaro sono iniziate le vaccinazioni agli over 80 ma a doppia velocità in quanto le UCCP sabato 27 febbraio, avendo ricevuto vaccini e credenziali, hanno iniziato le vaccinazioni solo per i loro assistiti.
L’accordo siglato tra sindacati e Asp prevede il coinvolgimento dei medici di medicina generale (medici di famiglia) ai quali ancora non sono state fornite le credenziali e le indicazioni sull’utilizzo di strutture pubbliche idonee. 
Si legge nella nota: «I pazienti over 80 chiedono il diritto di vaccinarsi ma i medici di base non sanno dare risposte sulla tempistica delle vaccinazioni. Si pone così il quesito legittimo sul vaccino che non sia privilegio di tutti. 
I medici lametini non aderenti alla UCCP hanno dichiarato di essere disponibili a somministrare i vaccini Covid -19 agli anziani loro assistiti preferibilmente in locali attrezzati per le emergenze fornite dal Distretto Sanitario di Lamezia Terme».  

Abuso di ufficio e interruzione pubblico esercizio, deferiti due medici

COSENZA – Due medici, uno in attività e l’altro pensionato, sono stati denunciati dai carabinieri dei Nas che hanno scoperto l’attività fraudolenta dei due.

 I Militari hanno scoperto che il professionista in attività, specializzato in medicina generale, si faceva sostituire da un collega ormai in pensione e con una invalidità al 100% senza corrispondergli alcuna retribuzione.

Le sostituzioni avvenivano nel salotto di casa dell’abitazione del medico anziano. Il salotto, trasformato per l’occorrenza in uno studio medico, non presentava alcun requisito previsto dalla legge. I due medici sono accusati di abuso di ufficio e interruzione di pubblico servizio e sono stati entrambi deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Agguato nel reggino, Oliverio fa visita al piccolo Nicolay

REGGIO CALABRIA – Il presidente della Regione, Mario Oliverio, si è recato ieri sera presso gli Ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria per fare visita al piccolo Nicolay, il bambino di nazionalità bulgara colpito durante un agguato di ‘ndrangheta a Seminara.

Il Presidente, accompagnato dai medici del reparto di Rianimazione, il Direttore U.O.C. Anestesia e Rianimazione, dott. Sebastiano Macheda e dalla dott.ssa Albanese, ha salutato il piccolo Nicolay con il quale si è intrattenuto qualche minuto a parlare.

Ai medici Oliverio ha chiesto notizie sul suo stato di salute che sta evolvendo positivamente.

Il Presidente Oliverio sin dal pomeriggio di sabato, appena appresa la notizia, aveva subito contattato il dott. Frank Benedetto, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti, per avere informazioni sullo stato di salute di Nicolay. f.d.

 

Ospedale di Cosenza, Gentile, «Entreranno 53 nuovi medici» (AUDIO)

COSENZA – In città si continua a discutere sulla costruzione del nuovo ospedale e si manifesta per le presunte carenze di assistenza del Pronto Soccorso dell’Annunziata. Intanto dalla direzione generale del nosocomio cosentino fanno sapere che l’Azienda Ospedaliere sta lavorando per l’entrata in servizio di 53 nuovi medici. Abbiamo raccolto una breve dichiarazione del direttore generale Achille Gentile che vi proponiamo di seguito

 

I medici di Cosenza, Reggio e Melito Porto Salvo in campo per la Coppa Italia

REGGIO CALABRIA – Le squadre di Cosenza, Reggio Calabria e Melito Porto Salvo parteciperanno a Capo d’Orlando, tra il 23 ed il 25 marzo, alla fase preliminare della 15ma edizione della Coppa Italia organizzata dall’Asd Nazionale Medici Calcio in collaborazione con l’Uisp. Circa 250 i medici partecipanti suddivisi in dieci compagini rappresentative di nove città. La manifestazione si articola in tre gironi. Nel primo raggruppamento trovano spazio Palermo, Napoli, Taranto e Melito Porto Salvo, formazione quest’ultima campione d’Italia in carica e vincitrice della Coppa Italia nel 2005, nel 2006, nel 2008 ex aequo con Firenze-Palermo, nel 2012 e nel 2016.

Le altre due squadre calabresi, Cosenza e Reggio Calabria, sono inserite nello stesso girone insieme al Messina. Il Cosenza è detentore della Coppa Italia e della Supercoppa, mentre Reggio Calabria vanta nel suo palmares la vittoria in tre edizioni della Coppa, nel 2007, nel 2009 e nel 2014. Completano il quadro dei partecipanti Trinacria Palermo, Catania e Bari.

I medici in campo

I calciatori partecipanti sono laureati in medicina e chirurgia o in odontoiatria. Sono ammessi due fuori quota, un over 30 e un over 40, uno dei quali necessariamente portiere, non tesserati Figc. Le gare avranno la durata di 60 minuti. Si qualificano alla fase finale di settembre, in date e località ancora da stabilire, le prime di ogni girone e la seconda migliore classificata.

L’organizzazione logistica e sportiva è curata dalla squadra di Catania. La manifestazione è patrocinata dal comune di Capo d’Orlando su proposta del presidente dell’Associazione Italiana Medici Calcio, il dottor Gianni Borrelli, patron della squadra di Napoli, e dei rappresentanti del comitato organizzatore guidati dal dottor Daniele Fiore. Come di consueto in occasione degli eventi dell’Asd è prevista la donazione di una somma di denaro per scopi benefici. Stavolta la scelta è caduta sull’associazione siciliana leucemia. I fondi verranno raccolti durante una cena di beneficienza. Alle gare assisterà l’ex centrocampista di Lazio, Parma, Cosenza e Valencia e della nazionale italiana, Stefano Fiore, da poco selezionatore e testimonial dell’Asd Nazionale Medici Calcio.

Francesco Farina

Aggredisce i medici dopo la revoca dell’indennità

ACRI – I carabinieri di Acri hanno deferito in stato di libertà un 46enne cosentino per lesioni personali aggravate, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio, danneggiamento aggravato di cose esistenti in uffici pubblici e interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità. I militari hanno accertato che l’uomo sottoposto a visita medico collegiale dalla Commissione medico legale di Acri, a seguito della revoca dell’indennità di accompagnamento, mediante l’utilizzo delle stampelle, avrebbe danneggiato gli arredi dell’Azienda sanitaria provinciale ed aggredito i componenti della commissione. Uno dei medici ha riportato traumi al volto e alla mano sinistra giudicati guaribili in 10 giorni.

Cosenza, dieci medici indagati per la morte di Maria Barca

COSENZA – Per il decesso di Maria Barca, 61 anni, dirigente medico del reparto di anestesia e rianimazione dell’Asp di Cosenza, morta all’Ospedale dell’Annunziata in seguito alle complicanze di un intervento chirurgico per la rimozione di una cisti ovarica, la Procura di Cosenza ha iscritto nel registro degli indagati dieci medici. I familiari hanno deciso di sporgere denuncia per conoscere le cause della morte e il pm Domenico Frascino ha disposto l’autopsia ed il sequestro della salma. L’iscrizione nel registro degli indagati dei medici è un atto dovuto per consentire loro di assistere alla autopsia, esame irripetibile. La famiglia della dottoressa è rappresentata dagli avvocati Rossana Cribari e Roberto Le Pera.

Operazione “Fentanil”, sospesi sei medici

COSENZA – Alcuni medici si sono difesi. Altre persone hanno invece ammesso di aver chiesto e ottenuto la prescrizione abusiva dei farmaci psicotropi. E’ la sintesi degli interrogatori di garanzia degli indagati dell’operazione “Fentanil”. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Visconti e condotte dal Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Rende, hanno portato all’emissione di diversi provvedimenti cautelari. Agli arresti domiciliari sono finiti Stefano Natalizio, nato a Bisignano e sorvegliato speciale e Tancredo Ferraro, nato in Germania, ma residente a Bisignano. Gli indagati sono accusati di truffa aggravata. L’attività investigativa ha preso le mosse da un episodio particolarmente grave e allarmante, che ha visto inconsapevole vittima un bambino di 2 anni. Natalizio si è avvalso della facoltà di non rispondere. Alcuni dei medici coinvolti hanno raccontato la loro versione dei fatti al gip Giusy Ferrucci, negando ogni responsabilità. Sentiti, pure, altri indagati residenti a Bisignano che hanno confermato, invece, che si sarebbero negati più volte dai medici e loro avrebbero prescritto in modo abusivo farmaci oppiacei utilizzati per le terapie del dolore nei casi di pazienti oncologici. In serata è arrivata la decisione del gip sull’interdizione dalla professione per sei medici di Bisignano, sospesi per un periodo di tre mesi dalle loro funzioni. I provvedimenti di sospensione sono stati notificati agli interessati degli stessi carabinieri di Rende. I medici sospesi, che hanno un’età compresa tra i 61 ed i 56 anni, sono tutti residenti a Bisignano, nel cosentino. Nei confronti dei sei sanitari, il 5 maggio scorso, era stato anche disposto il sequestro preventivo per equivalente di somme che vanno da poche migliaia ad un massimo di quasi 50 mila euro.