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Picchia un coetaneo con una mazza di ferro all’uscita di scuola: denunciato minore

GIOIA TAURO – L’analisi dei sistemi di videosorveglianza dell’istituto scolastico di Gioia Tauro, dove si sono svolti i fatti, ha permesso agli agenti di accertare che, all’uscita da scuola, un giovane sarebbe stato aggredito alle spalle e colpito ripetutamente con una mazza di ferro, rinvenuta poco distante dall’area dove si è consumato il grave episodio.

Questo il motivo per il quale i poliziotti del commissariato di Gioia Tauro hanno deferito all’autorità giudiziaria un minore, ritenuto responsabile di aggressione e lesioni nei confronti di un coetaneo, entrambi frequentanti lo stesso istituto scolastico. Il provvedimento è scattato a seguito della conclusione delle indagini svolte dalla polizia, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, che hanno consentito di ricostruire la dinamica e di individuare l’autore.

Palmi, medico aggredito e minacciato in ospedale: in arresto 24enne

Minacciò e aggredì un medico in servizio al primo intervento dell’ospedale di Palmi. È il tutto per futili motivi. Così un giovane, S.R. di 24 anni, è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del tribunale di Palmi su richiesta del procuratore Ottavio Sferlazza e del sostituto Salvatore Rossello. S.R..

Il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine si è visto notificare l’ordinanza di arresti domiciliari in carcere, a Palmi, dove attualmente si trova detenuto per altra causa.

I fatti risalgono al 12 agosto 2019, giorno in cui il medico fu prima aggredito e poi minacciato dal giovane che gli causò lesioni al punto tale da impedirgli di continuare il servizio.

L’aggressore, incurante dell’arrivo dei carabinieri, continuò a minacciare il personale sanitario in servizio.

Aggredisce compagno della ex, arrestato

COSENZA – Un 41enne di Cosenza, M.B., è stato arrestato da personale della Squadra mobile e delle volanti per tentato omicidio, danneggiamento e nonché violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale.

L’uomo, scarcerato solo pochi mesi fa, ha rintracciato il compagno della ex convivente aggredendolo a colpi di mazza da baseball.

La vittima è riuscita a stento a fuggire, lasciando sul posto la propria vettura che l’aggressore ha danneggiato.

Subito recatosi in Questura ha poi denunciato l’accaduto mentre M.B. continuava a cercarlo inviando contestualmente dei messaggi alla ex in cui esternava chiaramente l’intenzione di uccidere il suo nuovo compagno. L’aggressore, infine, è stato individuato da una volante sotto casa della vittima, armato della mazza e un di martello, e arrestato.

Aggredisce e picchia la ex per strada, arrestato 50enne

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Ha aggredito l’ex compagna, dopo averla afferrata per i capelli, e l’ha scaraventata a terra, colpendola con diversi pugni al volto.
R.B., di 50 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Cassano allo Ionio con l’accusa di lesioni personali e atti persecutori.

A soccorrere la donna, mentre l’aggressione nei suoi confronti era ancora in atto, sono stati alcuni militari che si trovavano nella zona per un servizio di controllo. La donna, trovata riversa a terra e con il volto tumefatto, è stata portata in ospedale, dove le sono state riscontrate ecchimosi e contusioni sul volto e sulla bocca. I medici le hanno assegnato una prognosi di 25 giorni.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la vittima dell’aggressione, che aveva già denunciato episodi di stalking e di lesioni personali da parte dell’ex compagno, mentre faceva ritorno a casa, dopo essere andata a trovare un parente, è stata avvicinata dall’ex compagno, che l’ha brutalmente aggredita e picchiata.

Vibo, ventenne aggredito da branco. Indaga la Polizia

VIBO VALENTIA – Un ragazzo di 20 anni, incensurato, è stato violentemente aggredito e picchiato, nella serata di ieri, a Vibo Valentia da quattro individui, tutti coetanei.

L’episodio è avvenuto in Corso Vittorio Emanuele III, in pieno centro cittadino.

Il giovane, residente in un centro della provincia, è stato soccorso e portato in ospedale dove gli sono state riscontrate numerose escoriazioni. Le sue condizioni non destano preoccupazione. Ancora non chiari i motivi che hanno spinto il branco ad avventarsi contro il ventenne reso inerme dalla serie di calci e pugni sferrata davanti agli occhi dei passanti.

Le indagini sono dalla Polizia

Sul luogo dell’aggressione è intervenuta una squadra della Sezione volanti della polizia di Stato che ha avviato le indagini per risalire ai responsabili del pestaggio. Gli investigatori hanno hanno ascoltato la versione resa dalla vittima e visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza dei negozi presenti nella zona che, tuttavia, pare non abbiano ripreso la scena dell’aggressione.

Aggressione in carcere per un agente: preso a bastonate

CATANZARO – Aggressione in carcere per un assistente capo della Polizia penitenziaria. L’uomo, che era in servizio nella casa circondariale di Catanzaro, è stato aggredito da due deternuti. L’annuncio dell’accaduto è stato dato dalla segreteria regionale calabrese dell’Uilpa. Espressa solidarietà alla vittima. 

Cosa è accaduto in carcere

Alcuni detenuti avevano richiesto dei farmaci. La presenza di quest’ultimi, però, non è conforme alle regole del carcere. Infatti, ogni tipo di farmaco non è consentito. I due reclusi, di etnia rom, avrebbero dato in escandescenza utilizzando il piede di un tavolino per aggredire l’uomo. Immediati i soccorsi per l’agente che è stato costretto alla cure del personale sanitario. 

La denuncia del segretario Uilpa

La problematica del sovraffollamento viene denunciata da Salvatore Paradiso. «Quando in una struttura i detenuti vengono stipati, sono circa settecento – afferma il segretario regionale dell’Uilpa Polizia – è facile immaginare quali e quante tensioni si possano generare. Tale situazione non è solo grave ma inaccettabile. In Calabria alcuni istituti registrano numeri non eccessivi». 

Aggressione medico, Misiti «Ddl sicurezza diventi subito legge»

ROMA – «C’è un Disegno di legge che aspetta di diventare legge, ma quante altre aggressioni agli operatori della sanità si dovranno ancora verificare prima che il percorso si concretizzi?». Il deputato calabrese del Movimento 5Stelle, Massimo Misiti, esprime il suo disappunto sulla lentezza con cui si sta affrontando il problema della sicurezza negli ospedali ed in particolare nei pronto soccorso del nostro Paese.

A scatenare il commento piccato del parlamentare, egli stesso medico chirurgo ortopedico, l’aggressione di ieri, a Crotone, alla dottoressa del pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. «Solo per una fatalità e per il provvidenziale e coraggioso intervento di un venditore ambulante maghrebino – continua Misiti – non si è dovuto registrare un omicidio. È intollerabile che un professionista debba rischiare la vita nell’esercizio del proprio dovere. Penso che il Ddl debba seguire un iter diverso. La sanità non può essere solo malasanità, ma ci si deve occupare anche della tutele di medici e di pazienti. Come Movimento 5Stelle abbiamo affrontato più volte il tema della sicurezza degli operatori sanitari, e lo abbiamo fatto pure qualche settimana fa con un apposito incontro alla sala “Tatarella” del Palazzo dei Gruppi parlamentari, con, tra gli altri, il presidente del Collegio italiano dei chirurghi, Filippo La Torre».

Il Ddl che, lo ricordiamo, introduce disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’ambito dell’esercizio delle loro funzioni, licenziato dal Consiglio dei Ministri ad inizio agosto, aveva già ricevuto il parere favorevole da parte della Conferenza Stato Regioni. Tra gli articoli previsti c’è anche un’integrazione dell’art. 61 del codice penale che disciplina le circostanze aggravanti nei confronti di chi commette reati con violenza o minacce in danno degli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni. «Mi domando – conclude Misiti – se dobbiamo attendere che ci scappi un morto, un altro, prima di dare un’accelerata al percorso di trasformazione del Ddl. Spero proprio di no!».

Ferisce gravemente un anziano, arrestato un 40enne

 

Imbavagliata, picchiata e rinchiusa in garage. «Ero per strada»

IONADI (VV) – Una donna di 40 anni è stata legata, picchiata e rinchiusa in un suo garage. Il fatto è successo a Ionadi, nel vibonese.

Ad accorgersi di quanto avvenuto ed a lanciare l’allarme è stato il compagno della donna dopo che P entrato nel locale. Una volta portata nell’ospedale di Vibo Valentia, i medici hanno riscontrato alla donna ferite, contusioni ed ecchimosi in diverse parti del corpo, conseguenza delle percosse subite.

Su quanto avvenuto hanno avviato le indagini i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, i quali sono stati allertati direttamente dai sanitari. La donna avrebbe riferito agli investigatori di essere stata aggredita mentre stava passeggiando per strada, prelevata di peso e condotta nel garage di sua proprietà dove è stata ulteriormente picchiata, legata ed imbavagliata.

Tropea, aggredito il candidato a sindaco

TROPEA (VV) – Il coordinatore cittadino di Forza Italia di Tropea, Giovanni Macrì, ha denunciato ai carabinieri di essere stato aggredito verbalmente e minacciato. Macrì, avvocato, candidato a sindaco della cittadina tirrenica alle amministrative del prossimo 21 ottobre, è stato avvicinato da un medico dell’Asp di Vibo Valentia, che dopo averlo atteso nelle vicinanze dello studio legale ha iniziato ad insultarlo. In particolare, il medico, esponente anche lui di Forza Italia, ha accusato Macrì di aver candidato una sua nipote nella lista “Forza Tropea”, pur sapendo che lui stava per scendere in campo in uno schieramento concorrente. Dalle ingiurie l’uomo sarebbe passato alle minacce aggiungendo: “ti uccido, ti aspetto davanti al Comune, tu la lista non la presenti”. A quel punto Macrì si è allontanato ed ha avvisato i carabinieri scoprendo successivamente che la sua moto era stata presa a colpi d’ascia.

(Foto e fonte Ansa)