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Aggressione con finalità di odio razziale, arresti nel lametino

LAMEZIA TERME Cinque persone, tra le quali 2 cittadini marocchini, sono state arrestate dalla Polizia in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal Gip di Lamezia Terme su richiesta della Procura, per lesioni aggravate con finalità di odio razziale.

Sono accusati dell’aggressione compiuta la sera di ferragosto all’esterno di un ristorante di Falerna Marina, ai danni di un dominicano, della compagnia incinta italiana e della suocera.
Quest’ultima ha riportato la frattura dell’omero con prognosi di 30 giorni. Gli arresti sono stati eseguiti da personale del Commissariato della Polizia di Stato di di Lamezia Terme con l’ausilio della Digos di Catanzaro e del Reparto prevenzione crimine Calabria di Vibo. Si tratta di Massimo Campisano, cameriere del locale, Fabrizio Francesco Perri e Angelo Tolone, che sarebbero gli addetti alla sicurezza della struttura, tutti e tre di Falerna, e dei cittadini marocchini ma residenti a Lamezia Terme Abdellah Cherkoui e Nouredine Ennaoui.

Immagine di repertorio

Comunica ai familiari il decesso di un paziente, aggredito un medico

CROTONE – Un anestesista in servizio nel reparto Rianimazione dell’ospedale civile “San Giovanni di Dio” di Crotone è stato malmenato dopo aver comunicato il decesso di un paziente, un trentatreenne di Rosarno, ai familiari, che lo hanno colpito scagliandosi anche contro gli infermieri accorsi. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia di Stato che hanno denunciato, in stato di libertà, due donne con l’accusa di lesioni in concorso, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio. L’anestesista, a causa dell’aggressione, è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia dell’ospedale per un trauma cranico e addominale. Sulla vicenda è intervenuto, con una nota, l’Ordine dei medici della provincia di Crotone che ha condannato «il grave ed ingiustificabile gesto di aggressione multipla a carico degli operatori sanitari, medici e non, seppur consapevole del particolare stato d’animo e del dolore che investono i famigliari nel momento della decesso di un congiunto». «Questo ennesimo episodio di violenza nei confronti di chi si è adoperato al massimo per prestare la migliore assistenza al giovane paziente che versava in particolari e già comunicate condizioni di acclarata criticità, pre-esistenti all’atto del ricovero – è detto ancora nel comunicato – si ascrive, purtroppo nell’ampio fenomeno di aggressioni nel settore sanitario che in Italia, ad oggi, conta circa tremila episodi all’anno, stando ai soli casi denunciati». (Fonte Ansa)

 

Aggressione e violenza sessuale, un arresto e una sospensione dei domiciliari a Cosenza

COSENZA – Nei giorni scorsi si sono verificati due gravi episodi ,ai danni di due donne, che hanno richiesto l’intervento tempestivo della Polizia di Stato. Il personale in servizio presso la Squadra Volante UPGSP della Questura di Cosenza ha accompagnato presso la locale Casa Circondariale, M.A. di anni 35, in ottemperanza al provvedimento di sospensione della misura degli arresti domiciliari emesso a carico dello stesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza diretta dal dott. Mario Spagnuolo.

Nello specifico M.A. si era reso responsabile di una grave aggressione nei confronti della titolare di una struttura alberghiera del centro città presso cui il predetto era detenuto agli arresti domiciliari.
La vittima aveva richiesto l’intervento della Polizia allorquando l’arrestato l’aveva aggredita, peraltro per futili motivi, minacciandola di morte ed arrivando al punto di puntarle un coltello alla gola.
Le minacce di morte e gli improperi rivolti alla donna continuavano anche in presenza degli agenti che erano immediatamente intervenuti sul posto.
Il pronto intervento degli operatori di Polizia impediva ulteriori azioni violente nei confronti della vittima da parte del citato M.A. che continuava a minacciare di portare a termine il suo intento.
Della condotta tenuta da M.A. veniva immediatamente resa edotta la Procura della Repubblica di Cosenza che, tenuto conto della grave situazione di allarme determinata da tale comportamento ne disponeva l’accompagnamento presso l’istituto penitenziario più vicino.

Nella serata di ieri personale in servizio presso la Volante della Questura di Cosenza ha tratto in arresto A.K., cittadino marocchino, di anni 22, per violenza sessuale aggravata, danneggiamento aggravato, lesioni personali, resistenza a P.U. e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Nello specifico nel pomeriggio di ieri presso la Sala Operativa perveniva la segnalazione circa la presenza di una persona che aveva sfondato a calci la vetrata di un esercizio commerciale del centro città.
Immediatamente intervenuti sul posto, gli agenti della Volante constatavano che un giovane magrebino, visibilmente agitato, dopo aver colpito violentemente con calci la vetrata del citato locale, cercava di entrare all’interno.
Nonostante l’intervento tempestivo del personale operante, che nel frattempo lo aveva bloccato, l’arrestato continuava a divincolarsi, perseverando nella sua condotta violenta, sferrando calci e pugni e brandendo un taglierino.
Dopo essere stato immobilizzato il predetto veniva accompagnato negli uffici della Questura dove si aveva modo di ricostruire i fatti.
Nel pomeriggio di ieri il cittadino marocchino, aveva aggredito, nel tentativo di usarle violenza, una donna, che in compagnie delle due figlie minori, aveva parcheggiato l’auto nei pressi dell’esercizio commerciale sopra citato.
Nonostante la stessa cercasse disperatamente di sottrarsi alle sue “attenzioni”, l’uomo insisteva nel suo intento, palpandola e minacciandola con un taglierino dopo averle sferrato dei colpi violenti sul viso. Liberatasi dalla presa, la predetta cercava rifugio all’interno del negozio in questione. L’aggressore fallito il suo intento si scagliava quindi violentemente contro la vetrina, lesionandola e facendola uscire dalle guide, urlando e proferendo minacce di morte.
L’intervento tempestivo degli operatori di Polizia impediva sia il proseguire di tale comportamento violento da parte del magrebino sia che lo stesso potesse causare ulteriori danni non solo alla vittima, terrorizzata ed alle sue due figliole, ad un suo familiare, nel frattempo accorso in suo aiuto, ed alla titolare del negozio.
Le azioni violente proseguivano non solo negli Uffici della Questura, tanto da rendersi necessario l’intervento di personale sanitario del 118 per una terapia sedativa, ma anche in auto durante la traduzione in carcere disposta dalla Procura della Repubblica di Cosenza, al punto di causare danni all’auto della Volante.

Anziano brutalmente aggredito nel vibonese, un fermo

NICOTERA (VV) – Scene da “arancia meccanica” nel Vibonese. I carabinieri di Vibo Valentia hanno sottoposto a fermo Mirco Furchì, di 25 anni, ritenuto affiliato al locale di ‘ndrangheta di Limbadi, con l’accusa di rapina, sequestro di persona, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
Furchi, assieme ad altre tre persone in fase di identificazione, avrebbe aggredito e picchiato a Nicotera un ottantacinquenne rapinandolo di 70 euro e dell’auto. L’anziano abbandonato per strada è stato soccorso e si trova ricoverato in ospedale. A Ionadi dove sarebbe giunto con la vettura rubata e armato di pistola, Furchì è accusato di avere tentato una rapina, andata a vuoto per la blindatura dei vetri, ad una sala scommesse riuscendo solo ad impossessarsi di 200 euro sottratti ad un avventore. Il venticinquenne, rintracciato dai carabinieri nella sua abitazione dove sono state trovate l’auto rubata, un coltello e oltre 1.200 euro in contanti, ha tentato di darsi alla fuga ma è stato bloccato dai carabinieri.

Aggressione A2, individuati e arrestati ultras del Catania

LAMEZIA TERME (CZ) – La Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un gruppo di ultras del Catania che il 29 aprile scorso, durante la trasferta a Matera, ha aggredito inermi cittadini agli imbarcaderi di Messina e dato fuoco con un fumogeno dopo averla inseguita sull’autostrada A2, a un auto i cui occupanti erano stati erroneamente scambiati per tifosi del Siracusa e che sono stati anche picchiati e rapinati vicino alla stazione ferrovia di Lamezia Terme.

Disposto Daspo per tutti

L’assalto degli ultras è stato interrotto dall’intervento di un operatore Polfer e da altri poliziotti giunto immediatamente in aiuto. I reati ipotizzati nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, rapina impropria, danneggiamento aggravato, incendio, lesioni aggravate, violenza privata, tentato omicidio, utilizzo di oggetti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di materiale esplodente. Disposto il Daspo per tutti.

Aggressione all’arbitro nel torneo per Giovanissimi, autore individuato e denunciato alla Procura

MILLESIMO (SV) – E’ stato individuato e denunciato alla procura di Savona, il presunto autore dell’aggressione ai danni dell’arbitro del match Crystal Palace – Sporting Club Corigliano, disputato lo scorso 30 aprile a Millesimo, in provincia di Savona, nell’ambito del torneo internazionale “Città di Carcare” riservato alla categoria giovanissimi. Si tratta di R.G. 47 anni. Secondo quanto si è appreso, sarebbe il padre di uno dei calciatori della squadra jonica. L’uomo, al termine del confronto terminato 5-0 in favore della società inglese, avrebbe colpito con un pugno al volto il direttore di gara, Michele Russo. L’atto, condannato dagli organizzatori del torneo, ha determinato la retrocessione dello Sporting Corigliano all’ultimo posto della competizione, per responsabilità oggettiva.

Genitore aggredisce l’arbitro al termine della gara di un torneo per Giovanissimi

MILLESIMO (SV) – Un arbitro, il signor Michele Russo della sezione di Savona,  è stato colpito con un pugno sul volto al termine di un incontro tra Crystal Palace e Sporting Club Corigliano disputatosi a Millesimo, in Liguria nell’ambito del sesto torneo internazionale “Città di Carcare” intitolato alla memoria di Giacomo Comparato, riservato alla categoria giovanissimi. La formazione calabrese aveva perso il match per 0-5 nella mattinata del 30 aprile. Il direttore di gara, colpito allo zigomo, è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Cairo. L’aggressore è riuscito a dileguarsi ma i carabinieri, dopo aver raccolto diverse testimonianze, lo avrebbero individuato tra i genitori della squadra jonica. Al riguardo la notizia non è stata ufficializzata, tuttavia Carlo Pizzorno, presidente della società organizzatrice, l’Olimpia Carcarese, ha deciso di classificare il Corigliano all’ultimo posto del girone per responsabilità oggettiva.

Missione punitiva a Santa Maria del Cedro, con una cintura al collo costretto a comportarsi come un cane

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Due arresti per sequestro di persona e lesioni personali in provincia di Cosenza. In azione i carabinieri della stazione di Santa Maria del Cedro. Vittima un ragazzo residente nella frazione di Marcellina. I fatti risalgono al 18 marzo, quando il giovane si stava recando presso la chiesa di Marcellina per partecipare alla messa domenicale. Una macchina ha iniziato a suonare insistentemente il clacson fino a quando un uomo sulla quarantina è sceso dalla vettura costringendolo con la forza a salire. Impossibilitato a scendere dall’auto, è stato più volte picchiato in volto e sulla testa con schiaffi e pugni. Tragitto che è terminato presso la spiaggia di Santa Maria del Cedro dove l’aguzzino e il suo complice hanno fatto scendere il ragazzo e l’hanno scaraventato sulla sabbia, immobilizzandolo e continuando a picchiarlo. Ultima tappa di questo viaggio dell’orrore piazza Agorà, dove il sequestratore ha stretto con la cinta dei pantaloni il collo del ragazzo e gli ha intimato di comportarsi come un cane, camminando a quattro zampe e abbaiando alle persone che passavano e assistevano attoniti alla scena. Dopo quasi quattro ore, il balordo ha riaccompagnato il ragazzo davanti alla propria abitazione continuando a picchiarlo e minacciandolo di non raccontare nulla di quanto accaduto. E’ cosi è stato: la vittima ha passato intere giornate chiuso dentro casa temendo per la propria incolumità, fino a quando, stanco di avere paura, ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri. Secondo quanto accertato, il sequestratore ha voluto punire la vittima per presunti danni provocati alla sua proprietà. I due aguzzini, su disposizione del Gip di Paola, sono stati tratti in arresto e posti ai domiciliari.

Detenzione di stupefacenti, furto e aggressione. Quattro arresti a Corigliano-Rossano

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) -Nel pomeriggio di ieri, nel corso di  una perquisizione domiciliare e personale presso l’abitazione di un 34enne veniva rinvenuta della marijuana, un bilancino elettronico e materiale per il confezionamento dello stesso tipo che assicurava l’involucro.
Visto i precedenti penali e di Polizia, O. S. veniva tratto in arresto ed accompagnato presso gli Uffici del Commissariato di P.S. per le incombenze di rito.

Sempre ieri, personale della Squadra Volante del Commissariato di Rossano, interveniva presso il locale Pronto Soccorso, dove trovava il 38enne M.C. che per entrare all’interno di una sala medica stava aggredendo violentemente una guardia particolare giurata addetta alla sicurezza del nosocomio.
Il personale della Polizia di Stato, prontamente intervenuto per fermare l’aggressore, veniva a sua volta aggredito e minacciato di morte da M.C.
L’altro arrestato, il 47enne  E.G. all’atto presente nei locali del Pronto Soccorso, interveniva scagliandosi anch’esso contro gli agenti, i quali con non poche difficoltà riuscivano a fermare la resistenza e l’aggressione dei due pluripregiudicati.
Successivamente, gli operatori di volante, con l’ausilio di una equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, riuscivano ad accompagnare i due soggetti presso i locali del Commissariato di P.S.
I due, dopo gli adempimenti di rito, venivano tratti in arresto per resistenza violenza e minaccia a P.U.
M.C è stato  tradotto  presso la casa Circondariale di Castrovillari; E.G. è statosottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Sempre nella serata di ieri, personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Rossano, in località c.da Sant’Irene del comune di Corigliano-Rossano, traeva in arresto in flagranza di reato L.D.
Gli operatori di Polizia sorprendevano l’arrestato mentre caricava, in un furgone di proprietà, delle casse di arance appena rubate nell’agrumeto ivi esistente.
L’intervento della volante era stato richiesto al 113 dal proprietario dell’agrumeto, dopo che lo stesso aveva notato due persone nella sua proprietà intende a rubare arance.
Uno dei due ancor prima dell’arrivo della Volante si era dato alla macchia riuscendo a dileguarsi, lasciando però sul posto un’autovettura con targa straniera.
A riguardo sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati all’individuazione del fuggitivo.
I due avrebbero asportato circa 4 quintali e mezzo di arance, che sono state riconsegnate all’avente diritto, il quale presso gli Uffici del Commissariato sporgeva regolare denuncia, mentre le due autovetture sono state sequestrate penalmente.

 

Aggredisce il vicino con un’ascia. Era ubriaco. Denunciato

SAN FILI (CS) – Ha minacciato il suo vicino di casa con un’ascia. E’ accaduto a San Fili, in provincia di Cosenza dove un uomo, in evidente stato di ebbrezza, dopo una furibonda lite con un vicino, pare scaturita per futili motivi, ha afferrato un’ascia e, in preda alla rabbia, ha danneggiato il portone dell’abitazione del malcapitato uomo. Sul posto è stato immediato l’arrivo dei militari di San Fili dopo a seguito di una segnalazione al 112. Per l’uomo, originario di San Vincenzo La Costa, trovato dai militari in stato di ebbrezza, è scattata una denuncia per aggressione e danneggiamento.