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Cosenza, come sarà il nuovo Ospedale hub. Caruso: «Possiamo scrivere una pagina importante per tutta la regione»

COSENZA – “Potremo, insieme al Presidente della Regione Calabria, scrivere in tempi brevi, nell’arco del nostro primo mandato, una pagina importante di buona politica per dare alla regione un nuovo assetto e una nuova visione del servizio sanitario che diventi polo di attrazione nazionale”. Ha concluso così il Sindaco Franz Caruso la conferenza stampa che ha tenuto questa mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, per illustrare la fisionomia che dovrà assumere il nuovo Ospedale hub regionale la cui localizzazione, la Giunta comunale prima (il 10 giugno scorso) ed il Consiglio comunale dopo (il 21 giugno) hanno individuato nell’area di Vaglio Lise.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, presenti accanto a lui gli Assessori all’urbanistica, Pina Incarnato, e ai Lavori pubblici, Damiano Covelli, il Sindaco Franz Caruso ha sottolineato di aver registrato l’interesse del Presidente Roberto Occhiuto a realizzare quest’opera. “Noi tutti, cosentini e calabresi  – ha aggiunto Franz Caruso – ricordiamo il podestà Arnoni per aver realizzato l’Ospedale dell’Annunziata. Lo stesso rilievo – ha aggiunto – penso che la storia possa riservare a chi oggi, da Presidente della Regione, realizzerà il nuovo ospedale Hub della Calabria. L’obiettivo che ci siamo posti insieme, io e il Presidente della Regione, è quello di realizzarlo veramente e in tempi brevi. Entro il nostro primo mandato – ha ribadito – avremo già l’Ospedale della Calabria. E’ importante non tanto per mettere una bandierina, per dire di aver realizzato un punto del programma dell’Amministrazione comunale, assolutamente fondamentale. Dobbiamo farlo – ha detto ancora il Sindaco in conferenza stampa – perché c’è bisogno di una struttura adeguata a garantire la tutela della salute delle nostre concittadine e dei nostri concittadini. Ma della nuova struttura c’è anche bisogno per ridare dignità al lavoro importante che il personale medico e paramedico può svolgere nella nostra realtà territoriale. Oggi sappiamo come è sacrificato il loro lavoro all’interno di una struttura assolutamente fatiscente che non può più essere accettata come punto di riferimento della sanità cosentina e calabrese. Questo abbiamo concordato con il Presidente ed io gli sono grato – ha rimarcato inoltre Franz Caruso – perché ho visto tanta sensibilità e, insieme, abbiamo già gettato le basi e individuato un punto iniziale di partenza per la costituzione dell’Accordo di programma Regione-Comune-Ministero della salute che va necessariamente coinvolto in questo processo. Il nuovo Ospedale Hub a Vaglio Lise può diventare veramente un punto di riferimento per la sanità non solo cosentina e calabrese, ma anche nazionale, promuovendo quella inversione di tendenza che fino ad oggi ha visto emigrare i nostri cervelli e le nostre eccellenze verso il Nord e quindi attrarle e farle ritornare qui. E, in più, fare in modo di diventare attrattivi anche nei confronti delle professionalità esterne alla nostra regione che, vedendo una sanità di qualità, possano investire qui per il futuro”.

Nell’idea progettuale del Sindaco Franz Caruso, illustrata mettendo a disposizione della stampa, per la prima volta, lo studio di fattibilità commissionato a suo tempo dalla Regione ed anche il testo della delibera approvata dal Consiglio comunale il 21 giugno scorso, c’è anche tutta un’area riservata alla ricerca. “Non prevediamo – ha affermato il Sindaco – solo una sinergia con l’Università della Calabria che è punto di riferimento importantissimo del nostro territorio e del comune capoluogo, ma anche con l’INRCA. Ho avuto – ha detto ancora il primo cittadino -una interlocuzione con i vertici nazionali dell’INRCA ed hanno mostrato interesse a non ristrutturare la sede esistente. L’INRCA produce altissima tecnologia nel settore sanitario. Ecco perché il nuovo ospedale Hub nell’area di Vaglio Lise attira anche il loro interesse. Una parte del distretto sanitario sarà dunque destinato alla ricerca. Nel progetto – ha aggiunto Franz Caruso – c’è anche la realizzazione del centro virologico regionale. Sappiamo oggi quanto è importante conoscere e studiare i virus e vogliamo che in Calabria e a Cosenza ci sia anche questo importante punto di riferimento della ricerca scientifica”. Poi il Sindaco è tornato sulle motivazioni che hanno determinato la scelta di Vaglio Lise precisando che “sono quelle che nascono dallo studio di fattibilità commissionato e realizzato per la Regione Calabria è che è costato più o meno 700 mila euro ai contribuenti calabresi e che ha individuato in quell’area la migliore possibile dal punto di vista urbanistico. Vaglio Lise – ha spiegato ancora una volta il Sindaco – è il punto nevralgico di una vasta area metropolitana e anche da un punto di vista economico localizzarvi l’Ospedale equivale a risparmiare diversi milioni. Il problema non è la distanza dall’Unical, perché peraltro vi è vicinissima, collegata com’è alla SS 107. E poi Vaglio Lise, per dirla tutta, è più vicina a Rende che non a Cosenza. Non è questo l’argomento che può far venir meno la positività della scelta di quel luogo. Vaglio Lise è ben collegata con la Sibaritide, il Tirreno, le Serre cosentine, il Savuto, con la Presila e la Media Valle del Crati. Un punto centrale, insomma, di una vasta area metropolitana che deve rendere un servizio fondamentale come quello della tutela del diritto alla salute, non alla città capoluogo che ospita soltanto la struttura, ma a tutta la provincia e alla regione. Si pensi che il nuovo Ospedale Hub sarà ben collegato con le Ferrovie della Calabria, le Ferrovie dello Stato, con la SS107 e tutte le altre realtà di trasporto su gomma che lì saranno concentrate. Il che la renderà certamente e facilmente accessibile da tutte le parti del territorio, anche perché proprio lì si pensa di realizzare anche l’hub dei trasporti”.

Sull’acquisizione dei terreni Franz Caruso ha ribadito la disponibilità di Ferrovie dello Stato. “I terreni che dobbiamo acquisire – ha detto in conferenza stampa -sono pertanto quelli di un ente pubblico che ha messo a disposizione tutta la vasta area, di oltre 80 mila metri quadri, prima destinata al deposito di Ferrovie dello Stato, per la realizzazione di questo progetto”.

Il primo cittadino non ha mancato di rimarcare le  ricadute positive della realizzazione del nuovo Ospedale Hub per l’area di via Popilia.

“Finalmente – ha detto – recupereremo un’area chepurtroppo, neanche l’abbattimento del rilevato ferroviario è riuscito ad unire alla città. Credo che ci sarà un’integrazione complessiva e vera di tutto quel territorio al resto della città e quello diventerà veramente un punto importante dello sviluppo urbanistico di Cosenza, il nuovo ingresso della città. Ritengo che realizzando quest’opera e passando a recuperare tutta l’area destinata ad edilizia popolare si riuscirà anche a renderla non solo dignitosa ma anche produttiva. Una struttura di questo genere porterà alla realizzazione di tanti esercizi a supporto dell’attività sanitaria ed ospedaliera che creeranno nuove condizioni di sviluppo non solo di quell’area ma di tutta la città”.

La Cittadella della salute

“Nel progetto – ha spiegato poi Franz Caruso -è previsto, con un investimento di 50 milioni di euro, il recupero di tutta la struttura sanitaria dell’Annunziata che diventerà la Cittadella della salute. Ci sarà una rivisitazione totale delle attuali funzioni dell’Annunziata dove saranno indirizzati i malati cronici, quelli oncologici e tutta la parte della diagnostica strumentale importante e lì potrebbe sorgere anche il Centro di ricerca virologica. L’idea è quella di mantenere questo presidio sanitario rendendolo efficiente e creando le condizioni per sviluppare anche, in quel luogo, un nuovo disegno urbanistico della città, abbattendo i muri e rendendo quell’area vivibile, senza sguarnirlo, ma, viceversa, irrobustendolo per la parte Sud della città. Per accelerare il progetto – ha ricordato il Sindaco – abbiamo già dato i locali di via Bendicenti, dove è attualmente ospitata la Polizia Municipale, che saranno ristrutturati per accogliere la Casa di comunità e l’Ospedale di comunità. Per cui a Sud, nel centro storico, noi avremo la Cittadella della salute e queste due altre realtà che danno corpo e sostanza ad un’idea di nuova sanità in città che dovrebbe essere approvata, realizzata e sviluppata in tutta la nostra regione”.             

Tornando alla realizzazione del nuovo Ospedale Hub, Franz Caruso lo ritiene “un punto fondamentale della vita delle nostre comunità e un’idea messa in campo perché riteniamo che al primo posto nella nostra città ci debba essere la tutela della salute dei nostri concittadini. Sono 20 anni che si parla della realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza e non si è mai fatto nulla. Questo lo ascrivo all’intervento positivo non del Sindaco, ma dell’intera Amministrazione comunale. Oggi, dopo 20 anni, avere con certezza una delibera del Consiglio che individua Vaglio Lise come luogo della realizzazione del nuovo ospedale regionale Hub, diventa un punto determinante nelle scelte che noi abbiamo operato. L’obiettivo è creare le condizioni perché nella nostra città ci sia una sanità di qualità”. Un ultimo passaggio della conferenza stampa il Sindaco lo dedica poi al fatto di aver scelto una zona tutta in pianura, ricordando anche i casi recenti degli ospedali di Andria, Siracusa e Pordenone. “Tutti gli studi condotti sono indicativi del fatto che gli Ospedali moderni sorgono in pianura, perché grazie a questo tipo di allocazione si abbattono i costi e c’è una valutazione della funzionalità dei servizi all’interno delle strutture sanitarie e ospedaliere”. 

 

 

Sanità, Occhiuto: “Entro 90 giorni avremo progetto per nuovo ospedale Vibo Valentia”

VIBO VALENTIA – “È stato emesso l’ordine di servizio per l’avvio della progettazione esecutiva del nuovo ospedale di Vibo Valentia, un passo avanti decisivo per la realizzazione di una struttura sanitaria che la Calabria aspetta da ormai troppi anni.
Il provvedimento odierno fa seguito all’emanazione del decreto che in qualità di Commissario ad acta per la sanità avevo firmato lo scorso 5 aprile 2022 per approvare il Piano economico finanziario di riequilibrio e lo schema di contratto aggiuntivo della Concessione.
Con un successivo decreto, datato 13 aprile, il Settore edilizia sanitaria ed investimenti tecnologici del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari della Regione ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo del nuovo Ospedale, nelle more della iscrizione nel Bilancio regionale delle risorse finanziarie programmate con la delibera CIPE 22 dicembre 2021.
Il cronoprogramma procedurale prevede la redazione e consegna del progetto esecutivo del nuovo Ospedale entro 90 giorni dall’emissione dell’ordine di servizio firmato oggi. Una decisa accelerazione per un progetto nel quale la Giunta crede fermamente”. E’ quanto ha dichiarato in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Comune di Acri presenta ricorso al Tar per il ridimensionamento dell’ospedale “Beato Angelo”

ACRI (Cs) – Il Comune di Acri, guidato dal sindaco PIno Capalbo, presenta ricorso al TAR della Calabria impugnando i decreti commissariali ed il piano aziendale dell’ASP di Cosenza. 

Un ospedale per 142.000 abitanti

Il presidio ospedaliero di Acri “Beato Angelo” viene classificato quale Ospedale di zona disagiata, struttura necessaria ed indispensabile per tutto il territorio interessato, involgente ben 20 Comuni (Lattarico, Cerzeto, Marano Principato, Rota Greca, San Pietro in Guarano, Bisignano, Montalto Uffugo, San Benedetto Ullano, Santa Sofia D’Epiro, Castiglione Cosentino, Luzzi, Rende, San Fili, San Vincenzo La Costa, Castrolibero, Marano Marchesato, Rose, San Martino di Finita, Torano Castello),  con un bacino di utenza residente stabile di oltre 142.000 abitanti.

Tuttavia con i decreti del Commissario ad Acta di febbraio 2021 ed il recente Piano Aziendale l’Ospedale subisce una rilevante diminuzione dei posti letto di lungodegenza, la privazione dell’ambulatorio di Oncologia, nonché la privazione dei posti di OBI (osservazione breve intensiva), per i quali erano stati già appaltati i lavori. Le attività chirurgiche vengono poi estremamente ridotte nella loro funzionalità e non vi è traccia del reparto Covid.

IL RICORSO

Da qui il ricorso del Comune, difeso dall’Avv. Morcavallo, verso i suddetti atti di cui ne contesta «l’illegittimità in quanto -si legge nella nota – la decisione risulta priva di istruttoria, nonché carente di motivazione in ordine all’istanza dell’amministrazione comunale tesa a difendere la piena operatività del nosocomio, nonché rispetto alla formale istanza, prodotta unitamente al Comune di San Giovanni in Fiore e volta all’istituzione di un Ospedale Generale, avendone i due nosocomi i requisiti di legge».

«Inoltre il Comune lamenta il difetto di motivazione e l’irragionevolezza della scelta di depotenziare l’Ospedale diminuendone i posti letto di lungodegenza, le attività mediche e sanitarie svolte, nonché la decisione incidente sul centro Covid. In sostanza il ricorso dimostra come ridimensionare ovvero depotenziare i servizi del Nosocomio di Acri equivale a negare una adeguata forma di assistenza sanitaria alla consistente popolazione del territorio, essendo la stessa strategicamente posizionata per soddisfare e soccorrere la numerosa utenza proveniente sia dai numerosi comuni interessati».

La decisione del TAR è attesa nell’arco di un mese.  

Paola, apre le porte il reparto d terapia intensiva con 4 posti letto

COSENZA – È l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza a comunicare che da domani, sabato 20 marzo, sarà attivo presso l’Ospedale Spoke di Paola – Cetraro e più precisamente nel “San Francesco” della città del Santo, un nuovo e moderno reparto di Terapia Intensiva dotato di quattro posti.

Ultimate le operazioni di collaudo, da domani stesso, infatti, lo stesso reparto diventerà operativo.

«Un obiettivo non certo di trascurabile entità – si legge nella nota – è stato così raggiunto, nonché un aiuto importante per la sanità cosentina, in questo particolare momento di emergenza dovuto alla pandemia da COVID-19».

Acri, terminati i lavori del reparto Covid

ACRI (CS) – L’annuncio ufficiale l’ha dato lo stesso sindaco Pino Capalbo sul suo profilo istituzionale:

«A seguito di confronti con il management di Asp Cosenza e tecnici incaricati, il Dott. Pignatari (responsabile percorsi Covid), il Dr. Milito, con i medici chirurghi Dr. Azzinnari, Dr. Caravetta, e con il responsabile del reparto chirurgia (dal 2017) dell’ospedale ‘Beato Angelo’ dr.Bomparola (e non con altri medici operanti in altri nosocomi), come già preannunciato e nonostante diffidenze, disinformazione e strumentalizzazione, sono terminati i lavori del nuovo reparto Covid all’interno del nostro ospedale».

«Quanto realizzato – spiega Capalbo – rispetta tutti gli standard di sicurezza: oggi pomeriggio infatti, la Dott.ssa Cinzia Bettelini, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, ha effettuato un altro sopralluogo.
Le attività della chirurgia in day surgery e week surgery, nonché le prestazioni ambulatoriali continueranno come prima. Come ho più volte ripetuto, nonostante i bastian contrari, il sottoscritto é per l’apertura di nuovi reparti e non per la chiusura come avvenuto in passato».

Infine dal Primo cittadino l’auspicio che è un po’ quello di tanti suoi concittadini: «Che possa essere questa occasione l’inizio di un rilancio del nostro ospedale. Ci siamo preoccupati e impegnati sin dal mese di marzo affinché la nostra struttura venisse inserita nella rete emergenza Covid: ora è realtà».

Da quanto si apprende il nuovo reparto del presidio di Acri – 16 posti letto totali – aprirà nel corso della prossima settimana. 

«Sarà anche garantita la prosecuzione di tutte le attività presenti prima dei lavori. Sperando che il COVID finisca presto, sono fiero di aver potuto contribuire anche io a ridare dignità a questo territorio che mi ha regalato davvero tanto. Sicuro non ci fermeremo qui…»,  scrive su Facebook il dr. Sisto Milito, componente della task-force dell’Asp di Cosenza. 

 

Ospedale Acri, tra pochi giorni l’apertura del reparto Covid

ACRI (CS) – Oggi pomeriggio, nei locali della direzione sanitaria dell’ospedale civile “Beato Angelo” di Acri, si è tenuto un incontro operativo e organizzativo tra il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Cinzia Bettelini, il direttore sanitario facente funzioni della struttura, Giacomo Cozzolino, il sindaco di Acri Pino Capalbo, il coordinatore infermieristico, Fausto Sposato, il dr. Sisto Milito, in rappresentanza del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp, Vincenzo Pignatari, responsabile dei percorsi Covid dell’Asp, e Rosa Greco, dell’economato dell’ospedale. «Presumibilmente giovedì 3 dicembre termineranno i lavori del nuovo reparto Covid per pazienti post acuti nel nostro Ospedale: 16 posti letto»,  ha dichiarato contestualmente il sindaco Capalbo. «Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto quello che è un primo passo per il rilancio del presidio ospedaliero acrese: la stampa, gli onorevoli Aieta, Bevaqua, Guccione, Nico Stumpo e Morrone, la Senatrice Abate; il direttore sanitario FF Dott. Giacomo Cozzolino, il Dott. Fausto Sposato, il commissario ASP Dott.ssa Cinzia Bettelini, la Dott.ssa Rosa Greco, il Dott. Antonio Belcastro, il Dott. Sisto Milito; l’Amministrazione Comunale tutta, ma soprattutto i cittadini che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza in questa legittima richiesta. La salute è un diritto costituzionalmente garantito».

I pazienti saranno ospitati nell’ex reparto di chirurgia. 

Bimbo di tre anni cade dal 5° piano, è grave

CATANZARO – Un bambino di 3 anni e mezzo è caduto oggi dalla terrazza dell’appartamento in cui abita, al quinto piano di uno stabile di via Fares, nel quartiere Sala di Catanzaro.

E’ grave

Subito soccorso dai sanitari accorsi, il bimbo è stato trasportato in ospedale di Catanzaro ed è ricoverato nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni, secondo quanto si è appreso, sono molto gravi. Il bambino ha riportato fratture alle gambe ma, secondo quel che si è appreso, non sarebbe in pericolo di vita. La tac cui è stato sottoposto al suo arrivo, avrebbe dato esito negativo. Secondo quanto si è appreso la prognosi è comunque riservata. 

La probabile dinamica

Secondo i primi accertamenti si sarebbe trattato di una caduta accidentale. Non è escluso che la caduta sia stata attutita in qualche modo. La caduta potrebbe essere stata attutita dai fili.

Al momento dell’incidente in casa con il bambino c’era la mamma che ora è in stato di choc. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile e delle Volanti per accertare la dinamica.
   
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Candeggina nel calice, parroco finisce in ospedale

ROSE (CS) – Il parroco di Rose, comune del Cosentino, è stato soccorso durante l’omelia per un probabile avvelenamento.

Il fatto è accaduto sabato scorso durante la Messa delle 18. Secondo quanto ricostruito dallo stesso Don Claudio Albanito, durante il rito della Comunione ha avvertito un forte bruciore alla gola ed un senso di soffocamento. Poi ha vomitato.

Soccorso dai fedeli e dai sanitari del 118 è stato condotto nell’ospedale di Cosenza per i controlli. All’interno dell’ampolla utilizzata per purificare il calice, è stata trovata una sostanza, probabilmente candeggina. «Non so cosa pensare – ha detto il parroco – vorrei considerarla una burla, ma ho difficoltà considerata la gravità del gesto. Per ora non ho sporto denuncia, ma solo informato i carabinieri. Non ho idea di chi possa essere stato, né se si tratti di una svista o di qualcosa di diverso. Sono ancora frastornato».

 

Fonte Ansa, foto Aleteia

Neonato morto la scorsa notte all’Annunziata, sequestrata la salma

COSENZA – Un neonato è morto la notte scorsa nell’ospedale di Cosenza ed i genitori hanno denunciato il fatto alla polizia.

Secondo quanto si è appreso sino ad ora, la donna si è presentata in ospedale con febbre alta e problemi cardiaci ed è stata ricoverata nel reparto di ostetricia e ginecologia.

I problemi sarebbero sopraggiunti al momento del parto e non è ancora chiaro, al momento, se il neonato sia nato morto o se il decesso sia arrivato subito dopo il parto. I genitori si sono rivolti al posto fisso della Polizia in ospedale presentando una denuncia. Stamani, gli agenti della Questura di Cosenza sono andati in reparto dove hanno sequestrato la cartella clinica.

Fonte Ansa

Giudiceandrea annuncia risoluzione situazione ospedale San Marco Argentano

COSENZA – «Sono stato all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza assieme ai sindaci e i vicesindaci di San Marco Argentano, Cervicati, Roggiano Gravina, Santa Caterina Albanese e Tarsia ed ai colleghi Fausto Orsomarso e Gianluca Gallo per difendere il laboratorio d’analisi dell’ospedale di San Marco Argentano».

Queste le dichiarazioni del consigliere regionale e capogruppo di Democratici e Progressisti Giuseppe Giudiceandrea sull’incontro avuto nella sede centrale dell’Asp.

«In sostanza, nei giorni scorsi – spiega Giudiceandrea  il personale del Laboratorioanalisi è stato trasferito a Castrovillari facendo in modo che sia rimasto aperto a San Marco Argentano solo il punto prelievi.  Il direttore reggente, dott. Sergio Diego, ci ha assicurato che entro la prossima settimana saranno assunti i biologi e i tecnici necessari per l’ospedale di Castrovillari e questo farà in modo che il personale di San Marco possa tornare a garantire i servizi necessari.Insieme, al di là delle appartenenze politiche e grazie alla disponibilità del dott. Diego. abbiamo ottenuto un risultato importante per una grande comunità».