Archivi tag: polizia

Cosenza, pericolosa fuga per le vie della città: arrestato 33enne

COSENZA – Le donne e gli uomini della Polizia di Stato, continuano nella costante ed incisiva azione preventiva e repressione dei reati; giornalmente impegnati nel controllo del territorio della provincia di Cosenza, effettuano h24 posti di blocco e sistematici controlli nei confronti delle persone sottoposte a misure di prevenzione e alla sorveglianza speciale.

Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un 33enne per resistenza a p.u. e violazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

Nella fattispecie, il soggetto veniva fermato nel corso di un controllo mentre si trovava fuori dal territorio comunale,  violando così la prescrizione a cui era sottoposto.

Alla vista dei poliziotti l’uomo tentava di eludere il controllo allontanandosi a forte velocità a bordo di auto, ma la pericolosa fuga per le vie cittadine terminava da lì a poco.

L’uomo veniva posto alla misura cautelare degli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. competente.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

Cosenza, giovane aggredisce e minaccia con un coltello il gestore di un locale in centro:arrestato

COSENZA – Personale dell’U.P.G. e S.P. , nella notte del 15 gennaio u.s. traeva in arresto un giovane ventiduenne. 

Nella fattispecie, lo stesso trovandosi all’interno di un locale del centro cittadino ed in stato di ebrezza,   prima aggrediva  con un coltello il gestore, poi, vistosi spinto e chiuso fuori, danneggiava la vetrina lanciando uno sgabello posto sul marciapiede .

All’arrivo degli operatori della Volante, il predetto tentava di darsi alla fuga ma veniva prontamente fermato. Allo stesso, tratto in arresto e posto a disposizione dell’A.G..sono stati contestati i reati di  lesioni personali, minacce,    danneggiamento aggravato  e resistenza a p.u.

Su richiesta della Procura di Cosenza diretta dal Procuratore Capo Dr. Mario Spagnuolo, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

Cosenza: furto, riciclaggio e spaccio di droga. Arrestati in 5

COSENZA – Nelle primissime ore dell’alba, la Polizia di Stato – Sezione di Polizia Stradale di Cosenza – ha portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria.

Le ordinanze, delle quali 2 riguardanti la detenzione in carcere, altre 2 relative ad arresti domiciliari ed una misura di divieto di soggiorno nella città di Cosenza, hanno interessato 5 persone residenti nel capoluogo bruzio.

Tutti risultano a vario titolo coinvolti nel riciclaggio e ricettazione di veicoli rubati, detenzione e spaccio di sostanza stupefacente nonché ricettazione di capi di abbigliamento rubati.

L’attività d’indagine, la cui titolarità fa capo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, ha tratto origine dal sequestro di un’autovettura Fiat Panda operato circa due anni ed oggetto di riciclaggio in quanto i dati identificativi risultavano contraffatti.

I successivi approfondimenti avviati dalla Sezione di Polizia Stradale di Cosenza tramite le più moderne tecniche investigative, hanno consentito di risalire ad un sodalizio dedito abitualmente alla ricettazione di veicoli rubati, che venivano a volte cannibalizzati per rivenderne i pezzi di ricambio, in altre circostanze si sostituivano le targhe originali con altre di veicoli puliti, oppure si taroccava il numero di telaio con altro genuino.

Nel corso dell’attività d’indagine durata circa un anno, sono stati recuperati 12 veicoli per un valore di circa 150.000 mila euro con restituzione ai legittimi proprietari a seguito di nuova immatricolazione e il sequestro di oltre 50 grammi di stupefacente tipo marijuana; inoltre, in un magazzino del centro cittadino sono stati scovati un gran numero di capi di vestiario griffati, rubati in precedenza e pronti per essere reimmessi sul mercato parallelo.

Durante l’esecuzione degli arresti sono state effettuate accurate perquisizioni con l’ausilio di specialisti cinofili antidroga della Polizia di Stato giunti da Reggio Calabria.

Cosenza, fuochi d’artificio illegali: sequestrati 4500 articoli

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri 23 dicembre 2021 personale della Squadra Amministrativa e dell’ufficio Volanti della Questura di Cosenza nel corso di controlli straordinari volti alla prevenzione degli illeciti nella vendita di articoli pirotecnici durante le festività natalizie, ha sequestrato 4500 articoli pirotecnici illegalmente venduti.

Tutti i prodotti erano stati messi in vendita su aree pubbliche del centro cittadino da ambulanti senza osservare le prescrizioni e le autorizzazioni amministrative richieste. Gli articoli pirotecnici, tra cui razzi, bengala e petardi per un peso complessivo di circa 5 kg. netto di esplosivo sono stati sottoposti a sequestro e custoditi presso depositerie autorizzate cittadine.

Blitz della polizia contro i No Vax, in chat progettavano azioni violente

ROMA – E’ scattata alle prime ore di oggi un’operazione della Polizia di Stato per l’esecuzione di una serie di perquisizioni in diverse città nei confronti di appartenenti ai movimenti No Vax. Su un gruppo Telegram avevano ipotizzato di compiere azioni violente nel corso delle manifestazioni contro i provvedimenti del Governo.

Le indagini, coordinate dalla procura di Milano, sono state condotte dalla Digos e dalla Polizia Postale. Le perquisizioni sono scattate a Milano, Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. Oltre alle abitazioni degli indagati, i controlli hanno riguardato pc, cellulari, tablet e account social.

Secondo quanto emerso gli indagati, ipotizzavano su alcune chat di Telegram violenze, anche con armi, durante un imminente raduno No Vax a Roma. Le persone coinvolte fanno parte di alcune delle frange più scalmanate dei No Vax in Lombardia e in Italia.

Gli indagati del gruppo ‘I guerrieri’

Otto perquisizioni sono scattate a Milano nei confronti di altrettante persone, tra cui 5 donne, per istigazione a delinquere aggravata. Gli indagati sarebbero membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri”, nel quale venivano progettate azioni violente da realizzare, anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te, alle manifestazioni “No green pass”, in particolare quelle in programma a Roma per le giornate dell’11 e 12 settembre prossimi.

Analizzando i messaggi, gli indagati, uno dei quali titolare di porto d’arma e già noto alle Forze dell’Ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto, proponevano di partecipare in massa alla manifestazione romana sabato, incitando ad azioni violente contro non meglio precisati obiettivi istituzionali.

 Le cinque donne sono state definite “arrabbiate e determinate” ed erano ritenute elementi di spicco del gruppo, composto da gente comune: disoccupati, operai, portinai o camerieri.

Travolta mentre attraversava la strada, identificato motociclista senza patente

REGGIO CALABRIA – La Polizia locale di Reggio Calabria ha identificato il conducente del motociclo che nella tarda serata del 20 Agosto scorso ha investito sul lungomare Falcomatà una donna e non si è fermato per ha prestare soccorso. La Polizia locale, sin da subito sulle tracce del responsabile, stava esaminando i filmati dell’impianto di videosorveglianza cittadina e valutando le dichiarazioni dei testi.

Ieri pomeriggio, anche previa segnalazione di un’altra forza di polizia, il responsabile è stato invitato al Comando dove, accompagnato dal difensore di fiducia, ha fornito la propria versione dei fatti, ammettendo sostanzialmente le responsabilità del sinistro. Reggino, maggiorenne da un giorno, il giovane guidava lo scooter di un amico senza aver mai conseguito la patente. Oltre alle numerose sanzioni amministrative contestate conseguenti alle violazioni previste dal codice della strada, il giovane sarà denunciato all’autorità giudiziaria per mancato arresto dopo incidente con feriti ed omissione di soccorso.

 

Funzionario di polizia ‘furbetto del cartellino’: sospensione e indagini nel cosentino

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, dottor Biagio Politano, su richiesta della locale Procura della Repubblica – a carico di un funzionario appartenente al Corpo di Polizia Locale del Comune di Corigliano Rossano (CS).

Le indagini – dirette dal Pubblico Ministero, Dr. Flavio Serracchiani, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica f.f., Dr.ssa Simona Manera – sono state condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Rossano ed hanno riguardato ripetute condotte illecite di assenteismo dal servizio, perpetrate dal predetto pubblico dipendente. Mediante captazioni video effettuate in prossimità dei dispositivi marcatempo collocati nelle caserme della Polizia Locale, servizi di osservazione e pedinamento, disamina della documentazione acquisita presso l’Ente di appartenenza, escussione di persone informate sui fatti, i Finanzieri hanno ricostruito – nel corso di 30 giorni di osservazione, svoltasi nel periodo intercorrente tra il mese di luglio ed agosto 2020 – numerosi e circostanziati episodi di assenteismo, di illegittimo ed ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro e di falsa attestazione della presenza in servizio, da parte del pubblico funzionario, per un totale di circa 30 ore di servizio, di fatto mai effettuate.

Assenteista con l’appoggio dei colleghi

Contravvenendo ai propri doveri, l’indagato, infatti, era solito allontanarsi dall’ufficio senza alcuna valida ragione lavorativa per esigenze di carattere personale, come, ad esempio, per recarsi presso un vicino centro commerciale o per rientrare deliberatamente presso la propria abitazione nel corso dell’orario di servizio, sovente permanendovi alcune ore. Dall’attività condotta è emerso, inoltre, che tali comportamenti venivano posti in essere dal funzionario grazie anche alla fraudolenta collaborazione di altri agenti che, in più occasioni, si sono prestati a timbrare il badge del superiore al fine di certificarne falsamente la presenza in servizio, pur non essendo quest’ultimo fisicamente presente o comunque essendosi presentato presso l’Ufficio di appartenenza non nell’orario comandato. Nel corso delle indagini veniva constatata la falsità materiale di alcuni verbali redatti da una commissione giudicatrice – nominata per procedere all’assunzione di personale nel periodo estivo – composta dal funzionario sottoposto ad indagine, da un altro appartenente alla Polizia Locale e dal Segretario Comunale dell’Ente stesso, atteso che gli ultimi due certificavano la presenza in servizio dell’indagato, in realtà assente durante le riunioni.

Sospensione e indagini

All’esito dell’attività investigativa, il G.I.P. ha disposto la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di un pubblico servizio, per la durata di 3 mesi, nei confronti del pubblico dipendente, principale indagato, mentre altri soggetti, a vario titolo protagonisti delle condotte sopra descritte, risultano allo stato indagati a piede libero. I delitti contestati sono quelli di “truffa aggravata ai danni dello Stato” e di “fraudolenta attestazione della presenza in servizio”, reato che comporta, tra l’altro, il licenziamento per giusta causa per i responsabili delle condotte assenteistiche.

 

Arrestato per minacce e maltrattamenti alla ex

TAURIANOVA (RC) – Gli agenti del Commissariato di Polizia di Taurianova ha arrestato in flagranza di reato un 22enne di nazionalità romena per atti persecutori nei confronti della ex compagna e porto in luogo pubblico di armi o oggetti atti ad offendere.
La vittima aveva denunciato l’ex compagno più volte per maltrattamenti in famiglia e negli ultimi giorni, dopo l’ultimo episodio, si era vista costretta a trovare un’abitazione alternativa dove andare a vivere con i tre figli minori per non subire ulteriori comportamenti vessatori. Nonostante il suo allontanamento, l’uomo aveva continuato a molestarla telefonicamente, minacciandola di andare nella nuova abitazione e di compiere gesti inconsulti. Il personale delle Volanti del Commissariato, già in allerta per la pericolosità della situazione e monitorandone gli sviluppi, ha intercettato in strada l’uomo mentre si aggirava nel centro cittadino trovandolo con un coltello lungo 29 centimetri nascosto sotto il giubbotto.
Il giovane è stato portato nel carcere di Palmi (Rc). 

Spazzatura sparsa per strada. Centro storico di Cosenza bloccato

COSENZA – Cresce a Cosenza l’esasperazione legata al problema dei rifiuti. Da qualche giorno, infatti, la città è alle prese con una raccolta che non funziona più e che sta mettendo in ginocchio l’intera area urbana. Sembra essere la normalità quella di vedere montagne di buste e sacchetti della spazzatura campeggiare su marciapiedi e ingresso dei palazzi. Oggi pomeriggio nella zona del centro storico di Cosenza e più precisamente tra via Lungo Crati , via dei Martiri e via Gaeta la spazzatura è stata sparsa in mezzo alle strade bloccando di fatto la circolazione di auto e mezzi pubblici e creando non pochi disagi alla viabilità. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Questura e alcuni automezzi articolati per liberare le strade. Un segnale allarmante che arriva da una zona della città già provata e che rappresenta comunque la cartina di tornasole di una situazione che si avvia sempre più al collasso. Senza dimenticare anche il pericolo per la salute pubblica che questa vicenda rischia di causare.

 

Arrestato boss latitante Domenico Crea

REGGIO CALABRIA – La polizia ha arrestato il latitante Domenico Crea, 37 anni, di Cinquefrondi (Rc), capo della cosca di Rizziconi e zone limitrofe, collegata ed imparentata con la potente famiglia Alvaro di Sinopoli.

Crea era ricercato dal 2015 quando fu emessa una misura cautelare per associazione mafiosa e estorsione dopo la condanna in primo grado a 15 anni di reclusione emessa dal Tribunale di Palmi.

Da allora è stato colpito da numerosi provvedimenti per associazione mafiosa ed estorsione ed è stato condannato in via definitiva a 21 anni di reclusione. Crea, il cui nome era inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi, è stato arrestato a Santa Domenica di Ricadi (VV), dove era in compagnia della moglie e delle due figlie minori, da personale della Squadra mobile di Reggio Calabria, supportato da personale del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine e della Squadra mobile di Vibo Valentia.