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Donazione di organi, Rovito al primo posto in Calabria. Al secondo c’è Rose

ROVITO (CS) – E’ Rovito, in provincia di Cosenza, il comune più generoso della Calabria per quanto riguarda la donazione di organi. Il dato arriva dall’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che mette in fila i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021 all’atto dell’emissione della carta d’identità nelle anagrafi dei 6.845 Comuni italiani in cui il servizio è attivo. L’Indice, diffuso in occasione della 25esima Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica prossima 24 aprile, è espresso in centesimi ed è elaborato tenendo conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.

Rovito ha raggiunto un indice di 75,69/100, grazie a un tasso di consensi dell’91,6% e a un’astensione ferma al 44%. Al secondo posto c’è Rose (Cosenza), mentre in terza posizione c’è Tiriolo (Catanzaro). Tra le province, Vibo Valentia è la migliore delle calabresi, 84ma su 107 a livello nazionale, seguono Catanzaro (88), Cosenza (91), Reggio Calabria (103) e Crotone (105). Complessivamente la Calabria è risultata 21ma e ultima tra le regioni italiane, con un indice del dono di 51,19/100 (consensi alla donazione: 60,1%), sotto la media nazionale che nel 2021 si è attestata a quota 59,23/100 (consensi 68,9%), ma i risultati sono in crescita rispetto allo scorso anno.

Calo significativo dei “no”

Crescono del 3% le donazioni di organi in Italia raggiungendo in un anno la percentuale record del 68,9% dei sì, ed è Trento la più generosa tra le grandi città, mentre il comune italiano con il miglior risultato in assoluto è un paesino palermitano di 1.800 abitanti, Geraci Siculo.

A livello nazionale il 2021 è stato un anno davvero positivo per la raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione: i consensi sono saliti al 68,9%, ben tre punti in più rispetto allo scorso anno, con un indice del dono medio di 59,23/100 (rispetto al precedente 52,86): si tratta della percentuale di “sì” più alta mai raccolta in un anno da quando la registrazione avviene nelle anagrafi. Il calo dei “no” è distribuito in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale, e anche se i risultati migliori vengono raggiunti dalle regioni del Nord, i consensi alla donazione sono in crescita anche nel Meridione. Ad oggi le dichiarazioni di volontà depositate nel Sistema informativo trapianti del Cnt sono 12,7 milioni: 9,2 milioni di sì e 3,5 milioni di no. In questo momento sono circa 8.500 le persone in lista d’attesa: nel 2021 sono stati effettuati 3.778 trapianti grazie a 1.725 donatori di organi.

Donazioni, bollino nero per la Calabria. Si mobilita il CSV

RENDE (CS)  – Usa il cervello, fallo col cuore è la campagna di sensibilizzazione alla donazione di organi, sangue e latte materno, promossa dal CSV Cosenza insieme a 16 associazioni di volontariato. La campagna è stata presentata ieri, a Rende, durante un incontro al quale ha partecipato anche il coordinatore del Centro Trapianti della Calabria, Pellegrino Mancini. «Purtroppo le cose non vanno come dovrebbero andare». È l’amara dichiarazione di Mancini. «In questi primi mesi del 2017, in Calabria, sono stati utilizzati 4 donatori, 6 famiglie si sono, invece, opposte alla donazione degli organi».  Nel 2016 erano stati 21 i donatori utilizzati e 23 le opposizioni. Rispetto al 2015 sono aumentate le donazioni di organi (da 17 nel 2015 a 21 nel 2016). Sono, però, aumentate anche le opposizioni (da 13 nel 2015 a 23 nel 2016). “Ancora oggi la Calabria dipende dalle altre regioni, bisogna fare molto di più” – ha dichiarato Mancini. Nel 2017 ci sono più di 130 pazienti in lista d’attesa per un trapianto. Per quanto riguarda le dichiarazioni di volontà (ossia la scelta di donare, in caso di morte, i propri organi): dal 2000 al 18 aprile 2017 hanno firmato 12.220 cittadini calabresi su 2 milioni. Troppo pochi, per Mancini. Nel Comune di Cosenza, presso l’ufficio anagrafe, il numero più alto di opposizioni registrate: sono 842 (593 i sì). I medici e i referenti delle associazioni presenti all’incontro hanno più volte sottolineato l’importanza di favorire un’informazione corretta sulla donazione, sollecitando una rivoluzione culturale che possa partire dal basso. La conoscenza infatti, è il primo passo verso una donazione consapevole. «Ci impegneremo al massimo per diffondere il messaggio che donare significa regalare una speranza di vita – ha sottolineato il presidente del CSV Cosenza, Gianni Romeo – la nostra società è distratta e presa da altre cose, ma per molte persone la sopravvivenza dipende dalla disponibilità di organi e sangue». Per quanto riguarda la donazione del sangue, grazie alla sensibilizzazione portata avanti da volontariato, il Centro trasfusionale di Cosenza nel 2016 ha registrato un aumento di 1600 sacche di sangue in più rispetto al 2015. Un dato discreto per Marcello Napolitano del Centro trasfusionale, ma che deve aumentare. «Altrimenti saremo in continua fase di emergenza». Significativa la collaborazione che il CSV ha instaurato con il Cosenza Calcio. La società sportiva, ogni settimana, apre le porte dello stadio ad associazioni, nuclei familiari, gruppi e comunità. Domenica 23 aprile, in occasione della partita di Lega Pro Cosenza – Akagrass, oltre 700 volontari coloreranno la tribuna B dello stadio San Vito Gigi Marulla e allestiranno diversi spazi promozionali con gazebo ed autoemoteche per incontrare i tifosi e sensibilizzarli alla donazione. Il Centro servizi, per sensibilizzare al tema il maggior numero di persone, ha realizzato un video, girato dal regista cosentino Luigi Simone Veneziano, disponibile sul proprio canale YouTube all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=31KcfIICCxw

Asp Catanzaro, costituito gruppo interdipartimentale per la donazione degli organi

CATANZARO – L’Asp di Catanzaro ha costituito il Gruppo operativo interdipartimentale aziendale per la donazione degli organi e dei tessuti a scopo di trapianto, che si è insediato a Lamezia Terme, al fine di porre in essere delle azioni finalizzate all’incremento dei donatori.
«La donazione degli organi – dichiara il direttore generale dell’Asp, dott. Giuseppe Perri – è di fondamentale importanza, è l’unica speranza di vita per moltissime persone. E’ un gesto solidale con cui ci si fa carico della salute altrui e si investe sul benessere dell’intera società». «Per questo – prosegue – occorre che tutti abbiano la consapevolezza dell’importanza di un gesto che è anche di civiltà».
Il trapianto di organi è una risorsa straordinaria della medicina moderna e rappresenta una efficace terapia per alcune gravi malattie che colpiscono gli organi e i tessuti del corpo umano e non sono curabili in altro modo. E’ il caso dei trapianti d’organo come il cuore, i fegato, i polmoni, l’intestino, il pancreas. Anche il trapianto di tessuti e di cellule emopoietiche può essere un salvavita, ad esempio il trapianto di midollo osseo in gravissime malattie del sangue o quelle del tessuto cutaneo nei grandi ustionati.
In Calabria, i dati forniti dal Centro Regionale Trapianti rilevano che, malgrado un ottimo livello di professionalità nell’ambito dei trapianti, permangono forti criticità per quanto riguarda la disponibilità degli organi utilizzabili per il trapianto. Da qui l’iniziativa dell’Asp di costituire un apposito Gruppo operativo che risulta composto dalle seguenti figure professionali: Piercarlo Rizzi, direttore Medicina Legale di Catanzaro, coordinatore del Gruppo; Tancredi Perricelli, dirigente medico Anestesia e Rianimazione; Saverio Alfredo Ciciarello, dirigente medico Pronto soccorso;  Caterina Ermio, dirigente medico servizio Neurologia; Vincenzo Italia, infermiere professionale Anestesia e Rianimazione, tutti del Presidio ospedaliero di Lamezia Terme; Anna Maria Bruni, responsabile Ufficio relazioni con il pubblico (URP) di Lamezia Terme; Antonio Montuoro, referente sanità penitenziaria in rappresentanza della Direzione generale.