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Al Morelli di Cosenza lo spettacolo “Viviani sono io!”, omaggio al grande maestro di teatro

COSENZA – Sabato 1 dicembre andrà in scena, alle ore 20,30 al Teatro Morelli di Cosenza, lo spettacolo “Viviani sono io!”, omaggio a Raffaele Viviani messo in scena da Ottavomiglio Laboratorio, con Lalla Esposito e Piero Zucaro che ne è anche il regista. I due attori saranno accompagnati al pianoforte da Antonio Ottaviano. La serata non è solo dedicata alla musica e al teatro ma ha uno scopo benefico perché organizzata a favore dell’associazione “Gli altri siamo noi”. A chi acquisterà il biglietto verrà, inoltre, offerto un aperitivo prima della rappresentazione teatrale.

La presentazione di Zucaro

«Il titolo del nostro omaggio a Raffaele Viviani – racconta Piero Zucaro – non è un modo di presentarsi, ma l’affermazione accorata che il diciottenne Raffaele fu costretto a fare alla proprietaria del Caffè-Concerto “Emilia” di Torino che, vedendolo spingere la cassa dei costumi di scena e non conoscendolo, gli disse: “Viviani è arrivato? Metta pure la cassa sul palcoscenico… Lui dov’è?”. L’aveva preso per il segretario di Viviani, se non per il facchino. Nel nostro titolo è racchiusa, allora, la condizione tipica della maggior parte degli artisti che, seppur bravi, ma misconosciuti, non disdegnano di “sporcarsi le mani” per raggiungere l’unica meta davvero desiderata: l’applauso del proprio pubblico».

I protagonisti:

Lalla Esposito è attrice e cantante, annovera nel suo curriculum collaborazioni con registi e musicisti di indubbio valore come Tony Servillo (“Partitura”), Roberto De Simone (“Le 99 disgrazie di Pulcinella” e La cantata per Masaniello), Giuseppe Patroni Griffi (“Napoli milionaria” e “Sabato, Domenica e Lunedì”), Armando Pugliese (“Masaniello” e “La pelle”), Maurizio Scaparro (“Amerika” e “Il Don Giovanni”) Enzo Moscato, Luca De Filippo (“Il contratto” e “Uomo e Galantuomo”), ma anche collaborazioni musicali con Roberto De Simone, Nicola Piovani, Antonio Sinagra e Pasquale Scialò.

Su Piero Zucaro (foto)

Piero Zucaro è autore, attore, cantante e operatore culturale, vive da molti anni in Calabria dove ha fondato una delle associazioni culturali più attive e produttive della regione (Ottavomiglio Laboratorio), di cui è presidente. Nel 2017 ha partecipato alla seconda edizione del “The Acting Workshop” diretto da Danny Lemmo, membro onorario a vita dell’Actors Studio di New York. Le sue ultime produzioni di teatro-musicale, “La gente vuole sentire una bella canzone”, omaggio alla poetica d’impegno civile degli anni ’60-‘70 e “Pasolinaria – Sonata in contrappunto in chiave di basso (2015)”, sono state realizzate, oltre che con il patrocinio del Comune di Cosenza, anche per la prestigiosa egida della Cattedra di Letteratura Italiana dell’Uniba (prof. Emerito P.Voza), a conferma di una produzione drammaturgica cominciata nel 2008 con “L’Uomo di Turi – suggestioni da Lettere dal carcere di Antonio Gramsci”, e accreditata da numerosi istituti universitari (Roma Tre, Tor Vergata, Uniba, Unisa, Unina, Unical) e dalle massime istituzioni gramsciane (Fondazione Gramsci, International Gramsci Society, Centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani, Associazione Terra-Gramsci). “Gramsci Antonio, detenuto”, adattamento in un atto unico de “L’Uomo di Turi”, è stato rappresentato nel 2012, nel Chiostro dell’Archivio di Stato di Cosenza, nell’ambito della quattordicesima Settimana della Cultura – Mibac), per la regia di Fernando Maraghini (allievo di Luca Ronconi) e l’interpretazione di Andrea Biagiotti (allievo di Vittorio Gasman) nel ruolo di Antonio Gramsci. 

Al Teatro Sybaris in scena “A morte ‘e Carnevale” di Raffaele Viviani

CASTROVILLARI (CS) – L’associazione culturale Aprustum torna in scena il 3 e 4 gennaio alle 21,00 con la commedia “’A morte ‘e Carnevale” , per la regia di Casimiro Gatto. L’opera, scritta da Raffaele Viviani nel 1928, è uno dei lavori più riusciti del grande drammaturgo stabiese, complesso nella sua semplicità, straordinario spaccato d’epoca, feroce, esilarante e di straordinaria attualità. A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI

L’appuntamento teatrale, organizzato con il patrocinio dell’amministrazione comunale – assessorato alla cultura è al Teatro Sybaris del Protoconvento Francescano.  La compagnia castrovillarese prosegue, così, il suo percorso nel teatro dei grandi autori e interpreti della tradizione napoletana e questa volta lo fa portando in scena “’A morte ‘e Carnevale”, ovvero il racconto, in tre atti, di una esilarante corsa all’eredità, ambientata a Napoli nei primi anni venti. Al centro della vicenda vi è Don Pasquale Capuozzi meglio conosciuto come Carnevale, un vecchio usuraio che tesse le fila delle vite di quanti gli ruotano attorno, esigendo crediti e relativi interessi. Lo assiste da tanti anni ‘Ntunetta, una donna ancora piacente, vittima di un uomo che esige da lei di essere “servito” da mattina a sera. In quest’umanità dolente si inserisce anche il nipote di Carnevale, Rafele, il quale cerca di ingraziarsi lo zio, da giorni gravemente malato, con la speranza di aggiudicarsi una fetta dell’eredità. Un turbinio di eventi metterà in luce la vera natura dei personaggi che si avvicendano sulla scena, una moderna corte dei miracoli, dove i miserabili cercano di sopraffarsi negli aspetti più spiccioli del quotidiano. Le situazioni creano una comicità alla quale è difficile resistere, ma lo scopo dell’autore di far vedere come vive e soffre l’umanità di Napoli, si evince dalla carica melodrammatica di personaggi che, pur facendo ridere per le dinamiche che creano, di comico non hanno nulla, ma recano con se tutta la drammaticità tipica della povera gente.

Sulla scena del Teatro Sybaris ci saranno Martina Aloisio, Fedele Battipede, Antonio De Biase, Filomena De Tommaso, Nunziato Di Benedetto, Ivan Donadio, Domenico Donato, Luana Fazio, Marianna Fortunato, Luigi Grisolia, Rosanna Guaragna, Gabriele Pacenza, Alessandra Pugliese, Lugi Pulice, Claudio Scriva e Lucrezia Zaccaro. Le scenografie sono a cura di Andrea Magnelli. Info e prevendita presso Dany Music in via Mazzini a Castrovillari.