Cassano, incontro a Cosenza per il Poliambulatorio

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Sembra di essere ad una svolta per la questione del Poliambulatorio di Via Pontenuovo di Cassano all’Ionio che lotta contro la chiusura in seguito alla presa d’atto del decreto 84 del Commissario regionale alla Sanità, Massimo Scura. Questa mattina, infatti, il primo cittadino, Giovanni Papasso, e l’assessore delegato alla Sanità, Luigi Garofalo, insieme all’onorevole Carlo Guccione, si sono recati a Cosenza per incontrare il Dirigente dell’ASP di Cosenza, Gianfranco Filippelli proprio per discutere sulle sorti del presidio ospedaliero che vanta un curriculum di alta specificità all’interno dell’Alto Jonio cosentino.

Papasso, Garofalo e Guccione hanno voluto ribadire a gran voce il loro disappunto contro l’ipotesi di chiudere o semplicemente accorpare il Poliambulatorio visto che ciò decreterebbe l’ennesimo scippo al territorio a discapito di un valore sacrosanto: “la salute dei cittadini”.asp cosenza

A far parlare gli amministratori non sono solo i fatti ma anche i dati alla mano: 299.024 prestazioni nel 2013, 358.643 nel 2014 ed oltre 400.000 per il 2015, sulla base dei dati al 31 luglio scorso. 54.390 esami tossicologici nel 2013, 96.652 nel 2014 ed oltre 100.000 per il 2015, stimati sulla base dei soli dati al 31 luglio (oltre 55 mila).

L’idea futura di Papasso, Garofalo e Guccione oltre a quella di rafforzare il poliambulatorio di Cassano e quello di volerlo rendere H24, dotato di guardia medica, esattamente come avviene in Toscana o in Emilia Romagna, rispettando il piano di rientro ma con applicazioni intelligenti, sulla base della conoscenza dei territori interessati. Il laboratorio di Cassano ha una sua riconosciuta e documentata specificità. A fruirne è lo stesso sistema pubblico non solo locale, provinciale e regionale ma i dati parlano anche di migrazioni da altre regioni ciò proprio a ragione della specificità e della competenza di cui è dotata la struttura. Ribadita, inoltre, la necessità di un investimento di 55mila euro per l’acquisto di un macchinario che doterebbe  l’attuale struttura di ulteriori strumenti per contribuire sensibilmente a diminuire l’emigrazione sanitaria (ammonta a 5 milioni di euro la sola spesa dell’Asp di Cosenza per le prestazioni fuori regione).

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