Cirò Marina: capitale della pesca calabrese

CIRO’ MARINA (KR)- “Cirò Marina, una delle “capitali storiche” della pesca calabrese dove identità e innovazione sono gli ingredienti per assicurare un futuro alla pesca locale, pur fra le tante difficoltà imposti da Regolamenti comunitari non in linea con la specificità della pesca costiera del bacino del mediterraneo ed in particolare di regioni come la Calabria. In particolare, la messa al bando di attrezzi da pesca e la cessazione delle deroghe alle pesche tradizionali hanno messo in ginocchio pescatori, imprese di pesca e aziende dell’intera filiera di questa dinamica marineria del litorale ionico – ad affermarlo è Salvatore Martilotti, Responsabile regionale di Lega Pesca Calabria.  I divieti per il pesce spada e delle pesche tradizionali, con il rinomato “caviale calabrese”(la sardella salata), delizia gastronomica molto apprezzata dai buon gustai, hanno aperto una crisi senza precedenti nel comparto locale capace di dare lavoro nell’intera filiera a circa 250 addetti, compreso i pescatori delle circa 50 imbarcazioni da pesca che fanno di Cirò Marina una delle più dinamiche marinerie della nostra regione. Ma anche l’aumento esponenziale dei costi operativi, la mancanza di politiche a sostegno del settore da parte della Regione Calabria, l’utilizzo “improprio” di strumenti innovativi comunitari che avrebbero dovuto accompagnare il settore locale in questa fase di grandi cambiamenti, come i GAC – Gruppi di Azione Costiera – , hanno aggravato la crisi che attanaglia l’intero settore regionale e che colpisce al cuore la dinamicità di marinerie, come Cirò Marina, che puntano sul “valore aggiunto” delle micro imprese a conduzione famigliare per fare del comparto pesca uno dei settori trainanti dell’economia locale. La dinamicità dei pescatori è stata “fatale” anche per gli amministratori locali: il comune di Cirò Marina è il comune più virtuoso della Calabria nell’utilizzo dei fondi comunitari per la pesca. Infatti, in due programmazioni diverse (2000-2006 e 2007-2013) ha saputo utilizzare al meglio le risorse pesca prima dello SFOP e dopo del FEP per attrezzare il porto da pesca locale di tutti i servizi necessari a questo importante comparto dell’economia locale. Tuttavia, c’è ancora un grande lavoro da fare per valorizzare al meglio la dinamicità dei pescatori e questo “Comune virtuoso” per cercare di evitare che strumenti strategici per il futuro della pesca calabrese e cirotana siano gestiti da “soggetti che nulla hanno a che fare con il mondo della pesca”. Come è possibile che i Gruppi di Azione Costiera, strumenti di settore che dovrebbero arginare l’emorragia di espulsi dal settore e traghettare la pesca costiera verso l’inter-settorialità con nuove opportunità di occupazione e di sviluppo economico sono guidati da “soggetti terzi” che nulla hanno a che fare con il mondo della pesca? E’ possibile continuare ad assistere all’esclusione, di fatto, dei pescatori a favore di “soggetti terzi politicamente posizionati” che hanno monopolizzato la gestione, le scelte del comparto e “ipotecato in maniera maldestra” il futuro di tante famiglie di pescatori e di una intera comunità costiera? I pescatori da sempre, con grande dignità, hanno avuto un solo filo conduttore: investire sulla propria capacità lavorativa per costruire la micro impresa a conduzione famigliare. Altresì, con grande orgoglio hanno sempre rispedito al mittente eventuali “aiuti dedicati”, poiché i pescatori, da sempre, sono fortemente determinati a legare i risultati economici alla propria capacità professionale, anche perché devono essere soltanto espressione della fatica, del sudore e della consapevolezza di essere pescatori di altissimo valore. Infatti, la dinamicità di questa marineria ionica calabrese è affidata al lavoro e alla tradizione, tramandata da padre in figlio, che attraverso la propria capacità professionale hanno fatto la storia di questa comunità costiera, fiera di puntare sulla propria identità per “garantire un futuro” alla pesca cirotana.

Il simbolo dell’essere pescatore a Ciro’ Marina è rappresentato dalla “storica cooperativa di pescatori Luigi Marino”, rappresentata in maniera assolutamente dignitosa dal presidente – pescatore Vincenzo Tangari e dagli altri pescatori componenti il Consiglio di Amministrazione”.

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