Rifiuti, il caso Saracena su Tg3 Nazionale. Esistono record positivi in Calabria

SARACENA (CS) – “Esistono anche record positivi nella Calabria assediata dall’emergenza rifiuti. C’è un comune, Saracena in provincia di Cosenza, che supera il 70% nella raccolta differenziata. E, in Calabria, questo è un piccolo miracolo. Porta a porta e vendita dei rifiuti, soldi che vanno direttamente nelle casse del Comune e servono a garantire il servizio e a far pagare meno tasse. Il Comune vende direttamente la plastica e l’alluminio. Se i cittadini di Saracena sono così diligenti una ragione c’è. A Saracena vorrebbero far di più, vorrebbero vendere direttamente anche altri materiali raccolti con i rifiuti ma se le quantità non sono alte si guadagna poco o niente. La differenziata in Calabria è ferma al palo. Eppure il contagio in questo caso di un sistema virtuoso potrebbe servire a risolvere l’emergenza rifiuti di un’intera regione. Gli interessi di chi punta sulle discariche e sugli inceneritori sono molto più forti e poi sono trascorsi solo due mesi da quando i carabinieri hanno scoperto l’ennesimo groviglio di interessi intorno al sistema dei rifiuti che faceva capo alla ‘Ndrangheta.”

È, questo, quanto è emerso ieri (domenica 7) alle ore 19, al servizio del Tg3 nazionale dedicato al ciclo integrato dei rifiuti del Paese del Moscato e curato da Fabrizio FEO.

Il codice a barre – ha detto GAGLIARDI nell’intervista – non è per sorvegliare e colpire i viziosi. Noi cerchiamo di avere una logica positiva, poi – ha precisato – se c’è la repressione siamo anche capaci di farla. In Calabria – ha precisato – su 409 comuni a fare la differenziata sono 20 o 30.

Noi abbiamo in Calabria – ha risposto il Dirigente dell’Azienda Speciale Pluriservizi Pasquale DI VASTO alle domande di FEO – un unico impianto per il recupero della plastica. Non ne abbiamo nessuno – è andato avanti – per il vetro, l’alluminio, il legno e la carta. Quello che si dovrebbe cercare di fare – ha concluso DI VASTO – è massa critica da parte dei comuni-enti locali in modo tale da spingere i consorzi di filiera, a capo il Conai, a creare degli impianti nella nostra regione.

Siamo andati nelle scuole – ha spiegato il Vicepresidente dell’Azienda Speciale Pluriservizi Antonio CIRIGLIANO alle telecamere del Tg3 – ad istruire gli alunni. A loro volta sono diventati loro stessi istruttori nei confronti dei genitori e dei nonni. Sono stati loro – ha aggiunto – che hanno portato a questi risultati.

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