Il concertista jazz Egidio Ventura al Festival di Altomonte

ALTOMONTE (CS) – Dopo il successo del concerto tenuto presso il Peperoncino Jazz Festival “Summer 2014, e Torre Melissa  nella manifestazione “Vino e Cultura” Live Concert Jazz, organizzato dagli Assesorati alla Cultura e al Turismo, il progetto “Hommage à Michel Petrucciani viaggia ancora per la Calabria per lungo e per largo, e il 13 settembre p.v. lo troveremo a alla manifestazione Altomonte Festival, nello scenario del borgo antico di Altomonte, che offre per la sua particolare architettura un’acustica naturale ed un contatto col pubblico diretto e raccolto, si svolge il Di..vino jazz.

Evento che raccoglie il meglio della musica jazz e rende omaggio a questa grande tradizione e ai suoi stili: quali il blues, il soul, il funk e ai linguaggi musicali che impregnano ormai la nostra società e molto spesso rappresentano una colonna sonora alla nostra vita. La rassegna “di…vino jazz” si svolge nel mese di settembre e nel palcoscenico naturale di Altomonte, nei giorni 12,13,14 e 20 ogni serata si alternano vari gruppi musicali e alla rassegna è associato un assaggio gastronomico nel quale fa da padrone la degustazione di vini provenienti dalle terre di Calabria.

Il progetto “Hommage à Michel Petrucciani” tra giugno e settembre ha riscosso ovunque lusinghieri giudizi. Egidio Ventura ha rilasciato una breve riflessione sul grande Pianista Francese: “ …fra gli italiani, lo ricordo bene gli spettatori del Festival di Sant’Anna Arresi del 1998: un bimbo minuscolo che arrancava con le grucce come suo padre, il quale per molto tempo non potè camminare e spesso fu portato in braccio anche sul palcoscenico.”

Il progetto su Petrucciani, firmato da Egidio Ventura e sostenuto da una robusta ritmica Silvio Ariotta al basso ed Emanuele Fuduli alla batteria, prevede un repertorio che riprende alcuni dei brani più popolari del vasto repertorio di Petrucciani che nel corso degli anni ha registrato un totale di ben 32 album, guadagnandosi il rispetto della Comunità jazz americana e mondiale per la sua straordinaria tecnica, l’eleganza di esecuzione e la sua energia carismatica. Sono splendidamente reinterpretati, ma fedeli all’originaria carica di vitalità, brani come “Looking up” e “Black Magic”, “Cantabile” e “Brazilian Like”.  Sono 11 le composizioni che il Trio di Egidio Ventura ha scelto di presentare al pubblico, un concerto che scorre piacevolmente tra assoli e dimostrazioni di ottimo interplay senza perdere mai il ritmo fino alla chiusura. “Uno sguardo moderato su un artista dell’eccesso” Michel Petrucciani, virtuoso del jazz, pianista dal tocco irrepetibile, che ha trasformato il destino ingrato che lo ha fatto nascere con una malattia genetica invalidante in un’occasione di applicazione appassionata alla tastiera e di espressione totale di sé. Al punto che il documentario – non il primo né probabilmente l’ultimo dei lavori di questo tipo sul piccolo grande del piano – è in fondo scarsamente informativo ma arriva alla sostanza quando chiede agli intervistati di parlare della loro relazione con il protagonista.

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