Eugenio Facciolla

Bergamini, raccolta firme contro trasferimento Facciolla

COSENZA – Parte da Roma, e precisamente dalla signora Concetta Tiano, calabrese originaria di Corigliano-Rossano e dipendente della Città Metropolitana di Roma Capitalela mobilitazione popolare per il  trasferimento di sede e di funzione, deciso nei giorni scorsi dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, riguardante il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla (foto).

«Per chi è mio amico davvero, e soprattutto per chi crede ancora alla Giustizia: facciamoci sentire, non lasciamo solo un magistrato che in Calabria ha fatto arrestare tantissimi delinquenti» 

L’iniziativa è finalizzata a far giungere una corposa raccolta di firme contro il trasferimento del magistrato, da inviare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in qualità istituzionale di Presidente del Consiglio superiore della magistratura, al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, al procuratore generale della Corte di Cassazione, al procuratore generale della Corte d’Appello di Catanzaro, al primo presidente della Corte di Cassazione ed agli organi d’informazione, «per contribuire a far giungere la voce dei cittadini onesti che insistono nel credere nella magistratura».

Per contattare la dottoressa Tiano si può scrivere a t.concetta@yahoo.it.

Donata Bergamini: «Vorrei tanto conoscere le ragioni»

E sul trasferimento di Facciolla da Castrovillari a Potenza torna a parlare Donata Bergamini, la sorella del calciatore Denis ucciso nel 1989, sul cui caso stava indagando il procuratore. «Sul caso Facciolla sollevato ad orologeria inquietante da alcune testate giornalistiche ho una riflessione da fare: sono trent’anni che mi occupo di Giustizia, quanto basta per capire cosa sta succedendo nell’uso assolutamente disinvolto del possesso di notizie riservate che mai senza il consenso di qualcuno tenuto al segreto, avrebbero potuto essere propalate. Vorrei tanto conoscere le ragioni che hanno reso necessario un provvedimento così invasivo ed eccezionale», queste invece le ultime dichiarazioni di Donata Bergamini.

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