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Cosenza, spostare l’Autostazione a Vaglio Lise. I commercianti: “caro sindaco, ci ripensi”

COSENZA – “Anche questa amministrazione, porta avanti il suo programma che poi, tanto per cambiare, è uguale a quello delle precedenti: spostiamo il carcere, spostiamo le casermette, spostiamo l’autostazione”. E’ quanto dichiara il presidente dell’Associazione Brutia Commercianti, Luigi Mastrandrea. “A quanto pare, lo sbaglio fatto spostando la stazione dei treni non è bastato. Ma ripristinare e migliorare? No sarebbero spese troppo insignificanti, non basterebbero e non “converrebbero” gli addetti ai lavori”.

“Eppure – scrive Mastrandrea – questo è il programma che ha portato il nostro sindaco nel momento in cui si è candidato. Qualcuno direbbe: il carcere è stato già spostato e riedificato, e alle casermette peraltro, sono state apportate già costose modifiche. Ma davvero pensate che qui si cerchi una logica? Le casermette inoltre, ricordiamo ,sono situate in un punto strategico importantissimo per poter presidiare con successo la città, vicine inoltre anche alla stazione della finanza”.

“Ma arriviamo ora all’autostazione – prosegue – che, in questi giorni, il nostro sindaco parla di spostare a Vaglio Lise. Un sito importantissimo in una città che conta oltre 150 comuni limitrofi. Inoltre da questa stazione dei pullman, in una città orfana di una stazione ferroviaria, arrivano e partono pullman per tutta Italia e per tutta Europa. Ora, anche questa amministrazione comunale, ha deciso di punire l’hinterland con un sacrificio doppio di tempo e di spesa. Ma l’hinterland paga le stesse tasse che pagano coloro i quali abitano nei grandi e piccoli centri urbani. Inoltre è chiaro che, un servizio navetta che riguardi lo spostamento dei passeggeri da Vaglio Lise a Cosenza e viceversa, sarebbe enormemente negativo per il traffico cittadino. Perché una navetta porta, sì e no, la metà dei viaggiatori che porta un pullman”.

Da qui l’appello dell’associazione Brutia Commercianti “caro sindaco ci ripensi perché questo è un progetto che non faremo passare mai. Perché oggi non è più tempo per cose inutili, costose e che riguardano l’interesse di pochi. In tutte le città d’Italia, la caserma, il carcere, la stazione dei pullman sono nel centro cittadino”.