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Disdetta dei contratti di II livello, Ferrovie della Calabria: “necessario per affronttare le difficoltà”

COSENZA – Con riferimento agli articoli apparsi recentemente sulla stampa in merito alla situazione che sta attraversando Ferrovie della Calabria srl si ritiene indispensabile – a tutela dell’immagine aziendale e per la completezza dell’informazione – evidenziare quanto segue.

Le Ferrovie della Calabria che rappresentano l’Azienda di Trasporto di
TPL ferroviario ed automobilistico più importante del panorama
regionale, oggi più che mai, vuole porsi quale riferimento del sistema
trasportistico locale, come del resto testimonia la circostanza che
Ferrovie della Calabria – su indicazione della Regione Calabria – è
soggetto attuatore di ingenti investimenti infrastrutturali volti ad
ammodernare, velocizzare ed ampliare le linee regionali ferroviarie
gestite.


Inoltre, sempre su impulso della Regione Calabria e mediante il ricorso
a fondi di finanziamento statali ed europei, ha avviato il rinnovo
radicale del parco rotabile ferroviario e quello automobilistico che ha
consentito la recente immissione di circa  n. 100 nuovi autobus – tra i
quali più del 30% con alimentazione elettrica o ibrida – con indubbi
benefici per la qualità del servizio offerto nonché per la collettività,
in termini di riduzione dell’impatto ambientale, considerata la
contestuale dismissione di altrettanti autobus vetusti ed inquinanti,
con motorizzazione Euro 2.


Ciò premesso, si ritiene opportuno precisare che la stigmatizzata
iniziativa riportata sulla stampa di disdettare, a decorrere dal
prossimo mese di giugno, la contrattazione di II^ livello, non nasce da
un disimpegno aziendale o da un disinteresse della Regione per il
destino della più importante azienda di trasporto regionale; anzi,
tutt’altro, proprio nello spirito di affrontare le difficoltà
contingenti, al fine di consolidare la capacità produttiva ed economica
aziendale e prepararsi alle ormai imminenti sfide che il mercato pone,
si è ritenuto di avviare un processo di razionalizzazione e
armonizzazione della contrattazione di II^ livello che premi il lavoro e
la produttività.

Purtroppo, difronte a tale impegnativa sfida, si è registrata la
frammentazione delle posizioni, seppur legittime, delle parti sociali
che, di fatto, non ha consentito che la trattativa procedesse per come
indispensabile.

Ragione per cui, a tutela delle prospettive aziendali e, quindi, dei
lavoratori stessi, si è ritenuto di assumere un’iniziativa forte – la
quale produrrà effetti dal prossimo mese di giugno – affinché, con il
contributo di tutti i soggetti interessati, si possa addivenire, in
tempo utile, ad accordi tra le parti, improntati sull’equilibrio e la
sostenibilità economica-organizzativa aziendale.

In conclusione, l’obiettivo posto è quello di evitare che dietro la
difesa dei diritti dei lavoratori, si possa strumentalmente perseguire
il tentativo di mantenere lo status quo, arroccandosi in difesa di
privilegi non più accettabili, a danno del futuro della realtà
produttiva rappresentata da Ferrovie della Calabria.
Non consentiremo che Ferrovie della Calabria, che è un’azienda con una
prospettiva importante di crescita, possa correre il rischio di essere
esposta a situazioni di difficoltà contingenti, determinate dalla
momentanea sospensione dei servizi ferroviari – in ragione dei citati
noti lavori di ammodernamento e velocizzazione della linea –
dall’incremento dei costi per carburanti e ricambistica e, non ultimo,
dalla definizione di contenziosi, eredità di un passato in cui non si è
riusciti a prevenire, affrontare e risolvere le cause che hanno
rappresentato una zavorra incompatibile con una sana gestione aziendale.

Un ultimo inciso: l’ambizione aziendale non è quella di presentarsi alla
Regione con la speranza che altri, con risorse della collettività, si
facciano carico dei problemi che appartengono alla produzione, ma è
quella di ricercare ed attuare soluzioni nell’ambito dei propri processi
produttivi, in modo da candidarsi, a giusto titolo, come l’azienda di
riferimento del Trasporto Pubblico Regionale.