Unical, abolito l’obbligo del PET. Soddisfatto il senatore Nicola Caruso (RèF)

RENDE (CS) – Piccola grande rivoluzione didattica all’Unical: da oggi non c’è più l’obbligo di conseguire il PET dietro pagamento di ulteriore contributo economico.

Contro questa pratica si era schierato il 6 marzo scorso il senatore accademico Nicola Caruso, in quota Rinnovamento è Futuro, chiedendo l’estinzione dei costi supplementari ed il contestuale riconoscimento delle certificazioni esterne. Oltre alle ragioni economiche e didattiche, la disciplina della materia prevista dal Regolamento d’Ateneo risultava contrastante con la Legge 240/2010.  «Auspichiamo – si legge nella nota di Caruso – che la certificazione a pagamento venga sostituita da prova di verifica del profitto idonea con i risultati adeguati di apprendimento, con modalità da concordare con il Centro Linguistico di Ateneo. Allo stesso CLA viene suggerito di deferire la selezione delle certificazioni esterne ritenute valide e quindi riconoscibili dai Dipartimenti come valide per prevedere l’esonero totale o parziale dalla prova di verifica del profitto. Le conclusioni del Senato si chiudono con l’auspicio che la governance d’Ateneo possa decidere di investire risorse ingenti in questo settore vista la valenza formativa della lingua inglese. Risorse che, a detta del Senato, dovrebbero essere impiegate per consentire a tutti gli studenti di conseguire almeno il livello B2 di conoscenza della lingua inglese, ottenendo successivamente la certificazione sia presso il CLA sia presso terzi».

Intanto per chiarire il tutto è stata annunciata una conferenza stampa nella mattinata di martedì. «Non posso che essere soddisfatto degli obiettivi raggiunti in tre  mesi di lavoro che hanno portato ad un risultato storico – dichiara Caruso – con RèF stiamo scrivendo pagine di storia anche per l’Unical che verrà».Tuttavia, per l’esponente di RèF il lavoro non si può considerare concluso poiché «toccherà vigilare ancora sull’adozione di provvedimenti adeguati in ogni Dipartimento, ma soprattutto ora c’è da tutelare la qualità dell’offerta formativa, valore non sacrificabile, poiché la nostra intenzione è quella di adeguare gli standard al livello B2. Giorno per giorno lottiamo per costruire un Ateneo che sia veramente per e degli studenti».

 

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