“Rural Up” al DAM tornano gli studenti Erasmus ospiti di Entropia

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Tornano gli Erasmus al DAM dell’Università della Calabria. Anche quest’anno l’Associazione Culturale Entropia accoglierà dal 23 al 30 ottobre prossimi, 24 giovani (tutti fra i 18 ed i 25 anni) provenienti da quattro Paesi europei: Italia, Grecia, Slovacchia e Bulgaria. Il progetto si chiama “Rural Up” ed è organizzato in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del programma Erasmus+ finanziato dalla Commissione Europea. Il format è lo stesso: una settimana di convivenza, conoscenza e scambio di esperienze – rigorosamente in lingua inglese – all’interno del Campus di Arcavacata, vitto e alloggio coperti senza oneri per i partecipanti. Tema centrale di “Rural Up” è l’occupazione giovanile, con focus specifico sulle aree rurali, l’empowerment dei giovani con minori opportunità e lo sviluppo delle aree rurali, questioni centrali nella realtà italiana (calabrese in particolare) come in quelle slovacca, bulgara e greca. I giovani europei che parteciperanno allo scambio vivono in territori dove è evidente una forte disoccupazione giovanile che li porta a trasferirsi in aree urbane. Il progetto ha l’obiettivo di offrire innanzitutto una maggiore conoscenza e comprensione del fenomeno dell’abbandono delle aree rurali, oltre che una maggiore consapevolezza della situazione occupazionale negli altri paesi europei con focus sulle aree rurali. Ma l’obiettivo è anche quello di divulgare le storie di successo di giovani imprenditori rurali, dovute spesso all’impiego innovativo delle tecnologie, ed incentivare i partecipanti a sviluppare idee e progetti per le proprie aree di provenienza. Per questo motivo si cercherà di selezionare partecipanti ambiziosi e persistenti, capaci di affrontare con creatività il mondo del lavoro e di offrire nuove idee per il cambiamento su larga scala, capaci di comunicare in inglese ed predisposti ad un dialogo aperto e costruttivo, ma anche curiosi e pieni di idee su come usare al meglio il potenziale dell’agricoltura nelle proprie comunità e in Europa, al fine di creare un impatto positivo sull’economia reale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *