Vent’anni di Banco Alimentare in Calabria

COSENZA – “Oltre lo spreco, una rete di carità. 20 anni di Banco Alimentare della Calabria” è il tema del convegno che si svolgerà venerdì prossimo 17 giugno, alle ore 17.30, presso l’auditorium Giovanni Paolo II di Rende, a cui prenderanno parte S.E. Monsignor Francesco Nolè, arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano, l’on. Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, il sindaco di Rende, Marcello Manna, il direttore generale della fondazione Banco Alimentare Onlus, Marco Lucchini ed il presidente dell’associazione Banco Alimentare Onlus della Calabria, Franco Falcone. L’incontro sarà l’occasione per illustrare i motivi che hanno mosso, vent’anni fa, uno sparuto gruppo di uomini a dar vita all’avventura calabrese del Banco Alimentare, per presentare gli straordinari risultati raggiunti e per aprire un confronto sul presente ed il futuro.
«Il Banco Alimentare – afferma Franco Falcone presentando l’iniziativa – svolge la sua attività da 20 anni in modo ininterrotto, con una presenza capillare in tutta la Regione attraverso una sede direzionale ubicata a Montalto Uffugo e 4 sedi provinciali, una per ogni provincia, a cui collaborano quotidianamente 35 volontari, 6 dipendenti, 2 ragazze a progetto e 6 giovani in servizio civile ed a cui si aggiungono gli oltre 4000 volontari che partecipano annualmente alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Si tratta di una vera e propria rete “umanitaria” composta da oltre 601 enti socio-assistenziali accreditati al Banco della Calabria, attraverso cui, solo nel 2015, sono state aiutate 114.339 persone e distribuite, si badi bene in un solo anno, 6.951 tonnellate di prodotti alimentari per un valore commerciale che supera i 10 milioni di euro. Sono questi i numeri di un vero e proprio miracolo fatto di fede, partecipazione, unione, fratellanza di tanti uomini e donne, tra cui moltissimi giovani, che nel corso del tempo, in numero sempre maggiore, hanno teso la mano verso quanti sono rimasti indietro o vivono nell’indigenza e nella povertà assoluta, nel tentativo di alleviarne sofferenza e disagio sociale». Guardando al presente ed al futuro, il Presidente Falcone, identifica nel 5×1000 l’opportunità più clamorosa di autofinanziamento, ma guarda con fiducia anche alle Istituzioni e, tra queste, al buon rapporto da tempo instaurato con l’attuale governo della Regione Calabria. «Dobbiamo saper interpretare la realtà con intelligenza e spirito creativo – ha concluso Falcone – ben saldi alle radici da cui siamo nati e da cui traiamo linfa vitale per l’opera di tutti i giorni. Il nostro obiettivo, per i prossimi anni, è quello di rafforzare ed ampliare la nostra mission per riuscire ad affrontare compiutamente vecchie e nuove povertà,ma anche antichi e mai sopiti drammi umanitari». Il direttore generale del Banco Alimentare della Calabria, Gianni Romeo, dal canto suo, ha posto l’accento sull’apporto che il Banco ha dato e da nelle emergenze ambientali ed umanitarie verificatesi negli anni in Calabria, come le alluvioni di Crotone nel 1996, di Vibo Valentia e di Brancaleone, ma anche nella drammatica vicenda dell’immigrazione nord africana affiancando sempre le Istituzioni e ponendosi a sostegno delle persone e delle famiglie nell’accoglienza dei profughi Curdi e afgani. «Abbiamo fatto tanto – ha affermato Romeo – ma è nulla se il nostro tanto lo paragoniamo alla emergenza povertà che rimane ad un livello altissimo e che, purtroppo, continua ancora a crescere. Circa una famiglia su quattro nella nostra regione vive in condizioni di indigenza, mentre altissimi, risultano, anche i livelli di povertà assoluta in particolare per le famiglie con cinque o più componenti. Per far fronte a queste situazioni con efficacia e incisività abbiamo ormai bisogno di stringere una maggiore sinergia operativa con le Istituzioni pubbliche e private (Regione in primis) attraverso un sostegno economico e finanziario non episodico, ma strutturale e chiaro all’interno del bilancio regionale. Questo è ciò che chiederemo al Presidente Oliverio, sicuro che egli saprà, ancora una volta, sostenere la nostra azione anche nell’individuazione della sede definitiva del Banco, che noi auspichiamo sia mantenuta in quella attuale di Montalto Uffugo, sia per la posizione strategica a circa 2 Km dallo svincolo dell’autostrada che per la versatilità della struttura, adeguata al tipo di servizio da noi svolto».

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