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Il Comune di Cosenza incontra la Provincia di Reggio per programmare la Festa dell’Europa, con lo sguardo rivolto a Ferramonti di Tarsia

Cosenza – Un vero e proprio treno della memoria che farà rivivere agli studenti delle scuole alcune delle scene della deportazione degli ebrei verso il campo di concentramento di Auschwitz. Molto curata la ricostruzione storica. Il convoglio, che sarà allestito con una carrozza d’epoca che ospiterà figuranti, finti deportati, ed anche un carico di bestiame, partirà dalla stagione di Reggio Calabria l’8 maggio prossimo per raggiungere Cosenza. A bordo degli altri vagoni del treno, un gruppo di studenti delle scuole reggine che, una volta giunti nel capoluogo bruzio, si uniranno agli studenti delle scuole di Cosenza per raggiungere insieme il campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, il più grande campo di concentramento per ebrei e stranieri costruito in Italia dopo le leggi razziali, e dove vissero, tra il 1940 ed il 1943, più di duemila persone che, nonostante la vita difficile del lager, vi trovarono un “paradiso inaspettato” grazie all’aiuto e alla solidarietà ricevuti dalla gente del posto. Durante il viaggio in treno e in pullman, che ripercorrerà simbolicamente il percorso che facevano i deportati, i ragazzi delle scuole verranno coinvolti in alcuni momenti di formazione e riflessione collettiva.

L’iniziativa è stata messa a punto nel corso di un incontro tenutosi a Palazzo dei Bruzi tra l’Assessore alla Comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro e il Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Antonio Eroi, in vista della la Festa dell’Europa del 9 maggio prossimo. All’incontro erano presenti anche la Presidente della Lidu (Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo) di Cosenza, Paola Rizzuto, che sarà partner dell’evento, accompagnata dall’addetta alle relazioni esterne Maria Claudia Marazita e Daria Cimino, esperta del Consiglio d’Europa.

Le visite delle scuole al campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia saranno programmate sia l’8 che il 9 di maggio.

Il Presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria Antonio Eroi non è nuovo ad iniziative del genere per aver promosso, in occasione della giornata della memoria del 27 gennaio scorso, un gemellaggio con  la corrispondente Provincia polacca di Oswiecim (Auschwitz) ed un viaggio-studio nel campo di sterminio  per le scuole distintesi nella realizzazione di lavori sulla Shoah.

L’R.D.T. “Franco Nisticò” dice NO al rigassificatore al Porto di Gioia Tauro

Catanzaro – Mercoledì 6 marzo si consumerà l’ultimo atto di una storia divenuta ormai tragicomica: il Comitato Portuale dovrà decidere sulla concessione per la realizzazione del rigassificatore all’interno del porto di Gioia Tauro. Un’opera che, come ben ricordano i comitati e le associazioni che hanno annunciato per l’occasione un presidio davanti l’Autorità portuale, continua il suo iter nonostante la contrarietà di enti locali, come il Comune di Gioia Tauro e dello stesso Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Un progetto spacciato come necessario per affrontare una fantomatica emergenza gas, portatore di occupazione e sviluppo, ma che in realtà è utile solamente alle lobbies che ci stanno dietro, che potranno esportare il gas trattato nel resto d’Europa, lasciando poco dal punto di vista economico nel territorio ma tantissimo per quel che riguarda i rischi per la salute e per l’ambiente.

Non sono solamente i pericoli legati allo sversamento in mare di acqua fredda e arricchita di candeggina a preoccupare: il rigassificatore a Gioia Tauro sarebbe una spada di Damocle pendente sulla testa di tantissimi calabresi. Questi impianti, catalogati come “a rischio di incidente rilevante”, in caso di una malaugurata fuga di gas, provocherebbero una esplosione che raserebbe al suolo un’area del raggio di 55km, coinvolgendo città distanti come Reggio Calabria e Vibo Valentia. È un rischio che, chi vorrebbe realizzare l’impianto, considera “altamente improbabile”, ma questa alta improbabilità non significa che sia un evento impossibile, specie in un’area assai sismica: è una scommessa che per qualche spicciolo e una manciata di posti di lavoro non abbiamo intenzione di azzardare.

La Rete in Difesa del Territorio, il 6 marzo, presidierà l’Autorità portuale insieme ai comitati locali per dire NO ad un’opera inutile e pericolosa, e saremo al loro fianco anche dopo, nell’ipotesi di un’approvazione della concessione, per contrastare la realizzazione di questo mega-bombolone. La Calabria ha già dato tanto al “Sistema Italia”, esportando non solo da decenni gran parte dell’energia prodotta, ma anche il 16% del fabbisogno nazionale di metano viene da tempo estratto a Crotone: quanto lavoro, quanta ricchezza, quanto sviluppo ha portato tutto ciò, e quanto inquinamento, danni alla salute, sottrazione di risorse e territorio? Cosa dobbiamo ancora aspettare per dire BASTA?

Costituzione della fondazione occitana

Catanzaro – Il 21 febbraio 2013, in sede notarile a Catanzaro, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri, sono state costituite le tre Fondazioni delle minoranze linguistiche, i cui rappresentanti sono stati nominati con decreto dal Presidente della Regione Calabria.

In Calabria vi è una sola comunità occitana che si trova nel Comune di Guardia Piemontese.

Come Presidente della Fondazione Occitana è stata eletta Gabriella Sconosciuto, Assessore al turismo, sport e spettacolo del Comune di Guardia Piemontese dal 2007 al 2011, come rappresentante dei Sindaci, il Sindaco Vincenzo Rocchetti, come rappresentante della Provincia il dott. Eugenio Provenzano e come esponente della società civile Silvana Pietramala, insegnate presso l’Istituto Comprensivo “Gaetano Cistaro”.

I tre istituti dovrebbero disporre di una dotazione finanziaria complessiva di circa 1 milione e 500 mila euro.

Il Sindaco del Comune di Guardia Vincenzo Rocchetti si è detto soddisfatto della costituzione della Fondazione Occitana e degli ottimi elementi che ne fanno parte.

L’istituto opererà in relazione ai principi generali e alle finalità della legge 482/99, della legge regionale 15/2003, nonché delle altre disposizioni in campo europeo e internazionale in materia di tutela e diffusione delle lingue minoritarie.

In particolare la Fondazione potrà:

– Creare un proprio archivio generale e una banca dati del proprio patrimonio culturale;

– Attuare produzione in materia editoriale e libraria, musicale e cinematografica; creare un proprio sito web, nonché organizzare e promuovere attività di informazione e di divulgazione;- Istituire un centro di documentazione, di ricerca e di elaborazione scientifica;

– Organizzare, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali e con le Università, in tutto il territorio regionale e nazionale, corsi di formazione linguistica;

– Svolgere proprie attività in campo nazionale ed internazionale in particolare nei luoghi di emigrazione dei calabresi e negli stati dove si parla la lingua di provenienza delle comunità storiche riconosciute dalla legge 482;

– Curare il coordinamento con le altre fondazioni occitane d’Italia nonché le altre minoranze presenti sul territorio nazionale ed internazionale.

Verso l’inaugurazione della stagione lirica del “Rendano” con l’omaggio a Verdi per il bicentenario della nascita

Cosenza – Memoria e  tradizione sono le parole guida della 53° Stagione Lirica sulla quale il Teatro “Alfonso Rendano” sta per aprire il suo sipario.

Una Stagione che realizza tre importanti progetti musicali. Il più articolato, quello dedicato a Pietro Mascagni nel 15o° anniversario della nascita, consegna allo storico teatro di tradizione del capoluogo bruzio l’onore e l’onere di essere la prima privilegiata vetrina delle celebrazioni mascagnane, in felice sodalizio con il Comitato per le celebrazioni del compositore toscano presieduto dalla nipote Guia Farinelli Mascagni.

Quattro le giornate – dal 14 al 17 marzo – nel corso delle quali, oltre alla messa in scena dell’opera più conosciuta e rappresentata di Mascagni che è “Cavalleria Rusticana”, il Rendano, nell’ottica di una stagione improntata alla memoria ed al recupero delle rarità, porta in scena “Parisina”, su libretto di Gabriele D’Annunzio tratto dall’omonimo poema di Byron. Il prologo sarà il 14 marzo al Museo dei Brettii e degli Enotri con la proiezione del rarissimo film restaurato “Rapsodia Satanica”, musicato proprio da Mascagni.

E di rarità si può parlare anche a proposito dell’opera “Skanderbeg” di Antonio Vivaldi, dramma in due atti che Quirino Principe rielabora nel testo, che è di Antonio Salvi,  mentre Francesco Venerucci ne restaura le parti superstiti della musica, oltre a completarla. L’opera, ispirata al condottiero e patriota Giorgio Castriota Skanderbeg, considerato un eroe nazionale in Albania per averla difesa dai tentativi di conquista dell’impero turco ottomano, è co-prodotta con il teatro di Tirana, dove è già andata in scena con ottime critiche per l’esecuzione dell’Orchestra di Tirana diretta da Zhani Cico, direttore artistico del teatro della capitale albanese e che salirà anche sul podio cosentino per dirigere l’orchestra “Alfonso Rendano”.

L’apertura ufficiale della 53° stagione lirica del “Rendano” è fissata per sabato 2 marzo, alle ore 20,30. Primo titolo in cartellone è l’Omaggio a Verdi che il teatro di tradizione cosentino, diretto da Isabel Russinova, propone in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi che si celebra proprio quest’anno, essendo il compositore di Busseto nato il 10 ottobre 1813.

L’Omaggio a Verdi – la vita, le lettere, l’amore” sarà replicato anche domenica 3 marzo, alle ore 17,00,

Per l’occasione, il “Rendano” e Isabel Russinova si sono assicurati il soprano Fiorenza Cedolins, una delle cantanti più richieste della scena lirica internazionale.

La Cedolins conquistò la ribalta nel ’95, vincendo il Concorso Pavarotti International. Fu Pavarotti a volerla al suo fianco per cantare, a Philadelphia, nel ’96, il terzo atto di “Tosca”, nel gala dei vincitori. In quella occasione venne notata da un’Agenzia italiana e proposta al Maestro Riccardo Muti per la “Cavalleria Rusticana” del Ravenna Festival 1996. Di particolare rilievo anche il suo sodalizio artistico con il direttore d’orchestra Daniel Oren.
L’orchestra “Alfonso Rendano” sarà diretta da Gianluca Martinenghi, collaboratore tra gli altri del maestro Gianandrea Gavazzeni. La regia è di Rodolfo Martinelli Carraresi.Nel cast dell’omaggio verdiano del Teatro “Rendano” di Cosenza oltre alla Cedolins,  anche il mezzosoprano Giuliana Castellani,della cui voce si dice un gran bene, tanto da essere segnalata come uno dei giovani talenti del panorama lirico nazionale.

Il programma musicale dell’Omaggio a Verdi prevede, nell’esecuzione della sola Orchestra, la sinfonia del primo atto dell’Aida, la sinfonia del primo atto del Nabucco e le sinfonie da “La Forza del destino”. Il soprano Fiorenza Cedolins eseguirà l’Ave Maria, tratta dall’Otello e le arie Pace, pace, mio Dio, da “La Forza del destino”, Nel dì della vittoria da “Macbeth” e la romanza Ritorna vincitor dall’Aida.

Al mezzosoprano Giuliana Castellani sono affidate le arie  La canzone del velo dal “Don Carlo” e la romanza Già dischiuso è il firmamento dal “Nabucco”.

La Stagione Lirica del Rendano aprirà poi una finestra sul mondo del balletto il 13 aprile, con il Gran galà che vedrà la partecipazione delle etoiles Sabrina Brazzo e Mick Zeni, primi ballerini del Teatro alla Scala.

Modificata la normativa vigente in materia di trasporto per le Forze dell’Ordine

Catanzaro – La Regione Calabria, ieri 21 febbraio, specifica, in una nota indirizzata alle varie Società affidatarie dei servizi di trasporto pubblico, che per usufruire della libera circolazione sui relativi mezzi agli Operatori delle Forze di Polizia è necessaria la tessera di riconoscimento, rilasciata dalle rispettive Amministrazioni di appartenenza, invece della divisa, invitando le Società stesse ad “adeguarsi alle prescrizioni tecniche determinate  con provvedimento della Giunta Regionale”.

Giuseppe Brugnano, Segretario Regionale calabrese del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta così la nota: “Quella che potrebbe sembrare la precisazione dell’ovvio è utile a superare l’ennesima complicazione venutasi a creare dopo che l’Azienda Ferrovie della Calabria ha deciso di richiedere ad ogni singolo Poliziotto, e ad ogni altro Operatore delle Forze di Polizia, per ogni singola fruizione del servizio di trasporto, di rilasciare una sorta di autocertificazione attestante che il suo viaggio è effettuato in servizio di pubblica sicurezza. Una cosa che ci ha lasciato ben più che perplessi, imponendoci un ulteriore e deciso intervento per evidenziare che, se in passato era stato deleterio limitare le agevolazioni ai soli Tutori dell’Ordine in divisa, ben più assurda è questa richiesta di autocertificare ogni volta lo svolgimento di un servizio da parte dell’Operatore. E’ evidente quanto improponibile fosse tale richiesta, considerando le necessità di riservatezza e celerità che caratterizzano molti servizi svolti dai colleghi, anche e soprattutto quando essi non operano in divisa, per non parlare di quando devono intervenire fuori dal canonico orario di servizio per assolvere ai loro doveri di garanti della sicurezza e della legalità. Dobbiamo ricordare ogni giorno a tutti quanto complicato e delicato sia il lavoro che svolgiamo e quanto necessaria sarebbe la comprensione e la collaborazione di ogni espressione della società nei confronti di chi è chiamato a difendere e garantire il benessere non proprio, ma di tutti”.

Elezioni Politiche 2013: informazioni utili

Cosenza – Sono circa 56.000 gli iscritti alle liste elettorali della città di Cosenza che domenica 24 febbraio (dalle 8 alle 22) e lunedì 25 febbraio (dalle 8 alle 15) saranno chiamati ad esprimere il loro voto per le Elezioni Politiche 2013. Il corpo elettorale, per la Camera dei Deputati, è suddiviso in 25.768 maschi e 30.180 femmine.

Per il Senato, invece, alla cui elezione si può partecipare soltanto al compimento del 25esimo anno di età, il corpo elettorale è di 51.313 elettori suddivisi in 23.426 maschi e 27.887 femmine.

La macchina organizzativa dell’Ufficio Elettorale, guidata dalla Dirigente Antonella Molezzi, in attività da diverse settimane, è pronta ad affrontare il tour de force di queste ultime giornate.
SEZIONI n. 5 e n. 6 Sono sempre 82, oltre alle 6 speciali, le sezioni elettorali dislocate sul territorio cittadino, per un totale di 24 plessi scolastici occupati. Ma, per questa consultazione, 10 sezioni sono state trasferite a causa dei lavori di ristrutturazione che coinvolgono alcune scuole. Di seguito il prospetto di vecchia e nuova ubicazione:

da VIA V. EMANUELE a SALITA ARCHI DI CIACCIO c/o CONVITTO NAZ. “B. TELESIO”

 SEZIONI n. 31, n. 33 e n. 34

da VIALE TRIESTE a VIA MILELLI c/o SCUOLA ELEMENTARE

 SEZIONI n. 40, n. 41, n. 42, n. 43 e n. 44

da VIALE R. MISASI a PIAZZA P. CAPPELO c/o ISTITUTO I.T.A.S. “A. NITTI”

 I seggi si insedieranno sabato 23 febbraio, alle ore 16.00.  I Presidenti di seggio, a partire dalle ore 10 della stessa giornata, dovranno recarsi presso l’Ufficio Elettorale di via R. Caruso (ex via Bengasi) dove saranno registrate le loro generalità e trasferite le istruzioni fondamentali all’adempimento dei loro compiti.

Anche in occasione di questa consultazione elettorale il portale del Comune di Cosenza – www.comune.cosenza.gov.it – fornirà tutti i dati di affluenza alle urne e poi, nel pomeriggio di lunedì,  darà conto dell’andamento dello scrutinio che comincerà dal Senato. Sempre sul portale, nella sezione “in evidenza” della home page, è possibile rintracciare ogni genere di informazione utile all’elettore.

Si ricorda che per poter esercitare il proprio diritto al voto bisogna esibire un documento di identità in corso di validità. Pertanto, chi avesse bisogno di rinnovare il proprio documento in corsa, può recarsi presso gli Uffici Demografici, ubicati a I Due Fiumi, aperti anche

  • Venerdì 22 febbraio 2013: dalle ore 15,00 alle ore 19,00
  • Sabato 23 febbraio 2013: dalle ore 8,00 alle ore 19,00
  • Domenica 24 febbraio 2013: dalle ore 8,00 alle ore 22,00
  • Lunedì 25 febbraio 2013: dalle ore 8,00 alle ore 15,00

Per l’eventuale rilascio del duplicato della tessera elettorale, l’Ufficio Elettorale seguirà questi orari:

  • Sabato 23 febbraio 2013: dalle ore 9.00 alle ore 19.00
  • Domenica 24 febbraio e Lunedì 25 febbraio 2013: per tutta la durata delle operazioni di voto.

 

 

 

 

La Forania Urbana II si riunisce in preghiera: il 28 febbraio nella chiesa di Sant’Antonio una veglia per i giovani con la Fraternità di Romena

Rende (Cs) – Nell’ambito delle attività proposte dal Servizio di Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, la Forania Urbana II ha organizzato per giovedì 28 febbraio alle ore 20.00 presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, a Rende, una veglia di preghiera con i giovani. L’appuntamento sarà animato dalla “Fraternità di Romena”, gruppo operante nella provincia di Arezzo e impegnato in tutta Italia dal 1991 in attività di accoglienza, evangelizzazione, testimonianza.

Il tema della veglia che la Fraternità proporrà a Rende è “Perché avete paura?”, un percorso attraverso canti, pensieri, gesti, teso ad affrontare la paura di questo tempo e a sollecitare il ritorno a una fede più autentica. A guidare le riflessioni sarà don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena e instancabile testimone del suo messaggio nelle cinquanta città italiane in cui questa stessa veglia fa tappa dall’ottobre 2012.

L’incontro, indirizzato in primo luogo ai giovani, ma aperto a tutti, assumerà a Rende un significato ulteriore, in considerazione della conclusione del ministero petrino di papa Benedetto XVI. L’appuntamento sarà anche occasione per riunirsi in preghiera e accompagnare, nel silenzio e con devozione, un delicato momento di transizione per tutta la comunità cristiana.

Alla veglia, oltre ai sacerdoti della Fraternità di Romena, parteciperà il padre arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari, e i parroci della Forania Urbana II, che riunisce i Comuni di Rende, Montalto Uffugo, San Vincenzo La Costa e San Fili.

La preghiera comunitaria (un appuntamento che si propone quest’anno per la seconda volta) sarà dunque momento di condivisione e confronto tra gruppi provenienti da parrocchie ed esperienze diverse.

Volontariato…ad arte! Dal 19 al 24 febbraio presso la sede dell’associazione Gianmarco de Maria di Cosenza

Cosenza – Ha aperto i battenti ieri 19 febbraio la collettiva dal titolo Volontariato…ad arte! organizzata nella sede dell’associazione Gianmarco De Maria, in via Antonio Monaco a Cosenza, che da anni si occupa di assistenza a bambini ospedalizzati e affetti da malattie oncologiche. Lo scopo della manifestazione è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’operato della De Maria dando visibilità e risalto alle opere di artisti impegnati anche a livello nazionale.

 

 

L’arte come sinonimo di altruismo dunque. L’intento è emerso chiaro anche dalle parole dei relatori presenti alla cerimonia di inaugurazione – Pierangelo Dacrema, Piero Fantozzi, Giorgio Marcello e Vincenzo Maria Mattanò – che hanno sottolineato la forte interazione tra arte e volontariato basata sui principi di gratuità e bellezza. Ben ventiquattro gli artisti coinvolti – Maria Letizia Abate, Rosetta Abate, Marigilda Bugelli, Marco Brusco, Rita Canino, Rossella Errante, Manuela Garritano, Domenico Intrieri, Andrea Mannino, Rita Mantuano, Maria Merante, Francesco Miceli, Sara Morrone, Andrea Pellegrino, Hussain Raimi, Silvia Redente, Francesca Rota, Gianluca Salamone, StefanoSantagata, Teresa Serravite, Cristoforo Scorpiniti, Rosanna Turano, Patrizia Vercillo e Rita Ziccarelli- cui se ne aggiunge un venticinquesimo che ha preferito mantenere l’anonimato. La scelta degli artisti e l’allestimento delle opere sono stati realizzati da una squadra di sette giovani storiche dell’arte calabresi coordinate da Chiara Miceli, curatrice della mostra.  La collettiva potrà essere visitata, fino al 24 febbraio, dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 22.

All’esposizione si affiancheranno, in un vero e proprio festival della solidarietà, esibizioni satellite di musicisti locali: Vittorio Pignataro (20 febbraio ore 19), Sabatum Quartet (21 febbraio ore 20), Svapurati Folk (22 febbraio ore 20.30), Francesco Grosso (23 febbraio ore 19) e Amanita Jazz (24 febbraio ore 18.30).

 

 

Celeste Napolitano

Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni punto di riferimento nazionale

Catanzaro – Il Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni dell’ASP di Catanzaro è diventato il punto di riferimento nazionale per quanto riguarda il controllo e la sorveglianza delle malattie infettive nei Centri di accoglienza per immigrati. Il Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni dell’Asp, che ha sede nell’area del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme ha presentato a Roma, alla presenza dei referenti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, in un convegno organizzato da Agenas, il modello messo a punto dall’Asp catanzarese e che rappresenta uno degli obiettivi previsti nel Progetto CCM-Agenas sul tema della Salute nella popolazione immigrata e il monitoraggio da parte dei Sistemi Sanitari Regionali.

Alla manifestazione romana ha partecipato il direttore generale dell’Asp Dott. Mancuso, il quale ha introdotto i lavori mettendo in evidenza gli sforzi profusi dall’Azienda in tema di politiche per l’immigrazione nonostante il periodo di ristrettezze economiche in cui versa la Sanità. La Dott.ssa Morandi, Referente del Progetto per conto di Agenas, ha presentato l’iniziativa mettendo in risalto gli aspetti attuali ed emergenti della  problematica relativa alla tutela della salute degli immigrati, puntando l’attenzione sugli aspetti economici che impongono  strategie efficaci per garantire a tutti gli stranieri l’assistenza sanitaria, auspicando procedure uniformi su tutto il territorio nazionale  e sistemi organizzativi validi.

Gli operatori del Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni, il Dott. Surace  e l’Infermiera Latella, nelle loro relazioni, hanno messo in risalto gli obiettivi  del progetto, l’insieme delle attività progettuali finalizzate al controllo delle malattie infettive nei Centri di identificazione ed espulsione della Regione Calabria e le buone pratiche finalizzate all’integrazione degli immigrati, spesso ostacolata dalle barriere linguistiche e dalla scarsa conoscenza delle normative che tutelano la salute dei cittadini stranieri.

Le  relazioni tenute dal Dott. De Filippis operatore dello SPRAR,  e dal Prof. Torti, Direttore dell’U.O. di Malattie Infettive del Policlinico Universitario di Germaneto, hanno affrontato rispettivamente gli aspetti della prevenzione, della diagnostica e terapia delle malattie infettive ad elevato impatto sociale quali Epatiti, AIDS, Tubercolosi, Malaria e Malattie Sessualmente Trasmesse.
L’insorgenza di tali malattie risulta spesso correlata ad una serie di fattori  quali il sovraffollamento, le condizioni  igienico-sanitarie precarie, la promiscuità  e l’assistenza sanitaria carente, a cui si aggiunge il fatto che alcune delle suddette malattie sono endemiche nei Paesi di provenienza dei cittadini stranieri.
Il Modello predisposto dal Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni costituisce uno strumento da adottare nelle varie realtà italiane per l’ottimizzazione delle prestazioni sanitarie all’interno dei Centri di accoglienza per l’immigrazione, e tale prospettiva è stata anche auspicata dal Ministro della Salute Prof. Balduzzi il quale, non potendo presenziare ai lavori per impegni istituzionali, ha fatto pervenire un video-messaggio in cui ha avanzato la richiesta di voler conoscere nel dettaglio il prodotto finale realizzato dal Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni.