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“Fido t’affido”: le adozioni canine tornano in piazza il 23 febbraio

Cosenza – L’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Cosenza promuove le adozioni canine con un nuovo appuntamento del “Fido t’affido”: il 23 febbraio, dalle 11 alle 13, in piazza “XI settembre” saranno presenti alcuni amici a quattro zampe del canile comunale di Donnici, pronti per essere adottati. La manifestazione è realizzata con il supporto del servizio veterinario dell’Asp – Cosenza  e dei volontari Oipa e Lav.

Accogliere un cucciolo in casa è uno dei modi per aiutare a combattere il randagismo e sostenere i quattro zampe del canile comunale: è possibile, inoltre, contribuire a distanza con un versamento su conto corrente postale (n.001003932629) o bancario (codice Iban: IT68S0760116200001003932629). Per tutte le informazioni in merito si rimanda la consultazione del sito web (www.canilecosenza.it), della pagina Facebook (http://www.facebook.com/CanileCosenza) e del profilo Twitter (https://twitter.com/CanileCosenza) del canile.

Il “Fido t’affido” rientra nelle politiche di tutela degli animali prefissate dall’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale.

Aiutaci e segnala ogni possibile caso di maltrattamento, abbandono e fenomeno di randagismo al numero 0984 813909, per allertare l’intervento della Polizia Municipale e attivare la procedura di recupero.

Consegnati i lavori in agro di Belvedere Spinello

Crotone – Sono stati definiti e consegnati i lavori in agro di Belvedere Spinello. L’importo dell’intervento è di 143.000 euro ed il denaro sono stati reperiti dai residui dell’ordinanza n.3081/2000 della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Le zone oggetto degli interventi sono ubicate in due punti distinti: lungo il torrente Pero in prossimità dell’innesto con il Fiume Neto ed in un tratto della lunghezza di circa 300 mt. nella parte a monte, lungo il Torrente Lepre nella parte terminale e lungo la confluenza con il Fiume Lese. Lo comunica l’assessore Salvatore Cosimo.

Il progetto prevede la realizzazione di alcuni interventi. Si tratta del rivestimento con mantellate in cemento armato del torrente Pero nel tratto che conduce dal ponte con la strada statale 107 al ponte della strada consortile in modo da ripristinare lo stato dei luoghi pre-eventi alluvionali; è prevista la pulizia dalla vegetazione infestante e dagli accumuli limosi/sabbiosi del tratto a monte della strada comunale “Crichimi” per una lunghezza di circa 300 mt. Le mantellate saranno realizzate in calcestruzzo per uno spessore di 0.30 mt. armate con rete elettro-saldata del diametro di 8 mm.  Si procederà alla riprofilatura di circa 1300 mt. di lunghezza con centralizzazione dell’alveo a corda molle. I materiali movimentati saranno ricollocati all’interno dell’alveo senza nessun asporto di terreno. Nel punto più a monte del tratto del Fiume Lese, lungo la confluenza Lepre-Lese, sarà ripristinato un pennello esistente in massi ciclopici.

FERARAMMERSA, dal 16 al 19 marzo

Cosenza – Adesso dove andranno? Come sopravvivranno? Che fine faranno? Ci rimangono negli occhi i loro sguardi, nelle orecchie i racconti delle loro esistenze. E nella mente sono tante le domande che ci poniamo da oltre dieci anni, tutte le volte che ambulanti e migranti vanno via dalla nostra città, al termine della meravigliosa settimana di San Giuseppe.
# continua a leggere il documento “w la fiera di San Giuseppe, rovesciamo il mondo” su http://ferarammersa.noblogs.org/

COS’E’
E’ l’accoglienza dei migranti ambulanti a Cosenza durante la Fiera di San Giuseppe che si svolgerà a Cosenza dal 16 al 19 marzo 2013, da oltre 700 anni. [continua http://ferarammersa.noblogs.org/cose/ ]

CHI E DOVE
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Festa patronale dell’Immacolata Concezione

Cosenza – Rende si appresta a festeggiare la sua Santa Patrona, la Madonna Immacolata.
Mercoledì prossimo, 20 febbraio alle ore 9.00, si terrà la Santa Messa celebrata da Padre Francesco De Lazzari. Dopo la celebrazione eucaristica  si svolgerà la processione per le vie del Centro Storico. Prima della processione, il Sindaco  rinnoverà la consacrazione della Città alla Vergine Immacolata.

Successivamente inizierà la processione per le vie del Centro Storico, alla quale tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

Alle 18.00, presso la parrocchia di S. Maria Maggiore, Don Domenico Sturino celebrerà la Santa Messa. Nel fine settimana successivo alla festa liturgica di giorno 20, la statua dell’Immacolata sarà presente nella parrocchia “S.Antonio” in Commenda di Rende, per essere offerta alla venerazione dei fedeli.

Le celebrazioni religiose per la Santa Patrona sono già iniziate lunedì 11 Febbraio con la novena votiva all’Immacolata.
Ogni giorno, in diverse chiese di Rende, si prega recitando il S. Rosario alle 17.00, i Vespri alle 17.30 e la celebrazione Eucaristica dalle ore 18.00.
Di seguito il programma per i prossimi giorni:

15 Febbraio – Don Michele Bucceri – Parrocchia S. Maria della Consolazione
16 Febbraio – P. Mario Chiarello – Parrocchia Sant’Antonio
17 Febbraio – P. Franco Caloiero – parrocchia S. Francesco d’Assisi – Cosenza
18 Febbraio –  Don Aldo Giovinco – Parrocchia S. Carlo Borromeo – Rende
19 Febbraio – Don Pompeo Rizzo – Parrocchia Maria SS: Annunziata – Marano Principato

Sabato 23 Febbraio, infine, l’effige di Maria Immacolata, Patrona di Rende, si ritroverà presso la Parrocchia S. Antonio in Commenda di Rende dove, alle ore 18.00, si celebrerà l’Eucarestia insieme alle altre comunità parrocchiali di Rende.

In occasione della Festa patronale, i negozi potranno rimanere aperti. Per le attività commerciali sul territorio comunale di Rende è prevista l’apertura facoltativa. Ne da notizia l’ufficio Attività produttive.

5000 euro per il Centro di Ricerca Rene e Trapianto

Cosenza – Fuga dei cervelli, università con sempre meno fondi, il popolo dei disoccupati con laurea che aumenta e tagli alla ricerca scientifica che, tra un pò, non avrà più niente da farsi tagliare. Queste situazioni delineano chiaramente un fenomeno che ormai, da alcuni anni, affligge il nostro Paese: la ricerca è malata, soffre dell’indifferenza della politica. I fondi diminuiscono, alcuni laboratori chiudono o trasferiscono i loro progetti all’estero; sempre più giovani decidono di spiegare le vele e superare le Alpi in cerca di uno stipendio decente. Questa decisione, però, non è stata scelta dai giovani studiosi del Laboratorio di Ricerca “Rosanna Macchia Piemonte” del Centro Ricerca “Rene e Trapianto”, diretto dal dott. Renzo Bonofiglio e sito nel reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Civile di Cosenza. Anche perché l’Associazione Sud Italia Trapiantati, già da qualche anno, sostiene questo gruppo di giovani intelligenze calabresi, grazie anche al contributo economico di alcune istituzioni bancarie. Ma l’ASIT sa che con una crisi economica globale, che attanaglia anche gli enti più generosi, non ci si può adagiare sulla concreta solidarietà di pochi partner.

Ecco perché, grazie alla generosità di un’azienda del cosentino, la gioielleria Scintille, l’associazione che oggi è presieduta da Rachele Celebre ha voluto chiamare i cosentini ad un gesto di solidarietà, a favore della ricerca svolta dai ricercatori del laboratorio intitolato a Rosanna Macchia Piemonte. Ciò è stato reso possibile grazie ad un’iniziativa benefica voluta dai titolari della gioielleria, Sergio Mazzuca e Santo Naccarato, con una raccolta fondi promossa per sostenere la ricerca svolta dai giovani medici e tecnici che praticano all’interno del Centro Ricerca “Rene e Trapianto”. Grazie al contributo di Scintille, che ha offerto un’importante opera realizzata dal maestro orafo Gerardo Sacco, è stata lanciata nell’hinterland cosentino una vendita di tagliandi in favore delle attività di ricerca scientifica sostenute dall’ASIT.

La vendita dei biglietti si è conclusa con una manifestazione tenuta nella principale sede della gioielleria, alla presenza del Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, del notaio Anna Calvelli, del dottor Renzo Bonofiglio e dei giovani ricercatori che dirigono nel suo Centro. Nell’occasione si è tenuta l’estrazione per assegnare al fortunato vincitore il pregiato gioiello. Tra i mille biglietti piegati nell’urna, il Prefetto Cannizzaro ha estratto il tagliando fortunato: ad esser stato baciato dalla dea bendata è stato il signor Umberto Coppola. Dopo la ritualità dell’estrazione, verbalizzata dal notaio, visto anche il valore economico del gioiello consegnato, si è passati alla consegna dell’assegno contenente la cifra raccolta per sostenere le spese del Centro Ricerca.

Ben 5.000 euro sono stati donati nelle mani del dottor Bonofiglio, che lo ha rivolto ai suoi giovanissimi collaboratori.

Il 21 febbraio la PFM al Teatro “Rendano” canta De Andrè. Ancora un sold out

Cosenza – Ancora un sold out al Teatro “Rendano” per un evento organizzato dalla “Bonanno Entertainment”.

Il “Rendano” si appresta a vivere, all’insegna del pienone, una serata speciale giovedì 21 febbraio, alle ore 21,00, per il concerto che la PFM terrà a Cosenza nell’ambito del tour 2013 dedicato al grande cantautore Fabrizio De Andrè.

Il 1979 fu l’anno dello storico tour targato Fabrizio De André-PFM. In omaggio a Faber, la PFM ha deciso di eseguire, con gli arrangiamenti originali, le canzoni più significative di quell’evento che sono poi quelle contenute anche nel doppio album di quel fortunato tour : da “Via del Campo” ad  “Avventura a Durango”, da “Sally” a “Rimini” oltre ai classici “Bocca di Rosa”, “Il Pescatore”, “la “Guerra di Piero”, ecc.

Nella seconda parte del concerto cosentino, spazio ai più grandi successi della band, la cui carriera è stata sorretta da una ricerca costante, caratterizzata da quella poliedricità dei linguaggi che ha spinto la PFM (oggi composta da Franz Di Cioccio, Patrick Djivas e da Franco Mussida) a maturare uno stile inconfondibile, capace di far apprezzare la musica italiana in campo internazionale, al di là della sua tradizione melodica.

 

 

L’incontro con De Andrè avvenne durante un concerto in Sardegna dove la PFM ritrovò quell’amico con il quale aveva già collaborato nell’album “La buona novella”. De André rimase colpito dalla loro capacità musicale dal vivo, perciò, proprio in quella occasione, Franz Di Cioccio gli propose di fare una tournée insieme. Per la prima volta un cantautore ed un gruppo si unirono per dare vita ad un progetto live.

Commissione cultura consegna riconoscimento ad Eugenio Carbone, lo stilista cosentino che vestì Mina

Cosenza – Quando in televisione passano le immagini conservate nelle teche RAI, della cantante Mina che duetta con Totò in un vecchio sketch di “Studio uno”, storica trasmissione della tv in bianco e nero, nessuno ha mai pensato che l’elegante abito nero della grande Mina potesse essere una creazione di uno stilista cosentino, eppure è proprio così.

 

Eugenio Carbone, stilista e modellista di particolare talento cosentino (originario di Mendicino), ha lavorato per oltre mezzo secolo nel campo dell’Alta moda femminile con alcuni degli atelier più prestigiosi del panorama nazionale, da Germana Marucelli alle sorelle Fontana, a Renato Balestra. Sono suoi alcuni degli abiti indossati durante gli anni sessanta, dalle cantanti Mina e Katyna Ranieri, moglie quest’ultima del compositore di musiche da film Riz Ortolani, e dall’attrice Rosanna Schiaffino.

La sua storia non è sfuggita alla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro che, ieri, ha voluto che l’iniziativa, nel corso della quale è stato tributato allo stilista cosentino l’omaggio della città di Cosenza, si svolgesse al Teatro “Rendano”, alla presenza anche di una delegazione del Comune di Mendicino, guidata dall’Assessore alla cultura Francesca Reda e integrata dal consigliere provinciale Mario Giordano e da Antonio Catalano, uomo di cultura, anch’egli mendicinese e amico d’infanzia di Eugenio Carbone.

Nella buvette del teatro di tradizione cosentino Carbone, che si è soffermato anche a visitare la sartoria del “Rendano”, è stato ricevuto dalla Commissione cultura al gran completo.

Breve introduzione del Presidente Nigro che ha considerato “un onore ospitare in commissione Eugenio Carbone” e poi spazio alla relazione del consigliere Mimmo Frammartino che ne ha ripercorso la figura di artista poliedrico, stilista, ma anche grande pittore. Dopo l’apprendistato, iniziato all’età di 14 anni  in una sartoria del suo paese e dopo averne aperto una tutta sua a Cosenza, dove si recavano le signore della buona borghesia della città, all’età di 30 anni si trasferì a Roma per dolorose vicende familiari, Eugenio Carbone fece l’incontro che gli cambiò la vita, con Germana Marucelli, pioniera dell’Alta moda Italiana che per prima cominciò ad affrancarsi dalla dipendenza italiana dalla moda parigina.
Dal 1982 Eugenio Carbone comincia ad insegnare nelle più importanti scuole di moda, attività che continua ancora oggi. Al periodo trascorso nell’atelier romano della Marucelli risale l’incontro con Mina. Nell’altro atelier della Marucelli, quello di Milano, che era stato trasformato in una sorta di salotto artistico-letterario, frequentato prevalentemente da poeti, Eugenio Carbone conobbe Salvatore Quasimodo, ma da quelle stanze passarono anche Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti, come ha ricordato in commissione cultura anche il Presidente Claudio Nigro. Con Germana Marucelli, Carbone restò fino al 1969, per poi approdare all’atelier delle sorelle Fontana, prima come operaio nella produzione, poi come creatore di modelli per la nota maison nella quale lavorò per oltre  30 anni.
Quando gli tocca prendere la parola, senza rinunciare alla sua indole mite ed appartata, dopo i sinceri ringraziamenti, Eugenio Carbone si mostra riconoscente “per il grande regalo che mi avete fatto. Al termine della mia carriera – sottolinea – dopo aver fatto il sarto, il modellista, lo stilista e l’insegnante di moda, il mio desiderio più grande è proprio quello di trasferire il bagaglio di esperienze che ho accumulato alla giovani generazioni”.che si è arricchita di un nuovo e importante tassello. Lo stilista cosentino ha brevettato un rivoluzionario metodo didattico che innova profondamente gli insegnamenti ancora troppo legati alla tradizione delle scuole di taglio. L’obiettivo di Eugenio Carbone, con il suo metodo di insegnamento esclusivo, ottenuto con la progettazione libera su un manichino appositamente brevettato, è quello di trasferire competenze e capacità alle nuove generazioni, in una sorta di passaggio di testimone. Con vantaggi che vanno dai costi, molto più contenuti, ai tempi di realizzazione che risultano notevolmente più brevi.

Arrestato per corruzione il comandante della Polizia municipale di Bagnara Calabra

Bagnare Calabra (Rc) – Giuseppe Bellantone, comandante della polizia municipale di Bagnara Calabra è stato arrestato per corruzione dai Carabinieri di Palmi, con l’accusa di aver riconosciuto dei rimborsi ad un’Onlus per spese non effettuate, di aver ricevuto due auto in cambio di omissione di controlli e, ancora, di aver rilasciato false autorizzazione per occupazione di suolo pubblico.

Struttura turistica e circolo nautico sequestrati dalla capitaneria di porto di Rossano – due persone denunciate

Corigliano Calabro (Cs) – Prosegue l’attività di vigilanza degli uomini della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, su disposizioni del Capitano di Fregata (CP) Antonio D’Amore, per la salvaguardia dei beni demaniali e dell’ambiente costiero, nell’ambito dell’aggiornamento del documento programmatico regionale di mappatura delle coste calabresi disposto dalla Direzione marittima di Reggio Calabria. In questo contesto i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Corigliano Calabro, hanno sequestrato opere edilizie e manufatti eseguiti senza le autorizzazioni necessarie e due persone, responsabili degli abusi, sono state denunciate all’Autorità giudiziaria per la violazione delle norme in materia edilizia ed urbanistica e di tutela ambientale in qualità di committente dei lavori e proprietario del fondo agricolo a ridosso della spiaggia.

I sequestri sono stati effettuati nel comune di Rossano, in località Faro Capo Trionto – contrada Foresta, zona sottoposta a vincolo paesaggistico- ambientale (zona agricola) oltre che zona sismica. A seguito di indagini, i militari hanno accertato che alc
Il sequestro è stato disposto dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica.

 

 

Le opere realizzate hanno determinato una modifica, un’alterazione rilevante dello stato dei luoghi, così da incidere concretamente sull’assetto urbanistico del territorio locale.