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Petizione europea contro il progetto di trivellazioni nello ionio

AMENDOLARA (Cs) – No alle trivellazioni sullo ionio, il Consiglio Regionale non ha avuto dubbi nel ribadire la totale contrarietà. Da gennaio dobbiamo però riprendere con urgenza e determinazione questa battaglia di civiltà perché il silenzio non è dalla nostra parte. Il Parlamento, nel silenzio, non valuta la nostra proposta di legge. A partire dai primi giorni del 2014 continuerò dunque a stimolare sia la commissione regionale sia la delegazione parlamentare calabrese: ci devono spiegare il motivo per cui la nostra proposta di legge non è stata presa in nessuna considerazione.

È questo l’impegno dichiarato da Gianluca GALLO, presidente della quarta commissione regionale ambiente, intervenuto, nella serata di ieri (venerdì 20) nella sala del consiglio comunale di Amendolara, alla manifestazione pubblica di avvio della raccolta firme per la petizione europea contro il progetto di trivellazioni nel mar ionio. – Il Comune di AMENDOLARA, come annunciato, ha fatto propria la proposta avanzata e illustrata proprio nel Paese della Secca, nel corso di un’ennesima iniziativa No Triv lo scorso ottobre, dall’eurodeputato Aldo PATRICIELLO.

Ospite e testimonial d’eccezione di questa protesta che vede AMENDOLARA e l’alto ionio in prima fila da oltre un anno è stato lo scrittore Pino APRILE, giornalista e autore, tra gli altri, dei famosi “Terroni”, Giù al sud”, “Mai più terroni” e l’ultimo “IL SUD PUZZA” presentato ieri sera.

Nella gremita e bella Sala Consiliare “Sassone”, al dibattito moderato da Lenin MONTESANTO, erano presenti anche l’assessore all’ambiente del comune di Corigliano Marisa CHIURCO, l’assessore agli affari generali del Comune di Rossano Rodolfo ALFIERI, il vicesindaco di Policoro Enrico BIANCO, Felice SANTARCANGELO presidente del Comitato NO TRIV, Giancarlo COSTABILE docente della facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria (citato anche nel libro di Pino APRILE) e le associazioni cittadine “MAIEUTICA”, “DIAMOCI UNA MANO” e “BLU RESCUE” che, qualche giorno fa ha ricevuto dal Primo Cittadino una targa di riconoscimento per l’impegno profuso nei giorni dell’allerta meteo di dicembre.
La terra dei fuochi non insegna niente? – ha esordito il Sindaco Antonello CIMINELLI. Questa è una battaglia che va combattuta attraverso la sensibilizzazione diffusa e costante. Se l’azione da noi intrapresa ha determinato la costituzione di un comitato No Triv anche in Salento vuole dire che stiamo percorrendo la giusta via. Ma dobbiamo essere più incisivi. L’allerta è massima. Il nostro non è un No per combattere una battaglia idealista. Il cosiddetto “rischio zero” che le compagnie petrolifere vogliono farci bere resta una balla colossale. Nessuno – ha chiosato – può tirarsi indietro: il futuro del nostro territorio, di tutto l’arco ionico, dipenderà dalla consapevolezza, dalla capacità e dalla passione che sapremo tirare fuori per opporci, senza inerzie o indifferenze, a questo scellerato progetto di distruzione definitiva delle nostre risorse naturali e identitarie, così come accaduto in tante altre parti d’Italia e come Pino APRILE denuncia e documenta nel suo libro.

Ha ragione CIMINELLI – ha aggiunto GALLO – quando si chiede come sia stato possibile che dal Golfo di Venezia sia scomparso il progetto delle trivellazioni e sia invece apparso alle nostre latitudini. Perché? Dobbiamo reagire e con forza. Alcuni studi – ha concluso – dicono che la Calabria nel 2065 avrà non più quasi 2 milioni di abitanti ma 1400 mila e quasi tutti saranno vecchi. Contro questa previsione dobbiamo costruire oggi le ragioni del nostro riscatto e di quello di tutto il Mezzogiorno.

A Saracena un suggestivo presepe vivente con bambini

SARACENA (CS) – Tra le iniziative finalizzate al recupero e valorizzazione delle tradizioni e della memoria popolare, sicuramente quella del Presepe Vivente è tra le più suggestive e coinvolgenti. Soprattutto se i protagonisti sono i bambini. Sensibilizzare i più piccoli alla conoscenza del territorio ed alla valorizzazione delle tradizioni resta una delle sfide strategiche e pedagogiche più p importanti per lo sviluppo sostenibile dei territori. Attraverso la promozione della riscoperta degli antichi mestieri, degli usi e dei costumi. Solo così si favorisce il dialogo e il rispetto reciproco tra generazioni e si costruisce insieme un tessuto sociale più coeso e dinamico.

Il Sindaco Mario Albino GAGLIARDI plaude all’iniziativa della scuola dell’infanzia che ha all’allestito un presepe vivente molto suggestivo, grazie al lavoro degli insegnanti e con la preziosa collaborazione dei bambini.

Il presepe è stato aperto al pubblico giovedì 19 e ieri venerdì 20 e vi hanno partecipato tutte e tre le sezioni. Un lavoro complesso che ha impegnato tutti. Si è iniziato a lavorare al progetto sin dal mese di ottobre. L’intera scenografia è stata realizzata con materiali riciclati come carta e cartone, ritagliati e dipinti dai docenti e dai piccoli studenti.

I vari utensili e oggetti antichi sono stati reperiti grazie alla collaborazione dei genitori. Risultato: un piccolo capolavoro curato nei minimi dettagli.

A partire dall’ingresso, dove era posta una recinzione con all’interno 2 piccoli agnelli. All’interno della sezione A è stato ricreato un pastificio; nella sezione B si sono potuti ammirare gli antichi mestieri delle lavandaie, dei calzolai e dei falegnami. Diverse le scene di vita quotidiana. Nella sezione C é stata riproposta la casa dei contadini con l’angolo cucina e camera da letto in un unico ambiente. Vi erano finanche i contadini alle prese con la raccolta delle olive. Nell’atrio sono stati allestiti l’angolo della frutta e un’osteria. Infine, nell’ambiente più grande, la stalla che ha ospitato la sacra famiglia, angeli, pastori e zampognari.

L’atmosfera è stata impreziosita da una melodia natalizia in sottofondo. I bambini si sono mostrati entusiasti e collaborativi e hanno interpretato la propria parte con serietà, nonostante la tenera età. Soddisfatti insegnanti, genitori, pubblico e soprattutto loro, i veri protagonisti: i piccoli studenti.

Oltre al Sindaco Mario Albino GAGLIARDI, hanno visitato il presepe il parroco don Leone, i bambini della scuola dell’infanzia di Morano Calabro e gli alunni della scuola primaria di Saracena.

Sequestrati prodotti ittici nel vibonese

VIBO VALENTIA – 4.700 chili di pesce e altri 12 mila chili di pesce non destinato al consumo umano sono stati ritrovati durante un’ispezione in un capannone. All’interno vi era una cella frigorifera di 230 metri quadrati con carenze igienico-sanitarie e alcuni prodotti conservati sul pavimento. Coordinati dalla Procura della Repubblica, la guardia costiera e l’Asp di Vibo Valentia hanno sequestrato 17.400 chili di prodotto ittico nell’ambito dell’operazione Refrigerator.

Piazza Bilotti, l’assessore Massimo Lo Gullo replica a Katya Gentile

COSENZA – “In relazione ai dubbi che Katia Gentile pone in relazione alla presunta illegittimità della anticipazione liquidata all’Ati appaltatrice della riqualificazione di Piazza Bilotti, paventando addirittura il mancato recupero da parte del Comune, mi preme evidenziare l’ennesimo abbaglio, figlio di una aprioristica volontà di critica, non fondata da argomenti convincenti”.

A dichiararlo è l’assessore al Decentramento e alla Cura dei quartieri Massimo Lo Gullo.
Che aggiunge: “E’ necessario, infatti, evidenziare, con parole chiare e semplici, che le opere aggiuntive non sono una sorta di omaggio da parte della ditta appaltatrice, insuscettibile di valutazione economica. Le opere aggiuntive sono anch’esse una parte economica dell’appalto, posto che l’amministrazione ha scelto un bando, garantito da fideiussione, non al massimo ribasso, ma basato sulla qualità dell’offerta, consistente nelle opere
aggiuntive e nel contributo del privato. Pertanto trattasi di appalto unico, di contratto unico, con conseguente legittimità della anticipazione liquidata, cioè di un’opera, per quanto contemplativa di più interventi, unica, con conseguente legittimità dell’anticipazione liquidata. In conclusione – sottolinea l’assessore Lo Gullo – si invita Katia Gentile, al fine di evitare la diffusione di notizie inesatte ed infondate, come già avvenuto per la notizia delle bacheche elettorali che avrebbero costituito a suo dire la recinzione del
cantiere di Piazza Bilotti, senza sapere che invece trattasi di supporto alla mostra dei ragazzi delle scuole ‘La città che vorrei’, ad una maggiore informazione e maggiore accortezza nella diffusione di comunicazioni che si rivelano puntualmente prive di verità”.

Presentata l’iniziativa “La città che vorrei, lavori a colori”

 COSENZA – Prefettura e Comune insieme per la Cosenza che i ragazzi immaginano.
Oltre mille disegni arrivati, sui temi del verde e della sostenibilità, con cromatismi accesi, visioni e spunti. La fantasia degli studenti che hanno partecipato all’iniziativa “La città che vorrei, lavori a colori” si è rivelata (forse inconsapevolmente, forse no) incentrata su quei principi basilari dei tempi che furono e delle buone pratiche urbane.
Partita già da qualche settimana per consentire ai ragazzi dei cinque istituti comprensivi di Cosenza di sviluppare le loro proposte su carta, l’idea, partorita negli uffici della Prefettura in piazza XI Settembre, è stata presentata ufficialmente questa mattina a palazzo dei Bruzi.
Il cantiere di piazza Bilotti da oggi non sarà un luogo morto in attesa di rinascere. Anzi, le opere dei ragazzi che sono state posizionate su banner a fare da cornice a ruspe e attrezzi, ricordano che c’è vita oltre le recinzioni, e che la trasformazione urbanistica è una fase di transizione che può anche non essere grigia ma, appunto, colorata.
Alla conferenza stampa è stato subito evidenziato come l’intuizione di affidare ai cittadini del futuro l’opportunità di far nascere una mostra in una zona momentaneamente non attrattiva, sia venuta allo sguardo di una donna, ovvero il capo gabinetto della Prefettura, Emanuela Greco.
In assoluta semplicità: “Io ho due bambini – ha spiegato la funzionaria – E come mamma ho voglia di esaudire le esigenze dei piccoli. Passando in macchina da piazza Bilotti mi chiedevo se potesse essere possibile rendere più gradevole questo luogo nel periodo in cui rimarrà un cantiere. Così, parlandone col Prefetto, abbiamo appunto pensato a disegni che attuassero una sorta di alterazione, da lavori in corso a lavori a colori, su come i nostri figli immaginano la città”.
Si tratta di un’idea innovativa che, al momento, non ha equivalenti altrove. Singolare quanto encomiabile che sia nata nella sede della Prefettura, a testimonianza di un radicamento sul territorio che insieme alla sicurezza tiene conto delle necessità delle persone e della qualità della vita.
Il Comune, è stato sottolineato, ha fatto da preziosa sponda affinché dalla teoria si arrivasse alla pratica.
“Sento di ringraziare tutti voi per avermi offerto l’opportunità di sviluppare concretamente questa validissima idea – ha affermato il capo ufficio stampa della Prefettura, Antonella Vecchio, un’altra donna che ci ha messo ‘del suo’ – Abbiamo condiviso un progetto bellissimo, trovando nell’Amministrazione municipale una squadra fortissima che ci ha molto aiutati a realizzarlo in poco tempo”.
Alle difficoltà incontrate sul campo e poi superate, ha fatto cenno il prefetto Gianfranco Tomao: “Per noi è stata un’esperienza interessante che ci ha permesso di uscire dalla routine delle solite carte – ha scherzato l’alta carica governativa – Mi piace ammettere che la creatività è donna e che ho delle preziose collaboratrici che mi hanno coinvolto in qualcosa di diverso. Ma le idee – ha aggiunto – si realizzano quando vengono raccolte, e noi abbiamo incontrato un Sindaco con la sensibilità giusta. Certo, non sono mancate le difficoltà, però ritengo di poter esprimere soddisfazione per il risultato finale”.
Ringraziamenti sentiti anche da parte di Mario Occhiuto, alla presenza, nel salone di rappresentanza, pure di alcuni allievi della Zumbini e di quasi tutti i dirigenti scolastici locali. Il primo cittadino, da architetto amante dell’arte e da convinto sostenitore di questi giovanissimi cittadini che rappresentano il domani di Cosenza, non poteva che supportare la manifestazione.
“Noi abbiamo fatto della cifra identitaria della creatività, della bellezza e dell’armonia – ha dichiarato Occhiuto – il nucleo del nostro percorso amministrativo. Lungo la strada dell’educazione civica sulle buone pratiche urbane, dalla guida sicura al riciclo, i bambini si rivelano sempre i nostri migliori alleati. Loro sono i principali attori perché sono sempre stati disponibili e attenti, sono i soggetti che hanno maggiormente recepito le nostre attività. Partecipano con passione, aderiscono alle iniziative e per questo gli dico grazie, come dico grazie alla Prefettura che ci fornisce gli stimoli di cui abbiamo bisogno”.
Il sindaco Occhiuto ne ha approfittato per ribadire che piazza Bilotti sarà presto arricchita di nuovi accessori accanto alle luminarie, in modo da ridurre gli inevitabili disagi che esistono per i commercianti durante il corso della cantierizzazione
L’assessore alla Scuola Geppino De Rose, presente insieme alla collega Rosaria Succurro delegata per la comunicazione, dal canto suo ha voluto ringraziare uno per uno i dirigenti scolastici dei cinque istituti comprensivi “perché non era un’impresa facile, ma grazie alla risposta straordinaria dei bambini e all’appoggio del personale docente e dirigenziale ce l’abbiamo fatta in tempi ristretti”.
A margine dell’incontro con i giornalisti, il sindaco Mario Occhiuto ha consegnato due targhe alle artefici dell’iniziativa, Emanuela Greco e Antonella Vecchio, riportanti questa incisione: “La creatività è la naturale estensione del nostro entusiasmo”. Ed ha inoltre fatto dono al prefetto Tomao di una preziosa icona raffigurante la Madonna del Pilerio, patrona della città.
Alla fine, tutti in piazza Bilotti a raggiungere gli alunni degli istituti comprensivi per ammirare i loro occhi sulla città attraverso i loro disegni.
In alto, verso il cielo, palloncini lasciati volare, simboli di libertà e di un luogo che si muove mentre sta cambiando volto.

Il Consigliere comunale Massimo Bozzo lascia il gruppo dell’UDC

COSENZA – Il Consigliere comunale Massimo Bozzo ha ufficializzato in una dichiarazione di aver lasciato il gruppo dell’UDC in Consiglio comunale.
“Il 24 luglio 2013 – afferma Bozzo nella sua dichiarazione – in un’intervista avevo preso le distanze dalla linea politica attuata dai vertici nazionali e regionali del partito, che negli ultimi due anni, con scelte sbagliate e non condivise con la base del partito stesso, sono riusciti a distruggere un patrimonio di rapporti umani e di ideali che avevano permesso la vittoria di tante battaglie politiche e l’affermazione, in una regione difficile come la nostra, di un gruppo dirigente giovane e innovativo. Tutto questo, ormai, è storia passata, ma con la fuoriuscita dell’amico Roberto Occhiuto e di alcuni colleghi consiglieri comunali, oggi, a distanza di quattro mesi, si può dire definitivamente conclusa la mia esperienza all’interno di un partito cui ho dedicato i migliori anni della mia vita. Di conseguenza – prosegue ancora Massimo Bozzo – ritengo pertanto conclusa anche la mia esperienza nel gruppo dell’Udc in Consiglio comunale. Formalizzerò la mia fuoriuscita dal gruppo dell’UDC nella prima seduta utile del Consiglio comunale e la conseguente adesione ad un nuovo gruppo, non sentendomi, al momento, ideologicamente vicino a nessun partito o movimento politico tra quelli presenti nel panorama politico nazionale.
Non è senza sofferenza interiore e senza recriminazioni che ho assunto questa decisione. Un vero peccato: volevamo cambiare il mondo, ma alla fine è stato il mondo a cambiare noi!”

Rapinato disabile in casa, un arresto

 REGGIO CALABRIA – Un pregiudicato, Consolato Vitetta, 26 anni, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria con l’accusa di avere tentato di rapinare e di aver aggredito ieri sera un disabile, dopo essersi introdotto nella sua abitazione insieme ad un complice tuttora ricercato. Il fatto è stato segnalato agli agenti da alcuni vicini di casa del disabile, allarmati dalle grida della badante della vittima che, tra l’altro, avevano indotto alla fuga i banditi.