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La Reggina torna a sperare: restituiti…

logo-reggina La Corte d’appello Federale, nella giornata di ieri, ha accolto il ricorso della Reggina e ha restituito 10 dei 12 punti. La stessa Corte ha ridotto da 13 a 2 mesi l’inibizione nei confronti del presidente della Reggina Pasquale Foti.

Da oggi sono sei i punti di penalizzazione per gli amaranto che possono tornare a credere nella salvezza, almeno per la matematica: la squadra calabrese, infatti, resta ultima, ma risale a quota 21, a meno 4 dalla zona playout,a due giornate dal termine.

Reggina ennesima sconfitta

logo-regginaFOGGIA – REGGINA   3 – 2

Marcatori: 1′ Iemmello (F), 14′ Armellino (R), 52′ Viola (R), 76′ Minotti (F), 89′ Iemmello (F)

FOGGIA: Narciso, Bencivenga, Loiacono, D’Angelo, Agostinone, Agnelli, Sicurella (70′ D’Allocco), Sainz-Maza (54′ Minotti), Cavallaro (79′ Barraco), Iemmello, Sarno. A disposizione: Micale, Altobelli, Grea, D’Allocco, Minotti, Barraco, Bruno. All.: Roberto De Zerbi

REGGINA: Kovacsik, Di Lorenzo, Benedetti, Cirillo, Camilleri, Viola, Armellino, Mazzone (56′ Velardi), Salandria (86′ Cataldi), Insigne (67′ Balistreri), Zibert. A disposizione: Belardi, Scionti, Ungaro, Aronica, Velardi, Cataldi, Balistreri. All.:  Giacomo Tedesco

Arbitro: Luca Massimi di Termoli (Giuliani di Teramo – Cappello di Busto Arsizio)

La Reggina perde contro il Foggia nel finale di partita dopo aver rischiato di vincerla. Foggia in vantaggio dopo appena 29 secondi con Iemmello che spinge in porta da due passi una palla flipper dopo un’incursione di Agostinone. Al 6′ Di Lorenzo tira in piena area di rigore, Narciso si oppone, Viola raccoglie il pallone e ci prova ma la sfera sbatte sul palo prima di finire tra i piedi di Mazzone che, a colpo sicuro, spara alto sulla traversa. Al 14′ gli amaranto pervengono al pareggio. Insigne è padrone dell’out sinistro e mette al centro dove Armellino, al limite dell’area, si inventa una sforbiciata che fa secco Narciso. Al 24′ è ancora Armellino a provarci dalla distanza ma Narciso è abile a rispondere in due tempi. E’ ancora Armellino, al 42′, protagonista quando si invola sulla destra in contropiede e, a tu per tu col guardiapali rossonero, spedisce la palla sull’estreno della rete. Nella ripresa la Reggina, apprifittando di una prestazione sottotono dei rossoneri si porta in vantaggio con Viola al 52′ che si fa beffa della difesa, entra in area dalla sinistra, supera a rientrare un difensore foggiano e batte Narciso infilando nell’angolino basso alla sua sinistra. Gli ingressi di Minotti e D’Allocco svegliano il Foggia. Che prima pareggia, complice il portiere Kovasic  poi si prende i tre punti grazie a una rete del bomber Iemmello all’88’. Inizia male l’avventura di Giacomo Tedesco sulla panchina calabrese, anche se c’è da dire che la squadra ha giocato e non ha meritato la sconfitta. Adesso la Reggina dovrebbe vincerle entrambe e sperare che il Savoia non faccia più di un punto nelle prossime due partite per aggrappare in extremis un playout. Tutto passa però dalle aule di tribunale e da quanti punti di penalizzazione verranno restituiti nella decisione prevista per martedì.

 

Reggina D…isastro

logo-reggina REGGINA – SAVOIA  2-2

Marcatori: 6’pt Di Piazza (S), 16’st Viola (R), 31’st Di Michele (R)

Reggina (4-4-2): Belardi; Ungaro, Cirillo, Salandria Benedetti; Armellino (10’st Masini, 27’st Di Michele), Ammirati (42’pt Balistreri), Camilleri, Zibert; Insigne,Viola. A disp. Kovaksik, Aronica, Magri, Velardi. All. Alberti

Savoia (3-4-3): Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Cremaschi, Boilini, Saric, Verruschi (33’st Partipilo); Leonetti (6’st Mercadante), Di Piazza, Sanseverino (15’st Scarpa). A disp. D’Aquino, Giordani, Pizzutelli, Vosnakidis.  All. Papagni

Arbitro: Baroni di Firenze; Assistenti: Saia e Argento di Palermo; Ammoniti: Verruschi (S), Cirillo (R), Camilleri (R), Ungaro (R), Di Michele (R)

La Reggina pareggia contro il Savoia, adesso se vogliamo sperare o forse solo illuderci, di rimanere tra i professionisti dobbiamo attaccarci a vicende che non riguardano il calcio giocato, quello ci ha bocciato. Il verdetto del campo è inesorabile e dice che la squadra di Lillo Foti è la compagine più scarsa del girone C o forse vuole essere tale. In un Granillo con poche centinai di tifosi gli uomini di Alberti vanno subito sotto: Saric pennella un corner per la testa di Di Piazza che spedisce la sfera alle spalle di Belardi che non ci può arrivare. I bianchi acquistano fiducia e poco dopo impegnano ancora il portiere amaranto con un gran tiro da fuori di Boilini. Gli amaranto sono inconsistenti in avanti e si affidano solo alle giocate individuali di Insigne. Al 25’il folletto partenopeo corre trenta metri palla al piede, ma la sua conclusione si spegne tra le braccia di Gragnaniello. Lo stesso Insigne al 31’ ispira Viola, che non impensierisce Gragnaniello. Le due squadre tornano così negli spogliatoi con gli ospiti avanti. Nella ripresa al 13’ è Cirillo a rendersi pericoloso con un tiro cross che si stampa sul palo. Al 16′ Insigne brucia in velocità Sirigu e serve un pallone in area a Viola che con un tap-in deposita la sfera in rete. Gli amaranto cominciano a crederci e al 30’ Viola viene atterrato in maniera dubbia da Checcucci, per l’arbitro è rigore malgrado le proteste. Sul dischetto Di Michele, entrato da poco per l’infortunato Masini, spiazza l’estremo difensore ospite e ribalta il punteggio. Ci si aspetterebbe una reazione del Savoia, che però non arriva. Mentre tutti pensano che i tre punti resteranno a Reggio Calabria, Scarpa, o forse meglio dire Ungaro che sbaglia la marcatura, Camilleri che passa il pallone agli avversari, Di Michele che con sufficenza non esce a contrastare e Belardi che ormai ha i riflessi di un ex calciatore, indovina un tiro a giro che beffa tutti. Con questo pari si fa sempre più dura per la Reggina, al momento già retrocessa con le penalità. Un plauso al Savoia che dimostra nonostante una situazione economica disastrosa di avere un cuore infinito e che molte volte il calcio non è fatto solo di soldi ma di sacrificio.

Yamamay Lamezia, primo posto matematico

yamamay-lameziaYAMAMAY LAMEZIA – DESETA COSENZA 3-0 25-17 27-25 25-17
YAMAMAY LAMEZIA: Fico, De Sando, Flores, Da Silva 16, Torcasio 7, M.L. Mercuri 1, Buonfiglio 13, C. Mercuri 8, Cirifalco 11, Spaccarotella (L). Allenatore: Rino Guzzo 2° Francesco Ferraiulo
COSENZA: Girasoli, Filippelli 3, Prezioso, De Simone 9, Adamo 10, Manfredi, Piluso 2, Gallo (L), Salvo, Naccarato, Donnici, Luciani 13. Allenatore: Crispino Marco
Arbitri: Scalzo Luca e Pultrone Eugenio
Segnapunti: Raijta Elona
Note. Yamamay Lamezia: Aces 5, Battute sbagliate 7, Muri vincenti 6, Totale attacchi vincenti 56, Totale errori punto 22. Cosenza: Aces 3, Battute sbagliate 5, Muri vincenti 8, Totale attacchi vincenti 37, Totale errori punto 21.

di – A.Scalise – Arriva puntuale, come un orologio svizzero, l’ennesimo 3-0 casalingo della Yamamay Lamezia che si sbarazza della Desetacasa Cosenza e conquista matematicamente il primo posto della Regular Season con le ultime due gare che, a questo punto, rimangono ininfluenti per l’apice della graduatoria.
Con il diciottesimo 3-0 stagionale viene centrato quindi il secondo obiettivo stagionale (il primo era la Coppa Calabria) per le yamamine che nelle ultime due giornate possono anche tirare il fiato e concentrarsi sui play-off ma, visto lo scontro diretto con il Palmi dell’ultima giornata, difficilmente sarà possibile. Anche per una questione di prestigio, c’è l’impegno morale di non mollare nessuna gara anche se, mentalmente, si può stare più tranquilli.
Guzzo ha schierato lo starting-player titolare con Oliveira in diagonale con Flores, Torcasio e C. Mercuri centrali, Buonfiglio e capitan Cirifalco di banda con Spaccarotella libero. Nel corso del primo set spazio anche alle giovanissime Giampà e Fico, De Sando nel secondo e M.L. Mercuri nel terzo.
Gara che prende subito la strada delle biancorosse che dopo le prime battute (4-0) infilano un break di 11-0 mettendo a grande distanza le avversarie che solo nel finale riescono a rendere meno pesante il passivo (25-17).
Al rientro in campo, le biancorosse, forse pensano di aver già vinto la gara e non trovano la giusta determinazione fin dall’inizio con le ospiti che non si lasciano pregare per metterle in difficoltà. La squadra di Crispino raggiunge il massimo vantaggio sul 11-15 ma da questo punto in poi comincia la risalita delle lametine.
Le biancorosse prima accorciano le distanze per raggiungere poi la parità a quota 21. Due errori fischiati alla Flores ridanno un doppio vantaggio alle cosentine annullato dagli attacchi di Oliveria e Cirifalco. Le ospiti hanno poi due opportunità (De Simone e Filippelli) per chiudere il set ma prima Cirifalco e poi Buonfiglio riportano le squadre in parità con i due punti finali firmati da un attacco di Buonfiglio ed un ace di Torcasio (27-25).
Il terzo parziale inizia con tre errori consecutivi delle lametine ma c’è partita solo fino al 7-7. Dopo di ché, la Yamamay allunga inesorabilmente fino al definitivo 25-17 che sancisce il 3-0 finale.

Riscatto Gruppo Vena Cosenza

Cosenza-Pallavolo-1-300x199Gruppo Vena Cosenza – Club Italia: 3-2 (25-23, 25-15, 22-25, 22-25, 15-10)

Cosenza: Cannistrà 22, Aprea, Conti 12, Astarita 13, Andropoli, Smiriglia 12, Galabinov 5, Zito, Testagrossa. All.: Del Federico

Club Italia: Zoppellari 1, Zonca 3, Raffaelli 9, Pistolesi 2, Esposito 4, Della Volpe 17, Argenta 24, Biglino 11, Battista. All.: Totire

Note: Spettatori presenti 200 circa
Doveva essere la partita del riscatto e la Gruppo Vena Cosenza ha mantenuto le aspettative dei tifosi presenti al Pala Ferraro per assistere al match contro il Club Italia. Dopo la brutta figura di sette giorni fa a Cinquefrondi, mister Del Federico ha mandato in campo lo stesso sestetto che aveva cominciato contro i reggini, mostrando anche una buona capacità realizzativa, ma per aver ragione dei laziali, è stato necessario arrivare al quinto set e sprecare così un’occasione d’oro per portare a casa l’intera posta in palio.
Inizia in salita la partita della Pallavolo Cosenza che non entra subito nel clima della sfida e lascia agli ospiti la possibilità di stare sempre in vantaggio (6-8) ma dopo un periodo di sbandamento i silani si riprendono alla grande rimontando i quotati avversari e chiudeno a proprio favore la prima frazione con il punteggio di 25-23.
Nel secondo set cambia la musica per gli uomini di Del Federico che riescono a tenersi in vantaggio e a fermare la reazione laziale, quasi mai veramente pericolosa. Così, sia il primo, che il secondo tempo, è per Astarita e compagni che riescono poi a chiudere il set con un secco 25-15 che fa impazzire i circa 200 tifosi rossoblu.
Nel terzo set i si presenta nuovamente lo spettro della svantaggio per i cosentini che sono sotto di due lunghezze (14-16). Il Club Italia dal secondo tempo tecnico riesce ad incrementare il vantaggio, Cosenza non ci sta e recupera, ma non basta. I soliti errori e la solita presunzione costano caro agli uomini di Del Federico che cedono 22-25.
L’inizio del quarto set è sempre in parità, con la Gruppo vena che cerca di chiudere il match, ma dall’altra parte c’è una formazione con qualità e soprattutto, una ritrovata convinzione nei propri mezzi, tanto che i laziali non si lasciano scappare l’occasione di aggiudicarsi il set 22-25 e andare a giocarsi così il tutto per tutto al tie break.
Qui Cosenza sembra ritrovare lo spirito perso nei precedenti due periodi e riesce a mantenere il Club Italia a distanza (6-3, 8-5) e dopo una lunga battaglia e molti errori dei laziali, aggiudicarsi il quinto e decisivo set 15-10. La Gruppo Vena conquista così due punti che smuovono la classifica ma le recriminazioni sono davvero tantissime. In questa stagione i punti gettati alle ortiche sono stati veramente tanti.

Ufficio Stampa Cosenza Pallavolo

Il Fabrizio sconfitto in casa dal Pescara disputerà i play out

Formazione Fabrizio di – Michele Marullo – Nulla da fare per il Fabrizio Corigliano al Palabrillia contro la corazzata Pescara, una sconfitta pesante che, vista la contemporanea vittoria del Napoli a Ferrara contro il Kaos, costa ai calabresi la disputa dei play out che si svolgeranno in gare di andata e ritorno contro il Città di Sestu.
Troppo forte la compagine abruzzese di mister Colini che, nonostante l’assenza dell’influenzato Rogerio, ha messo in mostra una rosa davvero impressionante facendo ruotare tutti gli effettivi a disposizione mantenendo sempre alto il ritmo e non permettendo al Fabrizio di esprimere il proprio gioco. Con questa vittoria gli abruzzesi hanno conquistato anche il primo posto finale in campionato agganciando proprio all’ultima giornata la Luparense sconfitta ad Asti, ma superandola in virtù dei migliori risultati negli scontri diretti,
Al palasport di Corigliano si è assistito ad un primo tempo dai due volti, con la prima metà dominata dagli ospiti che non danno respiro agli avversari andando in rete per due volte con la doppietta dello scatenato Rescia al 7’ e al 12’. Subite le due sberle il Fabrizio reagisce e comincia a presentarsi pericolosamente dalle parti di Capuozzo che, prima sventa un paio di pericolose occasioni e poi neutralizza con grande bravura il tiro libero di Urio, ma al 15’ non può nulla sul calcio d’angolo di Dentini che vede il pallone deviato infilarsi in rete per l’1-2 sul quale si va al riposo.
Nella ripresa al 2’ arriva subito il terzo gol di Canal favorito da una grave errore in disimpegno di Del Pizzo, i padroni di casa accusano il colpo e al 4’ subiscono ancora la rete di Morgado che con l’aiuto di una deviazione di Urio porta a quattro le reti del Pescara.
I coriglianesi appaiono sfiduciati faticando a costruire pericolose azioni da gol e il duo Toscano-Cimino inserisce Japa come portiere di movimento ma la mossa viene subito punita all’11’ da Leggiero che dalla propria area insacca nella rete sguarnita. Nel finale non c’è partita con il Pescara padrone del campo che realizza al 13’ e al 15’ con Rescia altre due reti che regalano il paradiso agli uomini di mister Colini che possono festeggiare la conquista del primo posto e l’inferno ai ragazzi del presidente Olivieri che dovranno centrare la salvezza contro il Città di Sestu attraverso i play out con l’andata che si disputerà il 2 maggio in terra sarda e il ritorno previsto il 9 maggio al Palabrillia di Corigliano.

FABRIZIO CORIGLIANO – PESCARA 1-7 (Pt. 1-2)
MARCATORI: Pt. 06’13” e 11’08” Rescia (P), 14’20’’ Morgado aut. (F); St. 01’29” Canal (P), 03’42” Morgado (P), 10’50” Leggiero (P), 12’25” e 15’00” Rescia (P).

La Reggina alza bandiera bianca

20150401_153250REGGINA-ISCHIA 0-1

Marcatori: 47′ Sirignano.

Reggina: Belardi, Ungaro, Benedetti, Di Lorenzo, Camilleri (72′ Di Michele), Salandria, Ammirati, Armellino, Viola (55′ Balistreri), Maimone (87′ Masini), Insigne. A disp: Kovacsik, Balistreri, Di Michele, Karagounis, Masini, Scionti, Zibert. All: Alberti

Ischia: Giordano, Finizio, Bruno, Chiavazzo, Sirignano, Impagliazzo, Bulevardi (77′ Verachi), Armeno, Fumana, Ciotola, Alvino (82′ Gerevini). A disp: Ioime, Formato, Caso, Verachi, Massimo, Gerevini, Schetter. All: Maurizi

Arbitro: Tardino di Milano; Ammoniti: Viola (2′), Camilleri (45′), Armellino (47′), Insigne (58′), Alvino (80′), Belardi (89′), Di Michele (90′); Espulsi: Benedetti (89′)

Se domenica scorsa la Reggina aveva perso senza demeritare, oggi perde con pieno merito quella che probabilmente era l’ultima possibilità per agguantare i play out. La sfida salvezza va all’Ischia che col minimo sforzo porta a casa i tre punti e salvo miracoli di sorta ipoteca la possibilità di giocarsi la permanenza negli spareggi. La rete decisiva porta la firma di Ciro Sirignano, che al 47′ su gli sviluppi di un angolo salta più in alto di tutti e di testa batte Belardi. Alberti decide di partire con duo d’attacco “leggero”, (Viola – Insigne), scelta discutibile come discutibili saranno i cambi: con la squadra sotto di un gol aspetta quasi lo scadere per mandare in campo Di Michele e Masini, mentre come primo cambio, con la squadra in svantaggio, decide di togliere Viola il più pericoloso. La gara inizia con la Reggina, che al 14′, sfiora il gol con Viola, la cui conclusione sbatte sul palo a Giordano battuto, poi il nulla anzi è l’Ischia  a rendersi pericolosa con Ciotola, il cui tiro ad incrociare è fermato in scivolata da Camilleri. Nella ripresa gli isolani vanno in vantaggio con Sirignano. La reazione dei calabresi è confusionaria: al 48′ il tocco sotto porta di Camilleri trova la deviazione sulla linea di Chiavazzo. All’81’ è Di Michele a sfiorare il pareggio su calcio di punizione, ma Giordano toglie la palla dall’incrocio. Nel finale succede di tutto: all’88’ Benedetti viene espulso per una manata in faccia a Fumana; al 94′ Balistrieri fa da sponda in area ma Armellino non ci arriva per un soffio. È questa l’ultima emozione della gara. I gialloblu vincono, vanno a festeggiare sotto la curva del Granillo occupata dai tifosi isolani, la Reggina esce tra l’indifferenza generale del pubblico che sembra ormai rassegnato.

 

Reggina, non basta una grande prestazione

logo-regginaSALERNITANA-REGGINA 2-1
Marcatori: 28′ pt Insigne (R), 31′ pt Moro (S), 37′ pt Negro (S).

Salernitana (4-3-3): Gori; Colombo, Tuia, Trevisan, Bocchetti; Favasuli (25′ st Bovo), Pestrin, Moro; Negro, Calil (22′ st Gabionetta), Cristea (44′ st Mendicino). In panchina: Russo, Penta, Tagliavacche, Perrulli. Allenatore: Menichini

Reggina (3-5-2): Kovacsik; Ungaro, Cirillo Di Lorenzo; Ammirati (27′ st Balistreri), Maimone (36′ st Masini), Armellino, Salandria, Benedetti; Viola (14′ st Di Michele), Insigne. In panchina: Cetrangolo, Karagounis, Mazzone, Scionti. Allenatore: Alberti

Arbitro: Di Martino di Teramo (assistenti: Lacalamita di Bari e Viola di Bari); Ammoniti: Trevisan (S), Ammirati (R). Pestrin (S); Espulsi: Cirillo (R) per doppia ammonizione.

Nello scontro testa coda, valevole per la trentaduesima giornata di Lega Pro, sono oltre diecimila i tifosi presenti all’Arechi, “Tanti anni sono passati, fiori dei nostri fratelli gemellati“, è lo striscione esposto in Curva Sud-Siberiano con il quale gli ultras granata salutano il centinaio di tifosi reggini presenti nel settore ospite. Nei primi trenta minuti la Reggina è quella che sembra prima in classifica e la Salernitana ultima, al 12′ è Viola a divorarsi un gol facile facile su assist di Insigne, Gori con un miracolo salva la porta dei padroni di casa. Poco dopo, cross di Insigne, Trevisan devia verso la propria porta ed ancora una volta l’estremo difensore d’istinto si rifugia in angolo.
Al 28′ arriva il gol del vantaggio con Insigne alla sua ottava marcatura stagionale, nemmeno il tempo di esultare, che al 31′ Moro si inventa un eurogol che vale il pareggio. La Salernitana passa in vantaggio al 37′ con Negro, Kovacsik probabilmente poteva fare meglio. Nel secondo tempo la Reggina cerca in tutti i modi il pareggio, ma i campani si difendono bene e nel finale sfiorano la terza marcatura. Nei minuti di recupero Cirillo si fa espellere per doppia ammonizione. Adesso risulterà fondamentale lo scontro diretto di mercoledì 1 aprile (ore 14:30) al Granillo contro l’Ischia.

Reggina, il cuore oltre l’ostacolo

logo-regginaREGGINA-MELFI 2-1

Marcatori: 57’ Agnello (M), 64’ Armellino (R), 92’ Di Michele (R).
REGGINA (3-5-2): Kovacsik, Ungaro, Cirillo, Di Lorenzo; Gallozzi (62′ Di Michele), Maimone, Armellino, Salandria, Benedetti; Viola (80′ Balistreri), Insigne (93′ Camilleri). Allenatore: Alberti.
MELFI (4-3-3): Perina, Annoni, Di Filippo,Colella, Pinna; Fella, Gallo, Nappello (55′ Tundo); Agnello, Caturano, Tortori (89′ Giacomarro). Allenatore: Bitotto.
ARBITRO: Signor Formato della sezione di Benevento, coadiuvato dai due assistenti Piazza e Bernabei.
Ammoniti: Maimone, Salandria (R), Pinna, Tortori, Gallo, Fella (M).

“La Reggina , con una grande prestazione, batte il Melfi e conquista punti vitali per la salvezza”

Una partita difficile, dominata dall’inizio alla fine, con gli amaranto bravi a crederci anche in condizioni disperate. Alberti si schiera con il classico 3-5-2. Il duo d’attacco è formato da Viola ed Insigne. Di Michele si accomoda in panchina. Bitotto, invece, schiera la sua squadra con un 4-3-3. Trio d’attacco formato da Caturano, Nappello e Tortori. Dopo un primo tempo avaro di grosse emozioni, eccezion fatta per l’opportunità di Insigne, allo scoccare del 45simo, quando scatta sul filo del fuorigioco e dopo aver aggirato il portiere avversario, a porta sguarnita, calcia debolmente favorendo il salvataggio sulla linea di Di Filippo. La ripresa si apre con la rete del Melfi siglata da Agnello, bravo ad approfittare di una sciagurata uscita di Kovacsik forse ostacolato da un attaccante lucano. Ma la Reggina non ci sta e riesce a pervenire al pareggio al 65′ con Armellino, bravo in tuffo ad insaccare un cross di Maimone. Da qui in avanti è un monologo Reggina, ma la porta di Perni è stregata, e quando sembra tutto finito, ma al 92′ David Di Michele, esce dal cilindro un piatto vellutato, regalando la vittoria ai suoi e facendo esplodere lo stadio “Granillo” per una vittoria fondamentale. Con questi tre punti, infatti, gli amaranto salgono a quota 25, agganciando l’Aversa. Nel prossimo turno, la Reggina viaggerà alla volta dei cugini Salernitani, per continuare a sperare.

Reggina di rigore

logo-regginaAVERSA NORMANNA – REGGINA  0 -1

Marcatori: 55′ Viola

AVERSA NORMANNA: Lagomarsini, Balzano, Amelio, Geroni, Magliocchetti, Esposito, Mangiacasale, Catinali (45’ st Scognamillo), Sassano, Mosciaro (12’ st De Luca), Capua (12’ st De Vena). A disp.: Granata, Castellano, Giannusa, Giannattasio. All.: Marra
REGGINA: Kovacsik, Di Lorenzo, Benedetti, Aronica (4’ pt Ungaro), Cirillo, Salandria, Gallozzi, Armellino, Viola (22’ st Masini), Mainone, Insigne (49’ st Velardi). A disp.: Cetrangolo, Ammirati, Balistrieri, Magri, Masini. All.: Alberti
ARBITRO: Paolini di Ascoli Piceno ; ammoniti: Esposito (A) Salandria e Armellino (R).
“Ritorna alla vittoria la Reggina in casa dellAversa Normanna in serie positiva da cinque turni, il gol di Viola nella ripresa riporta il sorriso in casa amaranto”
Al ‘Bisceglia’, mister Alberti conferma il 3-5-2 ma lascia a casa due senatori come Belardi e Di Michele, in avnti ritorna titolare Insigne. Primo tempo avaro di emozioni con la Reggina che si chiude a riccio nella propria metà campo e tenta di ripartire in contropiede. Ne nasce una partita non bella e con poche occasioni da rete. La squadra allenata da mister Marra ha un sussulto d’orgoglio nei minuti finali, con le conclusioni di Amelio, di un niente fuori, e Mosciaro (bravo Kovacsik a deviare in angolo).  Nella ripresa il copione non cambia fino al 55′ quando Magliocchetti tocca con il braccio in area, l’arbitro fischia il rigore che Viola non sbaglia. I normanni cercano di recuperare ma gli amaranto si difendono bene e ritrovano i tre punti. Il presidente Foti aveva annunciato una vittoria e cosi è stato adesso si attende la risposta del pubblico amaranto domenica contro il Melfi