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“Ridatemi il treno va’”: l’Urlo dei pendolari Jonici

Torna la protesta dei pendolari ionici che si riprendono la ferrovia con un doppio appuntamento a Crotone e a RossanoA darne notizia è il delegato Ciufer di Forlì – Cesena nonché noto pendolare Euristeo Ceraolo. Questa volta sarà a fianco del presidente nazionale del CIUFER il prof. Domenico Gattuso. A sostenere l’ iniziativa anche  diversi sindaci della fascia jonica ed una miriade di associazioni di liberi cittadini, lavoratori e studenti.

Peppe VIn breve tempo i tantissimi cittadini disagiati, a causa dei disastrosi tagli dei treni a lunga percorrenza, si sono trasformati in cittadini organizzati; il comitato in questione dove vede l’adesione di Euristeo si chiama CIUFER (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali).

L’iniziativa “Ridatemi il treno” ha già visto la partecipazione di famosi personaggi quali il noto giornalista e conduttore televisivo Luca Telese, il Segretario nazionale della FLC Cgil Mimmo Pantaleo, lo storico gruppo musicale dei Collage, Rizzo Rolando autore e scrittore, l’artista rossanese Renato Converso fondatore del teatro “La Corte dei Miracoli” di Milano, l’attore Moisè Curia del film “braccialetti Rossi e fresco del premio internazionale ricevuto al Festival del Cinema di Venezia: Premio Kineo Diamanti al cinema – menzione speciale “ Giovane rivelazione del cinema italiano… “, il rendese Emiliano Mandarino, Natalino Scorza, ”Campione Europeo” di Biliardo 5 birilli a squadre 2014; Campione Italiano a squadre nel 2008, inserito nella categoria “professionisti” di Biliardo (solo 24 in tutta Italia), il cantautore Peppe Voltarelli, e via continuando (tutti in Foto con Euristeo a sostenere l’iniziativa per il ripristino delle stazioni della ferrovia Jonica e dei treni a lunga e media percorrenza…).

Calopezzati celebra con una stele il gemellaggio con la tedesca Sundern

CALOPEZZATI (CS) – La cittadina ionica, ha  ospitato una rappresentanza proveniente da Sundern, un importante centro della Germania, di quasi 30mila abitanti, con cui è gemellata da circa otto anni. Fra le due realtà esistono ottimi rapporti e interscambi di visite ed esperienze tra le due amministrazioni comunali e le associazioni che curano il gemellaggio nelle due città. Nel corso di quest’ultimo appuntamento calopezzatese sono state realizzate varie attività. Nella prima giornata è stata  inaugurata una stele, struttura in foto beton, offerta da Norbert Uxol, un artigiano tedesco. La struttura, molto particolare, raffigurante l’emblema della Città di Sunder, è stata collocata davanti al Palazzo di Città. Il sindaco di Calopezzati, Franco Cesare Mangone ha espresso soddisfazione per l’arrivo in Calabria della delegazione tedesca. Ha sottolineato che il legame, ormai consolidato dal 2006, <<sta producendo notevoli sviluppi positivi e ha già contribuito a generare opportunità di scambi di carattere culturale, economico, sportivo e artistico>>.

CALOPEZZATI Inaugurazione steleAl sindaco Mangone non sono mancate parole di ringraziamento nei confronti dei due ex sindaci di Calopezzati e Sundern, che all’epoca sottoscrissero il gemellaggio, rispettivamente Gennaro Bianco e Friedhelm Wolf, presenti all’iniziativa. Ringraziamenti anche per Maria e Vincenzo Renzo, che rappresentano il collante fra le due comunità, <<sempre pronti a promuovere iniziative di ogni genere che rafforzano il rapporto di amicizia>>.  Il vice presidente dell’Associazione che cura il gemellaggio, Tino Ceccato, ha sottolineato l’importanza della stele offerta alla cittadina ionica: segno di amicizia e legame fra le due città. Il sindaco di Sundern, Detlef Lins, che fra qualche giorno finirà il suo mandato, ha detto testualmente che per il rispetto che nutre per la Patria Italia e per la cittadina gemellata Calopezzati, parla spesso in italiano. Ha riferito che la stessa stele è collocata al centro della città di Sundern come segno di unione con Calopezzati. <<E’ un onore>>, ha detto, <<vedere questo simbolo davanti al vostro Comune>>. Lins è convinto che questo gemellaggio andrà avanti anche con il nuovo sindaco di Sundern, il quale vivrà positivamente questo rapporto con la cittadina calabrese. La stele è stata benedetta dal parroco di Calopezzati, don Nicola Alessio e dal sacerdote della parrocchia di St Johnannes di Sundern, il Pfarrer Michael Schmitt. Fra gli altri, erano presenti alla cerimonia il vicesindaco, Vincenzo Piro e l’assessore comunale alla cultura, Pasquale Pedace.

La seconda giornata, invece, è stata caratterizzata da una Solenne Celebrazione Eucaristica, presso la Chiesa parrocchiale “Santa Maria Assunta”di Calopezzati centro, concelebrata dai suddetti sacerdoti.

Rende, al via la riqualificazione delle aree verdi comunali

Comune RendeRENDE (CS) – Ripensare l’ambiente urbano  rappresenta la sfida che si è proposta l’Amministrazione Manna, in collaborazione con l’assessorato ai Lavori Pubblici, guidato da Pia Santelli, una sfida volta alla riqualificazione e alla progettazione delle aree verdi, adattandole sempre di più alle nuove esigenze di mobilità, tempo libero e soprattutto alla necessità di vivere in maniera “eco-friendly”. L’Amministrazione ha già in cantiere diversi progetti con l’obiettivo di migliorare non solo la sicurezza e la fruibilità delle aree verdi comunali ma avviare anche una straordinaria manutenzione degli arredi, grazie anche al supporto della professionalità dell’Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali di Cosenza, con il quale il Comune ha stipulato un protocollo d’intesa. Accordo tra le parti che fa risultare l’Ente rendese l’unico Comune in Calabria ad aver avviato tale collaborazione. «Siamo i primi in Calabria – dichiara soddisfatta l’assessore Santelli – in base alla legge n°10 del 2013 le regioni, le province, i comuni, ciascuno per le proprie competenze, devono promuovere l’incremento degli spazi verdi urbani, adottando misure per la formazione del personale, elaborando capitolati finalizzati alla bioutilizzazione e manutenzione delle aree e sensibilizzando la cittadinanza attraverso i canali della comunicazione e della formazione».

Amministrazione ed Ordine degli Agronomi insieme, dunque, per riqualificare la qualità urbana di Rende, con riferimento alle condizioni generali di manutenzione, della cura dei principali parchi cittadini anche delle aree marginali che influiscono sensibilmente sulla percezione e sulla minor cura del verde urbano.

Iniziativa di Insegnanti Calabresi e Miseria Ladra per un reddito di dignità

COSENZA – Sabato 17 ottobre si è svolta a Cosenza, in piazza XI Settembre, la campagna Miseria Ladra, una giornata contro la disuguaglianza sociale e la povertà. Il Movimento dei docenti autoconvocati è stato tra i promotori nella citta bruzia di questa importante giornata di solidarietà e sensibilizzazione.

Questo il messaggio che hanno inteso veicolare: miseria ladra (1)

“La scuola con il 17% di dispersione scolastica vive drammaticamente il problema del reddito di dignità. Sempre più alunni lasciano i banchi di scuola in cerca di un lavoro, perché la famiglia non può mantenerli agli studi, sperando così di affermare la loro dignità esistenziale, mentre spesso finiscono con il perderla completamente, circuiti da mafia e corruzione sociale che in tale disuguaglianza si alimentano. E se l’articolo 3 della Costituzione afferma che è compito della Repubblica rimuovere ogni ostacolo di tipo economico e sociale affinché ciascuno possa aver garantita la libertà e l’eguaglianza, allora è necessario il riconoscimento di un reddito minimo che sia considerato un investimento sociale e non un costo, come molti credono.  Molti alunni, che versano in condizioni economiche disperate, si vedono, loro malgrado, privati del diritto allo studio e alla formazione, ma se avessero un sostegno economico di certo molti di loro potrebbero continuare a costruire il proprio futuro, potrebbero lottare con dignità per il loro progetto di integrazione sociale. Un reddito di dignità potrebbe e dovrebbe garantire tutto questo, senza costringere nessuno ad un lavoro “ad ogni costo, purché sia”, fuori dall’assistenzialismo e dalla deriva “workfarista” che potrebbe sollecitare, se non impostato correttamente in una politica rigorosa e rispettosa dei diritti della persona. I principi sottesi al reddito minimo devono certamente stabilire regole per la sua attribuzione, partendo però da un’idea di individualità e sufficienza, e non come prevede invece il REIS (reddito di inclusione sociale) l’attribuzione dello stesso al capo famiglia con una impostazione maschilista e familista. Anche Landini, superata l’idea della retribuzione legata alla prestazione lavorativa necessaria, ha accolto nella sua idea di Coalizione sociale la necessità di una negoziazione sociale anche riguardo al reddito minimo, ossia di una nuova complessiva interazione, capace di definire scelte politiche e sociali pertinenti e sostenibili in un welfare sociale che promuova offerte percorribili, e tra queste il reddito minimo ha un ruolo prioritario e non può più attendere. Accogliamo dunque tale proposta, evidenziando infine che il programma dell’alternanza scuola-lavoro contenuto nella Legge 107/2015, cosiddetta Buona Scuola, a nostro parere, va in direzione contraria, legalizzando una forma di lavoro che nei fatti è mero sfruttamento degli studenti: un lavoro a qualunque costo, per rendersi utili agli occhi della comunità. A questo diciamo perentoriamente NO! Con l’auspicio di restituire agli alunni il loro diritto allo studio. Nient’altro.”

Smart City Days, tra le mura del Castello Svevo per parlare delle città del Mezzogiorno

smart daysCOSENZA – “Agenda Urbana, Smart City e opportunità per il mezzogiorno”, è un importante evento in programma per i giorni 19 e 20 ottobre che si svolgerà fra le antiche mura del Castello Svevo di Cosenza.

Si tratta di una ‘due giorni’ di incontri in cui vari e prestigiosi attori quali IFEL, ANCI, CUEIM, Laboratorio Urbano Smart City Cosenza, Università della Calabria, Enel, Enea, Cnr, in collaborazione con Osservatorio Anci Smart Cities, Smart city Tour di Amerigo, discuteranno e si interrogheranno sulle nuove possibilità offerte dalla programmazione regionale, su come le città potranno usufruire dei benefici offerti da quest’ultima e su cosa potranno realizzare con tali fondi.

Nella prima giornata, promossa da IFEL, andrà in scena il confronto con le autorità di gestione di Ministeri e della Regione Calabria, mentre, nella seconda ci sarà un vero e proprio brainstorming, a cura di Cueim e laboratorio Smart city Cosenza, in cui verrà presentato il programma“Smart city Cosenza” oltre che il connubio tra le città Bari e Cosenza nell’ambito del progetto ResNovae che, com’è noto, le sta portando ad essere poli di attrazione per ciò che concerne lo sviluppo delle Smart City in Italia e in particolare nel Mezzogiorno.

Negli ultimi anni, le città del Mezzogiorno sono state, infatti, teatro di sperimentazioni e progetti pilota nel campo dell’innovazione applicata alla gestione del territorio, come appunto il progetto ResNovae, realizzato con successo in queste due città, che si avvia in questi mesi alla conclusione. Importanti risorse come quelle del PON REC 2007-2013 sono state destinate a progetti di ricerca che hanno favorito il rafforzamento della relazione tra Università e territori e permesso le prime sperimentazioni di iniziative “Smart”.

A conclusione di questa prima fase sperimentale, quali sono dunque oggi le prospettive per lo sviluppo intelligente delle città del Mezzogiorno?

 Il Comune di Cosenza, in collaborazione con ANCI/IFEL e il partenariato del progetto Res Novae, ha organizzato questi interessanti  giorni di formazione e riflessione su future opportunità (senza dimenticare i rischi) per lo sviluppo delle Smart City del Mezzogiorno.

Calabrese contro tutti, il sindaco di Locri attacca anche la Bruno Bossio

Sindaco Locri su facebookLOCRI – Va a ruota libera il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, dopo essere finito nell’occhio del ciclone dopo aver litigato con l’assessore regionale Federica Roccisano sul palco dell’iniziativa di protesta contro la chiusura dell’ospedale, davanti a cinquemila manifestanti e in diretta televisiva. In un post su facebook il primo cittadino locrese spara a zero anche contro l’ex consigliere regionale Nicola Adamo e la parlamentare del Partito Democratico Enza Bruno Bossio. “I nemici dei calabresi sono il consorte dell’onorevole Bruno Bossio, allontanato dalla magistratura dalla Calabria dopo 25 anni di ininterrotta presenza in consiglio regionale senza muovere un dito per i calabresi stessi – si legge sul social network – e i parlamentari assenti nella seduta dedicata alla Calabria qualche settimana addietro, Bruno Bossio compresa”. Poi aggiunge ancora che i nemici dei calabresi sono “i parlamentari incompetenti che approvano norme senza conoscere i problemi e non hanno nemmeno l’umiltà di stare ad ascoltare i problemi sollevati. Il sindaco di Locri ha la sola responsabilità di applicare le leggi che questi incompetenti approvano per poi scaricare la responsabilità della loro deficienza sugli altri”. Dura anche la chiosa: “Bruno Bossio…..vergognati”.

Coldiretti sul piano di liquidazione dell’ARSSA: no a deleghe in bianco

download (2)L’annuncio che la Giunta Regionale della Calabria ha approvato il piano di liquidazione dell’A.R.S.S.A. sembra una buona notizia.  “Una soluzione tecnica – si legge nel comunicato della Regione – con i principi di economicità e che  prevede l’affidamento all’ARSAC come gestione stralcio”: ed ecco – commenta Coldiretti  – che la notizia ci spaventa!  Per Coldiretti Calabria, le lancette del tempo ritornano indietro di otto anni e mezzo da quel fatidico 11 maggio 2007  quando il Consiglio Regionale all’art. 5 della  L.R. n.9/2007 dispose la soppressione e conseguente messa in liquidazione dell’ARSSA e, successivamente, con la  L.R. 66 del 20 dicembre 2012, cambiando solo il nome,  con l’ARSAC.  In questi anni – continua – le inefficienze e i privilegi, non sono stati mai intaccati (anzi…), e/o eliminati.  Il succedersi di commissari e variegovernance non hanno prodotto gli atti che dovevano compiere e attingendo a piene mani dalle risorse riservate  all’ agricoltura, hanno forse nascosto le magagne sotto il tappeto. In questi anni, come già abbiamo avuto modo di segnalare sono stati spesi inutilmente oltre 362 milioni di €uro, (124mila €uro circa al giorno) oltre i corrispettivi delle dismissioni, sottratti di fatto alla crescita dell’agricoltura e dell’agroalimentare. Fino ad oggi – continua Coldiretti – il fallimento della governance aziendale è stato propiziato da un sistema compromesso da battaglie politiche e lobbystiche che hanno portato a soluzioni poco credibili e inefficienti, oltre che macchinose e dannose, che hanno fatto solo il bene delle sontuose strutture di vertice, che evidentemente nessuno ha controllato. “Seguiremo con molta attenzione la delibera della Giunta Regionale – afferma Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – ma una cosa è certa: sarebbe un notevole passo avanti se la Giunta Regionale, si confrontasse per condividerne gli obiettivi.  Come Coldiretti, senza presunzione, sappiamo bene cosa bisognerebbe fare per assicurare servizi reali all’agricoltura e contestualmente, salvaguardando l’occupazione,  operare una drastica diminuzione dei costi di una spesa rivelatasi ad oggi improduttiva e insostenibile. Il comune interesse è di recuperare, nel bilancio regionale, le risorse per gli investimenti, in modo da finalizzarli all’innovazione e alla crescita dell’occupazione  in un settore particolarmente dinamico quale è l’agricoltura e l’agroalimentare, e questo già a partire dalla prossima, ce lo auguriamo, manovra di assestamento del bilancio regionale. Occorre una “chirurgia di guerra” e non possiamo rilasciare una delega in bianco. Coldiretti tifa per il successo dell’operazione altrimenti saremmo costretti a continuare a pagare un costo eccessivo in termini economici ma anche reputazionale.  E sarebbe grave che dopo oltre 3mila giorni si continuasse solo ad enunciare le riforme  che per Coldiretti significano finalità chiare, obiettivi precisi, revisione della spesa e misurazione della crescita.

Cassano, Pantano Rotondo entra a far parte di Sibari

La Giunta Municipale riunitasi sotto la presidenza del Sindaco, Giovanni Papasso, ha deliberato “La Ridelimitazione del centro abitato di Sibari” includendo ad esso la C. da Pantana Rotondo.Giovanni Papasso

Tale delibera si è ritenuta necessaria poiché dal 1995 ad oggi il centro abitato di Sibari ha subito numerosi cambiamenti con un notevole e consequenziale aumento della popolazione e di fabbricati. Soprattutto nella contrada di Pantano Rotondo si è registrata un’alta densità di popolazione con agglomerati abitativi e raggruppamenti continui di edifici, di cui oltre cinquanta con aree di uso pubblico e accessi veicolari e pedonali diretti sulla strada S.P. 169 Lauropoli – Sibari. La zona residenziale a tutti gli effetti è, infatti, servita da infrastrutture, acquedotto, fognatura e pubblica illuminazione ma è, anche, interessata da un traffico veicolare che porta le autovetture che vi transitano a proseguire a velocità sostenuta mettendo in serio pericolo la vita propria ma anche dei cittadini che abitano la popolosa Contrada.mettendo in serio pericolo la vita propria ma anche dei cittadini che abitano la popolosa Contrada.mettendo in serio pericolo l’incolumità degli automobilisti ma anche degli stessi abitanti. Questo è stato in più occasioni motivo di lamento dei cittadini e il Sindaco di Cassano All’Ionio si è impegnato a risolvere la questione. In più occasioni, durante gli incontri che i cittadini avevano richiesto al Sindaco Papasso, gli stessi avevano chiesto il prolungamento del limite del centro abitato di Sibari. Questa richiesta è stata considerata meritevole di accoglimento e pertanto è stata portata in Giunta con la conseguente delibera. La modifica del limite del centro abitato di Sibari parte dal Km 11+169. Tale delibera di Giunta manifesta un surplus di interesse dell’Amministazione Papasso al desiderio di voler accogliere e  risolvere i problemi dei cittadini. A tal proposito lo stesso Sindaco Papasso ha dichiarato che ha già fatto predisporre al comando di Polizia Municipale un progetto per la regolamentazione della velocità veicolare nella zona di Pantano Rotondo ormai divenuta a tutti gli effetti un quartiere dell’agglomerato urbano di Sibari.

Rende, approvato l’aggiornamento del piano di protezione civile

RENDE (CS) – Il Consiglio comunale di Rende ha approvato, lo scorso 15 ottovre, all’unanimità Comune Rende. Fra i più soddisfatti l’assessore Marina Pasqua che dichiara: “Un atto dovuto  visto che non si aggiornava il piano dal 2008. L’adeguamento prevede infatti uno studio preliminare attraverso il quale sono state individuate le zone in cui saranno ubicati i presidi territoriali. Al fine di garantire un monitoraggio continuo delle aree esposte a rischio, è previsto inoltre un sistema di vigilanza, costituito da Unità tecniche mobili comunali (UTMC) che si occuperanno del monitoraggio dei punti critici, delle aree soggette a rischio, dell’agibilità delle vie di fuga e della funzionalità delle aree d’emergenza.”.

“L’approvazione del piano – conclude Pasqua – si colloca in una visione più ampia di attenzione verso un territorio, il nostro, che è ad alto rischio idrogeologico. È per questo che a breve attiveremo percorsi di prevenzione attraverso una attenta campagna d’informazione che coinvolgerà i cittadini.”.

Cosenza, necessaria la costruzione del nuovo ospedale

annunziata-ospedaleCOSENZA – Cosenza ha bisogno di un nuovo ospedale. E’ questa la conclusione cui è giunta l’Azienda ospedaliera che, è scritto in una nota, “a seguito dell’incontro tenutosi il 28 settembre scorso alla presidenza della Giunta regionale, ha avviato l’iter tecnico amministrativo nel quale sono state evidenziate le carenze strutturali, impiantistiche e tecnologiche dell’attuale ospedale dell’Annunziata, centro Hub di secondo livello. Nello studio – prosegue la nota – è stata rilevata e dettagliatamente documentata la necessità di procedere alla realizzazione di un nuovo ospedale, strategico per colmare le serie carenze degli edifici, ormai vetusti, che attualmente compongono l’Annunziata”. Il Commissario straordinario dell’Azienda Achille Gentile ha affermato che “la realizzazione di un nuovo ospedale determinerà indubbi vantaggi non solo per quanto concerne l’operatività, la funzionalità’ e il comfort alberghiero, ma anche e soprattutto avrà miglioramenti sul fenomeno della migrazione sanitaria, avendo la possibilità’ di acquisire nuove tecnologie, nuovi spazi per nuove sale operatorie, al fine di incrementare l’attività chirurgica. E’ nostro dovere – ha aggiunto – offrire ai cittadini cosentini e calabresi un’assistenza sanitaria adeguata ai tempi e con la massima sicurezza. Sono certo che con l’aumento delle unità di personale medico e dell’area del comparto e con una nuova struttura, la nostra sanità’ potrà competere con i migliori ospedali nazionali. Spetta alle istituzioni competenti compiere gli ulteriori passaggi per rendere attuabile quello che la città’ aspetta ormai da tempo”.