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In arrivo fondi ARCEA

CATANZARO (CZ) “Finalmente come comparto agricolo calabrese registriamo una inversione di rotta nei rapporti con l’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura che nei tempi previsti, con efficienza e trasparenza, ha avviato i pagamenti del Pac”. Così il coordinatore regionale Fapi Calabria, Cristian Vocaturi che esprime piena soddisfazione per il lavoro svolto dal Direttore dell’Arcea Maurizio Nicolai.“A 13 mila beneficiari infatti – spiega Cristian Vocaturi – arriverà in questi giorni il primo 50%, pari a 63 milioni di euro, di anticipazione del primo anno di attuazione della nuova Politica Agricola Comune. Il pagamento degli anticipi, ci assicurano dall’Arcea, terminerà con il secondo pagamento previsto per la prossima settimana per analogo importo”.

agricoltura

“Un cambio di passo – continua Cristian Vocaturi – che si vede anche nella gestione regionale del comparto e nella politica dell’attuale Giunta che ci fa ben sperare per il futuro e guardare con più fiducia anche ai prossimi appuntamenti che interesseranno il settore agroalimentare.”

“Come ad esempio – continua Vocaturi – l’impegno assunto dal Presidente Mario Oliverio per il prossimo Vinitaly. Una nuova fase che vede la Regione al centro di una strategia d’insieme con produttori, operatori del settore e Dipartimento Agricoltura. Come Fapi, in più occasioni, abbiamo sostenuto che la sfida vincente fosse proprio quella di fare rete e unire le diverse aziende, ognuna con la propria identità, sotto un unico “Brand Calabria”. L’iniziativa promossa dal Presidente Oliverio, dal Consigliere Mauro D’Acri e dal Dipartimento Agricoltura, in particolare il settore valorizzazione guidato da Giacomo Giovinazzo, insieme a Giovanni Guagliardi di vinocalabrese.it, ci fa ben sperare di essere, finalmente, sulla strada giusta. ”

Maltempo, forti danni nella provincia Reggina

REGGIO CALABRIA (RC) All’agricoltura, in particolare dello Ionio reggino, il violento nubifragio costa   circa 27 milioni di euro. Questo quanto stimato dalla Coldiretti Calabria dopo una prima ricognizione  nella zona interessata. E’ un primo  bilancio stimato per difetto a pochi giorni dai tragici eventi. L’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla provincia di Reggio Calabria dal 30 ottobre al 2 novembre 2015, in particolare nella fascia ionica, ha davvero lasciato un brutto segno.  Danni alle colture, alle strutture agricole, alle sistemazioni agrarie (terrazzamenti, muri di contenimento, canali di scolo) alla viabilità interpoderale e poderale, con esondazioni di fiumi e torrenti e  conseguente allagamento delle campagne, ed inoltre compromesse le principali vie di accesso ai centri abitati. Tutto il territorio provinciale è stato interessato, l’evento eccezionale si è manifestato con maggiore incidenza e violenza nella fascia jonica della provincia. Dalla prima ricognizione, quindi non definitiva, si segnalano  i seguenti danni alle produzioni agricole, che sono così cosi dettagliati:  Bergamotto: 150 ha danneggiati in modo quasi irreversibile, prevalentemente nei comuni di Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Bianco, Africo, Ferruzzano;  ortaggi in pieno campo: 40 ha nei comuni di Bruzzano Zeffirio, Palizzi, Africo, Ferruzzano;  serre fisse: 12 ha interessati con danni parziali alle strutture e totali alle colture in atto, nei comuni di Bruzzano Zeffirio,Africo, Ferruzzano;olivicoltura: in campagna olivicola in corso, tutte le aziende sono interessate da problemi di viabilità poderale e interpoderale, e quidi perdita di prodotto sia per cascola che difficoltà nella raccolta, con maggior rilevanza nel basso Jonio Reggino  e Locride; agrumicoltura: allagamenti in centinaia di ettari in tutto il territorio,in decine di ettari nella fascia jonica da Palizzi a Monasterace dovuti anche all’esondazione dei torrenti; Zootecnia: nei comuni aspromontani, nel Basso Jonio e Locride, difficoltà provocate dalla distruzione delle strade interne, impossibilità di raggiungere l’azienda con i mezzi rotabili per molti allevatori e quindi conseguenze sulla vendita dei prodotti lattiero-caseari.

coldiretti calabria

I danni stimati alla produzione si ravvisano in circa 12milioni di €uro.  Per quanto concerne le strutture: viabilità poderale e interpoderale  in tutti i comuni della provincia la situazione è la seguente:  terrazzamenti, muri di sostegno e smottamenti nelle aziende di tutti comuni della provincia, con maggiore incidenza nei comuni aspromontani, del reggino, del basso Jonio e Locride. La conseguenza è di un danno di circa 15 milioni.  Il totale complessivo stima Coldiretti e di circa 27 milioni di €uro. Un grave contraccolpo – prosegue Coldiretti – si potrà avere anche sul fronte occupazionale. Prendendo in esame solo l’area dove l’evento calamitoso ha arrecato maggiori danni, cioè la fascia di territorio compresa tra Melito Porto Salvo e Monasterace compresi i comuni interni, si segnala che in detta area in agricoltura svolgono la propria attività n. 587 IAP, n. 503 CD, n. 4748 ditte per un numero complessivo di giornate lavorative pari a 2.088.653 milioni. La Coldiretti è impegnata con una apposita azione sindacale a far compilare agli agricoltori dei modelli di segnalazione che via via saranno consegnati ai comuni interessati in modo da avere una mappatura pressoché certa.

 

A Catanzaro conviene ristrutturare casa

cATANZAROCATANZARO – Secondo un recente studio della start up Prontopro.it, in collaborazione con Immobiliare.it.l, i capoluogo italiano di regione in cui costa meno ristrutturare un immobile è Catanzaro, dove la media si è fermata a 28.850 euro.  Sono tutte città del Sud quelle che occupano il podio della convenienza: al secondo posto c’è Palermo, dove nel complesso i lavori arrivano a costare 29.700 euro; terza è Campobasso, dove chi vuole ristrutturare un appartamento deve mettere in conto 30.050 euro.

Coldiretti: danni all’agricoltura e zone isolate

coldiretti calabriaREGGIO CALABRIA(RC)-Le intense precipitazioni di questi giorni,  hanno provocato danni ingenti all’agricoltura in particolare bergamotto e olivicoltura. Questo è quanto emerge  da un primo monitoraggio della Coldiretti Calabria che segnala la necessità di verificare le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nelle zone più colpite. “Quello che preoccupa in questo momento – sottolinea la Coldiretti – sono frane e smottamenti che rendono impossibile la viabilità interna, in particolare nel reggino,  che hanno isolato paesi e frazioni nelle zone interne e quindi aziende e famiglie. Strade poderali ed interpoderali, oltre la viabilità normale,  di fatto sono impraticabili e diversi imprenditori della Coldiretti, con i propri mezzi stanno collaborando per affrontare le situazioni di emergenza. Anche i Consorzi di Bonifica con le poche risorse hanno dato la loro disponibilità e in qualche caso, per quanto di loro competenza, sono già intervenuti. Certamente, le zone interne adesso soffrono di più – commenta Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria –  per gli allevamenti per esempio, l’isolamento è pericolosissimo, poiché oltre a non riuscire a compiere le normali operazioni, non si riesce a garantire nemmeno l’alimentazione del bestiame. Questo – prosegue – è un ulteriore segnale e forse sarebbe il caso di dare davvero nuove condizioni di sicurezza per tutti intervenendo in tempo utile. Mi preme sottolineare – conclude Molinaro – l’impegno notevole fin dalle prime avvisaglie del neo-capo della Protezione Civile Regionale Carlo Tansi, che ha seguito di persona e costantemente l’evolversi della situazione. Le sue dichiarazioni, peraltro di impegno per la sinergia delle varie Istituzioni che operano sul territorio oltre che condividerle le consideriamo un buon viatico per l’attività di prevenzione per la mitigazione del dissesto idrogeologico”. La Coldiretti, attraverso le proprie strutture è impegnata a monitorare costantemente la situazione e segnalare i casi di estremo pericolo

Oiverio:”Il Meridione può contribuire alla crescita del Paese”

olivCOSENZA(CS)-Questa mattina, presso la sede di Confindustria Cosenza, è stato presentato il volume “Potenziamento e sviluppo dei Sistemi Produttivi in Calabria“, uno studio ricco di proposte che si muovono lungo tre gruppi di interventi: azioni per le imprese, azioni per l’edilizia, azioni per il turismo, frutto dell’iniziativa congiunta di Confindustria Cosenza e della Provincia di Cosenza. Il Rapporto si muove nell’ambito delle azioni per semplificare gli iter procedurali connessi all’operatività ed alla localizzazione delle imprese (SUAP) del Por Calabria – Fers 2007/2013. All’iniziativa sono intervenuti i presidenti di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, della Regione Calabria Mario Oliverio, della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto ed il Dirigente Generale della Programmazione Nazionale e Comunitaria Paolo Praticò. Il volume è stato illustrato dall’economista Gianfranco Viesti. I lavori sono stati moderati dal Direttore degli Industriali Rosario Branda.“Quello che abbiamo presentato oggi –ha detto il Presidente della Regione, Mario Oliverio, nel corso del suo intervento conclusivo- è una sorta di manuale, impostato su un approccio molto pragmatico, in cui è messo a fuoco un modello di intervento per le imprese e i sistemi produttivi, basato su innovazione, produttività e competitività, integrato ad un insieme di azioni di politica industriale, pensate per favorire il rapido rilancio delle imprese e dell’economia regionale. Un esempio di intervento, quindi. Il problema del nostro Paese è quello di utilizzare questa nuova fase per consolidare un processo di ripresa, ma per farlo deve utilizzare il Mezzogiorno che, in questo contesto, può  rappresentare una risorsa a condizione che cresce una nuova cultura, una nuova impostazione dello sviluppo. Due le condizioni necessarie: il Patto per la Calabria, a cui stiamo lavorando con il governo, deve diventare uno strumento di coordinamento di tutti gli strumenti che stabiliscono risorse a favore del Mezzogiorno perché si possa definire un obiettivo, un quadro di riferimento per determinare crescita e sviluppo e la Programmazione 2014-2020 deve essere utilizzata al meglio. Per farlo bisogna riflettere sugli errori compiuti ed apportare le necessarie correzioni, effettuando un vero e proprio salto culturale che chiami in causa non solo il rafforzamento e la qualità dell’amministrazione, ma anche i diversi soggetti, a partire dal sistema delle imprese e dei soggetti locali e regionali”.“Il primo passaggio da compiere –ha aggiunto il governatore della Calabria- è quello di rompere con una struttura burocratica e con procedure che hanno alimentato un rapporto malato, distorto, tra il sistema delle imprese, la società calabrese e la Regione. Va disegnata una nuova governance, inserendo forme di automatismo nella utilizzazione delle risorse che premino la qualità e il merito. Va ripensata la finanziaria regionale, che in questi anni ha finito di fare tutto tranne quello per cui era stata istituita. Va allargato il campo dell’imprenditoria. Nuove generazioni dovranno scendere in campo e misurarsi. Ai progetti vanno legati risorse e strumenti soprattutto in settori importanti come l’agroalimentare, il turismo, la mobilità, la ricerca e l’innovazione. Un grande progetto da cui la Calabria non può prescindere, infine, è un progetto di sistemazione idrogeologica e di restauro del territorio. Anche per questa via passa la capacità attrattiva della nostra regione e la possibilità di creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile”.“Tutto ciò possiamo realizzarlo -ha concluso Oliverio- se le regioni del Mezzogiorno riescono a stare insieme, non in una visione contrapposta con il resto del Paese, ma per proporsi al Paese. Questo è il vero salto che bisogna compiere per affermare un punto di vista meridionalistico. La sfida che abbiamo oggi davanti chiama in causa i diversi soggetti sociali, imprenditoriali ed istituzionali per le diverse responsabilità e chiede loro di stare in campo con una impostazione nuova e coerente, facendo avanzare una idea positiva della Calabria e del Mezzogiorno che determini un nuovo ed esaltante protagonismo delle nostre popolazioni e, soprattutto, delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”

Il Governo Nazionale punta sul settore Agroalimentare

REGGIO CALABRIA (RC) Sarà pure il traino e l’entusiasmo per l’indubbio successo di Expo Milano, certo è che il Governo Nazionale sta rispettando gli impegni assunti nel settore agricolo e agroalimentare a partire ad esempio dall’abolizione di IMU e IRAP. Importante inoltre lo stanziamento di 140 milioni di euro in due anni per finanziare il programma di agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali per sostenere i redditi delle imprese con opportuni strumenti di gestione del rischio. “Lo slogan “Tornare alla terra” del Governo Nazionale, deve trovare accoglimento e rilancio nel governo regionale, per le competenze e scelte che esso può compiere. Troppi sono – espone Coldiretti – i temi da affrontare  e molte cose da fare.

coldiretti calabria “La Calabria dovrebbe approfittare di questo trend positivo  e concentrarsi su questo settore quanto mai necessario a sostenere la crescita economica e sociale”. Investire su agricoltura e agroalimentare, non è un pensiero da “premio Nobel”, basta guardare fatti e dati socio-economici – commenta Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria –  e alla vigilia del “forse” assestamento di bilancio e comunque del DEF (Documento Economico Finanziario) e del Bilancio Regionale di Previsione si impone con forte pragmatismo, affrontare le diverse problematiche. Coldiretti  basa il suo lavoro sulla selezione delle scelte ritenute valide, sia per gli investimenti che per la revisione della spesa. Tra queste accompagnare il PSR 2014-2020, con politiche virtuose di bilancio e quindi anche qualificando la spesa ed effettuare un collegato ornamentale agricolo per aggiornare e introdurre  alcune norme. Sono –a nostro giudizio–operazioni fondamentali per fare in modo che il grado di penetrazione dell’innovazione e il contributo alla crescita dell’occupazione, in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy, possa diventare realtà- afferma Oliverio. Coldiretti – conclude Molinaro – si aspetta molto e continuerà ad incalzare Consiglio e Giunta Regionale sperando che cardini delle porte si aprano-.

Rossano, interventi di manutenzione agli impianti elettrici Enel il prossimo 20 ottobre

images (2)ROSSANO (CS) – A causa di alcuni lavori di manutenzione agli impianti elettrici Enel nelle contrade, il prossimo marted’ 20 ottobre, dalle ore 8,30 alle ore 16,00 sono previsti possibili disagi. Questo quanto comunicato da Enel Distribuzione Spa. Le zone cittadine dello Scalo interessate dai lavori saranno: Viale della Repubblica, Via Sicilia, Via Liguria, Via Campania, Via Lombardia, Via Piemonte, Piazza duca degli Abruzzi, Via Lucrezio, Via Orazio, Via Molise, Via Lucania, Via Blasco e Via Sardegna. E poi ancora nella zona di Località Sant’Angelo: Viale Sant’Angelo, Via Pantelleria, Via Adriatico, Via Ponza, Via Cipro, Via Pianosa, Via Palma di Maiorca, Via Corfù, Via Tirreno, Piazza Risorgimento, Via Cefalonia, Via Capri, Via Procida e Via Ustica.

Si sconsiglia, pertanto, durante i lavori, l’uso di ascensori ed elettrodomestici, poichè la corrente potrebbe essere riallacciata momentaneamente per prove tecniche. Per informazioni e segnalazioni è possibile contattare il Numero Verde Enel 803.500.

 

Ricorso contro il bonus Poletti

generiche InpsCATANZARO(CZ)-Il Codacons presenta un ricorso al Tar del Lazio per conto di 385 pensionati calabresi per ottenere l’annullamento della circolare Inps con la quale è stato recepito il “bonus Poletti” che, è scritto in una nota, “secondo le intenzioni del Governo dovrebbe dare soddisfazione alla sentenza della Consulta che ha bocciato la legge Fornero”. Il Tar dovrà rispondere alla richiesta di “piena applicazione della sentenza e contestuale restituzione dei soldi”.

Zuccheraggio dei mosti, la Coldiretti chiede la revoca all’autorizzazione

“Ma chi vuole farci brindare con il vino calabrese “corretto in cantina” grazie al provvedimento autorizzativo per l’aumento del titolo alcolimetrico-volumico minimo naturale delle uve e dei mosti per la produzione dei vino comune, IGP e DOP nonché, degli spumanti per la campagna 2015/2016?”  E’ una domanda oltre che legittima anche lecita – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – innanzitutto questa pratica,  meglio conosciuta come aumento di zucchero, è consentita dalla legislazione per eccezionali condizioni climatiche avverse. Coldiretti Calabria, ha dato subito parere negativo all’arricchimento.  Infatti, la concessione della deroga e quindi l’autorizzazione allo zuccheraggio, rappresenta una contraddizione all’eccezionale andamento stagionale. Ci pare ed è di palmare evidenza – prosegue – che in Calabria  non si sono verificate condizioni climatiche avverse che abbiano compromesso la qualità delle uve e le condizioni di una vendemmia, invece ottima, dal punto di vista  qualitativo e con un aumento di circa il 10 per cento rispetto ai valori dello scorso anno con una produzione di circa 400 mila ettolitri, che colloca la Calabria, la sedicesima regione per produzione di vino in Italia.

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L’annata  è stata ottima e ha permesso la maturazione ottimale delle uve con un buon equilibrio tra grado zuccherino e acidità, che porteranno a vini “rotondi e morbidi” insomma più qualità. Ha davvero dell’incredibile che il Dipartimento si sia prestato ad una operazione di tal fatta – danneggiante i viticoltori attenti alla qualità che nasce nei vigneti e dopo anni di sacrifici ed investimenti si stanno raccogliendo i frutti che hanno portato i vini calabresi alla ribalta nazionale ed internazionale. Ancor di più, il Decreto Dirigenziale, cade in contemporanea con la notizia che ha suscitato notevole interesse cioè l’Italia sorpassa la Francia è diventa il primo produttore mondiale di vino ed anche questo grazie a condizioni climatiche favorevoli che hanno garantito un’ottima maturazione delle uve tanto che confermano una  annata storica per quantità e qualità. Insomma un andamento della vendemmia particolarmente positivo che sostiene anche  le esportazioni segnando un risultato record. Davanti a questo la Regione non trova di meglio che consentire lo zuccheraggio, con un perfetto decreto “burocratese”: forse – conclude Molinaro – si è ancora in tempo per revocarlo.

L’azienda Calabrese Muscolo di Grano vince la categoria WeGreen

MILANO (MI) Per la categoria WeGreen vince a livello nazionale Lucia Marascio dell’Azienda Muscolo di Grano. La Giornata dedicata all’innovazione ad Expo Milano con il premio Nazionale degli Oscar Green 2015, il premio alle imprese più innovative in agricoltura promosso dai Giovani Coldiretti sorride alla Calabria.  In fatti, per la categoria WeGreen, Lucia Marascio,  dell’Azienda Muscolo di Grano si aggiudica il primo premio. Muscolo di grano nasce dalla creatività e dall’ingegno della famiglia Marascio, di Isca sullo Ionio, comune del versante jonico nella Provincia di Catanzaro. A premiare la giovane è stato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Lucia  –  Il muscolo di grano è un alimento vegetale ricco di proteine e senza colesterolo che si ottiene dalla lavorazione di farina di frumento biologica della varietà Cappelli, farina di legumi o soia, olio extravergine di oliva, spezie e sale. L’ impasto forma il vero e proprio muscolo e si propone come alternativa vegetale alla carne.

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Le proposte per consumare questo alimento sono molteplici, sia come fettine di carne che sotto forma di salumi. In commercio si può trovare, infatti, l’arrosto, la bistecca, il filetto, la fiorentina, lo spezzatino, ma anche il prosciutto, la salsiccia, la pancetta, la bresaola e il wurstel. Il muscolo di grano, fa bene alla salute, apporta grassi polinsaturi. In più, per la carenza di grassi e calorie, è perfetto per chi fa regolarmente attività fisica e per soggetti con irregolarità  di peso che devono attenersi ad un regime ipocalorico. “E’ una vittori di tutta la Coldiretti calabrese, e siamo molto orgogliosi che una nostra azienda si sia distinta per innovazione, merito e capacità imprenditoriale: quella di Lucia Marascio – commenta un soddisfatto Pietro Molinaro –  è una realizzazione concreta del grado di innovazione delle aziende nella nostra regione. Una regione – continua – che piace e vince che con questi giovani-contadini, ha creato un percorso di innovazione in agricoltura che è la password per il futuro. Una sfida – prosegue – che continua in modo ancora più determinato  perché dalla brillante idea imprenditoriale  si genera fatturato, sviluppo, occupazione che influenza positivamente il progresso del sistema-regione.” . Dedico questo premio a tutti i giovani calabresi,noi giovani siamo i nuovi custodi della terra  – le prime parole di Lucia Marascio  – poichè con un grado di formazione elevato, siamo capaci di fare propri e rilanciare temi forti come l’agricoltura sostenibile e durevole”.