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Spin off e la scommessa sul cibo

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RENDE(CS)-Le spin off , esempio di sinergia tra l’Università e le imprese,sono state al centro del dibattito sul futuro del cibo che si è svolto a Expo nell’ambito della settimana che ha avuto la Calabria come protagonista. . Durante la prima parte del convegno intitolato “La Calabria nel futuro del cibo” si è tenuto un  talk a cui hanno partecipato, fra gli altri, il rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci e il presidente del consiglio regionale della Calabria Nicola Irto.Al centro la discussione su sfide come l’incremento dei brevetti e la valorizzazione economica della ricerca scientifica che richiedono, come ha detto Irto, “una nuova fase del rapporto tra l’università e la politica” e un’attenzione all’innovazione che “riporti al centro il Mediterraneo”. Alla seconda parte del dibattito hanno partecipato, fra gli altri, Maria Teresa Russo di Polo Agrifoodnet, aggregazione di imprese per l’innovazione e la commercializzazione di prodotti tecnologici nell’ambito dell’agroalimentare e Roberto Cannatorio di Galascreen. Azienda innovativa nell’ambito socio-sanitario, la spin-off dell’università della Calabria si occupa dell’ alimentazione del neonato, con particolare attenzione all’analisi del profilo nutrizionale del latte umano mediante lo sviluppo di un dispositivo medicale in grado di monitorarne alcuni parametri biologici.

Il settembre rendese tra gli eventi storicizzati finanziati dalla Regione

La 50esima edizione del Settembre Rendese è stata inserita tra gli eventi storicizzati finanziati dalla Regione Calabria. Soddisfazione viene espressa dall’assessore alla Cultura del Comune di Rende Vittorio Toscano. “Il  progetto – sottolinea Toscano -che prevedeva come punto focale il rilancio del Borgo Antico, delle Piazze adiacenti i Musei, le Chiese e i Musei attraverso la realizzazione di eventi culturali, di musica, percorsi enogastronomici, che promuovessero le realtà produttive del territorio, è stato giudicato dalla commissione un progetto capace di avviare un processo di sviluppo socioeconomico e turistico della Città”. “Uniti si vince – continua l’assessore Toscano e il  riconoscimento ottenuto dalla Regione  premia il grande lavoro di squadra che ha visto impegnate professionalità interne ed esterne all’amministrazione Comunale”.Comune Rende

Intanto sono numerose le manifestazioni  che anche nei prossimi giorni, animeranno i quartieri della città, con balli popolari, mostre, concerti, spettacoli,  iniziative culturali, feste e giochi . Si inizia mercoledi 23 al Museo del Presente con la mostra fotografica”Rende in un click” di Francesco Greco  e la sfilata di moda, alle 18. Da non perdere, sempre Mercoledì 23,  alle 21.00,  a Quattromiglia in Piazza De Pisis,   il Concerto dei Calanti, noto gruppo musicale di Pizzica e Taranta del Salento, per una serata all’insegna della tradizione popolare, con  sonorità vivaci, suoni caldi e  il ritmo incalzante delle ballate. Grande attesa, poi, per lo spettacolo”Burin Show, con Martufello, attore genuino e geniale del Bagaglino, che sarà il 24 settembre alle 21 in piazza della chiesa della S.S. Trinità a Saporito. In caso di pioggia lo spettacolo si terra’ al Cinema Garden. Prima di Martufello, alle 19.30 ,  spazio alla musica e ai gruppi locali con QVB Band in Concerto, Quelli del Vecchio Mulino .

Un “tuffo nel mare del sapere”, il 25 settembre con la Notte dei Ricercatori, all’Università della Calabria, mentre sabato 26 una giornata dedicata alla cultura con due iniziative di elevato spessore. Si inizia la mattina, alle 11, nel centro storico di Rende, presso il Museo Civico, con il Premio Letterario “La Giara”, promosso da Rai e Rai Eri, prestigioso concorso letterario riservato a giovani scrittori. Nel pomeriggio, invece, alle 18, al Museo del Presente, il magistrato Erminio Amelio presenterà il suo libro “L’omicidio di Nicola Calipari”. Dieci anni fa la morte del funzionario del Sismi, ucciso a Baghdad nel 2005 dal “fuoco amico”, subito dopo aver liberato la giornalista Giuliana Sgrena. Ermilio Amelio è il Pm che condusse le indagini sulla morte di Nicola Calipari.

La 50esima edizione del settembre rendese sta ricevendo grandi consensi da parte dei cittadini, grazie ad iniziative che incontrano il favore di diverse generazioni. Non solo big nazionali  della musica e dello  spettacolo, ma anche il concreto coinvolgimento  delle associazioni del territorio, la valorizzazione dei talenti locali ed eventi culturali di grande prestigio

 

Rende: Apertura sportello Federconsumatori, la soddisfazione di Mimma Aiello

Federconsumatori-LogoRENDE (CS) – A giorni nel Comune di Rende si aprirà lo sportello Federconsumatori. Anche grazie al grande lavoro di raccordo che ha svolto il Laboratorio Civico di Rende. Un lavoro che ha portato alla concretezza dell’apertura di uno sportello che costituirà un prezioso servizio di tutela, assistenza e consulenza ai cittadini di Rende e delle zone vicine che, vessati, truffati o incappati nelle trappole di un mercato che fa di loro delle vittime indifese, troveranno nello sportello di Federconsumatori il riferimento affidabile per la tutela dei propri diritti. E alle dichiarazioni del sindaco Marcello Manna di grande soddisfazione per uno “ sportello importante per i cittadini” risponde a stretto giro di posta il presidente regionale Federconsumatori Mimma Ianello. Un presidente che Prima fa un quadro generale della situazione e poi entra nello specifico. “Federconsumatori  da mesi è al lavoro per ampliare la sua rete di sportelli e di volontari in tutta  la regione. Le attuali sedi  faticano a reggere la domanda d’intervento che arriva ai nostri sportelli  e ai nostri telefoni da parte di consumatori vessati, truffati o incappati nelle trappole di un mercato che ne fa di loro delle vittime indifese”. Ed ecco la nota per l’apertura imminente dello sportello nel Comune di Rende “apprezziamo- continua la Ianello- perciò  la disponibilità e la sensibilità  del Sindaco Marcello Manna e della sua Amministrazione  per aver acconsentito alla nostra richiesta  di aprire  un nostro sportello  in una realtà importante e attenta ai diritti sociali come storicamente è quella di Rende ed all’interno della casa  per eccellenza dei cittadini qual è il Municipio. Ciò  premia  anche  il lavoro prezioso che sta sviluppando la Federconsumatoridi Cosenza e la sua Presidente che sapranno rendere, in autonomia ed efficienza,  un  servizio prezioso di tutela, assistenza e consulenza ai cittadini di Rende e delle zone vicine che troveranno in Federconsumatori  il riferimento affidabile per tutelare i propri  diritti.  Proprio per questo auspico che Rende, insieme alla città di Cosenza ed alle altre realtà della provincia,  possa  divenire sempre più, nel quadro regionale,  un riferimento prezioso per accrescere la cultura e le buone pratiche di consumo consapevole, sostenibile e legale”.

Lingua blu ed epinoze: La Coldiretti reclama le inadempienze del Dipartimento sulla Salute

CATANZARO (CZ) I vertici del Dipartimento “Tutela della Salute”, attraverso un comunicato, nel tentativo di trovare giustificazione alle clamorose inadempienze che caratterizzano le azioni dei servizi veterinari e della “task force” preposti al controllo dello stato epidemiologico e all’eradicazione delle epizoozie nella regione, confermano una situazione di assoluta gravità e di emergenza dalla quale non sono in grado di indicare quando e come si troverà rimedio. La speranza per gli allevatori è racchiusa in un laconico e indeterminato “tempi ragionevoli”. La Coldiretti ha, da sempre, cercato nella “task force” e nelle Istituzioni regionali, gli interlocutori con i quali affrontare l’emergenza blue-tongue: altro che “tavolo permanente e continuo scambio di informazioni”. L’ultima riunione risale al 20 ottobre 2014.

coldiretti calabria

La denuncia fatta attraverso gli organi di stampa scaturiva proprio dall’impossibilità di trovare l’interlocuzione con il “Dipartimento”.  Insomma uno dei tanti tentativi di limitare i danni conseguenti ad una emergenza che, oramai, è endemica e ancora senza soluzione per la grave sottovalutazione del problema degli organismi di sanità veterinaria regionali preposti ai controlli. La soluzione che il Dipartimento adotta invece è quella  di minimizzare la situazione epidemiologica, attribuendo responsabilità a chi da aprile 2011 è stato trasferito ad altro dipartimento. Il “Dipartimento Tutela della Salute”, piuttosto che maldestre giustificazioni, dovrebbe fornire indicazioni precise sulle risorse necessarie a debellare le epizozie veterinarie che affliggono il comparto zootecnico calabrese, nel cui ambito la blue-tongue è solo una delle emergenze. A tale proposito, lo stesso Dipartimento non può accampare l’insostenibilità delle cifre conseguente al “Piano di Rientro” perché, la diffusione di malattie quali brucellosi, Tbc, Leucosi e vescicolare suina in Calabria, sono un problema aperto per tutta la zootecnia nazionale, tanto è che siamo definiti “regione canaglia”. Il Dipartimento Agricoltura,  – chiede Coldiretti –  deve predisporre una linea di intervento finanziario per risarcire gli allevatori sui notevoli danni diretti e indiretti subiti anche negli anni precedenti. Non è accettabile che i piani straordinari si protraggano per decenni nonostante le centinaia di  veterinari in forza ai Servizi nella regione. Nei “tempi ragionevoli” per raggiungere l’obiettivo di eradicazione delle malattie, evocati dal “Dipartimento Tutela della Salute”, gli allevamenti “saranno tutti morti” e la zootecnia, al centro anche delle politiche del nuovo PSR,  scomparsa. Perciò continuiamo a chiedere interventi efficaci certi ed  immediati.

La mobilitazione di Coldiretti si spinge fino al Brennero

 

CATANZARO – Continua e si allarga da latte e carne all’ortofrutta la mobilitazione degli agricoltori della Coldiretti alla frontiera del Brennero dove è andato anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina reduce dal Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura a Bruxelles dove sono state varate importanti misure di coldiretti calabriasostegno all’agricoltura. Siamo migliaia gli agricoltori della Coldiretti – comunica Pietro Molinaro – presenti con trattori, bandiere e manifesti che stanno, insieme alle forze dell’ordine, verificando i contenuti dei camion dove sono stati scoperti prodotti stranieri sfacciatamente “spacciati” per italiani o che magicamente lo diventano appena entrano nel territorio nazionale. Un inganno – denuncia – per i consumatori e un danno per gli allevatori italiani impegnati a rispettare rigidi disciplinari di produzione per realizzare ad esempio carne, ma non solo, di altissima qualità.

Una mobilitazione il prossimo 15 settembre ad Expo Milano con la“Giornata Nazionale dell’Agricoltura Italiana” indetta dalla Coldiretti, permetterà un afflusso di migliaia di agricoltori con diversi pullman in partenza dalla Calabria. Alla giornata ha comunicato la partecipazione il premier Matteo Renzi, che ha condiviso la protesta della Coldiretti in difesa del Made in Italy. “A Milano per la nostra regione – annuncia Molinaro – saranno presenti il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, il Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, alcuni assessori e consiglieri regionali. Sicuramente un bel segnale di condivisione che l’agricoltura calabrese apprezza”.

La Coldiretti Calabria al valico del Brennero per l’agricoltura di qualità

Mobilitazione Coldiretti Valico del BrenneroCATANZARO(CZ)La delegazione calabrese, guidata dal presidente Pietro Molinaro, fin dalle prime ore dell’alba è presente al valico del Brennero e si è unita ad altre migliaia di agricoltori e allevatori per difendere l’economia e il lavoro delle campagne dai traffici di schifezze di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. “Nei camion che stiamo fermando – comunica Molinaro – c’è di tutto: dalle pancette, alle insalate e ancora piselli, tante cagliate e latte…,ma anche scarpe e tessile tutto per diventare magicamente italiano. C’è davvero da inorridire!!! Tutto questo – commenta Molinaro – toglie posti di lavoro e affama la nostra economia. I cartelli sono inequivocabili: si chiede l’etichettatura di origine obbligatoria per tutti i prodotti alimentari: “No all’ Europa che blocca i profughi e spalanca le frontiere alle schifezze” o “Il falso Made in Italy uccide l’Italia”. Il nostro agroalimentare , è un modello di sviluppo che si fonda sul lavoro delle imprese e sul loro radicamento nei territori con un profondo legame tra prodotto agricolo, sapiente trasformazione e patrimonio storico e ambientale. L’assenza di regole e di trasparenza e queste maglie larghe ci impoveriscono. Dilagano fenomeni di imitazione e pirateria commerciale senza i quali il valore dell’export agroalimentare potrebbe triplicare. “Tutto questo – precisa il presidente di Coldiretti Calabria – costa alla nostra Regione un miliardo di euro l’anno”. Bisogna cambiare verso in agricoltura, la chiusura di un’azienda significa maggiori rischi sulla qualità degli alimenti che si portano a tavola e minor presidio del territorio, lasciato all’incuria e alla cementificazione. “A testimoniarlo – continua – ci sono alcuni dati della nostra regione: 370 allevamenti che producono oltre 1600 quintali al giorno di latte e che attualmente garantiscono , tra occupazione diretta e indiretta, più di 1000 posti di lavoro; oltre 780.000 quintali annui, tra latte e cagliate, importati che se prodotti in Calabria assicurerebbero altri 2000 posti di lavoro ed ancora il 53% degli allevamenti sono in collina e montagna con effetti positivi sulla custodia del territorio, sul dissesto idrogeologico e vero antidoto contro lo spopolamento e l’abbandono. L’esempio del latte è emblematico! La battaglia madre, e ne va del nostro presente e futuro, per ogni produzione è l’indicazione di origine del prodotto in etichetta. Ma l’invasione riguarda anche prodotti dove siamo autosufficienti come l’olio di oliva che vede l’Italia come il principale importatore mondiale per realizzare miscele di bassa qualità da “spacciare” come Made in Italy. “Non ci stiamo a perdere il nostro patrimonio agricolo e agroalimentare che è il nostro petrolio. Con questa ulteriore mobilitazione al Brennero, all’Europa chiediamo regole certe quali: indicazione obbligatoria dell’origine del prodotto agricolo in etichetta; regole comuni di produzione e divieto di utilizzo della denominazione “formaggio” per i prodotti ottenuti da semilavorati; miglioramento delle relazioni contrattuali nella filiera alimentare attraverso la definizione di un codice obbligatorio di buone pratiche commerciali, con relativa autorità di controllo e regime sanzionatorio per le pratiche commerciali sleali; eliminazione di forme di dumping all’interno della UE; effetti negativi sull’export dovuto all’embargo russo in particolare ortofrutta; scongiurare il rischio che il negoziato TTIP  che può rappresentare la porta di ingresso degli Ogm in Europa e comportare un abbassamento degli standard di sicurezza alimentare e di qualità dei prodotti agroalimentari commercializzati nell’Ue; campagna straordinaria di promozione; aiuto straordinario ai produttori di latte; misure di prevenzione e gestione delle crisi dell’ortofrutta; ristrutturazione del debito delle imprese agricole.

Delegazione calabrese al valico del Brennero

coldiretti calabriaCATANZARO(CZ)Una delegazione di agricoltori calabresi, guidata dal Presidente Regionale Pietro Molinaro, percorrerà 1400 kilometri e domani, presidierà il Passo del Brennero unendosi alle migliaia di agricoltori della Coldiretti provenienti da tutte le regioni per una nuova mobilitazione per “fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze” e denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che favoriscono le speculazioni che stanno provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente. Il prezzo riconosciuto agli agricoltori per le nostre produzioni, in particolare zootecnia da latte e carne e ortofrutta, non è giusto ed equo infatti è al di sotto dei costi di produzione con la drammatica chiusura delle aziende e senza alcun beneficio per i consumatori- Ma – commenta Molinaro – c’è una Europa che privilegia le lobby dell’agroalimentare che fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori. Non ci vogliamo sottrarre alla competizione –afferma – ma in Calabria produciamo circa il 40% di quello che consumiamo e quindi abbiamo margini enormi di crescita. Occorrono sempre di più regole chiare sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, senza concorrenza sleale, in questo modo siamo davvero in grado di assicurare uno sviluppo durevole e sostenibile all’agricoltura e all’agroalimentare con benefici sull’occupazione, sulla salute dei cittadini e la valorizzazione delle zone interne. Siamo davanti ad una assenza di trasparenza sui flussi di importazione dei prodotti agroalimentari e tutto ciò con il duplice devastante danno di avere imprese che non fanno bilancio e consumatori alla mercè dell’inganno a tavola. Il Brennero – continua – è il crocevia di tante e troppe distorsioni e verificheremo senza tregua autobotti, camion frigo, container per smascherare il “finto Made in Italy”, dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate in Calabria giungono 36.923 quintali di cagliate da utilizzare per fare formaggi Made in Italy al posto del latte vero senza indicazioni in etichetta. L’iniziativa si svolge contemporaneamente alla mobilitazione dei giovani agricoltori della Coldiretti che a Bruxelles dove nella Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea, in occasione del vertice straordinario dei Ministri Europei dell’Agricoltura, mostreranno le tante schifezze spacciate come Made in Italy per rafforzare e chiedere un impegno più forte e rispettoso delle identità e capacità produttive all’Unione Europea.

Il Presidente della Coldiretti e i suoi auguri a Mons. Bertolone

CATANZARO (CZ) “Il cuore dell’uomo e la testimonianza, l’attenzione agli ultimi e la ricerca della giustizia sono sicuramente alcuni tratti distintivi del magistero e dell’azione pastorale di mons. Vincenzo Bertolone al quale, con immensa gioia, esprimo a nome della Coldiretti della Calabria calorosi auguri di buon lavoro per l’elezione a  Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese e a  lui rivolgiamo un sentito augurio, a nome della Coldiretti della Calabria”.  Così Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria  saluta la nomina dell’Arcivescovo  Metropolita di Catanzaro-Squillace.

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Con mons. Bertolone  – prosegue – che vuole immensamente bene alla Calabria percorreremo insieme un tratto del nostro cammino all’insegna della condivisione degli stessi valori ispirati alla Dottrina Sociale della Chiesa, all’attenzione verso il prossimo, dalla custodia del creato e all’impegno verso il giusto riconoscimento del lavoro e della fatica di ogni uomo. Sono questi i valori della nostra agricoltura, perché il settore non è solo mera produzione di un bene ma è sempre di più una attività sociale che mette al centro la persona, le famiglie che ci chiedono trasparenza e sicurezza alimentare e prodotti che rispettino l’ambiente in cui viviamo e il lavoro di ciascuno. E’ ancora viva – continua – la sua recente partecipazione alla settimana che la Coldiretti Calabria ha svolto ad Expo Milano, durante la quale, si è soffermato in particolare sulle potenzialità che l’agroalimentare può offrire alla Calabria ed in particolare ai giovani. Eccellenza, noi ci siamo!! Offriamo al neo-presidente dei Vescovi Calabrese la nostra più sincera collaborazione per costruire percorsi di sviluppo e solidarietà. Rivolgiamo un sentito ringraziamento a mons. Salvatore Nunnari che ha saputo guidare ed indicare, anche con scelte coraggiose, la strada di una autentica conversione negli ambienti sociali, politici ed ecclesiali.

Sportello Federconsumatori, altro traguardo del sindaco Manna

Rende-StemmaRende(Cs)Al ritorno dalle vacanze i cittadini di Rende all’interno del Comune troveranno un nuovo servizio. Con l’approvazione della Giunta guidata dal sindaco di Rende Marcello Manna, infatti, al piano terra della sede comunale sarà aperto lo sportello Federconsumatori Uno “sportello molto importante” secondo il sindaco di Rende che vuole anche sottolineare la continuità data al progetto iniziale che è quella di “proseguire la nostra opera di ampliare i servizi comunali.Dopo aver aperto lo Sportello Giovani, lo sportello Fincalabra e lo Sportello Agricoltura, ecco lo sportello Federconsumatori per continuare l’importante rete che abbiamo creato e poter dare al cittadino la possibilità di usufruire di una maggiore comunicazione e occasione di tutela anche nell’ambito del commercio”. Le attività che si svolgeranno all’interno di questo sportello saranno quelle di consulenza ed assistenza legale attraverso i rappresentanti e gli esperti della associazione, attività di informazione, formazione e conferenze pubbliche sulle tematiche di interesse pubblico volte a promuovere una più diffusa coscienza dei diritti dei cittadini ed a sviluppare relazioni più avanzate con il mondo economico ed imprenditoriale. La Federconsumatori metterà a disposizione dei cittadini le pubblicazioni, gli opuscoli ed ogni altro materiale informativo di cui dispone sulle tematiche che interessano i cittadini, i consumatori e gli utenti.L’associazione attraverso lo sportello si propone di fornire attività di indirizzo e consulenza verbale gratuita sulle tematiche e controversie quali: contratti firmati fuori dai locali commerciali, contratti on line, multiproprietà, verifica clausole vessatorie nei contratti, richiesta per danni subiti da soggetti pubblici e privati, viaggi, richiesta di risarcimento danni da vacanza rovinata, assistenza per contenziosi con artigiani, commercianti, assicurazioni, trasporti servizi, gas, acqua, energia, consorzio di bonifica, rifiuti, telefonia fissa e mobile. Per quanto riguardano le problematiche riguardanti le pubbliche amministrazioni non mancheranno le attività di indirizzo e consulenza su questioni di diritto condominiale, tematiche bancarie, predisposizioni pratiche per tentativi di conciliazione in materia di telefonia ed energia, ricorsi all’Arbitro Bancario. La Ferderconsumatori curerà la realizzazione di un opuscolo informativo per la conoscenza dei loro diritti.

Coldiretti: la prima stima provocata dall’Alluvione sulle aziende agricole

ROSSANO (CS) Molinaro:  subito un bando sulle calamità previsto dalla misura 126 dal PSR  2007-2013. All’agricoltura dello Ionio cosentino il violento nubifragio costa  oltre 20 milioni di euro. Questo quanto stimato dalla Coldiretti Calabria unitamente ai Consorzi di Bonifica  dopo una prima ricognizione  nella zona interessata. E’ un primo  bilancio a 48 ore dal tragico evento. La delimitazione del territorio prevalentemente va dal torrente San Mauro in agro del Comune di Corigliano al torrente Rubrica e Fosso Frascone nel Comune di Rossano. La superficie Agricola interessata  – riferisce ancora Coldiretti – è di circa 6500 ettari di cui circa 5000 ettari di agrumeti ed il resto (ca 1500 ettari) uliveti, zootecnia e ortaggi.  Dei 20 milioni di € di danni stimati complessivamente, 15 milioni,  sono riferiti alla necessità di risorse che servono a togliere il fango  e materiale di risulta che ha invaso i campi nonché a ripristinare gli impianti di irrigazione delle aziende agricole colpite.

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Circa 5 milioni di €uro, riguardano stradelle interpoderali, il canale adduttore del Consorzio di Bonifica, stalle, pozzi ed altre strutture aziendali. Questa è in sintesi, la mappa dei danni stilata a seguito del  violento nubifragio  e di cui “chiediamo il ristorno del 100% anche perché ancora una volta – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – l’ennesimo evento ha fatto capire che troppo cemento ed incuria fa male. E’ assolutamente impressionante vedere come il nubifragio abbia potuto annullare tutto l’impegno di lavoro e capitali di centinaia di imprese agricole nelle zone interessate. Occorrono misure urgenti, e oltre alla dichiarazione dello stato di calamità,  Coldiretti Calabria, dopo  aver già chiesto al Governo e alla Regione che nel masterplan sul sud che presenterà di inserire, per la Calabria, la richiesta all’Unione Europea di una proroga, di almeno un anno,  per l’utilizzo dei Fondi Comunitari, non spesi e a rischio restituzione, in modo da poterli impiegare per fare fronte alle drammatiche necessità presenti. Coldiretti  chiama più direttamente in causa la Regione Calabria. Infatti chiede al Presidente Oliverio, di emanare a strettissimo giro,  unitamente alla dichiarazione di emergenza e stato di calamità naturale, il bando a valere sulla misura 126 (calamità naturali) del PSR 2007-2013, con contestuale ricevimento delle domande da parte degli agricoltori. “Questo – insiste Molinaro  – è una prima ed immediata risposta considerati i notevoli danni arrecati e soprattutto perché esiste una agricoltura specializzata in particolare agrumeti. Piuttosto che restituire le somme non spese – aggiunge – si può venire incontro in modo concreto alle necessità impellenti. Se poi – precisa – non si riesce entro il 31 dicembre 2015, i collaudi si possono trasferire sulla nuova programmazione 2014-2020 nella misura 5,  come previsto dal regolamento.  Occorre forte determinazione e dimostrare che ci sappiamo fare – ribadisce Molinaro – poiché in un medio periodo dobbiamo e possiamo fare del tutto  per un reale  sostegno alla ripresa delle attività economiche altrimenti si passeranno  notti insonni aspettando la manna dal cielo.