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Quantum Intelligence, uscito il libro che anticipa la rivoluzione tecnologica

RENDE (CS) – “Quantum intelligence. Le nuove frontiere dell’informazione per Stati, aziende e persone” è l’innovativo libro pubblicato da Rubbettino e scritto da Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence, e da Luigi Rucco, consulente sulla Research Intelligence per una nota azienda nel settore della ricerca scientifica. Si tratta di un saggio di intelligence che, sostengono gli autori, prova ad anticipare quanto presto avremo sotto gli occhi per effetto di quella che viene definita come la “seconda rivoluzione quantistica”. “La Quantum information science – ricordano Caligiuri e Rucco – è un fenomeno di grande importanza, che inciderà in maniera significativa sulle nostre vite. Rappresenta l’utilizzo dei principi della meccanica quantistica per la realizzazione di elaboratori con nuove e potentissime capacità di calcolo, nonché meccanismi di crittografia teoricamente inviolabili”. Secondo gli autori “si verificherà una radicale trasformazione che riguarderà la sicurezza delle informazioni e l’intelligenza artificiale progredirà a ritmi ancora più elevati. Gli algoritmi quantistici determineranno notevoli avanzamenti in diversi settori strategici, come la farmaceutica e la finanza, la logistica e l’energia, la difesa e l’ICT. Se l’impatto di queste tecnologie sarà positivo o negativo, molto dipenderà dalle decisioni che verranno assunte dalle istituzioni politiche, a loro volta influenzate dalle analisi di intelligence che incideranno sia nel settore pubblico che in quello privato, e quindi per ogni singola persona”. In questo quadro, concludono “emerge pienamente il ruolo fondamentale dell’intelligence per affrontare la grande trasformazione già in atto ma della quale ancora non abbiamo percezione”. Il volume è il diciottesimo titolo della Collana del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria.

Intelligence, le lezioni del master Unical diventano un libro

RENDE (CS) – La consuetudine di fare seguire a ogni lezione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria un comunicato stampa che ne illustrasse i contenuti ha consentito una pubblicazione densa di significato che riguarda l’edizione 2018/2019, l’ottava dalla fondazione dell’innovativo percorso formativo nato nel 2007 da un’intuizione di Francesco Cossiga. Il testo si può rinvenire in formato integrale sul portale editoriale della Società Italiana di Intelligence https://press.socint.org/index.php/home/catalog/book/2020_09_caligiuri. Già l’elenco dei docenti anticipa in gran parte la qualità dei contenuti. L’edizione è stata inaugurata con un Convegno a cui ha partecipato Marco Gerometta, Vice Direttore vicario della Scuola del DIS, ed è stata conclusa con le lezioni del saggista Umberto Broccoli e dello storico Alessandro Barbero. I temi che affronta la pubblicazione spaziano dalla geopolitica allenorme che regolano l’attività dei Servizi, dalla storia dell’intelligence alla sicurezza aziendale, dalla criminalità organizzata al terrorismo islamico dai rischi del digitale e dell’intelligenza artificiale al disagio sociale. Una ulteriore conferma che l’intelligence rappresenta sempre di più un punto di incontro di saperi, sviluppandosi come una singolare disciplina accademica. Sostiene Mario Caligiuri, che ha sintetizzato le lezioni e curato la pubblicazione: “Sono innumerevoli, importanti e profondi moltissimi spunti che troverete nelle lezioni che abbiamo sintetizzato. Pagina dopo pagina la mente può spaziare, mettendoci spesso di fronte a realtà che sono davanti agli occhi di tutti ma che in pochi riescono a cogliere. É questa in definitiva l’intenzione di questa pubblicazione: non un’arida raccolta di testi ma, al contrario, una descrizione dell’intelligence come nessuno ve l’ha mai raccontata”. Nella pubblicazione, tra gli altri, troveretele sintesi delle lezioni di Paolo Messa (L’Intelligence è collegata con l’Interesse Nazionale); Marco Valentini (La Sicurezza Nazionale); Carlo Mosca (Intelligence e Democrazia); Nicola Gratteri (L’Intelligence è fondamentale per la sicurezza dello Stato); Lucio Caracciolo (Il Deep State italiano, americano e mondiale); Andrea Margelletti (A chi rispondono i servizi alla presenza di Manchurian Candidate?); Evgeny Morozov (Disagio sociale in aumento in Europa a causa dell’economia digitale); Luciano Violante (C’è bisogno di soft Intelligence per comprendere l’intelligenza artificiale e affrontare il cambiamento d’epoca); Livio Zerbini (Roma è diventata un grande Impero grazie anche ai Servizi Segreti); Francesco Vatalaro (Dopo il 2025 potrebbe essere probabile l’attacco delle macchine all’uomo. Per capire la tecnologia occorre seguire l’economia); Umberto Broccoli («La vera Intelligence si fa a tavola» ed ha ricordato Markus Wolf e Federico Umberto D’Amato passando per James Bond); Alessandro Barbero (Il ruolo fondamentale delle fonti e dell’Intelligence nella storia). E poi ancora diVirgilio Ilari (L’attività dell’Intelligence italiana all’estero ha tutelato l’Interesse Nazionale); Alberto Ventura (Per conoscere gli Islam è fondamentale la dimensione culturale dell’Intelligence); Fabio Mini (Nel mondo e anche in Italia il potere militare sempre più partecipa al Deep State e condiziona la politica. Attenti alla criminalità che saccheggerà sempre più i beni comuni); Antonio Nicaso (Sbagliato investire sul terrorismo e non sul contrasto alle mafie); Vittorio Stelo (Il disagio sociale è un’emergenza per i servizi. L’Intelligence ha bisogno di fiducia e lealtà); Nicolò Pollari (L’attività di Intelligence è irrinunciabile. La strategia della Via della Seta si conosce dal 2013); Alberto De Toni (L’Intelligence è uno strumento per comprendere la complessità. Definire le competenze del corso di laurea); Michele Valensise (Diplomazia e Intelligence sono complementari. L’Europa non deve essere un comodo capro espiatorio delle criticità); Carlo Jean (Il realismo geopolitico); Antonio Selvatici (La strategia cinese della Nuova Via della Seta è un caso di scuola di mancata informazione); Antonio Teti (Elevare il livello culturale della sicurezza informatica. La comunicazione attraverso i pizzini può paradossalmente rappresentare la modernità?), Alfio Rapisarda (Sempre più importante il ruolo dei Security Manager). Il Master in Intelligence, promosso dal Dipartimento Culture Educazione e Società, è giunto alla decima edizione e le domande di ammissione scadono il 30 ottobre 2020.

Michele Caccamo racconta le “Lamentazioni prima dell’amore”

TAURIANOVA (Rc) – È stato appena pubblicato il libro “Lamentazioni prima dell’amore” di Michele Caccamo per la casa editrice Elliot che sarà presentato a Taurianova in Piazza Italia, sabato 19 settembre alle ore 18.30. 

Un libro che racchiude in sé la sofferenza e il dolore della società per pensiero e voce di un solo uomo.

L’autore porta la denuncia umana a una sorta di confessione quotidiana. Piccole o grandi riflessioni su ciò che siamo diventati, su ciò che potremmo essere. L’opera si snoda su due binari, il primo rivolto alla realtà imposta e subita l’altro a una immaginaria vita fatta di amore e sentimento. Una forma di lotta sentimentale dove non sempre l’amore riesce a sconfiggere il male. 

«Le lamentazioni sono i soliloqui di un uomo esiliato dalla propria vita, bruciato dalla rabbia verso un’umanità brutale e farisea, violato nell’innocenza dell’amore. Espressioni di un dolore sacro e iconoclasta – afferma Michele Caccamo – questi vortici della mente si trasformano, attraverso un gioco introspettivo, in pensieri d’amore, ribaltando continuamente il punto di vista per dare un nuovo senso alla vita».

La scrittura pittorica di Caccamo costruisce immagini che sfidano la percezione del reale per trasformare la banalità del quotidiano in indizi di verità. 

È un lavoro di denuncia sociale, un richiamo forte alle nostre responsabilità. 

Organizzata dalla Consulta delle Associazioni di Taurianova nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti, la presentazione sarà l’occasione per ripercorrere con l’autore in dialogo con Filippo Andreacchio, Presidente della Consulta, il suo lavoro sottile, distinto tra fasi di collera e di elevazione spirituale. Una scrittura poetica ma anche e soprattutto rabbiosa.

Al Premio Sila’49 la presentazione della “Città sommersa” di Marta Barone

COSENZA – Continuano gli appuntamenti del Premio Sila ’49. Nell’ambito delle presentazioni dei libri della decina 2020, venerdì 18 settembre sarà la volta di Marta Barone e del suo “Città Sommersa”.
A dialogare con l’autrice Francesco Graziadio.
L’appuntamento è per venerdì 18 settembre alle ore 18, nel meraviglioso Anfiteatro naturale della Villa Vecchia, nel centro storico di Cosenza.

Premio Sila ’49, si parte con il libro del sociologo Paolo Jedlowski

COSENZA – Sarà il sociologo di fama internazionale e calabrese d’adozione, Paolo Jedlowski, ad aprire con il suo romanzo “Intanto” la serie di dieci presentazioni dei libri finalisti della nona edizione del Premio Sila ’49.

«Ancora una volta scegliamo il centro storico di Cosenza e l’incantevole Piazza dei Follari – dice Gemma Cestari, direttrice del Premio – per questo che per noi è davvero un evento. Perché segna l’inizio dell’edizione 2020 e perché ci riporta nella nostra dimensione ideale, dopo mesi di incertezze: la cultura per la gente, la letteratura a portata delle persone, della città. Sempre nel rispetto del distanziamento e con le giuste cautele, abbiamo pensato un evento partecipato, vivo, coinvolgente».

Protagonista dell’incontro, oltre all’autore, un altro accademico Ercole Giap Parini, professore associato di Sociologia Generale all’Unical che dialogherà con Jedlowski e raccoglierà gli spunti dalla platea dei presenti.

La presentazione avrà luogo giovedì 3 settembre alle 18, in piazza dei Follari.

“L’Avventura di Andreatta in Calabria”, a Castiglione la presentazione del libro di Bartucci

CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Il libro di Franco Bartucci “L’Avventura di Andreatta in Calabria – Un Campus per competere nel mondo”, pubblicato dalla Pellegrini Editore,  Premio Troccoli 2019 per la sezione ricerca, sarà presentato giovedì  6 agosto, alle ore 21,30, in Piazza della Concordia di Castiglione Cosentino.

L’iniziativa è organizzata dall’Amministrazione comunale di Castiglione Cosentino, dall’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria” e dalla locale associazione della Pro Loco. Vuole essere una buona occasione per conoscere l’Università della Calabria e le sue radici per un percorso di sviluppo del territorio dell’area della Media Valle del Crati e della Calabria.

L’incontro si aprirà con gli interventi di saluto da parte del sindaco Salvatore Magarò, del Presidente dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria, Patrizia Piro e della presidente della locale Pro Loco, Natalia Lio.

Insieme all’autore, interverrà anche Piero Fantozzi, professore emerito dell’Università della Calabria, docente di Sociologia Politica, fu uno dei primi ad arrivare in Calabria fin dal primo anno accademico dell’Ateneo di Arcavacata, risalente al 1972/73. Il dibattito sarà moderato da Lindo Giglio, giovane laureato Unical residente a Castiglione Cosentino.

Proprio i laureati Unical di Castiglione Cosentino avranno modo di ritrovarsi per rinnovare ricordi e memoria sul loro percorso di studio nel campus universitario di Arcavacata ed instaurare un rapporto sinergico di collaborazione con l’associazione, che ha inteso collaborare con il Sindaco di Castiglione, Salvatore Magarò, nel promuovere tale iniziativa, utile a dare alle ultime generazioni una memoria di conoscenza e continuità con il passato e le motivazioni di nascita dell’Università della Calabria, che ha avuto nel primo Rettore, Beniamino Andreatta, uno dei suoi padri fondatori.

A tale fine sono stati individuati i primi quindici laureati UniCal del Comune di Castiglione Cosentino che risultano così distribuiti per corso di laurea e anno di conseguimento del titolo: 1) Arcuri Rosa Maria – Lettere e Filosofia (1977); 2) Nigro Libero – Ingegneria ( 1978); 3) Vetere Francesco – Fisica (1978); 4) Stellato Gaspare – Scienze Economiche e Sociali (1978); 5) Lio Dora – Scienze Naturali  (1979); 6) Lio Bruno Claudio – Ingegneria (1980); 7) Intrieri Francesco – Ingegneria  (1981); 8) Franco Alfonso – Fisica (1981); 9) Gallo Giuseppe –  Scienze Naturali  (1981); 10) Intrieri Francesco – Ingegneria ( 1981); 11) Biasi Elisa Lucia – Filosofia  (1982); 12) Mazzei Francesco – Ingegneria  (1984); 13) Ferrari Mauro – Ingegneria  (1986); 14) Mandarino Mara Luisa – Lettere ( 1986); 15) Franco Flavio – Matematica ( 1986).

In edicola “Mare della Calabria”, la guida di Repubblica sulle coste calabresi

CATANZARO – Storia, arte, cultura, benessere, tradizioni, enogastronomia, bellezza e il mare che si snoda per 800 km di costa. Questo è tanto altro della Calabria in versione post-covid viene raccontato nella guida di Repubblica in edicola da circa una settimana.

Alla scoperta di una delle coste più belle d’Italia 

«Il nostro intento – sottolinea infatti il presidente Santelli nella sua introduzione alla Guida – è anche quello di favorire un turismo regionale di prossimità, per giovani e famiglie, proporre un turismo esperienziale per far sì che in questa ripartenza i calabresi possano riscoprire quello scrigno di bellezze ancora in parte sconosciuto che è la Calabria».

Una Guida innovativa dedicata al mare e ai luoghi piu suggestivi della Calabria per accompagnare i viaggiatori durante le vacanze di questa estate complicata.

«Abbiamo costruito una Guida di Repubblica nuova – spiega il direttore delle Guide, Giuseppe Cerasa – che costeggia tutto il perimetro di una regione quasi interamente circondata dal mare e con un entroterra di riferimento ricchissimo di tradizione, arte, odori, colori e storie».

La Regione Calabria detiene il 10% dell’intero patrimonio costiero d’Italia e presenta la più grande ed esclusiva varietà di spiagge formate da rocce e sabbie con il susseguirsi di baie, promontori, bianche spiagge e mare cristallino.

La nuova Guida di Repubblica segue le coste della Calabria per scoprire ristoranti, botteghe del gusto, dimore di charme, ma anche itinerari da non perdere, lidi, borghi, attività sportive e punti panoramici. Trovano inoltre spazio anche le storie di produttori e di artigiani del gusto, oltre ai percorsi da non perdere verso l’entroterra e le ricette di mare degli chef.

Ospita anche uno speciale e personale percorso lungo la costa scritto dal giornalista Giuseppe Smorto, che parte dall’estremo nord tirrenico di Praia fino all’estremo nord ionico con Rocca Imperiale. «Con la fantasia, in auto, a piedi ma soprattutto in treno: perchè spesso la costa irrompe dal finestrino, una cartolina movimento della spiaggia, il bambino che saluta, lo squarcio abbagliante dopo la galleria, il vagone che quasi tocca agavi e fichi d’India».

La Guida, già in edicola da mercoledì 29 luglio (10,90 euro + il quotidiano), è in vendita anche in libreria e online, su Amazon, Ibs.it e sullo store digitale (www.ilmioabbonamento.gedi.it).

Sette autori per l’ultima pubblicazione Socint “Studi di Intelligence. Analisi sugli effetti della pandemia”

RENDE (CS) – Poco più di un anno dopo la pubblicazione di “Studi di Intelligence. Una visione sul futuro” (2019, edito da Rubbettino), da un’idea di alcuni dei ricercatori del Laboratorio di Intelligence dell’Università della Calabria nasce “Studi di Intelligence. Analisi sugli effetti della pandemia”, ricerca a più mani pubblicata per il portale editoriale della Società Italiana dell’Intelligence, associazione scientifica che promuovere la cultura e lo studio dell’intelligence in Italia.

Il corposo saggio raccoglie diverse riflessioni sul delicato momento storico che stiamo vivendo, con uno sguardo alle prospettive future nei settori nevralgici della società. Un volume nato nella pandemia, sugli effetti della pandemia.

L’opera collettanea – la cui prefazione è stata curata da Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere titolare dell’Organo Centrale di Sicurezza della Presidenza della Repubblica, e l’introduzione redatta da Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence e direttore del Master di II livello in Intelligence dell’Università della Calabria – contiene saggi sulla crisi economica e sanitaria (a cura di Roberta Calderazzo), sulle ricadute dell’emergenza sanitaria nel contesto penitenziario (di F.G. Christian Costantino), sugli effetti della pandemia sul crimine organizzato (Giovanni Gambino), sulle profonde ricadute economiche dell’emergenza (Carmelo Idà), sulle implicazioni del lock-down nello sport e nel calcio italiano (Andreina Morrone), sulle conseguenze della pandemia sui social network con il contagio della disinformazione (Antonio Sapio) e sulle questioni legate alla privacy e alla comunicazione dei dati personali al tempo del Coronavirus (Alessandra Speranza). “Studi di Intelligence. Analisi sugli effetti della pandemia”

Analizzando informazioni da fonti aperte e documenti ufficiali prodotti da entità governative e sovranazionali, da centri studi e istituti statistici, gli autori hanno studiato, ciascuno per il proprio ambito, aspetti rilevanti della condizione socio-economica del nostro Paese in questo difficilissimo momento, soffermandosi su alcune tematiche in particolare e con uno sguardo rivolto anche al contesto internazionale.

Come si legge nell’introduzione curata dal professor Mario Caligiuri «gli studi presentati in questa pubblicazione costituiscono un contributo utile dal punto di vista scientifico e culturale alla comprensione di fenomeni decisivi, analizzati attraverso la chiave di volta dell’intelligence che è il campo di battaglia dove si vince o si perde la guerra del futuro».

Infine, la raccolta esprime un originale risvolto pedagogico. Le illustrazioni della prima e della quarta di copertina sulla lotta al virus sono opera dei piccoli Gaspare Gambino e Maya Costantino.

Qui il Pdf: https://press.socint.org/index.php/home/catalog/book/2020_07_calderazzo_et_al

Scuola, è uscito “Registro (s)connesso. Riflessioni sulla didattica a distanza”

COSENZA – Da oggi nelle librerie e – a battesimo al Museo dei Brettii e Degli Entri – “Registro sconnesso”, libro a più mani, a cura di Alessandro Citro, Giorgio Marcello, Andrea Bevacqua (per Dignità del Lavoro Edizioni, sull’esperienza della Didattica a Distanza.
Nel testo sono presenti interventi di dirigenti, insegnanti, genitori, studenti ed educatori, per una riflessione che aiuta a capire cosa è successo e cosa si è fatto e prova a individuare la strada che porta verso la scuola del futuro.

Di seguito la sinossi

«Perché scrivere un libro a più mani sulla DaD? Intanto perché ciò che è accaduto nella scuola negli ultimi quattro mesi, conseguenzialmente legato alle vicende purtroppo letali del Covid-19, rappresenta un unicum. È la prima volta da quando è nata la scuola repubblicana, la scuola della Costituzione, che per svolgere le attività didattiche non si entra nelle aule scolastiche. È la prima volta che gli edifici scolastici si svuotano e appaltano, per così dire, la loro funzione operativa a un altro sistema logistico e alternativo che è quello della lezione on-line, la lezione a distanza tramite il vettore digitale. È superfluo dire che nessuno nel mondo della scuola, ma anche negli altri settori sociali, era preparato a uno scenario del  genere, sebbene in alcuni casi limitati si erano già sperimentate le lezioni a distanza.
Dunque, la connotazione emergenziale legata alla situazione sociale nazionale ed extranazionale ha determinato questa scelta, pena lo stallo totale del mondo scolastico. Nel libro non si sono volute sottolineare in maniera cronologica o temporale le varie fasi di questi ultimi quattro mesi, questo è negli archivi ormai della cronaca e tra un po’ della storia, vista la novità della situazione e vista la amplificazione comunicativa delle scelte politiche riguardanti la realtà scolastica. Nel libro si è voluto piuttosto determinare il riflesso emotivo e personale riguardante lo scombussolamento di chi vive la scuola giornalmente: dirigenti scolastici, docenti curriculari e di sostegno, studenti, genitori, educatori e sindacalisti. Le loro testimonianze raccolte nel libro fotografano questa nuova realtà della scuola on-line, tracciandone in maniera panoramica e spesso esaustiva i limiti, le risorse, i vincoli, le prospettive, le criticità. Così come per gli altri settori della società anche la scuola ha vissuto
un momento corale, condiviso, partecipato e si è dovuta adeguare al lockdown e al distanziamento sociale. Si trovano i vissuti dei ragazzi, specialmente si sottolineano gli stati d’animo dei maturandi che trasmettono lo “scippo” a cui sono stati sottoposti, lo strappo di una pagina del diario esistenziale e scolastico tracciato da sempre dalle precedenti generazioni e che invece loro hanno vissuto per sottrazione. Un Esame di Stato monco sia nei contenuti sia negli aspetti logistici. Una sorta di notte fonda prima degli esami. Il grosso delle testimonianze del libro è offerto dai docenti. Ci sono un po’ tutti. Insegnanti di varie parti d’Italia e dei vari ordini e gradi della scuola. Ognuno ha testimoniato in maniera personale la propria percezione riguardo la scuola on-line ma forse la linea condivisa di questi interventi potrebbe risiedere nello spaesamento e nella mole di energia adottata per affrontare la nuova realtà. Si è trattato di un esperimento di didattica immersiva e
totalizzante in cui i docenti non si sono mossi per un astratto senso del dovere ma dalla passione per un ruolo che li ha visti protagonisti attivi e decisivi di una nuova alleanza intergenerazionale. Il modello precedente della scuola fuori dal mondo casalingo è ribaltato; la scuola entra e si piazza fra le mura di casa. Una rivoluzione di modello sociale che determina dinamiche, usi, costumi inesplorati ma soprattutto da decifrare. Anche le testimonianze dei dirigenti scolastici offrono un ventaglio interpretativo sul nuovo teatro scolastico di cui loro sono i referenti principali e dalla cui visuale rimodulano i nuovi parametri con cui guidare la comunità educante. Anche la voce degli educatori -spesso dimenticati – è presente nel testo, così come l’aspetto genitoriale che coincide in vari interventi dei docenti. Non ultimo il punto di vista di chi vive il sindacato della scuola. Dunque un quadro riassuntivo che, al di là delle macro politiche decise e calate dai decisori ministeriali, raccoglie le voci decisive della scuola operativa, quella del centro città e quella delle periferie, quella dei licei e quelle delle scuole professionali, quella del Nord e quella del Sud, in definitiva le voci radicate e profonde di chi molte volte accusato di afonia lo è diventato perché non ha ricevuto un ascolto attento ed empatico».