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[#DisneyPlus] Ecco il catalogo del nuovo servizio streaming DisneyPlus

Presentato ufficialmente il nuovo servizio streaming Disney Plus.

Durante l’Investor Day, Disney ha svelato maggiori dettagli circa il lancio e i costi della sua nuova piattaforma streaming DisneyPlus. Il catalogo annunciato si lancia in una spietata competizione con altri colossi dello streaming come Netflix e Amazon Prime Video.

Al lancio del servizio, il 12 novembre negli USA, saranno disponibili 7500 episodi, 25 serie originali, 500 film (di cui 100 molto recenti, a un anno circa dall’uscita nelle sale), per arrivare poi a una media di 50 contenuti originali all’anno, tutti scaricabili sull’app. Il servizio sarà disponibile su numerose piattaforme come Apple TV, Xbox One, Nintendo Switch, Chromecast, SmartTv, Mobile e Pc.

Da subito, troveremo le 30 stagioni dei Simpsons, ormai di proprietà Disney dopo l’acquisizione della Fox. Sulla piattaforma saranno poi distribuite tutte le prossime nuove uscite dei franchise Marvel, Lucasfilm, Walt Disney Studios, Disney Pixar. Perciò, già al lancio vedremo già tutti i film della saga di Star Wars, la library di Disney Channel e 250 contenuti di National Geographic, anch’essa acquisita di recente.

Questa la lista completa dei prodotti originali.

STAR WARS

  • Star Wars: The Clone Wars – Stagione 7
  • The Mandalorian
  • Cassian Andor – Serie prequel di Rogue One
  • Una docuserie sugli artisti che lavorano a Star Wars

MARVEL

  • WandaVision, con Elizabeth Olsen e Paul Bettany – Disponibile nel 2020
  • Loki, con Tom Hiddleston – Disponibile nel 2020
  • Falcon & Winter Soldier, con Sebastian Stan e Anthony Mackie
  • Hawkeye, con Jeremy Renner – Disponibile nel 2020
  • What if? – Serie animata supervisionata da Marvel Studios e Kevin Feige
  • Marvel’s 616 – Docuserie dedicata al mondo Marvel
  • Marvel’s Hero Project – Docuserie dedicata al lavoro di alcuni giovani e al loro progetto per la comunità

DISNEY

  • High School Musical: The Musical – The Series – Docuserie in 10 episodi ambientata nel liceo in cui sono stati girati i film e dove è in allestimento un musical ad essi ispirato
  • Mighty Ducks – Adattamento tv del film
  • Ink & Paint- Docuserie in 8 episodi dedicata alle impiegate della Disney Animation
  • Be our Chef – Cooking show ambientato a Walt Disney World
  • Cinema Relics: Iconic Art of the Movies – Serie antologica dedicata a costumi e oggetti di scena iconici dei film Disney
  • Docuserie dedicata ai Disney Imagineering
  • Muppets Live Another Day, con Josh Gad
  • Book of Enchantment – Serie basata sui romanzi di Serena Valentino
  • Diary of a Female President – Serie scritta da Ilana Pena e prodotta da Gina Rodriguez
  • Secret Society of Second Born Royals – Serie sci-fi scritta da Alex Litvak e Andrew Green
  • The Sandlot – Reboot del classico
  • Into the Unknown: Making Frozen 2 – Docuserie dedicata al sequel di Frozen

PIXAR

  • Monsters at Work – Serie di Monsters & Co. con le voci di John Goodman e Billy Crystal
  • Forky Asks a Question – Serie di corti dedicati al personaggio di Toy Story 4
  • Il corto Lamp Life
  • Docuserie dedicata alla Pixar

NATIONAL GEOGRAPHIC

  • The World According to Jeff Godlblum – Serie
  • The Magic of the Animal Kingdom – Serie di documentari dedicati agli animali di Animal Kingdom
  • Earthkeepers
  • (Re)Connect
  • Rogue Trip
  • Shop Class

 

 

 

 

[#NerdReview] Le terrificanti avventure di Sabrina parte 2, la recensione

E’ da poco uscita su Netflix la seconda parte delle Terrificanti avventure di Sabrina, serie ispirata al celebre telefilm anni ’90 e che trova riscontro anche in un’avventura a fumetti dell’Archie Comics.

Abbiamo vissuto tutte d’un fiato le 9 puntate di questa seconda stagione, tanto attesa dai fan del genere horror/adolescenziale, giungendo a idee abbastanza contrastanti sul godimento di questa serie. Ma partiamo da principio e delineiamo la trama degli episodi. Ovviamente, attenti agli spoiler!

La Trama

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Ci siamo lasciati nella prima stagione con tre rivoluzioni importanti per Sabrina: la firma del libro del Signore Oscuro, la separazione da Harvey Kinkle e la decisione di addentrarsi anima e corpo nell’accademia delle arti oscure.
Ora Sabrina, con un look molo più dark, decide di studiare seriamente la magia, immergendosi totalmente nella vita dell’accademia, prendendo una pausa dalla Baxter High. In questo suo percorso viene ostacolata da lord Blackwood, figura maschilista e conservatrice. Con il prosieguo degli episodi si fa chiarezza sul reale rapporto tra la protagonista e il Signore Oscuro, legame che porterà a far luce sul destino dei poveri genitori di Sabrina e sullo scopo che coinvolge la giovane in una profezia apocalittica.

Il Commento

Le atmosfere di questa seconda parte si sono fatte molto più cupe rispetto alla precedente, le ambientazioni hanno dato piena soddisfazione ai fan del dark, creando contrasti forti tra il mondo chiaro degli umani e quello cupo delle streghe. Se nella prima parte si sono appena delineati i tratti dell’accademia delle arti oscure, in questa seconda stagione ne abbiamo una visione completa. I personaggi finalmente trovano uno spazio di approfondimento, acquisendo pregi e difetti. La protagonista in sé mostra i tratti tipici di un’adolescente in cerca di risposte, pronta in prima persona a sacrificarsi per chi le sta accanto. In alcuni casi è esasperata la consapevolezza di essere una strega, con poteri troppo grandi per una sedicenne, ma ciò servirà a demistificarla, rendendo ancora più forti i suoi connotati umani. Per quanto riguarda Nicholas Scratch, nuovo fidanzato di Sabrina e stregone, servirà a distaccarla e a spingerla a compiere decisioni sul sentiero magico, creando non pochi dubbi nella testa della giovane donna.

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Altra figura di spicco sarà quella di Miss Lilith/Wardwell. Antagonista perfetta, Miss Satana è un personaggio con una forza incredibile, che spingerà Sabrina a compiere inconsapevolmente il cammino voluto dal Signore Oscuro,  trovandosi al suo fianco in risvolti anche inaspettati. In questa seconda stagione ne apprezziamo la sensibilità, il cuore ferito e la forza di donna indipendente, la stessa che si era inchinata al cospetto di Lucifero e che ora potrebbe essere pronta a dominare l’Inferno. Non a caso, la donna sarà in grado di creare un “uomo” da uno spaventapasseri, un Adamo che potrà camminare ed eseguire il suo volere grazie alla presenza di una costola di Lilith al suo interno, un richiamo biblico che capovolge i ruoli.

I temi trattati sono molteplici, quello più evidente è la sfumatura altamente femminista della serie, che trova terreno fertile in un’opera dedicata al mondo della stregoneria: di contro, Lord Blackwood è la sfaccettatura del maschilismo e della disparità di genere per eccellenza. Sabrina sarà quella lancetta che farà crollare il predominio del mago sull’accademia, contrastandone il potere e spingendolo verso equità con la forza dell’intelletto. Altro chiaro segnale del maschilismo è esercitato nei confronti di zia Zelda, sposa/bambola di Lord Blackwood, sarà la famiglia a liberarla dalla soggezione dell’uomo.

Altro tema, vicino alla disparità di genere, sarà quello che coinvolgerà Susie Putnam, che non riesce a riconoscersi nel mondo femminile e deciderà di diventare Theo. Una storia che ha un inizio travagliato, fatto da un inizio discriminatorio all’interno della scuola, che trova confortante e giusto epilogo nell’accettazione e le scuse da parte di chi la perseguitava. 

Il ritmo delle puntate è travolgente, i colpi di scena si susseguono con velocità, lasciandoci alcune volte frastornati, ma comunque attaccati allo schermo. Le nuove capacità di Sabrina portano un dislivello ai limiti del blasfemo, in alcuni casi, nella narrazione della storia. Ma stiamo parlando comunque di una serie rivolta ad adolescenti, quindi stemperata in alcuni casi con trovate ironiche anche abbastanza ridicole. Sto parlando delle sfide poste dal Signore Oscuro alla giovane strega, che spesso e volentieri non verranno accomodate per incomprensibilità e leggerezza.

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I risvolti creepy non mancano, soprattutto quelli che la coinvolgeranno sia Lilith che la stessa protagonista, ma ne sentivamo anche il bisogno. Il sangue scorrerà a fiumi, la morte è un elemento che comunque non può scostarsi da una serie che punta al mondo horror, ma non tutto è irreversibile.

Il punto di debolezza

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Il punto di debolezza per eccellenza della serie è, a mio avviso, il Signore Oscuro. Una figura che si mostra in fin dei conti debole nella sua manifestazione finale. Avevamo aspettative alte: Lucifero è stato venerato per secoli, nella sua chiesa, eppure è il più umano di tutti, tanto da farsi prendere sotto scacco dagli altri personaggi della serie.

Comparto tecnico

Per quanto riguarda gli effetti speciali adoperati nella serie, abbiamo un’impennata di qualità eclatante: l’accrescimento di poteri ha richiesto una forza di effetti incredibile, che è stata degna delle aspettative. Le musiche ci mantengono in quel mood cupo, con uso di bassi e archi che creano la giusta tensione nello spettatore.

In conclusione

Sabrina è un’opera godibile, che intrattiene lo spettatore adolescente tanto quanto il nostalgico degli anni ’90. Le donne sono la forza che spingono la trama a una risoluzione, toccherà alle Spellman ricostruire la chiesa della notte e a Lilith l’inferno stesso. Alcuni buchi di trama ci lasciano spaesati, ma nulla di rilevante a tal punto da non farci apprezzare la serie. La terza stagione vedrà l’inizio delle riprese questo 29 aprile, intanto è certa la conferma anche di una quarta stagione.

Gli episodi della prima e seconda parte della serie sono disponibili su Netflix.

 

Miriam Caruso 

[#NerdSeries] Giro di boa per American Gods: vale la pena continuare?

Lunedì 8 aprile ha segnato un traguardo importante per la serie tv di casa Starz, American Gods.

La serie ha infatti superato metà stagione, arrivando al quinto episodio. La domanda che però ci si pone è: come ci è arrivata?

Arrancando. Questa seconda stagione si trascina episodio dopo episodio con pochi colpi di scena a tenere alta l’attenzione. Diluisce le scene con lunghi dialoghi che, seppur pregnanti di significato, si protraggono con lunghe pause che rubano minuti preziosi ai fatti e alle rivelazioni.

PROTAGONISTI VECCHI E NUOVI

Il protagonista di American Gods, Shadow (Ricky Whittle), si muove in modo caotico, facendo un passo indietro nella sua consapevolezza a inizio stagione proprio quando, al termine della prima, c’era la speranza di vedere un miglioramento. Molto spesso è KO o comunque inabilitato e perfino il flashback che dovrebbe raccontare la sua storia si rivela molto noioso. C’è però da dire che se il protagonista è fiacco, i comprimari e i personaggi secondari dominano la scena e si rivelano capaci di grandi prodezze.

Laura Moon (Emily Browning) e Mad Sweeney (Pablo Schreiber) si mostrano molto più centrali nella stagione, caratterizzati da una crescita sia nel rapporto che come singoli. Tuttavia, manca il ritmo incalzante e umoristico dei racconti della prima stagione. Manca l’azione contestualizzata che spesso viene ridotta a combattimenti con ondate di nemici che vengono eliminati come burro. Manca un Odino (Ian McShane) carismatico, che viene superato perfino da Anansi (Orlando Jones) e Bilquis (Yetide Badaki) che si mostrano più decisi nell’interpretazione e nel manovrare i fili della trama.

Tra i nemici, vediamo una blanda interpretazione per quanto riguarda Media che, se nella prima stagione, è una spanna al di sopra sia di Mr. World che di Techboy, con la sua riconfigurazione si svilisce in apparizioni con poche righe di dialogo e un unico “assolo” nell’episodio 3. Techboy (Bruce Langley) è di sicuro il protagonista tra le divinità moderne e riesce nell’intento di superare l’atteggiamento da bambino capriccioso che si era imposto dalla prima stagione e si arriva perfino ad empatizzare con lui.

IL PUNTO SU METÀ STAGIONE

In parole povere, sembra essere una seconda stagione dedicata maggiormente ai personaggi secondari che ai principali. Questo però non vuol dire che le idee e la filosofia dietro gli episodi non vengano espresse a dovere. Tematiche come la globalizzazione, la privacy e la sicurezza sono trattate con metafore attuali. Ancora, la battaglia per la libertà razziale viene espressa in maniera eccellente dal trio Anansi, Bilquis e Ibis. Per questo sicuramente dovremmo ringraziare l’autore originale dell’opera, Neil Gaiman, poiché le tematiche vengono trattate in maniera simile al testo originale.

La fotografia è ancora eccellente, la costruzione delle scene è buona e anche il montaggio è ottimale insieme al comparto sonoro e le musiche. L’unica pecca è nella struttura degli episodi che con la loro lentezza rovinano la godibilità della serie.

Speriamo in una ripresa nella seconda parte della stagione di American Gods e che Charles “Chic” Eglee, showrunner del terzo capitolo, riesca a fare meglio per questa serie che merita di essere trattata con i guanti d’oro.

Daniele Ferullo

[#Games] Hearthstone, l’ascesa delle ombre nell’anno del Drago

Il gioco di carte collezionabili marchiato Blizzard, Heartstone, si prepara a grossi cambiamenti.

Da pochi giorni siamo ufficialmente entrati nell’anno del drago, che stravolgerà cosi tanto il gioco dal sentire l’esigenza di rilanciarlo, altrimenti continuerà con la sua lenta discesa.
L’anno del drago comporterà la dovuta rotazione nel formato Wild delle espansioni di Un’Goro, Trono Ghiacciato, Coboldi e Catacombe, più alcune carte del set classico finite nella Hall of Fame.
Il grosso cambiamento di quest’anno è appunto il precedente che si è creato con l’entrata nella Hall of Fame di tutte le carte con la meccanica Pari/Dispari uscite con l’espansione di Boscotetro (che sarebbero quindi dovute ruotare tra 1 anno), scelta dovuta all’eccessiva forza di queste carte, che avrebbero mantenuto un meta stagnante anche nell’anno a venire.
Comunque anche gli scontenti non avranno da lamentarsi, dato che per queste carte riceveremo un rimborso di polveri pari al costo pieno di creazione della carta. Durante questo anno avremo di nuovo 3 espansioni e, grazie al primo teaser, magari i più esperti della storia di Warcraft potranno risalire ai nomi di esse.

hearthstone-teaser

Questa volta avranno una storia che le legherà e che scopriremo durante il 2019, anche grazie al ritorno dell’avventura in singolo che si potrà sbloccare tramite acquisto (valuta reale o gold in gioco).

La prima espansione dell’anno è L’ASCESA DELLE OMBRE

hearthstone

In questa prima parte di storia vediamo alcuni dei villain dell’universo di Hearthstone riunirsi per formare la lega del male e conquistare Dalaran.

Questa espansione porterà diverse novità iniziando dalle 135 nuove carte:
• I lacchè: servitori 1/1 ottenibili solo tramite effetti di altre carte, hanno gridi di battaglia abbastanza casuali;
• I piani: carte che si potenziano mentre le si tengono in mano;
• Le magie gemelle: magie che una volta usate, mettono in mano una copia della stessa.
• Il formato arena sarà più variabile: durante il corso dell’anno le carte disponibili per la creazione del mazzo saranno diverse.

Approfittate di questo tempo per salutare i vostri amati/odiati Death Knights.
Possa il dio Yogg essere con tutti noi durante le prime sbustate.

Giulio Ciambrone

Note D’Artista, cinque giorni dedicati ad Alfonso Rendano

COSENZAI cinque giorni dedicati ad Alfonso Rendano si sono conclusi il 5 Aprile, in concomitanza con l’anniversario della sua nascita.

Note D’artista, l’evento organizzato dall’associazione Gommalacca e patrocinata dal Comune di Cosenza, si è così concluso nel migliori dei modi nella sala Quintieri insieme a tutti gli studenti dei workshop, gli insegnanti e ad un gran numero di spettatori illustri tra cui anche l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Maria Francesco Corigliano.

La serata finale ha avuto inizio alle 19 insieme a Quirino Calderone, Roberta Bordone e Gianluca Gallo, che hanno espresso la loro arte attraverso disegni a tema musicale, successivamente si è esibito il Parco Tommaso Campanella che ha messo in scena la pièce “Le melodiose note del Rendano” durante il quale gli spettatori hanno potuto ascoltare la storia del compositore Alfonso Rendano attraverso le parole, i costumi e la professionalità degli attori teatrali. Al termine della rappresentazione sono entrati gli studenti del Liceo musicale I.S.S. Lucrezia Della Valle, i quali hanno fatto ascoltare il prodotto dei tre giorni di Workshop insieme a Dario Della Rosa su Alfonso Rendano, in una esecuzione impeccabile sia del brano del compositore e pianista “Chant Du Paysan” sia del famoso secondo brano “O fortuna” tratto da Carmina Burana. Durante il concerto scorrevano sullo schermo i disegni del Workshop di ritratto d’autore, tenuto da Roberta Bordone, che hanno mostrato il pianista e la sua storia attraverso stili diversi e complessi.

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Dopo gli applausi si sono riuniti sul palco Dario Della Rosa e i membri del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio”, riproducendo in chiave jazz quattro famosi brani di Rendano e donando un tocco di modernità alle composizioni classiche. Francesco di Bella si è poi aggiunto all’ensemble, dando inizio al concerto a cui, dopo una pausa, si è aggiunto anche l’ISS Lucrezia della Valle, concludendo così la serata in un’atmosfera che univa l’armonia dell’acustico e la delicatezza degli archi.

Questi cinque giorni sono stati ricchi di cultura e hanno radicato negli studenti e negli spettatori la conoscenza su di un artista che si stava perdendo nei meandri del tempo e dei libri di storia. L’evento Note d’artista è riuscito a ridare tridimensionalità ad Alfonso Rendano, consegnando al contempo un messaggio importante: l’importanza della conservazione della memoria storica e culturale del territorio calabrese.

Daniele Ferullo

[#Manga] Paradise Kiss, la recensione dell’opera di Ai “Nana” Yazawa

Paradise Kiss è un manga che non ha bisogno di presentazioni.

Uno dei maggiori successi dell’amatissima Ai “Nana” Yazawa, che mescola in modo assolutamente perfetto il mondo della moda con la commedia romantica, più adulta rispetto agli standard dei manga josei (genere indicato alle giovani donne) nel periodo in cui è uscito. Paradise Kiss, infatti, è apparso per la prima volta serializzato sulla rivista giapponese di moda Zipper (citato spesso all’interno del manga) del 1999 al 2003, come spin-off dell’amatissimo “I Cortili del Cuore”, famosa opera dell’autrice da cui è stato tratto un anime di successo trasmesso anche in Italia.

LA TRAMA

La protagonista è Yukari Hayasaka, studentessa liceale in pieno periodo di esami preparatori per l’ingresso all’università, la cui vita viene sconvolta dall’incontro con quattro studenti dell’Istituto d’arte Yazawa. Yukari si innamorerà del loro leader, il carismatico Joji, che sconvolgerà la sua vita con una proposta inaspettata: sfilare come modella!

IL COMMENTO

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Vera protagonista è la moda: dal punk allo sweet lolita, dallo stile vittoriano a quello da dandy: ogni personaggio ha il suo stile ed è caratterizzato in maniera realistica e coinvolgente. In l’occasione dei suoi 20 anni, anche la Planet Manga ha deciso di ristampare in un unico e corposo albo tutti e cinque i volumi della serie, sostituendo l’edizione deluxe uscita nel lontano 2008, ormai fuori catalogo.

L’edizione si presenta con una copertina gialla su cui risaltano gli splendidi disegni dell’autrice, anche se il bianco scelto per il titolo risulta un po’ troppo “sgargiante” accostato a un colore come il giallo (seppur non crei particolari problemi di lettura); la copertina cartonata e ruvida al tatto e non è stata forse la scelta ottimale in cui contenere questa enorme quantità di pagine (poiché è molto morbida e la paura che si possa piegare e rovinare costringe il lettore a fare più attenzione quando lo si maneggia), ma tutto sommato fa il suo dovere, rendendone l’apertura comoda e non difficoltosa.

All’interno le pagine sono bianchissime, ma anche sottilissime, molto più dell’edizione deluxe che invece risultano più resistenti (anche se di qualità inferiore); i dialoghi, molto piccoli all’interno dei baloon nelle edizioni precedenti, qui sono stati ingranditi e ciò permette una lettura più godibile e meno stancante; tuttavia, risulta evidente che non c’è stato un lavoro di revisione degli stessi e sono presenti errori di battitura che (probabilmente) erano presenti anche in passato. Anche la dimensione in altezza è rimasta invariata.

In sostanza, è un’edizione senza infamia e senza lode, equilibrato dal punto di vista della qualità –prezzo (25 euro), seppur sarebbe stata gradita qualche pagina a colori e un’attenzione in più per correggere sviste che avrebbero reso vincente la riedizione di un’opera di questo calibro.

Vittoria Aiello

Fumettart Festival, il 3-4-5 maggio la prima edizione a Melito di Porto Salvo

Nei prossimi 3-4-5 maggio si terrà la prima edizione di “FumettArt Fest”, il prima fiera del fumetto di Melito di Porto Salvo.

La fiera è organizzata da FumettArt Academy la nuova realtà accademica legata al mondo del fumetto a Reggio Calabria e l’ Associazionene Culturale Circolo Meli di Melito di Porto Salvo, che da diversi anni ospita nella propria sede un corso di fumetto in continua crescita.

FumettArt Fest si propone di diventare un punto di riferimento per le fiere del fumetto nel territorio reggino e non solo, ospitando artisti del fumetto, mostre, gare di cosplay, youtubers, giochi di società e videogames, il tutto nella splendida cornice paesaggistica di Melito di Porto Salvo.

La fiera verrà divisa in diverse Micro Aree:

Area conference: dove si terranno secondo la programmazione workshop, masterclass, presentazioni, conferenze.
Artist Alley: dove si troveranno autori e case editrici.
Zona stand: dove si troveranno gli stand commerciali.

Il comune di Melito di Porto Salvo ha già dimostrato negli anni una particolare attenzione al mondo del fumetto e della cultura pop, divenendo nel tempo un luogo fertile per la crescita artistica di giovani talenti del luogo.

Per ulteriori informazioni, scrivere alla mail info.festfumettart@gmail.com  o visitare le pagina facebook ufficiali dell’evento Fumettart Fest e FumettArt Academy.

[#CiNerd] Shazam! – Recensione: la DC punta sulla leggerezza

Dal fumetto al cinema, Shazam! porta la gioia nel mondo DC.

Quando parliamo dell’universo DC Comics, siamo portati a pensare alle tinte scure di Batman, alla gravità delle scelte di Superman o alla lunga vita e le lotte di Wonder Woman.

Sebbene soprattutto con Aquaman la DC abbia provato a percorrere una strada più “allegra”, possiamo dire che Shazam! sia un passo ulteriore verso la spensieratezza e la meraviglia, cosa che solo un Capitan Marvel avrebbe potuto fare.

CHI È SHAZAM?

La storia di Shazam inizia tanto tempo fa. Il personaggio nacque nel 1940 in seno alla Fawcett Comics, ispirato al supereroe che stava diventando icona della cultura pop americana: Superman. Da allora, il personaggio è stato continuamente modificato nel corso dei decenni fino ad arrivare allo Shazam! visto al cinema. Per dire, durante un certo periodo in cui i diritti del personaggio non poterono essere legalmente mantenuti (prima si chiamava davvero Capitan Marvel!), molte altre case editrici provarono a cavalcare l’onda della sua enorme fama. Tuttavia, alla fine la spuntò la DC Comics che acquistò legalmente i diritti per la pubblicazione del personaggio, mentre la Marvel ottenne quelli per il nome. Così ebbe vita “Shazam!”.

TRAMA

Finita la premessa storica, iniziamo a parlare del film.

Billy Batson (Asher Angel) è un orfano che scappa da ogni famiglia in cerca della sua vera madre, che però non riesce a trovare. Viene adottato poi da una coppia che vive in una casa-famiglia e qui fa la conoscenza dei suoi nuovi fratelli e sorelle. Billy è solo un ragazzino di quindici anni, non ama la compagnia degli altri e ha sempre vissuto di espedienti, ma un giorno tutto cambia. Scappando da dei bulli incontra in metropolitana il mago Shazam (Djimon Hounsou) che gli trasferisce tutti i suoi poteri, diventando il campione del bene. Acquisiti poteri mitologici come la forza di Ercole, i fulmini di Zeus, la velocità di Mercurio e la resistenza di Atlante, Billy si trasforma nel suo massimo potenziale: una versione adulta (Zachary Levi) che mantiene la coscienza e l’intelligenza del ragazzo.

Nonostante i vari tagli alla storia originale, Shazam! si districa bene tra le tematiche spigolose della vita nelle case-famiglia, delle adozioni e della povertà. Le affronta con leggerezza, ma senza mai cadere nel ridicolo. Billy Batson infatti è abituato alla povertà e anche con i poteri di Shazam, più che fare il supereroe, cerca di guadagnarsi da vivere con balli e selfie a pagamento. Non ci sono nel film profondi buchi di trama, sebbene alcune scene lascino interdetti sulle scelte del protagonista, che sembra “istupidirsi” non appena apprende il concetto di famiglia. Difatti, ci troviamo davanti un film per famiglie, in cui l’affezione tra fratello, sorella e genitori fa da netto contrasto con la solita moda del supereroe che vuole lasciare il mondo all’oscuro della propria esistenza.

COMMENTO

Per quanto riguarda la parte iniziale del film, possiamo forse fare una piccola analogia con Spider-Man: Homecoming. Simile è l’atteggiamento di apprensione alla scoperta dei poteri in Peter Parker e Billy Batson ed entrambi contano su una spalla. Per Billy l’aiuto dell’amico “nerd” Freddy è fondamentale per comprendere quell’universo supereroistico che non conosce a fondo. Ricordiamoci, infatti, che il mondo in cui il film si sviluppa è condiviso con Superman, Batman, Wonder Woman… e ci sono molteplici riprove all’interno della pellicola stessa.

Tasto dolente è rappresentato dal villain. Non ci troviamo di fronte a un nemico di grande spessore, la sua storia è simile a quella di tanti altri e forse egli pecca di infantilità, anche più del protagonista stesso, che però ha quindici anni. Una visione estesa della storia originale del Dottor Sivana avrebbe sicuramente dato al personaggio una dimensione migliore rispetto a quella del burattino presente in questa versione cinematografica, ma il dado è tratto.

COMPARTO TECNICO

Nonostante il film duri poco più di due ore, avvengono dei salti in avanti nella storia poco congrui: il montaggio avrebbe potuto essere migliore. Alcune scene sono per lo più inutili e di puro intrattenimento ludico. Tuttavia, Shazam! non pecca di lentezza e ciò rappresenta comunque una grande differenza rispetto ad altri film del DCEU che invece sono sia di fama che di fatto molto più pesanti.

Buoni gli effetti speciali: l’altissima saturazione del costume (che riproduce la versione originale del 1940) non urta gli occhi, ma rende l’idea di supereroe fuori contesto. La colonna sonora è tipica del film di supereroe, con alcune citazioni sia nelle scene che nelle musiche a Superman e agli altri eroi DC. È possibile notare, un po’ come in Teen Titans Go, la presenza di moltissimi easter eggs e citazioni alle altre testate fumettistiche. Fate attenzione quindi ai poster, alle magliette del co-protagonista e ai dettagli per trovare qui e lì riferimenti acculturati.

IL PUNTO

Se dovessimo piazzare Shazam! su di una scala nella vita della DC, potremmo constatare che qualche gradino è stato risalito. C’è da dire che in ogni caso più in basso non si poteva andare! Non mi fa sperare in un cambio di registro della DC riguardo il mood delle sue pellicole: i personaggi stessi della casa editrice (almeno quelli di punta) sono per lo più tetri e molto seri e questo gioca e giocherà sempre un ruolo importante nell’elaborazione delle sceneggiature.

Tuttavia, sento di essere speranzoso, forse una luce s’è accesa e possiamo risalire dal seminterrato da incubo in cui la DC ci aveva fatto sprofondare.

Daniele Ferullo

[#Netflix] Lucifer, in arrivo una quarta stagione più dark e sexy

Appena uscita la terza stagione di Lucifer su Netflix, l’attesa dei fan della serie per la quarta si fa sempre più incontrollabile.

DI cosa stiamo parlando? Di una SerieTv che raccoglie sempre più spettatori affamati di puntate e casi irrisolti.

LA TRAMA

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Il Diavolo, Lucifer Morningstar (Tom Ellis), scappa dall’inferno per arrivare a Los Angeles (e dove altrimenti?!) assieme a Mazikeen (Lesley-Ann Brandt), un demone a lui fedele. Consideratosi ormai in “pensione” e in netta contrapposizione con il volere del “Padre”, fa recidere le proprie ali da Maze e inizia la sua nuova vita come gestore di un Night, il LUX. Una serie di eventi porteranno all’omicidio di una famosa cantante a cui Lucifer ha concesso un favore, facendo sì che il protagonista faccia la conoscenza di Chloe Decker (Lauren German), una detective stranamente immune al fascino del diavolo. Lucifer è incuriosito dalla donna, tanto da mettere in dubbio le sue emozioni, che andranno a scontrarsi con quelle umane.

La serie, che unisce il genere poliziesco al fantasy e che ha conquistato un pubblico vastissimo, porta dietro di sé tantissime domande sul proseguo della storia. Ma facciamo un passo indietro e ripercorriamo assieme i gradini che hanno portato Mr. Lucifer Morningstar sulla piattaforma streaming del momento, raccogliendo le idee su cosa sappiamo degli episodi in arrivo.

Circa un anno fa, lo scorso 10 maggio, la fortunata serie di Tom Ellis ha ricevuto la cancellazione da parte della Fox, poco prima che finisse la stagione in corso, motivando il gesto con i dati del pubblico che stavano andando col tempo a restringersi. Non prendendo più un audience ampio, i vertici hanno deciso di dare un freno alla serie senza preavviso, lasciando i fan spaesati e con un finale di stagione sospeso.

#SAVELUCIFER

save-lucifer

E’ così partita un’enorme campagna social dall’hashtag #SaveLucifer, che ha coinvolto gli utenti di tutto il mondo, convincendo la piattaforma streaming Netflix ad accettare la sfida e salvare la serie dall’oblio. Le riprese sono ricominciate per la quarta stagione, nell’esultanza di tutto il cast e degli spettatori al seguito, in attesa di carpire più informazioni possibili da tweet e post su instagram.

Ma cosa sappiamo di questa 4 stagione in arrivo?

Ancora ben poco, tutte le informazioni sono criptiche e rilasciate col contagocce, ma qualche certezza l’abbiamo raccolta:

Le puntate saranno 10 in tutto, contrariamente alle 22 a cui siamo abituati.

Le esigenze della piattaforma streaming hanno cambiato le carte in tavola, ma i produttori ne sono contenti: la storia ne guadagnerà in intensità, non avendo l’esigenza di episodi intermedi di approfondimento che spesso non portano nulla alla trama, anche se divertenti. Si è giocato molto sui finali sospesi, come quello che inizierà dalla puntata 2 e che non avrà risoluzione fino all’ottava.

Lo spirito dello show non cambierà, ma avrà risvolti più “dark e sexy”.

Come rivelato dagli stessi produttori in un’intervista al magazine online SpoilerTv, la natura di Lucifer resterà quella che adorano i fan, solo si spingerà un po’ più al limite rispetto a quanto permesso dalla tv.

“So the dark parts got just a tad darker, and the sexy bits… just a tad sexier.”

Così le parti dark della serie saranno un po’ più oscure e quelle sexy, solo un po’ più sexy!

Ci saranno due nuovi personaggi.

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Inbar Lavi e Graham McTavish sono entrati ufficialmente nel cast nei panni rispettivamente di Eva, la peccatrice originale, e padre Kinley. Novità che i produttori assicurano verranno amate dai fan, date le capacità attoriali di alto livello. Metteranno in difficoltà, in alcuni casi, Lucifer e la sua crew, ma saranno un valore aggiunto alla serie.

Infine, quando si avranno novità sulla serie?

Ancora non ci è dato saperlo, possiamo solo aspettare ancora un po’ prima di avere news certe su uscita, trama e trailer. Il rilascio della terza stagione per il rewatch ci fa sperare in tempi brevi. Ma tranquilli, vedremo queste nuove 10 puntate entro il 2019!

 

Miriam Caruso

Note D’Artista al via – Fino al 5 aprile omaggio ad Alfonso Rendano

Si è svolta nella giornata di oggi all’ISS Lucrezia Della Valle la conferenza stampa per Note D’Artista.

Evento dedicato alla memoria di Alfonso Rendano che coinvolge molte delle realtà culturali ed artistiche della città di Cosenza, Note D’Artista è organizzato dall’associazione Gommalacca Factory e patrocinato dal Comune di Cosenza. La cinque giorni di manifestazione pone al centro della sua programmazione i luoghi e la conoscenza storica dedicati al grande compositore di Carolei.

Durante la conferenza stampa si sono susseguite le dichiarazioni di Dario Della Rosa, pianista di Brunori S.A.S, dell’assessore alla cultura della Regione Calabria Maria Francesca Corigliano, dell dirigente alla cultura del comune di Cosenza Gianpaolo Calabrese. Insieme a loro, il Professore del Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza Nicola Pisani, la Professoressa Gabriella Naso e la musicologa Antonella Barbarossa. Il punto in comune dei discorsi dei partner e degli ospiti è stato relativo all’importanza che eventi del genere hanno per la città e la regione tutta, in quanto riportano alla luce e alla conoscenza dei giovani la storia dei grandi artisti dell’hinterland e di come abbiano scalato la vetta fino alla fama nazionale.

“Voi sapevate, prima di oggi, chi fosse Alfonso Rendano?” ha esordito il maestro Nicola Pisani verso gli studenti presenti alla conferenza. “No” è stata la risposta univoca dei giovani adolescenti alcuni dei quali partecipanti al Workshop di Quirino Calderone organizzato in occasione dell’evento. Questa risposta è stata il fulcro dell’intervento dell’assessore Maria Francesca Corigliano che si è soffermata sull’importanza che progetti come Note D’Artista hanno per il territorio e per i giovani che attraverso queste iniziative possono venire a conoscenza del passato della loro terra.

L’evento si protrarrà fino al 5 aprile con la serata conclusiva che vedrà alle 19.00 Francesco Di Bella esibirsi nella Sala Quintieri del Teatro “A. Rendano” di Cosenza, un appuntamento intorno a cui ruoteranno diverse attività, tra cui uno spettacolo itinerante a cura del Parco Tommaso Campanella, un concerto in cui ascolteremo le sonorità di Alfonso Rendano mentre diversi illustratori tra cui Gianluca Gallo, Quirino Calderone e Roberta Cerise Bordone svolgeranno delle residenze d’artista.

Un concerto unico, quello di Francesco Di Bella, durante il quale il cantautore sarà accompagnato da Alfonso Bruno, storico chitarrista partenopeo, e dagli studenti del liceo musicale ISS Lucrezia Della Valle. Archi e fiati, pianoforte e voce, coordinati dal pianista Dario Della Rossa, creeranno delle sonorità uniche per ripercorrere i brani più celebri scritti dall’ex frontman dei 24 Grana.

Un evento da non perdere per tutti gli appassionati di musica che vogliono riappropriarsi di una conoscenza che si stava perdendo nel tempo.

Vi invogliamo quindi a partecipare ai tanti eventi e a visitare il sito dell’evento.

Qui, tra le altre cose, potrete trovare il programma completo.

Daniele Ferullo