Archivi categoria: Salute&Benessere

Sequestrati nel reggino sessantasei chili di tonno rosso

VILLA SAN GIOVANNI (RC), 4 LUG – Sessantasei chili di tonno rosso sono stati sequestrati a Villa San Giovanni dal personale della Guardia costiera e del servizio veterinario dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.
Il tonno rosso, trovato a bordo di un camion, era in cattivo stato di conservazione. Sulla documentazione in possesso dell’autotrasportatore era indicato un carico di pesce spada mentre poi è stato accertato che si trattava di tonno rosso.

FONTE: ANSA

Sequestrati nel lametino giocattoli e altri prodotti contraffatti e pericolosi

CATANZARO, 27 GIU – Oltre 10.470 prodotti contraffatti o pericolosi sono stati sequestrati, a Lamezia Terme, dalla guardia di finanza. Durante un controllo in due ditte che commercializzano materiale vario proveniente dal mercato asiatico, i militari hanno trovato capi di abbigliamento ed accessori con le effigie di personaggi dei cartoni animati nonché simil-alimenti, cioè prodotti per arredo o giocattoli con la forma di prodotti alimentari, la cui vendita in Italia è vietata.

FONTE: ANSA

Incontro dei sindaci dell’alto Jonio con il prefetto Cannizzaro

sanitàCASSANO ALLO JONIO (CS), 21 GIU 2012 – Cosi’ come richiesto dal Sindaco di Cassano allo Ionio, Giovanni Papasso, su delega dei colleghi sindaci dell’Alto Jonio cosentino, si e’ svolto stamani l’incontro con il Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, sull’emergenza sanitaria nella Sibaritide. In Prefettura stamani, assieme al sindaco di Cassano all’Ionio, hanno partecipato all’incontro con il Prefetto anche i colleghi sindaci Giuseppe Antoniotti di Rossano Calabro; Franco Dursi di Roseto Capo Spulico; Vincenzo Gaudio di Alessandria del Carretto; Franco Mundo di Trebisacce; Roberto Rizzuto di Villapiana; Tonino Santagadada di Castroregio e Leonardo Valente di Francavilla Marittima, mentre in rappresentanza del sindaco di Cerchiara di Calabria ha partecipato l’assessore municipale Antonio Cerchiara. Il Sindaco Giovanni Papasso, in rappresentanza dei colleghi di tutto il comprensorio, ha rappresentato al Prefetto la grave situazione venutasi a creare con la chiusura degli ospedali di Trebisacce e Cariati, assieme alla riduzione dei posti letto attuata con il Decreto n. 106/11. I sindaci si sono detti fortemente preoccupati della situazione sanitaria venutasi a creare a ridosso del periodo estivo, nel corso del quale affluiranno nel territorio migliaia di turisti. Per tal ragione, hanno sottolineato, con l’aumentare della richiesta di assistenza sanitaria la situazione potrebbe seriamente diventare una emergenza e di mettere a rischio la salute di residenti e villeggianti, per la mancanza di posti letto sufficienti negli ospedali del territorio ancora attivi. Il Prefetto di Cosenza ha preso atto di quanto esposto dai sindaci intervenuti all’incontro ed ha dichiarato massima attenzione e disponibilita’ per affrontare il problema. I sindaci a tal proposito si sono impegnati a redigere un documento comune sulla delicata questione, in cui saranno esposti tutte le criticita’, le carenze di posti letto di un sistema sanitario che nella sibaritide e’ in emergenza. Dal canto suo il Prefetto si e’ impegnato ad utilizzare il documento che sara’ redatto dai rappresentanti istituzionali dell’Alto Jonio cosentino per interloquire con chi di competenza, al fine di rappresentargli, senza strumentalita’ alcuna, l’obiettiva situazione di emergenza che si e’ venuta a creare nella Piana.

 

(ASCA)

Nasce in Calabria un gruppo multidisciplinare per il trattamento dell’obesità

obesitàCATANZARO, 21 GIU 2012 – L’obesita’ e il sovrappeso, da sempre considerati problemi solo dei paesi ricchi, sono ora in forte crescita anche nei paesi a basso e medio reddito, specialmente negli insediamenti urbani, e sono ormai riconosciuti come veri e propri problemi di salute pubblica.

In Calabria, nel 2011, da una proposta del professor Alessandro Puzziello, direttore dell’unita’ operativa di Endocrinochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Germaneto di Catanzaro, nasce un gruppo multidisciplinare per il trattamento dell’obesita’, che e’ condizione essenziale per effettuare alcuni trattamenti. Il reparto dell’Azienda Mater Domini, di recente costruzione – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – e’ stato realizzato con tutte le strutture e le apparecchiature necessarie a rendere il percorso diagnostico, la fase chirurgica e la degenza in modo piu’ sicuro e confortevole possibile, evitando finalmente ai pazienti calabresi di recarsi altrove.

L’Azienda Mater Domini e’ dotata delle migliori competenze tecnico-scientifiche e della strumentazione adeguata – sostiene il professor Puzziello – per un corretto inquadramento, diagnostico e terapeutico dell’obesita’. Penso fermamente e con convinzione che iniziative del genere debbano nascere e svilupparsi nell’Universita’, alveo naturale dell’incontro di piu’ discipline, ove si coniuga perfettamente la sua triade istituzionale di didattica, ricerca e assistenza. Colgo l’occasione per ringraziare il Magnifico Rettore dell’Universita’ Magna Graecia professor Aldo Quattrone e dottor Antoniozzi, cosi come il professor Rosario Sacco, che sono stati vicino al gruppo per la concretizzazione di quest’avventura”.

 

 

(ASCA)

A Cosenza il 2° Congresso della sezione regionale della SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali)

COSENZA – 20 GIU – La città di Cosenza ospiterà il 28 e il 29 giugno il 2° Congresso della sezione regionale della SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali).

Si tratta di un’importante occasione scientifica di studio e riflessione sulle patologie infettive che continuano a costituire, anche nella nostra regione, come nel resto del mondo, un problema, niente affatto trascurabile, di salute pubblica per una consistente fetta di popolazione.
Il Congresso, patrocinato dall’Amministrazione comunale, dall’Azienda Ospedaliera e dall’Asp di Cosenza e dall’Ordine dei Medici, prevede, nella giornata inaugurale di giovedì 28 giugno, alle ore 10,00, presso l’Holiday Inn, oltre al saluto delle altre autorità, anche quello del Sindaco Mario Occhiuto e del Vicesindaco Katya Gentile.
La parte scientifica sarà aperta, invece, dal dott.Francesco Cesario, responsabile dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza e Presidente del Congresso. Presidente onorario è, invece, il Prof.Gaetano Filice, ordinario della cattedra di Malattie infettive e tropicali all’Università di Pavia, città dove è anche direttore di dipartimento del Policlinico “S.Matteo”.

Nella prima sessione il Congresso della SIMIT si occuperà delle nuove emergenze infettivologiche con particolare riferimento a quelle patologie, come la tubercolosi e la malaria, che sono tornate prepotentemente ad occupare la scena delle corsie ospedaliere calabresi, oltre che nazionali.
Sulla malaria in particolare, relazioneranno due vere e proprie eccellenze come il Prof.Francesco Castelli, responsabile del reparto Malattie Tropicali e di Importazione dell’Ospedale “Spedali Civili” di Brescia, e il Prof.Luigi Gradoni dell’Università di Roma, Dirigente di ricerca del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate dell’Istituto Superiore di Sanità.
Le due relazioni saranno poi seguite dalla illustrazione, ad opera del dott.Francesco Cesario, di un caso clinico di malaria autoctona verificatosi a Cosenza.

Nelle sessioni successive si parlerà ancora dell’antibioticoterapia e delle resistenze, nel campo applicativo, delle polmoniti nosocomiali e delle meningoencefaliti.
La seconda giornata del congresso sarà dedicata, invece, alle epatiti virali e all’AIDS.
Tra le finalità dell’importante assise scientifica c’è quella di favorire un ricco scambio di esperienze realizzate in ambito universitario ed ospedaliero, ma anzitutto quella di garantire un’adeguata tutela alla salute dei pazienti, nell’ottica di una tempestiva diagnosi e di una terapia mirata, indirizzate a limitare e controllare la diffusione delle malattie infettive.

FONTE: CITTÀ DI COSENZA

In bici a tutte le età

bambini in biciCon l’arrivo delle belle giornate aumenta la voglia di stare all’aria aperta e di fare attività fisica. E prolificano le iniziative volte a sensibilizzare al benessere e al rispetto dell’ambiente.

Una manifestazione che coniuga perfettamente questo binomio salute/ambiente è Bimbimbici, evento organizzato dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che si è svolta domenica 13 maggio. Giunto alla quattordicesima edizione, questo appuntamento coinvolge quest’anno quasi 250 città italiane. In Calabria, in particolare, hanno aderito all’iniziativa Rossano, Castrovillari e Tortora per la provincia di Cosenza, Roccella Jonica per la Provincia di Reggio Calabria e Petilia Policastro per la provincia di Crotone. Praia a mare (Cs) e Taurianova (Rc) rimandano invece l’appuntamento rispettivamente al 2 e 3 giugno.

Un’allegra pedalata che permette di riconquistare con le biciclette gli spazi urbani quotidianamente invasi dal traffico dei mezzi a motore. Una giornata che si pone l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni pubbliche affinché si impegnino nella ricerca di soluzioni ottimali per rendere più sostenibile la mobilità urbana. Ma che si rivela anche un’occasione unica per tutti i cittadini, sia da un punto di vista strettamente ambientale, sia da un punto di vista legato alle relazioni. Molteplici sono infatti i benefici che si possono trarre da una semplice pedalata. Lasciare a casa l’automobile significa riscoprire la propria città e quei particolari che sfuggono nel veloce tran tran quotidiano, permette di riappropriarsi di una dimensione che la frenesia moderna tende a schiacciare. Si respira aria più pulita e si trascorre insieme un po’ di tempo. Si insegna ai più piccoli ad apprezzare la bellezza di un modo salutare e divertente di muoversi, inculcando l’idea di poter vivere le città ed esserne protagonisti. Un’iniziativa dunque indirizzata ai bambini ma che coinvolge partecipanti di tutte le età.

L’aspetto educativo è particolarmente curato anche grazie ad una iniziativa parallela, un concorso di disegno rivolto a ragazzi e ragazze delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado. “Una strada tutta mia” è stato pensato infatti come veicolo per far riflettere sull’importanza dell’utilizzo della bicicletta, non solo come mezzo di trasporto ma anche momento di gioco con gli amici.

Bimbimbici 2012 gode del patrocinio di ANCI, ISDE Italia (Medici per l’Ambiente) e Camina. Sponsor ufficiale della manifestazione il consorzio Conad che ha fornito a tutti i Comuni aderenti i propri prodotti per addolcire le pedalate cittadine.

 

 Mariacristiana Guglielmelli

 

 

Salute: diritto senza confini

sanitàSi amplia la gamma di servizi offerti a coloro che non ricevono assistenza dal Servizio Sanitario Nazionale. È stato presentato a Cosenza un gabinetto dentistico presso il Centro Polifunzionale dell’Auser, in via Manzoni (quartiere Spirito Santo). L’attività si aggiunge alle altre prestazioni di tipo medico-sanitario che vengono erogate da personale competente e volontario presso l’ambulatorio medico “Senza Confini”.

L’occasione è stata propizia per una più ampia discussione sul tema “Salute: diritto senza confini”, a cui hanno preso parte esponenti della sanità pubblica, nonché del mondo del volontariato e dell’associazionismo.

L’esigenza di dar vita all’ambulatorio nasce circa due anni fa per dare risposta ad un bisogno di tutela dei diritti, lungo la scia delle battaglie intraprese negli anni sia dall’associazione Auser, sia dalla Cgil a livello nazionale e locale. Gli stranieri irregolari, infatti, che non possiedono un permesso di soggiorno, sono solitamente esclusi dalle normali procedure di assistenza sanitaria. Un aspetto affrontato da Emilia Corea dell’associazione La Kasbah, che ha una solida esperienza in questo settore e che nel suo intervento riesce a rendere l’idea delle difficoltà burocratiche cui vanno incontro gli immigrati qui in Italia. Straneri che approdano sulle nostre coste dopo viaggi estenuanti e lunghissimi, portando un carico di sofferenze e di diritti negati in patria e che si scontrano con un vero e proprio vuoto legislativo. Un distacco che contribuisce a creare una profonda distanza dalle esigenze espresse e dalla tutela di bisogni fondamentali, nonché ad acuire le differenze tra persone appartenenti a popolazioni diverse. Caso emblematico è quello dei rom, che non sono più considerati extracomunitari dopo l’ammissione all’Unione Europea di Bulgaria e Romania, ma che continuano ad essere oggetto di discriminazione e pregiudizio da parte della popolazione locale. Un divario che si assesta in percentuali elevate, se pensiamo che ben il 63% di loro non sa a chi rivolgersi in caso di bisogno. Numeri che si ripetono per coloro che non hanno i soldi per accedere alle prestazioni mediche, che hanno paura, che non hanno i mezzi di trasporto per raggiungere i luoghi di cura, che non capiscono le prescrizioni per una mancanza di mediazione tra medico e paziente. Numeri da capogiro, riportati con precisione dalla dottoressa Agata Mollica, presente in rappresentanza dell’Ordine dei Medici di Cosenza, che evidenziano l’urgenza di un cambio di rotta nelle politiche di accoglienza e integrazione. La salute come diritto universale quindi, così come inteso dallo stesso articolo 32 della nostra Costituzione, richiamato da Valerio Formisani, uno dei medici volontari promotori dell’ambulatorio. Salute come bene comune, ovvero come bene pubblico da tutelare, non strettamente legato allo status di cittadino ma prima di tutto garantito alla persona.

Negli interventi emergono più volte i temi chiave del dibattito: l’accoglienza, la garanzia di diritti, la cittadinanza attiva. Quest’ultima è tirata in causa soprattutto dai rappresentanti Auser presenti, Luigi Ferraro presidente della sezione di Cosenza, Antonio Levato presidente regionale e Gigi De Vittorio responsabile nazionale dell’area sussidiarietà, ma anche da Giovanni Donato, segretario generale della Cigl del comprensorio di Cosenza. Cittadinanza attiva che va di pari passo con la sussidiarietà, ovvero cittadini protagonisti che affiancano le istituzioni in una gestione orizzontale e veramente democratica della cosa pubblica. A tale proposito, qualcuno degli intervenuti tra il pubblico fa notare come amministratori e politici locali, assenti alla presentazione di questo nuovo servizio, abbiano perso un’ottima occasione positiva e costruttiva di confronto.

Il plauso per l’ampliamento dei servizi offerti con le cure odontoiatriche è comunque unanime. Gli stessi rappresentanti del settore medico-sanitario auspicano una sincera collaborazione all’iniziativa, anche attraverso la fornitura di risorse, sia in termini di materiale sia di personale.

Nel corso della serata è stata inoltre ricordata la figura di Adolfo Grandinetti, cui l’ambulatorio è dedicato, medico di grande esperienza, prematuramente scomparso, che si è prodigato sempre per il prossimo ed ha fortemente voluto l’attivazione delle prestazioni mediche per coloro a cui sono negate.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Acquisti di Natale: avvertenze per i giocattoli

giocattoliTra crisi economica ed interventi restrittivi della politica, come sarà il Natale 2011 degli italiani? Secondo i dati diffusi da Confcommercio ci sarà un calo del 2,4% di coloro che faranno regali: penalizzati i settori dell’editoria, dell’abbigliamento e degli elettrodomestici, mentre rimangono sempre in voga gli alimentari, i vini, i profumi, i cosmetici e i giocattoli. Novità rispetto al passato qualche cedimento del comparto tecnologico, anche se raddoppia la quota di consumatori che acquisterà il regalo su internet (oltre il 13%). Per far fronte alle spese di fine anno, salvaguardando la tredicesima in calo, si è disposti anche a ricorrere ai prestiti. Oppure a rivolgersi per gli acquisti al mercato cinese.

Tra le vetrine scintillanti di luci e di colori, i maggiori consumatori di questo periodo sono certamente i bambini, o meglio tutti coloro che devono perpetrare con i più piccoli la favola di Babbo Natale che porta i doni. C’è l’imbarazzo della scelta tra gli scaffali dei negozi o sulle bancarelle dei mercatini. Ogni desiderio sembra poter essere soddisfatto: per qualunque gusto e per qualunque tasca. Anche in periodo di crisi infatti non si può rinunciare alla felicità e alla sorpresa di un bambino che scarta il proprio pacchetto regalo. E trattandosi di oggetti che finiscono a stretto contatto con i bambini è necessario che gli adulti riservino un’attenzione particolare alle norme di sicurezza legate alla produzione e al commercio dei giocattoli.

Secondo l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) l’80% dei prodotti ludici importati nell’Unione europea sono di fabbricazione cinese e il 70% di quelli “pirata” che circolano in Europa è di origine cinese. Occorre quindi accertarsi del rispetto delle norme fissate dalla regolamentazione vigente per i giocattoli destinati ai minori di 14 anni. In particolare sulla confezione devono essere indicate, in lingua italiana, la marcatura CE (Conformità Europea), il nome del fabbricante o dell’importatore, l’indicazione dell’età dei destinatari, le avvertenze per l’utilizzo. Poiché la marcatura viene apposta sui giocattoli da produttori o importatori, essa dovrebbe certificare la rispondenza alle norme di sicurezza europea. Ma la stragrande maggioranza dei giocattoli proviene, come detto, dai Paesi asiatici dove la garanzia del rispetto delle norme europee lascia a desiderare. L’etichetta CE diventa quindi non garanzia di sicurezza ma semplicemente garanzia giuridica. “In Italia esistono degli organismi privati che effettuano test e rilasciano il relativo attestato, come per esempio, l’Istituto per il marchio di qualità (IMQ), che fa test sui giocattoli. Sottoporsi ai controlli degli Istituti non e’ obbligatorio per fabbricanti e importatori – avverte Primo Mastrantoni, segretario Aduc – per cui al consumatore, che paga salato un giocattolo per i propri figli, consigliamo di rimboccarsi le maniche e fare test autonomi, verificando, per esempio nelle bambole, la tenuta delle cuciture, dei bottoni, degli occhi e del tessuto.”

Un ulteriore suggerimento invece può essere quello di rivolgere i propri acquisti in una direzione che possa far felici sia i consumatori sia i produttori, preferendo ad esempio prodotti artigianali locali o afferenti i circuiti del commercio equo, che propongono oggetti realizzati rispettando non solo le vigenti norma di sicurezza, ma anche le condizioni dei lavoratori e l’ambiente. L’occasione dei regali di Natale può essere colta quindi anche come momento educativo per i più piccoli: prepararli a non essere solo consumatori passivi, ma cittadini consapevoli delle proprie scelte.

 

 

Mariacristiana Guglielmelli