Archivi categoria: Calcio

Serie D Girone I: risultati e classifica

Risultati Ultima Giornata 22/dicembre

Akragas Noto 7 – 0
Battipagliese Orlandina 2 – 1
C. Messina Savoia 3 – 3
Montalto U. Hinterreggio 2 – 0
Due Torri Pomigliano 0 – 0
Licata Cavese 0 – 5
N. Gioiese Agropoli 1 – 2
Ragusa Vibonese 0 – 2
Rende Torrecuso 1 – 1

Classifica Serie D – Girone I

Totale Casa Fuori
Squadra Punti G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
1. Savoia 43 17 14 1 2 46 13 8 8 0 0 27 4 9 6 1 2 19 9
2. Akragas 40 17 13 1 3 37 12 8 7 1 0 22 4 9 6 0 3 15 8
3. N. Gioiese 32 17 9 5 3 26 13 9 4 3 2 11 7 8 5 2 1 15 6
4. Cavese 30 17 8 6 3 38 21 8 4 3 1 21 11 9 4 3 2 17 10
5. Torrecuso 30 17 8 6 3 24 18 8 6 2 0 13 2 9 2 4 3 11 16
6. Battipagliese 27 17 7 6 4 32 25 9 3 4 2 16 13 8 4 2 2 16 12
7. Agropoli 26 17 7 5 5 25 19 8 5 1 2 12 6 9 2 4 3 13 13
8. Montalto U. 25 17 6 7 4 23 24 9 5 4 0 13 5 8 1 3 4 10 19
9. Orlandina 25 17 7 4 6 23 24 8 5 1 2 13 12 9 2 3 4 10 12
10. Pomigliano 24 17 6 6 5 19 18 8 4 2 2 11 8 9 2 4 3 8 10
11. Noto 24 17 6 6 5 25 30 9 3 5 1 12 10 8 3 1 4 13 20
12. Hinterreggio 22 17 6 4 7 17 19 8 4 1 3 10 10 9 2 3 4 7 9
13. Due Torri 19 17 4 7 6 22 26 9 4 3 2 11 7 8 0 4 4 11 19
14. C. Messina 15 17 3 6 8 21 30 9 1 4 4 12 20 8 2 2 4 9 10
15. Rende 11 17 2 5 10 10 28 9 1 2 6 6 18 8 1 3 4 4 10
16. Vibonese 9 17 1 6 10 10 27 8 0 4 4 5 15 9 1 2 6 5 12
17. Licata (-1) 6 17 1 4 12 9 34 9 1 2 6 6 19 8 0 2 6 3 15
18. Ragusa 6 17 1 3 13 13 39 9 0 2 7 8 20 8 1 1 6 5 19

 

Altro pareggio per il Rende: finisce 1-1 contro il Torrecuso

Rende – Torrecuso 1-1

Rende: De Brasi Miceli Crispino Musca Ginobili (dal 36′ s.t. Deffo)  Ottonello Piromallo Grisolia (Dal 16′ s.t Iannelli) Musacco Pignatta Caruso (dal 23 s.t Irace) All. Giugno

Torrecuso: Manichiello Furno Improta Carrato Pascuccio Conti Zerillo D. (dal 41 s.t. Valeriani)Lo Petrone (dal 36 s.t. Pecora) La Cava Aracri Zerillo M. (dal 25′ s.t. Barone) All. Fiorucci

Ammoniti: Miceli (Rende), Carrato (Torrecuso)

Arbitro: Annaloro di Collegio

Note: Campo in buone condizione, giornata soleggiata

 

 

 

Esordio così così per il “nuovo” Rende di mister Giugno, trasformato dall’ultima sessione di calciomercato. Tutti in campo, tranne Fiore, i nuovi acquisti del Presidente Pellicori. Crispino, Ginobili, Innelli, Musca e Caruso non hanno sfigurato davanti ai nuovi tifosi, anche se è mancato il guizzo finale che avrebbe permesso al Rende di aggiudicarsi i tre punti  e di avvicinarsi in modo decisivo alla salvezza. Parte benela squadra di Giugno, pericolosa nei primi minuti con Grisolia sulla fascia. Rispondono gli ospiti al 12′ con un tiro da fuori di Furnò, bloccato senza problemi da De Brasi. al 17′, altra incursione sulla fascia di Grisolia che mette al centro per l’accorrente Pignatta che di tacco serve Piromallo: il suo tiro va fuori di pochissimo. Il Rende continua a spingere e al 29′ Crispino libera sulla fascia il solito Grisolia che di prima intenzione serve Musacco: il suo tiro è forte, ma centrale. La ripresa vede il Torrecuso più temerario e coraggioso. Gli sforzi vengono ripagati al 55′ quando l’indisturbato Carrato scappa sulla fascia mette in mezzo per Diego Zerillo abile a sfruttare una grave indecisione di De Brasi. Ma il Rende ci mette cuore e grinta, e con determinazione riesce a pareggiare, grazie ad un cross di capitan Musacco che viene messo in rete dal difensore Improta. Un’autorete che salva la squadra di casa da una sconfitta immeritata, dopo gli sforzi del primo tempo e del secondo tempo. I biancorossi provano a vincerla e per poco non ci riescono. Al 24′ Irace di testa mette a lato da favorevole posizione e nel finale Iannelli non riesce a segnare di testa su cross di Musacco. Due punti buttati dopo gli altri due lasciati a Pomigliano. Un Rende sfortunato lascia così il 2013, sperando di raccogliere di più il prossimo anno.

Gaspare Guzzo Foliaro

Classifica Serie D – Girone I

Totale Casa Fuori
Squadra Punti G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
1. Savoia 43 17 14 1 2 46 13 8 8 0 0 27 4 9 6 1 2 19 9
2. Akragas 40 17 13 1 3 37 12 8 7 1 0 22 4 9 6 0 3 15 8
3. N. Gioiese 32 17 9 5 3 26 13 9 4 3 2 11 7 8 5 2 1 15 6
4. Cavese 30 17 8 6 3 38 21 8 4 3 1 21 11 9 4 3 2 17 10
5. Torrecuso 30 17 8 6 3 24 18 8 6 2 0 13 2 9 2 4 3 11 16
6. Battipagliese 27 17 7 6 4 32 25 9 3 4 2 16 13 8 4 2 2 16 12
7. Agropoli 26 17 7 5 5 25 19 8 5 1 2 12 6 9 2 4 3 13 13
8. Montalto U. 25 17 6 7 4 23 24 9 5 4 0 13 5 8 1 3 4 10 19
9. Orlandina 25 17 7 4 6 23 24 8 5 1 2 13 12 9 2 3 4 10 12
10. Pomigliano 24 17 6 6 5 19 18 8 4 2 2 11 8 9 2 4 3 8 10
11. Noto 24 17 6 6 5 25 30 9 3 5 1 12 10 8 3 1 4 13 20
12. Hinterreggio 22 17 6 4 7 17 19 8 4 1 3 10 10 9 2 3 4 7 9
13. Due Torri 19 17 4 7 6 22 26 9 4 3 2 11 7 8 0 4 4 11 19
14. C. Messina 15 17 3 6 8 21 30 9 1 4 4 12 20 8 2 2 4 9 10
15. Rende 11 17 2 5 10 10 28 9 1 2 6 6 18 8 1 3 4 4 10
16. Vibonese 9 17 1 6 10 10 27 8 0 4 4 5 15 9 1 2 6 5 12
17. Licata (-1) 6 17 1 4 12 9 34 9 1 2 6 6 19 8 0 2 6 3 15
18. Ragusa 6 17 1 3 13 13 39 9 0 2 7 8 20 8 1 1 6 5 19

Teramo – Cosenza, le pagelle dei Lupi.

Frattali voto 7: per giustificare tanto voto, riesumiamo un’intervista di Gianluca Pagliuca datata 1998/1999, successiva ad una sconfitta dell’Inter contro la Sampdoria in quel di Marassi: alla domanda “Come giudichi la tua prestazione?”, l’allora numero uno dell’Inter rispose: “Un portiere che prende quattro gol è un pirla. Io oggi sono un pirla”. Tanto non si può dire per Frattali, che con due miracoli mantiene aperta la partita fino ad un quarto d’ora dalla fine. Forse mal posizionato sull’ultima segnatura, ma quello è l’ultimo dei problemi.

Mannini s.v.: si infortuna e deve lasciare il posto dopo dieci minuti a Palazzi, voto 5: dalle sue parti si passa con troppa facilità. Ci sarà sicuramente stata qualche svista arbitrale, ma in questo modo è davvero troppo facile.

Guidi voto 6: meno impeccabile del solito sui fuorigioco nella ripresa, non capiamo ancora bene se per colpa sua o per errore del segnalinee. Fatto sta che, se nel primo tempo dirige l’orchestra con dovizia, nella ripresa sbaglia almeno tre offside. Restano da dividere le colpe.

Blondett voto 6,5: impeccabile. Crediamo sia l’unico aggettivo con cui si possa definire la prestazione odierna del numero cinque. Non sbaglia un colpo ed indovina tutti gli anticipi. L’unico errato, lo recupera con un’esperienza che non può essere propria di un ventunenne.

Bigoni voto 6: non può spingere più di tanto perché sa di dover controllare a vista gli avanti avversari, e quindi contiene quell’offensivismo che ne ha caratterizzato la prima metà di stagione. Comunque sia, a centrocampo o in difesa, è sempre un gran giocatore.

Criaco voto 6,5: bella partita della mezzala, che ha trovato nuovo spolvero in questo ruolo. Da attaccante esterno, retrocesso tra i tre della mezzeria si è ritagliato uno spazio importante che gli ha permesso di avere grande continuità. Gli inserimenti sono la sua arma migliore e si fa valere come non mai. Esce per affaticamento e lascia il posto a Napolano, s.v.: giudicabile solo per i fischi che lo bersagliano.

Giordano voto 6,5: la sua grinta è quella che spinge il Cosenza a gettare il cuore oltre l’ostacolo. E poi è capace di break e di giocate da serie superiore. La sua esperienza, nel centrocampo rossoblù, è un elemento imprescindibile.

Meduri voto 7: molti, prima di questa partita, mi accusavano di aver preso partito contro il numero quattro del Cosenza, così io avevo pronosticato una partita da protagonista in quel di Teramo: così è stato, con una miriade di palloni recuperati e tanta corsa. Sembra un’altra persona rispetto a quella che usiamo vedere in casa.

Mosciaro voto 6: ha sulla testa la spada di Damocle, ancora pendente, del clamoroso mancato pareggio nel primo tempo. Però non gioca affatto male, anzi. Certo è che Cappellacci dovrebbe trovagli la collocazione giusta, ché molte volte sembra un’anima in pena.

De Angelis voto 7,5: è una delizia vederlo giocare. Non sbaglia un aggancio che sia uno, riesce a librarsi sulle maglie della difesa avversaria con leggerezza innata, sgomita in modo corretto ed anticipa tutti i movimenti avversari. Quando gli arretrati padroni di casa gli hanno costruito la gabbia, lui si sposta a destra, dove risulta sempre pericoloso.

Alessandro voto 5,5: fa una cosa bella in tutta la partita, che potrebbe cambiare l’inerzia del match: supera due difensori e mette in mezzo un pallone che Mosciaro spedisce a lato. Per il resto, nulla. Lo rileva Calderini, voto 6,5: il suo ingresso mi ha ricordato quello di Milito contro il Tottenham, nella Champions League 2010/’11: nulla di rilevante sul piano delle marcature, ma tanto gioco creato. L’unico difetto è il nervosismo con cui entra in campo.

Francesco La Luna

Cosenza, congedo amaro

Il Cosenza perde in quel di Teramo, subendo un passivo immeritato e sonoro che fa rumore. Tuttavia, la prestazione dell’undici di Cappellacci è lungi dall’essere insufficiente, come invece darebbe a pensare il risultato, e consta di ben tre legni colpiti nell’arco dei novanta minuti. Solo sfortuna, dunque? No, anche grandi meriti del Teramo e qualche demerito della terna arbitrale. Ma non si può avere sempre il massimo, specie in occasioni come questa. Si va al riposo dunque secondi, ma ad una sola lunghezza dalla nuova capolista.

Cappellacci sceglie gli stessi undici della precedente sfida, con l’unica variante di Mannini al posto di Palazzi. In mezzo, ancora nessun cenno di vita per Castagnetti, che si accomoda in panchina. I padroni di casa si dispongono con un più prudente, almeno in apparenza, 4 – 4 – 1 – 1, con il brasiliano Dimas a dispensare palloni per l’unica punta Gaeta.

La partita inizia senza troppi complimenti, con il Cosenza che parte subito all’attacco. Paradossalmente, però, è il Teramo a passare dopo quattro minuti, da palla inattiva, quando Sassano riceve da Caidi e batte l’incolpevole Frattali. I padroni di casa sono ringalluzziti dal vantaggio e sfuriano con Dimas, lasciato solo al tiro: la conclusione però è centrale e Frattali blocca agevolmente a terra. Al minuto 11 si ferma Mannini, che lascia il posto a Palazzi. Tre minuti dopo Alessandro s’inventa una serpentina meravigliosa smarcando Mosciaro solo davanti alla rete sguarnita, ma il capitano spedisce incredibilmente a lato. La partita non lascia momenti di respiro, e Dimas viene di nuovo lasciato al tiro, stavolta alto. Al ventesimo clamoroso palo del Cosenza: Criaco crossa tagliato dalla destra, lisciano tutti e De Angelis schiaccia a due passi mandando sul montante. Il Teramo non sta a guardare e ancora con Dimas sfiora il gol con un tracciante rasoterra insidioso che lambisce il palo della porta difesa da Frattali. Il Cosenza continua a premere e si presenta al tiro con Meduri, la cui cannonata dai ventitre’ termina a lato, mentre si stampa sul palo l’insidioso rasoterra di Mosciaro dalla stessa zolla. Il numero nove si sente evidentemente in colpa per l’errore sulla sortita di Alessandro e ci prova su punizione, sfera non troppo distante dalla porta casalinga. Allo scadere del primo tempo parte un traversone al volo dalla destra: Gaeta è solo e incrocia di testa a colpo sicuro, ma Mr. Frattastic è mostruoso e si allunga prima in quest’occasione e poi su una sassata dalla distanza. Si chiude così un primo tempo migliore di molte partite della serie cadetta, con un punteggio bugiardo ed un Cosenza sorprendentemente bello.
Inizia la ripresa con delle folate offensive, prima da una parte e poi dall’altra, ma senza alcuna occasione da segnalare. La sfida si mantiene comunque su livelli vivaci e piacevoli. Al quarto d’ora fuori Alessandro, dentro il match winner dell’ultimo incontro Elio Calderini. Poco dopo Dimas strozza una conclusione che sarebbe potuta essere il k.o. per gli uomini di Cappellacci. Al ventisei esce Criaco per problemi ai flessori, dentro Napolano, l’uomo del tiro della domenica, mentre Casolla rileva Dimas. Al ventisette episodio dubbio in mezzo all’area dei padroni di casa, con un rimpallo su cross di Mosciaro che finisce sulla mano di un centrale avversario: l’arbitro fa proseguire, ma sul ribaltarsi dell’azione Sassano viene perfettamente imbeccato e buca Frattali. Il Cosenza crolla e Sassano si infila da tutte le parti, con Frattali che deve uscire basso su un infido cross rasoterra del numero sette avversario. Palermo rileva Gaeta, ma la partita non ha null’altro da dire, se non della sfortuna che si abbatte prepotentemente sui Lupi con il terzo legno colpito da Elio Calderini ed una ribattuta su tiro al volo di Bigoni da distanza ravvicinata. Su un rovesciamento di fronte, quando la partita prosegue per inerzia, sul filo del fuorigioco scatta Casolla che beffa con un delizioso pallonetto Frattali: game over per i Lupi in terra straniera e perdita della vetta.

Il Cosenza ha poco da recriminare a sé stesso, molto di più alla terna arbitrale, complice della sconfitta con alcune situazioni da rivedere, ed alla malasorte. Cappellacci ha disposto i suoi ad una partita d’attacco, ha aggredito bene la sua ex squadra ed ha effettuato tutti i cambi al momento opportuno. Tre reti sono davvero troppe per il Cosenza visto oggi, che avrebbe potuto tranquillamente pareggiare la partita: ma nel calcio non si vince ai punti, e dunque le tre lunghezze vanno al Teramo che si laurea campione d’inverno in maniera sorprendente ed immeritata. Congedo amaro, dunque, ma solo nel risultato. Per il resto, un ottimo Cosenza che ha solo tanto da rimproverare a fattori esterni al gioco.

Francesco La Luna

 

TERAMO – COSENZA 3 – 0

COSENZA: Frattali; Bigoni, Guidi, Blondett, Mannini (’11 Palazzi); Meduri, Criaco (’26 Napolano), Giordano; Mosciaro, Alessandro (’15 st Calderini), De Angelis.

TERAMO: Serraiani; Ferroni, Caidi, Speranza, Scipioni; Sassano, Lulli, Cenciarelli, Di Paolantonio; Dimas (Casolla); Gaeta (’43 Palermo).

AMMONITI: Guidi, Meduri, Calderini (C); Sassano (T)

MARCATORI: Sassano, Sassano, Casolla (T)

 

Ritorno di Colle sulla panchina neroverde

Palmi- Ufficializzato il ritorno di Marco Colle sulla panchina neroverde. A seguito delle dimissioni di Franco Viola che ha guidato la squadra pianigiana per poco più di un mese, in settimana i vertici della società hanno deciso di richiamare in panchina mister Colle. «Sono felice di essere ritornato a Palmi dove ho lasciato tanti amici ma soprattutto dove ho ritrovato tanti amici – ha dichiarato Colle  – e quindi adesso il mio obiettivo è quello di continuare il lavoro che ho intrapreso a inizio stagione e che si è interrotto per vari motivi. Cercheremo di lavorare con molta serenità per cercare di ricompattare il gruppo al fine di  raggiungere obiettivi importanti, in primis la coppa Italia che ci vede finalisti. Per quanto riguarda il campionato, nulla ancora è compromesso. Sicuramente recuperare il divario che c’è con le squadre che ci precedono in classifica non sarà cosa semplice, ma bisogna essere fiduciosi e lavorare domenica per domenica duramente. Abbiamo il dovere di dare soddisfazioni sia alla tifoseria sia alla dirigenza che sta facendo grandi sacrifici per portare avanti progetti davvero importanti». Domani la Palmese affronterà al “Lopresti” un Castrovillari davvero in forma, rafforzatosi parecchio in questo mese di calcio-mercato e che verrà dunque in terra reggina a dire la sua. Dall’altra parte però ci sarà una Palmese pronta a vendere cara la pelle e galvanizzata da questo gradito ritorno di mister Colle.

Crotone, che peccato!

CROTONE – JUVE STABIA: 1-1 (24′ Di Carmine, 56′ Contini aut.)

CROTONE: Gomis, Del Prete, Abruzzese, Cremonesi, Mazzotta, Dezi, Crisetig, Cataldi (84′ Mastriani), Bidaoui, Berdardeschi (54′ De Giorgio), Ishak (66′ Pettinari ). Panchina: Seco, Suagher, Galardo, Pasqualini, Matute,  Torrimino. Allenatore :  Massimo Drago

JUVE STABIA: Viotti, Martinelli ( 55′ Di Nunzio), Lanzaro, Contini, Zampano, Suciu, Ghiringhelli (78′ Davi), Mezavila, Scozzarella, Di Carmine, Baraye (67′ Sowe). Panchina : Calderoni, Caserta, Doninelli, Doukara, Diop, Parigini. Allenatore: Fulvio Pea

AMMONITI: De Giorgio, Mastriani, Viotti, Martinelli, Scozzarella, Di Carmine

ESPULSI: De Giorgio, Viotti

ARBOTRO: Francesco Saia

 

Allo stadio Ezio Scida di Crotone , si è giocata la sfida, valevole per la 19′ giornata di serie B, fra Crotone e Juve stabia.Fortissime sono le motivazioni per i ragazzi di Drago, i quali, trezi a 31 punti, e a solo tre punti dalla capolista Palermo, cercano di ottenere i tre punti fra le mura amiche e continuare a restare sul podio della serie cadetta. Subito pericolosa la Juve stabia nei primi minuti gi gioco:al 4′ acrobazia di Di Carmine , ma Gomis reattivo, devia in corner.Un minuto più tardi, l’estremo difensore del Crotone è ancora protagonista, questa volta deviando in angolo una punizione  a giro di Contini.La reazione dei calabresi arriva al 14′ , quando Bidaoui semina il panico sulla sinistra e crossa, la palla attraversa l’area di rigore, Del Prete colpisce di prima intenzione, ma la palla termina di poco alta.Qualche minuto più tardi episodio dubbio in area giallo nera, il tirodi Ishak viene murato probabilmente con una mano da un difensore stabiese, ma per l’arbitro tutto regolare.Il Crotone continua ad attaccare, Bidaoui semina tre avversari, conclude di destro, ma la palla termina fra le braccia di Viotti. Un minuto più tardi, Ishak tira da venti metri, ma la palla termina di poco alto.Al 24′ invece le vespe si portano in vantaggio: Martinelli crossa dalla trequarti, Cremonesi perde Di Carmine, il quale insacca di testa indisturbato.La reazione del calabresi è affidata al solito Ishak che si accentra e colpisce col mancino. Viotti para la sua debole conclusione.Al 39′ Dezi colpisce a botta sicura, ma il tiro virnr murato dall’intervento decisivo in extremis di Lanzaro, rossoblù vicinissimi al pareggio. Qualche minuto più tardi, pericolo per la Juve Stabia su corner del Crotone: Mazzotta viene servito sul vertice sinistro dell’area: il cross del numero 7 è per Berardeschi che non trova la porta di testa.Dopo un minuto di recupero, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.Prima frazione spettacolare grazie alle innumerevoli occasioni da gol create dal Crotone che però alla prima svista difensiva subisce gol in contropiede e va al riposo sorprendentemente in svantaggio contro le pungenti “vespe” gialloblu.Il secondo tempo inizia con i pitagirici in attacco, e al 56′ riescono a pareggiare:  Bidaoui serve Mazzotta che va al cross, Contini devia col destro proprio nella porta difesa da Viotti.Tre minuti più tardi, colossale occasione per i padroni di casa: Dezi, da un metro dalla porta, divora una facile occasione sul preciso cross di Crisetig. Il Crotone, continua ad attaccare, ma non trova il gol del vantaggio, e al 77′ Bidaoui manca la deviazione vincente sul cross dalla destra di Dezi. La partita si spegne lentamente, a causa della stanchezza dei giocatori in campo, le ultime occasioni , capitano sui piede delle vespe: la prima al 90′, su angolo dalla destra, Sowe stacca di testa ma non trova la porta, la seconda, due minuti più tardi,Zampano, spreca un contropiede sul quale Gomis esce e fa suo il pallone. Nonostante una gara dominata, con tante occasioni create, i pitagorici non vanno oltre la conquista di un punticino, che alla fine, pesa sulla classifica, infatti, i calabresi, partiti forti, vengono beffati da un gol di Di Carmine. La reazione è l’ autorete di Contini e tante palle gol mancate. Il Crotone resta sul podio, al terzo posto, con 32 punti in classifica. La prossima giornata, vedrà il Crotone giocare in trasferta a Trapani.

ONOFRIO D’AMICO

Serie D, Armando Fazio al Montalto

Regalo di Natale in casa Montalto. Da oggi la squadra di mister Petrucci potrà contare su un rinforzo in più in difesa. La società del C. Montalto Uffugo Calcio ha infatti tesserato il calciatore Armando Fazio, classe 1995, proveniente dall’Audace Rossanese-

In attesa di vedere all’opera il nuovo acquisto, è stata diramata la lista dei calciatori convocati per il derby con l’Hinterreggio Calcio in programma domenica 22 dicembre ore 14:30 allo stadio “Di Magro” di Taverna di Montalto Uffugo:

Portieri: Zicaro 94, Ramunno.
Difensori: Mirabelli, Fazio (95),  Perna (96), Scarnato (93), Morelli, Mazzei 94, Poltero.
Centrocampisti: Occhiuzzi, Buccino (94), Salvino (93), Piluso (93), Basile, Salandria, Urciuoli (95).
Attaccanti: Franchino (94), Piemontese, Le Piane (94), Maestri (93).

Dopo gli arrivi di Bugatti e Figliomeni la Nuova Gioiese attende l’Agropoli

In attesa della sosta natalizia la Nuova Gioiese affronta l’Agropoli davanti alle mura amiche del Polivalente di Contrada Lacchi. Dopo la vittoria a tavolino nel derby contro l’Hinterreggio, a causa dell’indisponiblità dello stadio reggino, gli uomini viola non vogliono perdere lo smalto raggiunto nell’ultimo mese che gli ha permesso di battere la capolista Savoia e conquistare una striscia di otto risultati utili consecutivi. Il terzo posto in classifica sembra essere ben consolidato ma, come si sta ripetendo di continuo nell’ambiente gioiese, è importante riuscire a non perdere punti preziosi prima del giro di boa, per poi guardare la graduatoria con più tranquillità nel girone di ritorno e cercare di conquistare la miglior posizione possibile. L’Agropoli tuttavia si presenta a Gioia Tauro per fare bella figura, in virtù del decimo posto in classifica e cerca la seconda vittoria in trasferta del suo campionato. Nel frattempo impazza il calciomercato ed il presidente della Nuova Gioiese Rombolà ha regalato due innesti di spessore al mister Mario Dal Torrione: si tratta dell’argentino Bugatti e di Francesco Figliomeni, che andranno a rinforzare il peso dell’attacco metaurino, ricaduto fino a questo momento quasi solo sulle spalle di “Re Marius” Pascu. Il calcio d’inizio della partita è fissato per le 14.30.

Domenico Barone

Colpo Acri, torna Maio: “Felice di essere di nuovo qui”. Intanto il Castrovillari …

Tullio Maio è di nuovo un giocatore dell’Acri. La notizia, da amarcord, del suo ritorno alla corte rossonera, è arrivata nel pomeriggio insieme alla firma dell’esterno di centrocampo cosentino.

(foto G. Minisci)

Sono molto contento di essere ritornato ad Acri. Nonostante la parentesi degli ultimi cinque mesi a Rossano posso dire che è come se non me ne fossi mai andato via per i molti amici che ho qui e soprattutto per i tifosi che sono sempre stati nel mio cuore.

Maio , classe ’89, torna a vestire la casacca rossonera dopo la scorsa stagione, giocata a buoni livelli sotto la guida di mister Marco Colle, e dopo la breve esperienza con l’Audace Rossanese conclusasi la settimana scorsa. Proprio la squadra di Rossano sarà la prossima avversaria dei rossoneri in casa per la prima del girone di ritorno e Maio si augura di giocarla da protagonista: “Sono a disposizione del mister e spero di fare bene. La partita di domenica,  una gara da non sottovalutare assolutamente, mi vede subito da ex e spero di riuscire a trovare il gol come è successo all’andata a parti inverse“.

La presenza di Maio nell’11 titolare di domenica potrebbe essere probabile, oltre che preziosa, visto che la formazione rossonera sarà molto rimaneggiata per le assenze, fra gli altri, di Marano, Granozio e Carbonaro, per squalifica, e Provenzano, per infortunio.

Ma, aspettando la gara di domenica, non si placa la polemica a distanza fra l’Acri e il Castrovillari per la nota vicenda dei cori razzisti durante il derby di domenica scorsa. Dopo il comunicato stva oggiampa diramato ieri dalla società acrese, ecco pronta la controreplica dell’Us. Castrovillari, a nome del D.g. Esposito:

La storia, la tradizione, la civiltà e la cultura di ogni singolo Comune d’Italia, non può “identificarsi” in chi si reca allo stadio ad insultare ragazzi di colore, a minacciare giocatori e accompagnatori della società ospite stando davanti agli spogliatoi senza alcuna qualifica di dirigente. Chi vuole portare la mia denuncia su più ampie sfere che non la riguardano, sbaglia e se ne assuma la responsabilità.

Il sottoscritto ha costituito il nuovo organigramma societario dell’U.S. Castrovillari Calcio, entrandone a far parte il 15.03.2013, e fino alla scorsa domenica, non ho mai incontrato la società FC Acri in campionato. Se qualche mio predecessore è stato manchevole di ospitalità nei confronti della stessa, chiedo io scusa per lui. Pertanto, ponete domanda a tutte le società fino ad oggi incontrate se la società che rappresento è stata ospitale ed in che termini : chiedetelo a loro, sarebbe facile da parte mia asserire tale verità.

La società FC Acri, lo staff tecnico ed i giocatori saranno certamente invitati ed ospitati dal Castrovillari Calcio all’ultima giornata di campionato. La “bassezza” del pretesto per non ricambiare l’ospitalità si commenta da sola!

Le scuse le attendono i ragazzi oggetto della “pessima ospitalità” e le attendono da coloro i quali hanno attuato simile comportamento. Persone che certamente non vedremo né tantomeno ospiteremo all’ultima giornata di campionato: ho già ribadito che vogliamo avere rapporti civili con persone civili.

Nel merito della motivazione della squalifica a tempo del dirigente della FC Acri, è giusto dire che nulla ha a che fare con i cori razzisti ma è oltremodo giusto dire che di ospitale ha ben poco.

Affermazioni false? Chiedete a chi addita il calciatore come provocatore per giustificare le disumane parole! Chiedete a chi ha minacciato all’ingresso degli spogliatoi gli altri calciatori ed il nostro preparatore atletico! Chiedete ai Carabinieri che successivamente alle nostre richieste hanno sgomberato da persone non autorizzate gli spazi antistanti gli spogliatoi“.

L’Acri non ci sta: “Noi razzisti? Paradossale!”

Dopo le dichiarazioni del Ds del Castrovillari Esposito che aveva parlato di “comportamento per nulla sportivo” nei confronti dei propri tesserati e di “cori razzisti della tifoseria locale indirizzati a giocatori di colore” del Castrovillari durante la gara di domenica scorsa, l’F.C. Calcio Acri prende posizione su questa triste vicenda, difendendosi e  restituendo al mittente le accuse di razzismo:

La storia della nostra città, la sua tradizione, la sua civiltà e la sua cultura non possono assolutamente essere offese da nessuno. Chiamare Acri razzista è paradossale per una città che fa dell’ospitalità un vanto regionale. Calcisticamente parlando, hanno vestito i nostri colori giocatori del calibro di Vieirà, Tankoua, Deffo…..figurarsi noi razzisti! Nel nostro comune c’è un centro di prima accoglienza dove sono ospitati ragazzi di colore……figurarsi noi razzisti! ” – recita il comunicato stampa diramato dalla società – Forse il direttore generale Esposito dimentica che lo scorso anno l’Acri ospitò il Castrovillari, senza ricevere, per il ritorno, ospitalità alcuna. Quest’anno siete stati ospitati, se cercavate un pretesto per non ricambiare l’ospitalità al ritorno, ci siete riusciti, la rifiutiamo già da oggi….! Aspettiamo le scuse, se credete opportuno. Del resto che le affermazioni siano del tutto false e pretestuose, lo dimostra il comunicato del giudice sportivo, dal quale non ci risulta che ci siano state multe per cori razzisti….meditate gente, meditate!”