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Volley A2, Pesante debacle per Corigliano, per le donne male anche Soverato

Campionato Serie A2  Maschile, 12ª Giornata Andata

Vero Volley Monza – Caffè Aiello Corigliano  3 – 0

VERO VOLLEY MONZA: Botto 9, Beretta 4, Baroti 15, Hrazdira 18, Cozzi 5, Tiberti (K) 1, Pieri (L), Mor, Reggio, Puliti 3, Do Nascimento, Angelov, Cauteruccio (L2). All. Del Federico e Cattaneo.

CAFFE’ AIELLO CORIGLIANO: Tomasello 4, Fabroni 1, Marretta 4, Sperandio 3, Giombini 8, Van Garderen 13, Smerilli (L), Santucci 2, Casciaro (L2), BAortolozzo, Paris, Padura Diaz  3, Smith. All. Torchio e Gervasio.

Arbitri: Maurina Sessolo – Massimo Montanari

Turno di campionato negativo per gli uomini di coach Torchio. Caffè Aiello Corigliano cade nettamente (3-0 il risultato finale) al PalaIper di Monza contro un buon Vero Volley. Nel primo set le due sqaudre lottano Break e contro break, con Monza che trova buoni spunti soprattutto nei suoi attaccanti esterni, e Corigliano che riesce sempre a ricucire lo strappo. Sul finale decidono poi la pipe di Baroti e l’ace di Hrazdira (26-24).
Pesante contraccolpo psicologico per Corigliano, che si affida unicamente a Van Gardener per provare a rimanere in scia. A Vero Volley sembra riuscire tutto, tanto che già al secondo time out tecnico il vantaggio è consistente e la Caffè Aiello firma la resa (25-14).
Terzo set simile al primo, ad ogni tentativo di fuga di Monza corrisponde una reazione di Corigliano. Questi i parziali della debacle esterna: 26-24; 25-14; 25-21.

CLASSIFICA: Caffe Aiello Corigliano 9° a 15 punti.

Prossimo turno:  Caffe’ Aiello Corigliano – Elettrosud Brolo (22 Dicembre)

Campionato Serie A2  Femminile, 10ª Giornata Andata

Volley Soverato – Puntotel Sala Consilina 2-3 (25-16, 23-25, 18-25, 25-20, 14-16)

VOLLEY SOVERATO: Nikolova 7, Moretti (L), Boscacci 29, Cecato 1, Diomede 7, Galeotti 3, Mancuso 4, Travaglini 8, Scalise (L), Moretti 12. Non entrate Russo. All. Breviglieri.

PUNTOTEL SALA CONSILINA: Colarusso 17, Pastulova 14, Masotti 9, Gabbiadini 2, Strobbe 12, Boscoscuro (L), Rynk 5, Faraone, Shopova 15, Vallicelli. Non entrate Kotlar, Gobbi. All. Draganov. ARBITRI: Guarneri, Cassarino.

NOTE – durata set: 24′, 29′, 28′, 29′, 21′; tot: 131′.

CLASSIFICA: Volley Soverato 11° a 14 punti.

VOLLEY A1, Domenica agrodolce per la Tonno Callipo VV

Campionato A1 Maschile, 11ª Giornata Andata:

CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 3-1 (25-23, 25-22, 24-26, 25-22)

CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Zaytsev 19, Parodi 12, Stankovic 9, Monopoli, Henno (L), Travica 3, Starovic 11, Kooy 1, Podrascanin 9. Non entrati Lampariello, Pajenk, Randazzo. All. Giuliani.

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Coscione 3, Cortellazzi, Kaliberda 8, Farina (L), Forni 3, Rocamora 1, Badawy 6, Buti 7, Klapwijk 18, Barone 3, Urnaut 16. Non entrati Montesanti. All. Blengini. ARBITRI: Satanassi, Pasquali.

Arbitri: Omero Satanassi – Fabrizio Pasquali

Sul campo dei Campioni d’Italia  di Macerata è battaglia vera. Gli uomini di Blengini lottano fino all’ultimo punto ma si devono poi arrendere sul 3-1 nel big – match dell’ultima giornata di andata. Notevole comunque la prestazione sfoderata dai giallorossi al cospetto dei Campioni d’Italia in carica, che devono soffrire e non poco per chiudere la gara assicurandosi i tre punti in palio solo al termine di quattro set combattutissimi in cui una gagliarda Tonno Callipo si dimostra indomabile e combattiva fino all’ultimo punto del match.
Sempre in pista la squadra calabrese riesce a tenere testa a Parodi e compagni grazie anche all’ attenta lettura di coach Blengini che varia molto schierando quasi tutti gli uomini a sua disposizione e lasciando spazio in posto 4 anche a Badawy, preferito nel terzo e quarto set, ad un Kaliberda sotto tono. Buona la risposta dell’egiziano con 6 punti e un discreto 55% in attacco. Tra gli attaccanti giallorossi si segnalano soprattutto Klapwijk e Urnaut, unici in doppia cifra, rispettivamente con 18 e 16 punti.

Una sconfitta, questa odierna, che tutto sommato fa disperare poco i ragazzi di Vibo V. Il turno finale prima del giro di boa sancisce infatti  gli accoppiamenti della prima fase della Del Monte Coppa Italia facendo registrare la Tonno Callipo, nonostante la sconfitta in terra marchigiana, al quarto posto in classifica a 20 punti e regalando la possibilità di giocare in casa il quarto di finale della competizione il 26 dicembre prossimo. Gli uomini di Blengini lo faranno contro la Bre Banca Lannutti Cuneo che, pur vantando l’identico punteggio punti in classifica, torna a mani vuote dalla trasferta di Perugia e, pagando un peggiore quoziente set rispetto a Vibo, scivola in quinta posizione.

CLASSIFICA: Tonno Callipo VV 4° a 20 punti.

Prossimo turno: Tonno Callipo Vibo Valentia – Itas Diatec Trentino (22 Dicembre)

ECCELLENZA, Acri: è amaro il ritorno di Ferraro. N. Gioiese in fuga, segue il Rende

15^ Giornata, Girone unico calabrese:

Acri – Roccella  0 – 1

ACRI (4-4-2): Marchese; Covello (1′ Manfredi), Scarlato, Carbonaro, Luzzi ( 26′ st G. Ferraro); Fiore, Calomino, Levato, Maio; Amendola, Longo. A disp: Di Iuri, Piro, Ferraro V., Campanaro, Sesti. All: M. Colle

ROCCELLA (4-3-1-2): Occhiuzzi; Laaribi, Sorgiovanni Matteo, Ienco; Sorgiovanni Marco, Carrato, Calabrese; Di Maggio (46′ st Seminara); Saffioti, El Aoudi (16′ st Carrà). A disp.: Belcastro Carlo, Albanese, Belcastro Giuseppe, Khanfri, Trimboli,. All: F. Ferraro

Marcatori: 45′ p.t. Di Maggio

Arbitro: Catanoso di Reggio Calabria

Assistenti: Sicilia di R. Cal. e Sorrenti di Taurianova

Ammoniti: Fiore (A) 4′, Occhiuzzi (R) 36′

Recuperi: 0 p.t., 4′ s.t.

NOTE: 350 circa i tifosi acresi in tribuna e una trentina quelli del Roccella 

CRONACA – Domenica grigia come il cielo sopra il “P. Castrovillari”, per i ragazzi di mister Colle. Orfani di Riolo, ancora out per inforunio, e di Mancino, fuori per squalifica, i rossoneri erano schierati in campo con un azzardato 4-4-2 che vedeva Fiore come inedito centrocampista  esterno, in avanti la coppia Amendola-Longo e l’esordiente Scarlato come centrale difensivo. Il Roccella invece schierava Di Maggio dietro a Saffioti e all’ex di giornata El Aoudi. Ma l’ex di rilievo del giorno era sicuramente il tecnico degli ospiti Francesco Ferraro, contestato sonoramente dai tifosi locali, che tornava ad Acri dopo aver guidato la squadra lo scorso campionato ed essere stato tra i protagonisti della sciagurata retrocessione dell’anno scorso.

Il primo tempo della partita si apre con qualche occasione in avanti per i padroni di casa. Al 15′ un volenteroso Fiore, che non si risparmia sulla fascia e in un ruolo che non è il suo, arriva palla al piede in area ma non si fa impensierire il portiere avversario. Sfortunati in seguito anche Longo e Amendola su calcio di punizione. Al 37′ poi sempre un proposito Fiore in avanti apre un varco nell’area avversaria per Amendola che viene però fermato da Occhiuzzi; il portiere blocca però la palla fuori area e per questo si guadagna il cartellino giallo. L’Acri sembra più vogliosa e reattiva ma sul finire del primo tempo arriva il gol del vantaggio degli ospiti: su calcio di punizione tiro angolato di Di Maggio che scavalca la folta barriera acrese (ma forse c’è deviazione) e batte Marchese (oggi non brillante il portiere rossonero). 

Nella ripresa Colle corre ai ripari inserendo Manfredi per l’under Covello e arretrando Fiore. La gara riprende così con un calcio di punizione di Levato che non arriva a Maio (oggi piuttosto sottotono il centrocampista cosentino), mentre al 17′ sempre Tullio Maio su punizione tira per Fiore che trova però  Amendola in fuorigioco. Dopo un calcio di punizione di Longo, parato da Occhiuzzi, l’occasione vera e propria per il pareggio si presenta al 32′: gli sviluppi di un calcio di punizione, Longo evita la barriera avversaria e trova sotto porta Fiore, ma l’azione, dopo un batti e ribatti generale, si spegne sul fondo. Di contropiede il Roccella si porta in avanti al 34′ e per l’unica volta nel secondo tempo:  Ienco solo davanti al Marchese fallisce la realizzazione. Passano i minuti e l’Acri continua a premere alla ricerca del meritato pareggio: a ridosso del 40′ bella giocata di Levato che dribbla prima due avversari e poi ne supera altri due ma viene fermato sotto rete da un difensore avversario: protestano i rossoneri ma l’arbitro non assegna il calcio di rigore. Infine, al 47′ crossa Longo per Amendola che di testa non si fa parare da Occhiuzzi.

Seconda sconfitta consecutiva per l’Acri dunque, che dopo il forte Rende è inciampato su un ostico Roccella, che  con 25 punti si porta ora in classifica proprio a ridosso della squadra rossonera. Il teamdi Colle esce ridimensionata da questa gara: le responsabilità di questo k.o. sono da dividersi fra le pesanti assenze di Riolo e Mancino, il modulo forzato e le prestazioni sottotono di alcuni degli uomini di maggior peso come Maio e Longo. Con questa sconfitta e l’allungo della N. Gioiese a 38  punti, la corsa per il primo posto sembra per il momento compromessa. Buona gara per la squadra dell’ex F. Ferraro che ha costruito molto poco in avanti ma che è stata brava a difendersi dopo il vantaggio.

CALDO POST – GARA: L’ACRI IN SILENZIO STAMPA –  Al termine della partita poi il commissario dell’Acri Angelo Ferraro ha annunciato il silenzio stampa come forma di reazione per la designazione, per la gara odierna e contro una formazione reggina, della terna arbitrale proveniente in toto dalla provincia di Reggio Calabria: terna arbitrale rea di non aver fischiato un calcio di rigore per l’Acri. Le proteste della dirigenza acrese, che come ha dichiarato Ferraro “non vuole sentirsi protetta dalle designazioni arbitrali, ma quanto meno rispettata”, trovano origine anche negli episodi che hanno deciso le gare contro Guardavalle e Rende (un pareggio e una sconfitta, ndr).

GLI ALTRI RISULTATI DI GIORNATA:

N. Gioiese – Catona  2 – 0

Castrovillari – Guardavalle 2 – 0

I. Capo Rizz – Rende  0 – 1 (giocata ieri)

Bocale – San Lucido  2 – 1

Paolana – Brancaleone  2 – 0

Sersale – Silana  1 – 1

Soverato – Siderno  4 – 1

CLASSIFICA: N. Gioiese 38, Rende 33, Guardavalle 29, Acri 26. Roccella 25, Polana 24, I. Capo Rizz. e BOcale 20, Soverato 19, Sersale 18, Catona e Castrovillari 17, Silana 14, San Lucido 11, Siderno 7, Brancaleone 6.

LEGA PRO 1^ Div, Catanzaro k.o. con riserva ad Avellino

Girone B, 14^ Giornata,

Avellino-Catanzaro 2-0

Marcatori: 76′ Biancolino (A), 93′ Castaldo (A)

AVELLINO (4-3-1-2): Fumagalli; Zappacosta, Izzo, Giosa, Pezzella; Angiulli, Massimo, D’Angelo; Millesi; Castaldo, Biancolino. A disp.: Orlandi, Bittante, Bianco, Panatti, Bariti, Herrera, De Angelis. All.: M.Rastelli.

CATANZARO (3-5-1-1): Pisseri; Narducci, Orchi, Sirignano; Fiore, Quadri, Ulloa, Benedetti, Squillace; Russotto; Masini. A disp.: Faraon, Papasidero, Conti, D’Alessandro, Carboni, Carbonaro, Fioretti. All.:  Cozza.

Ammoniti: Mazzacosta  e Fiore (C)

Espulso: Sirignano (C) 

CRONACA – Domenica negativa per il Catanzaro, che dopo la bella vittoria di settimana scorsa, inciampa ad Avellino. Eppure la squadra di Cozza aveva iniziato con tenacia il primo tempo: al 11’buona occasione per Masini che anticipa tutti ma manda sull’esterno della rete. Al 23′ occasione da rete anche per Quadri che su punizione manda direttamente in porta, ma blocca senza esitazione Fumagalli.

Anche la ripresa si apre nel segno del Catanzaro perchè al 3′ c’è la gran botta di Squillace, bloccata da Fumagalli. Al 57′ però gli uomini di mister Cozza rimangono in dieci perchè l’arbitro espelle Sirignano per un brutto fallo su Zappacosta. I giallorossi accusano il colpo e il vantaggio dei padroni di casa non tarda ad arrivare: al 76′ Biancolino trova la rete per l’Avellino. Sempre Biancolino poi sfiora il raddoppio pochi minuti dopo. Dopo uno sterile tentativo di Quadri, facile preda di Fumagalli, arriva al 93′ il raddoppio dell’Avellino con Castaldo che chiude la gara.

Peccato per l’esito di una gara che si era aperta bene per il Catanzaro, che però con l’uomo in meno non è stato più in grado di reagire.

 

CLASSIFICA: Catanzaro 12° a 15 punti

Prossimo turno: Catanzaro – Gubbio (22 dicembre)

 

LEGA PRO 2^ Div., Pari Vigor Lamezia allo scadere

Girone B, 16^ Giornata:

Vigor Lamezia  – Arzanese  1 – 1

Marcatori: 81′ Tommasini (A), 90′ Mangiapane (V)

Dopo un primo tempo privo di emozioni e che finisce a reti inviolate, l’arzanese Tommasini sblocca il risultato in favore degli ospiti all’81’. La squadra calabrese riesce però ad evitare una brutta sconfitta casalinga proprio all’ultimo minuto di gioco: Mangiapane, infatti, buca la porta avversaria al’90’ regolamentare. 

Se la classifica continua certo a non sorridere ai biancoverdi lametini, il punto conquistato oggi (è il secondo pareggio consecutivo) permette alla Vigor di allungare la striscia positiva delle ultime gare e di allontanarsi dalla zona play out.

CLASSIFICA: Vigor Lamezia 12° a 18 punti

Prossimo Turno: L’Aquila – Vigor Lamezia (22 Dicembre)

Serie D: Cosenza, “sei tu la fine del mondo”. Vincono le altre calabresi

              Girone I, 16^ Giornata

         Nuova Cosenza-Savoia 4-2

  Marcatori: 33′ Vicentin(S), 37′ Guadalupi(C), 52′ 78′  Mosciaro(r) , 70′ Malafronte(S), 95′ Salvino(C)

NUOVA COSENZA(4-4-2): Straface, Fiore(71′ Bruno),Sicignano,Filidoro,Benincasa,Parisi(57′ Parenti),Pesce,(80′ Piromallo), Salvino, Mosciaro, Guadalupi,Marano All. Sign. Gagliardi

A Disposizione:Perri, Parenti, Paonessa, Piromallo, Arcidiacono S., Bruno, Reda.

SAVOIA(4-3-3): Loccisano, Pallonetto,guarra, Di Capua, Catalano, Scudieri(81’Amoruso),Viscido(72′ Nasto),Fontanarosa,Vicentin,Padulano(62′ Perretta), Malafronte. All. Sig. Amura.

A Disposizione:Vitiello, Falanga, Lettieri, Amoruso, Nasto, Suarato, Perretta.

Arbitro: Sign. Andreini da Forli’. Assistenti: (Sign. Giancaspro , Sign. Matera) da Molfetta.

Ammoniti: Padulano(S), Scudieri(S), Guarro(S) Pallonetto(S)

Recupero: 1′ pt, 6′ st.

Spettatori:2000 circa

CRONACA: La probabile ultima partita del Cosenza, (stando alla profezia dei Maya), è stata disputata oggi davanti ai propri tifosi. Il timore serpeggia anche in sala stampa quando le formazioni scendono in campo ma agli addetti non sono arrivate ancora le formazioni, ( forse scaramanzia). In campo i giocatori sentono che qualcosa nell’aria sta cambiando ( si, è una leggera pioggerellina ad intermittenza), ma il “calendario del Cosenza” parla chiaro: oggi al S.Vito arriva il Savoia e allora non si scherza più. Le squadre scendono in campo contratte, come in ogni grande attesa che si rispetti, e  i primi 10′ sono di studio. Il Cosenza spinto dall’entusiasmo dei propri ultrà, si spinge in avanti e guadagna tre punizioni da posizione invitante che però prima Mosciaro(due volte) e poi Sicignano non sfruttano a dovere. Alla mezz’ora del primo tempo da segnalare il bel gesto del pubblico che espone uno striscione e appalude a lungo per la scomparsa del papà di Ciccio De Rose. La gara intanto continua e il Savoia passa in vantaggio al 33′ con un'”incornata” di Vicentin che anticipa Sicignano e deposita la palla in rete. Il Cosenza allora avverte per davvero un senso di smarrimento e di paura ma non per come andrà a finire il mondo, ma più che altro per quale sarà la sorte di questa sua partita. I ragazzi di Gagliardi dunque hanno una reazione rabbiosa e raggiungono dopo soli 4′ il pari con un ottimo Guadalupi, che nel finale di tempo sfiora addirrittura la doppietta personale con un pallonnetto che va alto di un soffio sopra la traversa. Alla ripresa  i 22 ritrovano il campo illuminato che li proietta per un attimo nella ormai vicina dimensione natalizia, ma in realtà sono i riflettori dello stadio che sono stati accesi. La squadra di casa parte subito bene e al 52′ passa in vantaggio grazie ad un rigore procurato da Marano e trasformato da Mosciaro che dagli 11 metri non sbaglia. Parte la girandola di sostituzione che permette di fare il proprio ingresso in campo a Parenti, Perretta, Bruno,Piromallo, e Amoruso. Al 70′ il Savoia agguanta il pari con Malafronte che sfrutta al meglio un traversone. Al 77′ il Cosenza sbaglia una punizione dal limite ma dopo 1′ il solito Mosciaro trova il pertugio giusto e riporta in vantaggio i suoi. Nell’ ultimo dei 6′ di recupero i rossoblù calano il poker con Salvino. Partita chiusa. I calabresi tornano primi in classifica dopo aver perso momentaneamente il primato in favore del Gelbison, vittorioso nell’anticipo di ieri. Ora si può dare  il via agli scongiuri e alle preghiere affinchè questa grande rimonta non venga vanificata dai Maya e dalla loro catastrofica profezia.

LE ALTRE GARE:

Sambiase-Noto 2-1 (Giocata ieri)

Ottima prestazione per i ragazzi di Mancini che conquistano 3 punti con i quali vedono la loro posizione in classifica allontanarsi dal Limbo.

Gelbison-Agropoli 1-0 ( Giocata ieri)

C.Normanno – C. Montalto  o-1

Montalto corsaro a Normanno. La ciurma di mister Giugno ritorna a casa con il bottino pieno e resta nelle posizioni altissime della classifica.

Vibonese-Ribera  2-0

Buona prestazione della squadra calabrese che staziona nella zona centrale della classifica.

Licata-Nissa 2-0

Messina-Ragusa  1-0

Palazzolo-Città di Messina  1-1

Pro Cavese-Acireale  1-1

Classifica: C0senza 1° a 35 punti, C. Montalto 4° a 29 punti , Vibonese 8° a 24 punti, Sambiase 12° a 19 punti.

 

 

 

LEGA PRO/2: Pari dell’Hinterreggio ad Aversa

Al Rinascita, nella sedicesima giornata e penultima del girone di andata, nello scontro diretto per non retrocedere finisce con un pari che non serve a nessuno. Nell’Aversa, reduce dalla sconfitta in quel di Campobasso, il neo tecnico Raffaele Sergio (subentrato dopo le dimissioni di Romaniello) privo di Fricano squalificato e degli infortunati di lungo corso Avagliano e Ciocia, schiera a sorpresa un  4-3-3 con Polani, Gagliardi e Scalzone in attacco. Nell’Hinterreggio, che domenica si è dato una scossa battendo il Melfi, mister Venuto deve fare a meno degli infortunati Gioia e Vicari e degli squalificati Cutrupi Demetrio e Pensalfini, si schiera conun classico e coperto 3-5-2 Khoris acciaccato va in panchina in attacco l’ex Zampaglione sarà affiancato da Broso. Primo tempo povero di emozioni con l’Aversa che fa registrare un maggior possesso palla ma senza essere mai pericolosa. Nella ripresa  i reggini hanno mancato l’appuntamento con il gol creando le migliori occasioni della partita. La più lamorosa con Lavrendi che smarca Febbraio nello spazio. Il brevilineo reggino si vede allontanare la sfera da Gragnaniello, prima di ritrovare la stessa e provare un tiro da posizione quasi impossibile, che finisce fuori. Primo pari della gestione Venuto che serve a poco se non ad allungare una mini striscia positiva.

Prossimo incontro: 22/12/12 Hinterreggio – Fondi.

SERIE B: Crotone KO a Modena

Modena-Crotone 3-0

Marcatori: 34′ e 64′ Ardemagni, 79′ Lazarevic

MODENA (4-4-2)
Colombi; Gozzi (67′ Carini), Andelkovic, Perna, Gulan; Surraco (56′ Sturaro), Moretti, Osuji, Lazarevic; Stanco (75′ Pagano), Ardemagni A disposizione: Manfredini, Ciaramitaro, William, Greco All.: Dario Marcolin

CROTONE (4-3-3)
Caglioni; Matute, Checcucci, Abruzzese, Mazzotta; Eramo, Maiello, Galardo (67′ Pettinari); Gabionetta (74′ Falcionieri), Calil, De Giorgio (60′ Ciano) A disposizione: Concetti, Ligi, Addae, Migliore, Pettinari All.: Massimo Drago

Arbitro: Sig. Di Bello di Brindisi

Note: ammoniti Ardemagni (M), Abruzzese (C), Eramo (C), Gulan (M). Recupero 1′ pt, 4′ st.

Al Braglia, nella 19a giornata, il Modena batte 3-0 il Crotone. Nel Crotone sono assenti Torromino squalificato e Vinetot per infortunio. Gabionetta De Giorgio e Calill a formare il tridente offensivo nel 4-3-3 di Drago. Il Modena, squalificati Signori, Zoboli e Nardini, si schiera con un 4-4-2. coppia di attacco Ardemagni – Stanco.

Primo tempo intenso e caratterizzato dal grande agonismo per entrambe le compagini. Canarini che passano in vantaggio con Ardemagni al 34′ poi rischiano qualcosa, ma alla lunga escono fuori con autorità e chiudono l’incontro. Ardemagni protagonista di una doppietta, Lazarevic completa il tris.

Tre punti importanti che riportano i canarini in zona playoff  a trenta punti. Crotone che ristagna a quota 19 in attesa di ricevere il Varese.

COPPA ITALIA: Sfuma il sogno… Amaranto reggono un tempo poi si scatena il Milan

MILAN – REGGINA 3 – 0

Marcatori: 50′ Yepes, 78′ Niang, 80′ Pazzini
MILAN: Abbiati; Abate, Zapata, Yepes (85′ Acerbi), Antonini; Flamini, Strasser (75′ Muntari), Emanuelson; Bojan, Pazzini, Robinho (54′ Niang). A disposizione: Coppola, Gabriel, De Sciglio, Nocerino, El Shaarawy. Allenatore: Sig. Allegri
REGGINA: Facchin; Freddi, Ely, Bergamelli; D’Alessandro, Castiglia, Rizzo, Bombagi, Rizzato; Campagnacci (64′ Barillà), Fischnaller (73′ Hetemaj). A disposizione: Baiocco, Di Bari, Da Silva, Louzada, Viola. Allenatore: Sig. Dionigi.
ARBITRO: Calvarese di Teramo
Ammoniti: Bombagi, Freddi (R); Strasser (M)

Nel gelo di San Siro Milan e Reggina hanno chiuso la prima parte degli ottavi di finale diCoppa Italia con i rossoneri che passano alla fase successiva raggiungendo Roma, Juventus e Catania. Prima di stasera nove i precedenti tra le due squadre con sette vittorie per il Milan e due pareggi. Gli amaranto, dopo aver eliminato il Chievo Verona, tornano ad assaggiare la grande platea nella scala del calcio, Dionigi (breve passato rossonero) spera nel colpaccio affidandosi alla coppia d’attacco Campagnacci-Fischnaller in campo dal 1′ Rodrigo Ely, brasiliano diciannovenne cresciuto nel Milan e in prestito alla squadra di Foti. Non convocati Lucioni, Ceravolo, Sarno e Comi. I rossoneri vogliono passare il turno per affrontare la Juventus, una sfida da finale. Allegri lascia a riposo El Shaarawy e si affida a tutti quelli che hanno giocato meno da Abate ad Antonini, da Zapata a Flamini e Strasser. In attacco chance per Bojan e Pazzini; in porta c’è Abbiati, ormai declassato a “vice”. Ora è a serio rischio anche il rinnovo dello storico portiere rossonero. Niang e Muntari, partono dalla panchina. Il primo vuole dimostrare di essere da Milan, il secondo rientra dopo il lungo infortunio e si candida a pedina fondamentale per sopperire alla mancanza di De Jong. La prima occasione della gara è per il Milan ed è targata Pazzini: l’ex-Sampdoria, servito da Robinho dentro l’area di rigore, si vede respingere la conclusione ravvicinata da un ottimo intervento di Facchin. ll portiere amaranto compie un altro mezzo miracolo anche in occasione del colpo di testa a botta sicura del difensore colombiano Yepes. La Reggina si fa vedere dalle parti di Abbiati con un tiro di Fischnaller finito alto ed un goal annullato a Bergamelli (bel tiro al volo) per fuorigioco. Finisce cosi il primo tempo con un Milan al piccolo trotto che non riesce a scardinare la retroguardia di una Reggina ben messa in campo da mister Dionigi. Nella ripresa cade il muro calabrese: Facchin miracoloso su Niang (servito da Pazzini a tu per tu trova la respinta in uscita dell’estremo difensore reggino), Abate e Pazzini, ma non può nulla sul perfetto stacco di testa di Yepes al 51’ su cross di Emanuelson. Al 79’ primo goal milanista ufficiale per Niang: entrato al 54′ per Robinho il giovane attaccante riceve da Pazzini e deposita in rete indisturbato. Al minuto 81 festeggia anche Pazzini, botta ravvicinata (in fuorigioco) e tris servito. E’ l’ultima grande emozione di un match discreto. Il Milan affronterà la Juventus nei quarti di finale. La Reggina esce a testa alta.