Agguato in pieno centro a Lamezia, un morto e due feriti. Si costituiscono i responsabili

LAMEZIA TERME – Si sono presentati e costituiti ai carabinieri autoaccusandosi di essere stati loro ad uccidere ieri sera a Lamezia Terme Luigi Trovato, 52 anni, ed a ferire il fratello Luciano e una persona che era insieme a loro, Pasquale D’Angela. Secondo quanto é emerso dalle indagini, i due responsabili avrebbero reagito ad un’aggressione ai loro danni parte delle vittime. I due feriti, seppure in condizioni gravi e ricoverati entrambi in prognosi riservata, non sarebbero in pericolo di vita.

Secondo quanto è stato possibile apprendere, le tre persone sarebbe state bersaglio di almeno due aggressori, e sarebbero state attinte da diversi colpi di pistola. Sull’asfalto si contano oltre dodici bossoli. Uno dei due sarebbe morto durante il trasporto in Pronto soccorso. Le forze dell’ordine – sul posto erano presenti i vertici del Comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro – stanno sentendo, in queste ore, titolari di attività commerciali della zona e cittadini per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti. Si sarebbe trattato, comunque, di una sorta di inseguimento, a pistole spianate, in un’area molto trafficata della città.

Vittima e feriti su un’auto, gli aggressori indossavano dei passamontagna
I due Trovato e Pasquale D’Angela si trovavano, secondo quanto appreso, a bordo di un’automobile. La zona in cui è avvenuto il fatto è a poche decine di metri dal palazzo di giustizia. Le due persone che hanno messo in atto l’agguato indossavano dei passamontagna e si sono allontanati a bordo di un’automobile. Entrambi erano armati di pistole.

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