Crosia, incendiata l’abitazione estiva del sindaco. Si indaga

CROSIA (CS) –  “Sono vicino all’amico e collega Antonio Russo, sindaco di Crosia per il vile atto intimidatorio subito la scorsa notte. Un gesto ignobile e codardo che condanno con forza”. E’ quanto afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso esprimendo solidarietà personale oltre che istituzionale al sindaco di Crosia, a cui ignoti hanno incendiato l’abitazione estiva.
 
“Conosco bene Antonio, verso cui nutro sentimenti di amicizia sincera e fraterna – prosegue Franz Caruso – e sono certo non si lascerà condizionare da questo vile atto, proseguendo nella sua azione amministrativa con la responsabilità, l’impegno e la passione di sempre.  Vicinanza e solidarietà anche a tutta la comunità di Crosia, che è dinamica ed accogliente, e non può essere in alcun modo mortificata da queste azioni criminali. Crosia e la sua gente da oggi in poi sono chiamate a difendere  con maggiore forza e determinazione la compagine sociale e la dialettica democratica nel proprio territorio. In quest’azione Cosenza sarà presente e partecipe. Sin da subito, sono disponibile ad intraprendere ogni iniziativa che in questo contesto Antonio Russo e la sua Amministrazione riterranno opportuno portare avanti a favore della legalità e contro ogni forma di sopruso e violenza”. “Sull’accaduto – conclude il Primo Cittadino di Cosenza – stanno indagando le forze dell’ordine che, sono certo, faranno piena luce assicurando i colpevoli alla giustizia”.

 Abbiamo appreso con stupore e sgomento del vile atto subito da Antonio Russo, sindaco di Crosia, cittadina della fascia jonica cosentina con poco meno di 10mila abitanti, al quale ignoti, hanno incendiato l’abitazione estiva.

“Un chiaro atto di matrice dolosa – ha commentato Giovanni Papasso, sindaco di Cassano e consigliere nazionale Anci delegato a traghettare l’Associazione regionale dei Comuni in attesa delle nuove elezioni di febbraio – sul quale sta indagando la magistratura insieme alle forze dell’ordine e nelle quali riponiamo massima fiducia ma l’Anci Calabria e tutti i sindaci che vi aderiscono non vogliono rimanere in silenzio e gli esprimono la propria solidarietà e vicinanza”.

Papasso: “chiediamo protezione”

“Ho già sentito telefonicamente il collega Russo – ha commentato Papasso – ma tutti insieme gli esprimiamo solidarietà. Chi rappresenta le istituzioni è costretto a subire atti vandalici e danneggiamenti. Non è il primo caso e chiediamo più protezione e di essere salvaguardati maggiormente”.

Nell’ultimo report del Ministero dell’Interno, nei primi nove mesi dello scorso anno, si sono registrati 50 casi di intimidazione ad amministratori pubblici. “Un dato che – ha insistito Papasso – seppur in discesa rispetto al rilevamento dell’anno precedente, deve farci riflettere e tenere alta l’attenzione. I sindaci rappresentano il primo avamposto dello Stato sui territori, motivo per cui sono esposti. Dove c’è impiego di risorse pubbliche c’è l’interesse del malaffare. Qui nascono le intimidazioni”.

“Per questo – conclude Papasso – chiediamo a magistratura e forze di polizia di mantenere alto il livello di vigilanza. Noi faremo la nostra parte non solo non abbassando la guardia, ma anzi, rendendo ancora più stretti gli scambi di informazioni e il coordinamento delle azioni con loro ed erigendo un muro invalicabile contro il malaffare ed ogni tipo di criminalità”.

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