L’ombra dei clan calabresi sull’omicidio di Jan Kuciak, il giornalista slovacco

CATANZARO – Hanno origini calabresi i tre imprenditori italiani arrestati dalla polizia slovacca per l’omicidio del giornalista Jan Kuciak. La polizia ha fatto irruzione negli appartamenti a Michalovce e a Trebisov di Antonino Vadalà ed insieme a lui sono stati arrestati il fratello Bruno Vadalà e il cugino Pietro Catroppa. Della famiglia Vadalà e dei suoi presunti legami con la ‘ndrangheta ha scritto Kuciak nel reportage pubblicato ieri dal suo giornale. L’articolo descrive le attività di criminalità organizzata italiane in Slovacchia citando in particolare quattro famiglie calabresi operanti nei settori dell’agricoltura, del fotovoltaico, del biogas e dell’immobiliare: Vadalà, Cinnante, Rodà e Catroppa riconducibili a decine di società e a numerose operazioni di frode dei fondi europei. Nell’articolo Kuciak ha denunciato anche i contatti tenuti tra il premier Roberto Fico e questi soggetti legati alla ‘ndrangheta. Intervenuto ai microfoni di “6su radio1” il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha dichiarato «E’ verosimile che dietro l’omicidio ci siano famiglie Calabresi. La ‘ndrangheta si sta estendendo verso l’Est. Va dove c’è da gestire potere e denaro e dove ci sono da gestire opportunità»

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