Contro versa, storie che si intrecciano

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COSENZA – Un dialogo a più voci dove vengono abbattute quelle barriere che spingono lontano il passato dal presente, dove il quando era va incontro al qui e ora lanciando una sbirciata su quello che sarà. Si tratta di Contro versa. Genealogie impreviste di nate negli anni 70 e dintorni, un libro scritto dalle mani indisciplinate, coraggiose e piene di speranza di Giovanna Vingelli, Doriana Righini e Denise Celentano e che ha inaugurato la nuova collana di Genealogie di sabbiarossa Edizioni.

Dopo un tour che le ha viste attraversare le principali città della Calabria ieri pomeriggio le tre autrici sono finalmente approdate alla libreria Ubik di Cosenza, stanche ma sempre sorridenti hanno lasciato che fossero le relatrici  a raccontare i loro viaggi all’interno di quelle storie che hanno reso questo libro così prezioso.

A dare il via alla discussione è Daniella Ceci, responsabile della formazione nel Centro Antiviolenza Roberta Lanzino, contenta di essere stata chiamata per la presentazione di questo libro in particolare, perché le piace ascoltare le donne, perché è attraverso la loro voce che in parte ritrova se stessa e in questi racconti le voci sono molte e diverse. Alcune drammatiche, altre speranzose ma sempre rivoluzionarie.

La parola passa a Ida Rende che riconosce alle autrici il merito di essere riuscite attraverso questi racconti a scardinare l’opposizione dicotomica tra individuale e collettivo ma anche quella tra mente e corpo utilizzando la modalità del partire da se stesse per andare verso gli altri, un libro in azione perché porta verso l’accettazione del conflitto tra le femministe di uguale e di diversa generazione, un libro che dà inizio a dei veri e propri disvelamenti.

Seguono gli interventi di Valentina Fedele e di Carla Tempestoso su come il libro riesca a fare interagire l’attuale precarietà esistenziale con le urla delle femministe degli anni ’70, riuscendo ad inserire il lettore in un unico universo di significazione che lo porta a una reale condivisione con gli altri.

Emozionate dalle riflessioni così analitiche che sono uscite fuori da questa chiacchierata Giovanna, Doriana e Denise confessano che scrivere questo libro è stata un gran fatica che viene ripagata ogni qual volta si rendono conto che il loro obiettivo principale viene raggiunto, ovvero quello di aver scritto un libro in grado di far interrogare, di porre delle domande, di dare vita sempre a nuovi dubbi.

Contro versa è un libro che racconta di resistenza, di consapevolezza, di incontri generazionali, dalle cui pagine nasce inevitabilmente il desiderio di venire a patti con quelle emozioni che abitano lo stomaco e che ci rendono tutti così poco diversi.

Gaia Santolla

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