I Bronzi di Riace convolano a nozze ed il web esprime sdegno

REGGIO CALABRIA – Possenti e statuari, ricercati e guerrieri i Bronzi di Riace continuano a far parlare di sè anche in questa insolita estate che sembra assomigliare ad un novembre uggioso.

Luglio ed agosto hanno posato l’ombrellone e aperto l’ombrello ma gli amati Bronzi continuano ad essere l’argomento prediletto da calabresi e non. Dopo l’ennesima proposta di Sgarbi di spostarli a Milano per l’Expo 2015 e la sua infelice dichiarazione riguardo al potere della ‘ndrangheta che si estende anche sulla cultura e sull’arte ecco arrivare delle foto inedite, e a dir poco sconvenienti, dei due grandi eroi.

Da giorni, infatti, circolano sul web delle foto che ritraggono i Bronzi di Riace in vesti inconsuete; scatti li riprendono con lunghi veli bianchi che dal capo scivolano leggiadri sulle spalle, perizomi leopardati che somigliano a quelli indossati dagli spogliarellisti durante gli addii al nubilato, un boa stretto al collo in contrasto con il mazzo di margherite che uno dei bronzi stringe nella sua mano sinistra.

Ma cos’è questo scempio? Viene da chiedersi. Forse una di quelle bufale che spesso riempiono il web, forse un’altra ridicola pubblicità commissionata dalla Regione Calabria, forse uno scherzo che tanto ridere non fa. Nulla di tutto ciò, le foto sono infatti autentiche e ritraggono i “di Riace” nel momento della loro unione formale, del loro matrimonio. A “rubare” le immagini delle loro nozze il fotografo Gerald Bruneau, allievo di Andy Warhol.

I fotogrammi circolano ora sul web tra l’indignazione e lo stupore dei molti, i lettori gridano allo scandalo e non accettano il fatto che ad un fotografo, seppur noto e a dir poco creativo e talentuoso, sia permesso di rendere ridicoli i guerrieri mentre ai visitatori del Museo nazionale della Magna Graecia di Reggio Calabria non è permesso scattare foto ricordo.

I Bronzi di Riace si rivoltano e rivedicano la loro virilità assecondati da una popolazione che li ama per il loro essere essenziale.

Annabella Muraca

 

 

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