Proiezione del film “Rapsodia satanica” per il 150° anniversario di Mascagni

COSENZA – Prenderanno ufficialmente il via domani, giovedì 14 marzo, al Museo dei Brettii e degli Enotri, alle ore 17,00, le celebrazioni che l’Amministrazione comunale di Cosenza e il Teatro di tradizione “Alfonso Rendano”, diretto da Isabel Russinova, dedicano al compositore toscano Pietro Mascagni, in occasione del 150° anniversario della nascita. Il prologo delle celebrazioni, che proseguiranno fino a domenica 17 marzo, è rappresentato dalla proiezione, del film “Rapsodia Satanica” diretto da Nino Oxilia nel 1915 e per il quale Pietro Mascagni scrisse la partitura originale.

La musica che Mascagni scrisse per il film di Oxilia è una delle più belle pagine sinfoniche del compositore livornese, insieme all’ Intermezzo di Cavalleria rusticana. Quasi un poema sinfonico dagli echi straussiani e debussiani e dal fraseggio molto complesso, coi leitmotiv dell’ amore, del diavolo e della bellezza perduta. La storia è infatti una sorta di Faust al femminile, da un poema di Fausto Maria Martini: racconta di una dama dell’ alta società un po’ avanti con gli anni, interpretata dalla diva di allora (siamo nel 1915) Lyda Borelli, autentica star del muto che firma un patto con Mefisto (l’attore è Ugo Bazzini) per riacquistare la giovinezza a condizione di non innamorarsi.

Quella che può essere considerata la prima colonna sonora della storia del cinema italiano venne commissionata a Mascagni dalla Cines e il compositore toscano impiegò cinque anni a scriverne la partitura, causa la guerra e il difficile lavoro di sincrono, per quei tempi sperimentale e affrontato con metodi artigianali e pioneristici. Quando Mascagni firmò il contratto aveva già capito che il futuro era quello delle colonne sonore, soprattutto dopo non essere riuscito a bissare il successo di Cavalleria rusticana. Dopo un iniziale trionfo (nel 1918 a Torino Mascagni ne diresse 45 esecuzioni in tre settimane), la partitura fu accantonata per i costi eccessivi dell’orchestra, per il fallimento della Cines ed anche per l’avvento del sonoro. Messa da parte anche dall’autore dopo qualche esecuzione sporadica in concerto, andò perduta addirittura la partitura, poi ricostruita nelle parti originali.

Chi vide “Rapsodia satanica” al suo primo apparire commentò che le immagini erano un perfetto accompagnamento alla musica del maestro Mascagni: il che se da un punto di vista cinematografico parrebbe un fallimento, da quello musicale potrebbe essere la profezia in versione sinfonica dell’odierno video-clip.

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