Settima edizione di Settembre al Parco

CATANZARO – 5 settembre, la settima edizione di Settembre al Parco parte con una straordinaria band californiana, Canned Heat. Così il sogno della California, o meglio California Dreamin’,  si rivive al Parco della Biodiversità di Catanzaro. Ma per raccontare questa storia dobbiamo partire da un altro sogno, lontano nel tempo ma ben impresso nella memoria di tutti quelli che hanno il rock nel cuore. È un sabato d’agosto, il 16 agosto del 1969, a poche miglia da New York, in una piccola città rurale di nome Bethel, si vive il secondo atto della tre giorni di pace, amore e musica, una scommessa di pochi coraggiosi che è già una storia vincente. Un festival che sembrava destinato a rimanere diprovincia, Woodstock, segnava una straordinaria partecipazione di gente d’ogni età, quasi cinquecentomila, oltre ogni previsione, e la prima giornata si era appena conclusa, alle prime luci dell’alba, nel segno dei grandi autori, da Joan Baez ad Arlo Guthrie e John Sebastian, con la celebre “I had a dream”, tra le performance rock di Richie Havens e Country Joe ed il grande Tim Hardin, che aveva proposto la sua “If i was a carpenter” destinata a diventare anche un successo in Italia nella cover dei Dik Dik. Il secondo giorno era grande l’attesa per Grateful Dead, Who, Janis Joplin, Santana, Jefferson Airplane, Credence, unprogramma da brivido: eppure tra tante star annunciate una delle esibizioni che coinvolse maggiormente il pubblico fu proprio quella di Canned Heat, gruppo di Los Angeles in attività da pochi anni con qualche disco alle spalle. Sul palco di Woodstock Canned Heat incantò la folla con una straordinaria versione di Goin’up the country: lo show delle grandi star proseguì fino al mattino seguente con i Jefferson che salirono sul palco alle otto di mattina. E la leggenda continua: l’anno scorso furono proprio i Jefferson, nella evoluzione Starship, ad incantare la folla del Parco, quest’anno toccherà a Canned Heat. Nella formazione che aprirà Settembre al Parco due reduci di quella straordinaria performance, Larry Taylor e Fito de la Parra, l’intera sezione ritmica. Alan Wilson e Bob Hite non ci sono più, entrambi scomparsi prematuramente, Harvey Mandel nei giorni scorsi ha abbandonato il tour americano per motivi di salute, ed al suo posto salirà sul palco uno straordinario chitarrista, John Paulus, una vita con la band. La band ha raggiunto la Calabria da qualche giorno, dopo un concerto in Svizzera, e prima della seconda data europea sta godendo di un po’ di vacanza, tra sole ed escursioni, per ritrovare le forze in vista di un tour settembrino a tappe forzate tra Canada e Stati Uniti. Andando a riascoltare le recenti esibizioni del gruppo, nella Woodstock Lineup Reunion, si avvertono sonorità mature ed al tempo stesso ancora coinvolgenti. Ha superato la prova del tempo  On the road again, tra le perle della storia del rock, così come Anphetamine Anne, Let work together ed in genere quel rock boogie del quale Canned Heat sono stati tra i padri fondatori, guadagnato il titolo di “Kings of the Boogie”. Nell’ambito del programma di Settembre al Parco 2013 Canned Heat rappresentano il rock allo stato puro, considerati da tempo il più grande gruppo di blues rock bianco, una storia sopravvissuta alla scomparsa di grandi protagonisti ed alla crisi del loro stile musicale, una musica se vogliamo datata ma non nel termine negativo dell’espressione, semmai utile a chi voglia conoscere, o ripercorrere, il mondo fantastico del blues bianco. Originali,coinvolgenti, autentici professionisti in grado di interpretare un genere musicale che ha segnato la storia del rock e continuerà a farlo. Di certo un’occasione da non perdere, la prima grande serata di Settembre al Parco.

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