B1/M: G. Vena Cosenza attende Civita

COSENZA – Torna in campo dopo la sosta la Gruppo Vena Cosenza che al Pala Ferraro si prepara ad ospitare la capolista Civita Castellana. Una partita che sulla carta e visto il risultato dell’andata, potrebbe far pensare ad un esito scontato a favore dei primi della classe, ma in realtà non è così. Il sestetto di mister Spanakis si presenta forte non solo del ruolo di leader del girone, ma anche con la consapevolezza di avere tra le sue fila giocatori del  calibro di Tommaso in regia, De Luca opposto, Marinelli e l’ex Figliolia di banda più Rau e Ferraro temibili centrali. Dal canto loro i ragazzi di Del Federico hanno cercato, in questa settimana di riposo, di recuperare la forma, sembrata un pò scemata nelle ultime uscite, ma soprattutto recuperare mentalmente per affrontare una sfida che molti danno dall’esito scontato. Astarita e soci però, non ci stanno a fare da vittima sacrificale ed in allenamento hanno mostrato una carica che fa ben sperare per la sfida di domenica sera alle 18. Un’occasione questa,  per la Gruppo Vena Cosenza, di capire se fino alla fine ci sarà anche lei per un posto che conta oppure no.

Il sindaco Occhiuto sporge denuncia al Consorzio Autolinee

RENDE (CS) – Dopo il sequestro amministrativo di tre mezzi dell’Amaco della Circolare veloce rossa Cosenza-Rende-Unical da parte della Polizia stradale e della Polizia municipale di Rende, avvenuto ieri per presunte irregolarità riscontrate nella documentazione durante un controllo, il sindaco Mario Occhiuto ha deciso di rispondere con leggi e carte alla mano: infatti ha sporto denuncia al Consorzio Autolinee,  firmando la denuncia  personalmente e indirizzandola alla Procura della Repubblica del tribunale di Cosenza. Queste le parole con cui l’ha introdotta: “L’Amaco è un’azienda pubblica e come tale svolge un servizio pubblico che noi amministratori abbiamo l’obbligo di offrire ai cittadini per soddisfare il diritto a muoversi liberamente. È paradossale che questo diritto possa essere inficiato da un’azienda privata che da ben 40 anni è concessionaria di un servizio affidato senza nessuna gara dalla Regione Calabria, in contrasto con il principio della libera concorrenza che infrange tutte le leggi della Comunità europea (ragion per cui sono in corso delle sanzioni comunitarie). Come Amministrazione comunale, insieme al Comune di Rende, ci interessa invece fare gli interessi dei cittadini e non dei privati, oltre che ridurre l’inquinamento provocato dall’uso spropositato delle autovetture, causa principale di malattie. Non si capisce quindi come mai, attraverso atteggiamenti che fanno pensare a collusioni e intimidazioni, alcuni organi che dovrebbero svolgere un lavoro al servizio degli enti locali e dello Stato, favoriscano indirettamente un privato, bloccando un diritto della comunità. Adesso mi aspetto che la Regione Calabria non se ne lavi più le mani, non prestandosi come al solito a tutelare gli interessi di pochi a scapito dei diritti dei cittadini, con un atteggiamento che sembra essere sempre più rispondente agli interessi delle lobby”.

In sintesi un chiaro invito a svolgere indagini su alcuni fatti specifici relativi al ‘Consorzio AutolineeDue Scarl’.

Nella sua denuncia, il Sindaco ricorda innanzitutto il principio costituzionale della sussidiarietà verticale (ovvero: che delle esigenze peculiari di una certa comunità, in tal caso le esigenze sui trasporti, si interessi prima di tutto l’ente ad essa più vicino. E dunque, in tal caso, il Comune).

Ancora, Occhiuto ricorda i principi di legislazione nazionale e in particolare la Riforma Delrio (legge 56/2014) nella quale rientra la Pianificazione del trasporto in ambito provinciale, con l’associazionismo comunale mediante il sistema della convenzione (quanto accaduto appunto attraverso la firma di un protocollo di intesa tra Comune di Cosenza e Comune di Rende).

E ricorda, infine, la legge regionale L. 23/1999 sul piano del traffico ad opera dei Comuni che possono, così, istituire eventuali servizi aggiuntivi.

In riferimento alla vicenda del sequestro di ieri, scattato probabilmente dalla Polizia stradale e Municipale rendese come conseguenza degli esposti del presidente del Consorzio, Carlomagno, l’Amaco  ha richiesto un foglio di via alla motorizzazione civile che consentirà di transitare dal Comune di Cosenza a quello di Rende evitando di incorrere in questo tipo di sanzioni eccessivamente zelanti e nella fattispecie paradossali.

Dal momento che questo genere di servizio integrato è attivo pure fra Cosenza e Castrolibero, perché – domanda il sindaco Occhiuto alla magistratura – i controlli posti in atto mercoledì, fra l’altro alla presenza di un accordo fra Comuni, non sono mai stati fatti prima d’ora? Testuale: Ci si chiede, a tal fine, perché la Polizia Municipale di Rende solo oggi intende sanzionare una irregolarità meramente formale della carta di circolazione dei bus Amaco (meramente formale poiché a corredo della stessa è comunque presente la citata Intesa tra i due Comuni, nonché la citata legge Regionale 23/99 che consente tale intesa) quando ha tollerato per una pluralità di decenni che i Bus Amaco entrassero nel territorio rendese, per giunta senza alcuna convenzione formale tra i due comuni, e sostassero addirittura come capolinea alla fermata nel territorio rendese notoriamente conosciuta come Fermata Bar Occhiuto e Bozzo? Tra l’altro, nell’occasione del fermo dei mezzi, tutti i passeggeri venivano costretti a scendere con ovvi disservizi creati agli stessi. Perché simile circostanza è da sempre tollerata dagli organi di polizia anche in relazione ai Bus Amaco che attraversano tutto il territorio di Castrolibero sino a inerpicarsi fino a C.da Rusoli?.

Il ritiro del libretto è un paradosso in quanto l’area urbana di Cosenza non si limita ai confini di Cosenza. Da qui ho ritenuto opportuno e non più prorogabile la necessità di investire il Procuratore della Repubblica di occuparsi della vicenda alla luce delle nostre deduzioni. Un diritto imprescindibile dei cittadini è avere una mobilità migliore con servizi più economici, cosa che avviene anche nelle grandi città con un’area urbana sicuramente anche più vasta di quella di Cosenza e con benefici sia in termini economici e sia in termini di sostenibilità urbana. Il diritto allo studio universitario, poi, implica anche la possibilità di organizzarsi con spostamenti che non siano riconducibili un unico vettore ma a quello a scelta più conveniente”.

Si tratta del principio di democrazia urbana spesso citato da Mario Occhiuto: “Non vedo come sia concepibile che un privato che è già detentore di un servizio ottenuto senza una gara pretenda che questo servizio diventi un diritto acquisito di sua proprietà, venendo meno al principio di concorrenza per le concessioni del trasporto pubblico. D’altronde anche i signori del Consorzio Autolinee utilizzano in alcuni casi autobus urbani per un servizio extraurbano e fanno più fermate rispetto a quelle consentite nel programma del percorso extraurbano”.

Nella denuncia in questione, Mario Occhiuto non dimentica, fra le altre cose, che nel giorno dell’inaugurazione del servizio della Circolare rossa, festeggiata da Cosenza a Rende e fino all’Università dagli studenti entusiasti dei nuovi bus, i conducenti dei mezzi del Consorzio ponevano in essere una serie di azioni di ritorsione che potrebbero essere ricondotte all’interruzione di pubblico servizio nonché quello di violenza privata (basti ricordare che il blocco istantaneo e senza preavviso è avvenuto in periodo di sessione di esami, ad esempio).

“In questo regime di piena illegittimità – conclude Occhiuto – essendo persino destinatari, come detto, di contributi pubblici percepiti per ogni chilometro e senza alcun controllo, i vertici del Consorzio pretendono pure di vietare al Comune capoluogo e a quello di Rende di soddisfare le esigenze dei cittadini, esigenze che per noi, ripeto, rappresentano un obbligo e la priorità”.

Come dire: non si fa retromarcia. Ulteriore riprova è data dal fatto che il sindaco Occhiuto oggi pomeriggio come atto tangibile di questa posizione ha deciso di risalire su un bus Amaco ed ha seguito da passeggero, insieme all’assessore ai Trasporti del Comune di Rende, Francesco D’Ippolito, e agli altri utenti, l’itinerario da Cosenza a Rende incontrando poi al capolinea dell’Unical il rettore Gino Mirocle Crisci e una folta rappresentanza di studenti.

Libro fotografico per ricordare le radici di Crosia

CROSIA (CS) – Domenica, 8 Febbraio 2015, dalle ore 17.30 alle ore 19.00 presso la sede della Delegazione Municipale di Mirto-Crosia sarà presentato il libro fotografico “Mirto. Scatti nella memoria. Identità, tradizioni e storia sociale attraverso la fotografia”: una rassegna di immagini dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, con qualche eccezionale reperto precedente agli anni Quaranta, interamente dedicato alla cittadina e alla sua storia. Il progetto nasce da un’idea di Bruno Alvaro membro dell’Associazione S@cial, presieduta da Pierpaolo Cetera – in partnership con l’Amministrazione Comunale-Assessorato alla Cultura – con la missione di comprendere e valorizzare i fenomeni socio-culturali ed economici che hanno consentito lo sviluppo della marina di Mirto, della sua vocazione economica e turistica e della sua interazione con le comunità vicine che hanno contribuito, attraverso l’emigrazione interna, alla formazione della eterogenea “società mirtese”.

Per una raccolta più estesa possibile delle fotografie, coinvolgendo così le diverse famiglie, imprese, enti e quant’altri che hanno contribuito allo sviluppo della frazione del Comune di Crosia, i cittadini che non sono stati coinvolti dall’attività di ricerca, e che sono in possesso di fotografie datate che riguardano la cittadina, potranno partecipare per rilasciare il proprio contributo. L’associazione provvederà alla scannerizzazione del materiale fotografico e alla raccolta delle relative informazioni, con l’impegno di citare gli autori o le persone rappresentate.

Queste le dichiarazioni dell’Assessore alla Cultura Graziella Guido: “Questo progetto –  si inserisce in quel solco di promozione e valorizzazione dell’identità che questa cittadina ancora non avverte in maniera intensa. Quella identità che affonda le radici nel passato e che deve essere la linea guida nella costruzione del presente. Ritengo che sia un esperimento di grande interesse per la nostra storia locale. Siamo consapevoli di poter contribuire, seppur in un momento particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, alla ricostruzione di un’identità comune, anche attraverso le vicende relative al recente passato. “

 

Morte Gianfranco Riga, il cordoglio della politica

CROTONE – La morte improvvisa di Gianfranco Riga ha sconvolto tutti. Oltre alla famiglia, amici e colleghi, anche la politica ha voluto ricordare il Presidente di Video Calabria.

Nel pomeriggio è arrivato il cordoglio da parte del Presidente Oliverio: “Con lui va via un editore prestigioso, un professionista serio, un lavoratore onesto che ha saputo continuare con intelligenza il lavoro imprenditoriale di famiglia in un settore particolarmente delicato ed importante come quello della comunicazione”.

Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia, lo ricorda così: “Esprimo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Gianfranco Riga. Scompare una persona stimata per le sue qualità umane, oltre che per la professionalità, la serietà e la lungimiranza che ha saputo dimostrare in un settore difficile e delicato quale quello dell’informazione”.

In mattinata le parole di Giuseppe Marra, Presidente del gruppo Gmc AdnKronos: “Da cittadino onorario di Crotone e da operatore dell’informazione, partecipo commosso al dolore della famiglia Riga per la prematura scomparsa del caro Gianfranco, protagonista dell’editoria televisiva calabrese e meridionale”.

Oliverio incontra i sindacati

CATANZARO – Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta – ha incontrato i rappresentanti sindacali, prima della riunione di Giunta, per illustrare la modifica dell’assetto strutturale dei dipartimenti regionali. Il Presidente, nel sottolineare l’importanza di questo primo atto di riorganizzazione degli uffici, che porta ad una riduzione da quattordici a dieci dipartimenti, ha evidenziato che questo provvedimento consentirà già ad un primo risparmio di oltre due milioni di euro all’anno. Oliverio, insieme al Vicepresidente della Giunta ed assessore al Personale Vincenzo Ciconte ed il Capo di Gabinetto Gaetano Pignanelli, ha sottolineato che quello di oggi è stato solo il primo di una serie di incontri in materia di personale perché “il nostro intento è quello di creare con voi un rapporto costante e costruttivo, al fine di raggiungere il massimo degli obiettivi con il minimo di risorse, attraverso anche la qualificazione del personale e l’inserimento di nuove e giovani energie lavorative”. Per l’Assessore Ciconte l’occasione è “importante perchè avviamo questo confronto con voi che  consentirà di conoscerci meglio e capire, assieme a voi, come il personale regionale vada motivato affinchè possa dare sempre il megio, anche in forza di questo nuovo accorpamento”. Il sindacato si è detto d’accordo. Iorio(Cgil), Loiero e Manduca (Ader),  Sodaro (Rsu), Franco (Ugl), Bloise (Uil) hanno sottolienato l’importanza dell’iniziativa avviata dal Presidente che “fa ben sperare per il prosieguo del confronto anche in futuro sulle diverse problematiche che riguardano il personale”.

Pesca, sequestri e denunce della Guardia Costiera Calabria

REGGIO CALABRIA – Negli scorsi mesi di dicembre e gennaio la Calabria è stata interessata da una complessa operazione, denominata “Labyrinth”, condotta e coordinata dal Reparto operativo della Direzione Marittima Guardia Costiera di Reggio Calabria, finalizzata alla verifica del rispetto delle varie normative comunitarie ed italiane che riguardano l’intera filiera pesca. In totale sono stati coinvolti 758 militari delle Capitanerie di Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Corigliano Calabro. Nel dettaglio l’attivita’ di polizia marittima ha condotto al sequestro di circa 4000 kg di prodotto ittico a carico di ambulanti non autorizzati; circa 2100 kg di prodotto alimentare, di vario genere, a carico di un esercente commerciale di Reggio Calabria; 4 attrezzi da pesca, rinvenuti a mare, non regolarmente segnalati, con relativo pescato.
Inoltre l’attivita’ ha condotto alla denuncia per frode in commercio e alla redazione di 11 sanzioni amministrative per un totale di circa 15000 euro a carico di pescherie locali, per errata esposizione delle informazioni utili al consumatore e assenza di documentazione attestante la provenienza dei prodotti; alla denuncia di 2 comandanti di pescherecci per aver navigato oltre i limiti previsti dalla propria abilitazione, mettendo a repentaglio la propria sicurezza e quella dei rispettivi equipaggi. Complessivamente sull’intero territorio regionale sono stati redatti 90 verbali di illeciti amministrativi, per un importo complessivo di oltre 127.000 euro con circa 810 kg di prodotti ittici sequestrati in quanto privi di documenti obbligatori di tracciabilita’; 52 denunce penali per cattivo stato di conservazione dei prodotti alimentari, per violazioni in materia di sicurezza della navigazione, per frode in commercio e per pesca di prodotto ittico sottomisura; 32 sequestri penali per un totale di oltre 1500 kg di prodotto ittico di varie specie; 22 sequestri di vari attrezzi da pesca utilizzati illegalmente perche’ non consentiti ovvero utilizzati in violazione alle norme di sicurezza della navigazione ed in materia di pesca sportiva.

Il Senatore Molinari scrive al Presidente della Repubblica: “Lotta alla collusione mafia-politica”

ROMA – “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, annovera tra le priorità del Paese l’impegno politico nella lotta alla mafia, ma nel frattempo la Legge Lazzati, da molti studiosi accreditata come strumento in grado di contrastare l’asse mafia-politica, continua a navigare in alto mare. In origine, il suo scopo era quello di impedire l’attività di campagna elettorale a soggetti appartenenti ad associazioni mafiose e sorvegliati speciali, preservando così le istituzioni elettive da infiltrazioni malavitose. La normativa, però, è stata approvata spogliata della sua efficacia originaria e la proposta di legge, tendente a reintrodurla nella sua prima portata, giace in Senato – in attesa di essere calendarizzata – da più di un anno.

Per questo motivo ho scritto una lettera al Presidente Mattarella, condividendo il suo richiamo ad un nuovo impegno nella lotta alla mafia, al fine di attirare la sua attenzione per la promozione di una svolta nei lavori parlamentari. Il Sud non può più attardarsi nella strada dello sviluppo, bloccato dall’abbraccio mortale tra mafia, politica infedele e corruzione”.

Questo il comunicato diffuso dal Senatore Francesco Molinari.

Lamezia Terme: Raid in Comune, danneggiati uffici

LAMEZIA TERME (CZ) – Persone non identificate si sono introdotte nel Municipio di Lamezia Terme, danneggiando i locali che ospitano gli uffici e distruggendo una telecamera della videosorveglianza.

I responsabili del raid, secondo un primo esame, non avrebbero portato via alcun documento o atto dell’ente, limitandosi a rubare solo i soldi contenuti in alcuni distributori automatici dell’edificio di via Perugini.

L’accaduto è stato denunciato alle forze dell’ordine.

Miceli (M5S): “Superare le illegalità. Inoltreremo alla regione una petizione popolare”.

RENDE (CS) – “A cosa serve un protocollo d’intesa se gli autobus della “circolare veloce” non sono autorizzati dalla Motorizzazione Civile a circolare nell’area urbana Cosenza-Rende? A cosa serve questo accordo se – di fatto – resta solo un proclamo che aggrava la situazione d’illegalità diffusa riscontrabile nel trasporto pubblico locale? I sequestri dei tre mezzi effettuati ieri dalla Polizia Municipale di Rende sono la dimostrazione che oltre alle buone intenzioni è necessario agire in maniera puntuale per creare un servizio che risponda ai reali bisogni dei cittadini e che si muova, altresì, nell’alveo delle norme. Quindi i due sindaci, Manna e Occhiuto, non si dovrebbero accontentare degli applausi presi con l’avvio di una “circolare veloce” oltremodo fuorilegge, ma si dovrebbero impegnare nel concreto ad offrire alla comunità un servizio reale senza aggiungere altre irregolarità al settore”. Così si apre il comunicato diffuso alla stampa da parte del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende.

“È chiaro che anche la Regione deve fare la sua parte e siamo ancora in attesa di conoscere il punto di vista del Governatore Oliverio sulla questione partendo proprio da quella legge regionale, che regola il Tpl, a nostro avviso ampiamente sbagliata. Certo è che non aspetteremo in eterno e lanceremo una petizione popolare che inoltreremo direttamente all’assessore ai Trasporti della Regione Calabria, De Gaetano, per mostrare qual è la volontà popolare ma soprattutto per eliminare l’affidamento diretto della tratta Unical-Cosenza che uccide la libera concorrenza privilegiando, invece, il monopolio di alcuni privati, e far indire così un regolare bando di gara pubblica.

Due settimane fa siamo intervenuti sull’avvio della “circolare veloce” specificando che “pur non considerando l’azione dei due sindaci come risolutiva”, rimanevamo conviti che sarebbe “servita almeno a mettere allo scoperto un problema che nessuno ha mai voluto veramente affrontare”. Oggi che il progetto rischia di naufragare sotto i colpi delle denunce e dell’immobilismo decisionale regionale, ribadiamo la nostra posizione favorevole a creare una linea unica Cosenza-Rende ma senza uscire fuori dal seminato delle leggi e senza propendere per il Consorzio o per l’Amaco. Giudichiamo positiva la posizione della Prefettura, tesa alla strenua difesa del diritto alla mobilità e rimaniamo convinti che l’Area Urbana si concretizza soprattutto dalla soddisfazione dei bisogni primari dei cittadini”.

Il comunicato si chiude con la richiesta “al Consorzio, che oltre a lamentarsi ancora oggi non offre un buon servizio all’utenza, di rispettare la legge e fornire tutte le informazioni utili al servizio, partendo proprio dall’installazione delle tabelle che mostrano chiaramente gli orari e i numeri delle corse effettuate dagli autobus”.