Pacchi-dono natalizi alle famiglie bisognose: venerdì 20 dicembre conferenza stampa a Palazzo dei Bruzi

COSENZA – Sarà presentata domani, venerdì 20 dicembre, alle ore 11,00, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, l’iniziativa solidale di distribuzione di pacchi-dono natalizi alle famiglie bisognose della città, promossa dal Banco Alimentare e dall’Assessorato alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza, in collaborazione con l’Azienda “Cardamone”, specializzata nella ristorazione collettiva. 

L’iniziativa sarà illustrata nel corso di una conferenza stampa alla quale prenderanno parte il Sindaco Mario Occhiuto, il Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone, l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza, il Direttore generale del Banco Alimentare della Calabria Gianni Romeo e il Presidente della commissione welfare di Palazzo dei Bruzi Massimo Bozzo.

L’iniziativa della distribuzione dei pacchi-dono alle famiglie bisognose della città riguarderà 600 nuclei familiari con certificazione ISEE zero. Nella distribuzione dei pacchi-dono, il Banco Alimentare sarà affiancato, come è già avvenuto lo scorso anno, dall’Associazione nazionale Carabinieri.

Via libera alla rimodulazione del Por Calabria Fesr 2007/13

CATANZARO – Via libera da Bruxelles alla riprogrammazione del Fondo europeo per lo sviluppo regionale della Calabria, in modo da accelerare la spesa e concentrarla sugli obiettivi più strategici. 

La Commissione europea ha approvato la proposta di rimodulazione del Por Calabria Fesr 2007/2013, presentata dall’Italia lo scorso 17 settembre dopo essere stata approvata dal Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale.
La rimodulazione delle risorse finanziarie del Por prevede un tasso massimo di cofinanziamento comunitario del 75% per ogni singolo asse, in coerenza con quanto già operato in altre Regioni dell’obiettivo convergenza. Le risorse derivanti dalla rimodulazione sono destinate a rimpinguare la dotazione finanziaria del Piano di Azione e Coesione (Pac), approvato lo scorso giugno dalla Giunta regionale, in modo da salvaguardare le procedure di selezione più strategiche, per la piena attuazione della programmazione regionale unitaria 2007/2013, anche in vista del nuovo ciclo 2014-2020.

Con l’approvazione della proposta di rimodulazione finanziaria del Programma operativo, la Regione Calabria punta infatti ad assicurare che l’entità delle risorse comunitarie e nazionali assegnate per il ciclo di programmazione 2007/2013 resti dedicata a sostenere le priorità di sviluppo del suo territorio, accelerando la spesa e salvaguardando gli interventi già programmati.

Stanziamento di 60 milioni di euro per il trasporto pubblico locale calabrese


L'assessore L. Fedele

CATANZARO – L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele esprime la sua soddisfazione per l’approvazione, da parte della commissione bilancio del Senato, dell’emendamento che prevede uno stanziamento di 60 milioni di euro, per gli anni 2013-2015, a favore del trasporto pubblico locale calabrese. 

Tali le dichiarazioni di Fedele in merito «è con grande piacere che registriamo un risultato frutto di un efficace lavoro di squadra da ricondurre innanzitutto all’impegno profuso dall’assessorato che dirigo che, attraverso una continua e costante interlocuzione con gli uffici del Ministero ai trasporti e con il dicastero dell’economia, ha saputo ben rappresentare le esigenze di mobilità del territorio calabrese. Al contempo la capacità del presidente Scopelliti di intervenire direttamente presso i vertici del governo nazionale ha contribuito in modo significativo alla risoluzione della questione».

Conclusa l’istruttoria per il pagamento agli agricoltori vittime dell’alluvione

L'Assessore M. Trematerra

CATANZARO – L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra conferma che l’Agenzia regionale per l’erogazione in agricoltura (Arcea) è riuscita a concludere l’istruttoria e a pagare il saldo della domanda unica agli agricoltori rimasti vittime dell’alluvione di fine novembre.

Queste le dichiarazioni rilasciate dall’assessore «Quanto annunciato lo scorso fine settimana è realtà. L’impegno che avevamo assunto era un atto dovuto verso gli oltre 27 mila agricoltori coinvolti dalla calamità, o meglio vorrei dire che era un atto dovuto mettere tutto il nostro impegno a provarci. Abbiamo trovato le risorse ed abbiamo lavorato per consentire a tante famiglie di avere una possibilità immediata di fronteggiare una grave situazione. Sono soddisfatto che questo risultato sia giunto prima del Natale».

Trematerra conclude il suo intervento portando all’attenzione «Vorrei ricordare come tra ieri e oggi l’Arcea, insieme al Dipartimento, abbia messo in pagamento qualcosa come 84 milioni di euro, che diventano 250 se sommiamo tutte le erogazioni effettuate nell’ultimo mese. Voglio anche dire, ma su questo mi riservo una comunicazione più dettagliata, che siamo la prima regione del mezzogiorno ad avere dichiarato il superamento del plafond di spesa sullo sviluppo rurale, con una importante eccedenza sull’obiettivo».

Boom di Furti nelle campagne di varie città della provincia cosentina

Acri (CS) – E’ solo l’ultima segnalazione quella che viene dal comune di Acri dove in alcune contrade sono stati rubati nei campi numerosi quintali di patate e di mele, alcuni trattori, rimorchi, capi suini ed attrezzature irrigue.

i furti nelle aziende agricole si moltiplicano come a Corigliano Calabro dove sono continui i furti di quantitativi di clementine, arance, gruppi elettrogeni, utensili vari .

Coldiretti Cosenza lancia l’allarme su quello che è stato classificato  come uno degli effetti della crisi che fa cambiare gli obiettivi dei ladri e mette in difficoltà le aziende agricole. “Le mele sono state raccolte provocando danni anche ai raccolti futuri” ha affermato il presidente di Coldiretti di Acri, Vincenzo Abbruzzese, il quale insieme agli altri agricoltori è stato vittima dei nuovi “affamati”.

Un segno dei tempi difficili in cui si trova la Regione e tutto il resto della Nazione  che oltre a cambiare le priorità di spesa degli italiani modifica anche i comportamenti dei ladruncoli in un Paese come l’Italia dove la spesa per l’alimentazione raggiunge quasi il 19 per cento del totale.

Quando la ragione anche senza saperlo era ottimista

Un altro anno si conclude. Spesso fare dei bilanci non ci rincuora e neppure ascoltare predicozzi basati su una filosofia spicciola della serie “andrà meglio, speriamo che il prossimo anno ci porti fortuna e cambiamenti positivi”.

A prescindere dalla branca di realismo, possibilismo ma anche di nichilismo ahimè, di certo stare a piangersi addosso non è la soluzione migliore. Certamente tutti abbiamo le nostre buone motivazioni per sentirci creditori nei confronti della vita che passa e della società che quasi mai riesce ad alleviare le nostre perplessità, gli sconforti e le delusioni.

Questa è una rubrica di consigli, di ghiribizzi ed interpretazioni a volte anche troppo contorte sul e dell’umano pensiero, non vi dispiacerà quindi se all’interno di questo pezzo vi sarà consigliata una morale di vita contenuta all’interno di una lettera, resa pubblica dopo la scomparsa del mittente.

Inizio a scrivere in prima persona perchè ho molto a cuore ciò che sto per consigliarvi. Ho scovato questo messaggio un giorno qualunque, mentre mi trovavo presso la biblioteca di area umanistica dell’Unical. Stavo rovistando nel reparto riviste, alla ricerca di qualche saggio che mi fosse utile per la stesura della mia tesi di laurea magistrale in filologia della letteratura italiana. Mi avvicino allo scaffale che custodiva tutte le uscite di Interpres, Rivista di studi Quattrocenteschi un tempo diretta da Mario Martelli, dopo la sua morte da Francesco Bausi, ed inizio a sfogliare qualche copia. Arrivata all’annualità 2007 dedicata  in  memoriam dello stesso Martelli, mi soffermo a leggere una sua lettera privata che anni addietro aveva scritto ad una sua giovane collega. Queste parole rappresentano una sorta di eredità morale e spirituale da lui lasciata e oggi, voglio condividerle con chi vorrà farne tesoro, come all’epoca feci io. Quel giorno in biblioteca non riuscii a scovare informazioni bibliografiche utili al mio percorso di tesi, ma in compenso, avevo  fatto tesoro di un messaggio che ancora oggi porto sempre con me e che rileggo nei momenti di sconforto e di degrado morale personale o collettivo.

Voglio condividerla con voi, o meglio, con chi vorrà leggerla e condividerne il contenuto. Questo è il mio regalo di Natale per 8@30:

“Carissima,

auguri anche a lei, per il prossimo Natale, ma, soprattutto, per un 2007 pieno di ottimo lavoro. E, con questo secondo augurio, penso di aver risposto alla sua disperazione. Non credo che in altri tempi le cose siano andate diversamente; o, per dir con maggiore esattezza, diversamente sì, meglio, forse, no. Lo spettacolo della vita non è certo tale, oggi, da rallegrare; ma, ieri, era forse più allegro? Se Genova piange, Firenze non ride: sudicia, volgare, presuntuosissima. La verità è che la presunzione, la volgarità, il sudiciume sono caratteristiche inalienabili dalla società; e l’umanità suole mescolare sudicia e volgare presunzione con la capacità di scrivere poesie, a volte bellissime, e, spesso, musica stupenda. Quanto a me, ho cercato sempre di vivere per quanto mi è stato possibile lontano dal marcio, fra libri e CD. Così fo ora. Sta per uscire un mio enorme (quasi settecento pagine) libro, intitolato Zapping di varia letteratura, mentre il sottotitolo suona Verifica filologica. Definizione critica. Teoria estetica. Si tratta degli appunti che, nel corso delle mie letture e dei miei studi, ho registrato in questi ultimi quindici-vent’anni. Sono andato sistemandoli in un file che avevo chiamato, per mio uso e consumo, Zapping, proprio perché era come se cambiassi canale continuamente, dalla letteratura greca passando all’italiana, dalla latina alla francese e anche, di quando in quando, all’inglese e alla tedesca (poco poco per quest’ultime due, ché male conosco le due lingue imparate da adulto e da me solo). Il libro, a me, piace, e non poco. Servirà a qualcosa? Non saprei dirlo. Certa è una cosa: esso è il “bene”; e il “bene”, in questa lotta senza quartiere contro il male, segna con questo libro un punticino, -ino -ino quanto vuole, ma lo segna, a suo vantaggio. L’ho dedicato «Alle donne di casa mia – Graziella, Caterina, Teresa, Costanza –, che mi hanno fatto, e mi fanno, pulita e bella la vita». I quattro nomi sono, nell’ordine, quelli di mia moglie, con cui ho vissuto cinquantuno anni, delle mie due figliole, che mi assomigliano molto, di mia nipote (figlia di Caterina), che ho aggregato alla compagnia solo perché le voglio bene. Nient’altro da fare, oggi come oggi, se non resistere al male nell’unico modo che ci è concesso di resistergli, contribuendo cioè al bene che solo si trova nella vita dello spirito. Noi abbiamo una grande arma a disposizione, quella di poter contribuire con i nostri studi al bene. Non deponiamola senza averla usata iuxta potentiam nostram. Certo, questo che le ho detto è per me – ormai ottantunenne, residente in campagna, libero di frequentare poco i miei simili – abbastanza facile da mettere in pratica; ma così mi sono comportato sempre, forse con minore consapevolezza, ma con uguale, istintiva determinazione. Credo che Francesco abbia assimilato la lezione; e la Rossella Bessi so che assimilata l’aveva; così altri fra i miei allievi. Non si preoccupi delle condizioni esterne in cui lavora; curi quelle interne. Lei, come me, come Francesco, come la Rossella, ha una grande missione da compiere; né le è consentito tradirla. Vede?, un medico può salvare una, due, mille vite, può restituire la salute e, con la salute, la serenità a uno, a due, a mille ammalati; così per tutte le altre professioni; solo a noi è consentito di combattere perché l’umanità intera non si arrenda e soccomba. Auguri, dunque, non tanto di felicità, quanto di buon lavoro, ché quella dipende in definitiva e in gran parte da questo. Glielo dice una persona in cui il pessimismo della ragione non è mai riuscito a stroncare l’ottimismo della volontà e che ora sa da che cosa dipende il suo ottimismo della volontà, dal fatto cioè che anche la ragione, senza saperlo, era ottimista”.

Alessandra Pappaterra 

 

Nasce Tipyk: il primo franchising con prodotti DOC e DOP

A Cosenza arriva Tipyk: l’unico franchising con prodotti a marchio DOP e DOC, che unisce la forza degli alimenti “made in Italy” alla velocità del servizio che caratterizza il fast food.

Le materie prime alla base dei menù offerti alla clientela, sono altamente selezionate tra i prodotti tipici della tradizione gastronomica italiana.

Appuntamento, quindi da non perdere per i cultori della buona tavola oltre che i patiti del “pasto veloce” per il 19 dicembre ore 12.00, presso il Centro Commerciale Metropolis, area ristorazione, secondo piano.  Nel corso dell’evento inaugurale, gli interessati potranno degustare le prelibatezze alla base dei piatti Tipyk, constatando una qualità senza compromessi accompagnata all’unicità del prodotto, in un ambiente pulito e accogliente. L’offerta gastronomica spazia da crepes e panini ad insalate e yougurt.

Tipyk, il cui progetto è creato e curato dallo staff della Marketing&Consulting SRLCR,  è’ il primo franchisor in Calabria aperto dalla società Art&Food Society snc.

L’obiettivo dichiarato degli ideatori è quello di fare di Tipyk il posto e il modo preferito dai clienti per consumare un pasto, fornendo il più delizioso cibo veloce che supera le aspettative del cliente stesso, grazie all’offerta di alimenti salutari, ad un prezzo altamente competitivo.

Il servizio di ristorazione Typik sarà aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 22.00.

Laureati programma Voucher 2008: “Noi tagliati fuori dalla Regione”

“Martedì 17 dicembre presso Palazzo Campanella sede del Consiglio Regionale della Calabria , il Governatore regionale e l’Assessore al lavoro Nazzareno Salerno hanno presentato in conferenza stampa, la proposta di legge finalizzata a superare il precariato.

“Attraverso questa proposta avremo un quadro chiaro del precariato calabrese che è composto, oltre che da Lpu e Lsu, anche dai lavorati della legge 15/2008, 28/2008 e 8/2010 – ha dichiarato l’assessore Salerno. La legge dà la possibilità agli enti utilizzatori di procedere alla proroga triennale e non più annuale ed apre un percorso di stabilizzazione che prevede per i profili bassi delle procedure veloci”. 

La proposta di legge però non contempla i 375 Laureati del Programma Stages 2008, meglio conosciuti dal “grande pubblico” come gli Stagisti della Regione Calabria che, pur essendo riconosciuti come precariato consolidato dalla D.G.R 160/2013, lottano ogni giorno con ritardi, porte sbattute in faccia, scadenze di contratatti e mancate promesse.

 “Arruolati” con bando pubblico che prevedeva una selezione per titoli (conditio sine qua non era il voto di 110/110 a cui si aggiungevano master, dottorati, corsi di lingua ect..) hanno investito cinque anni delle loro vite professionali a servizio degli enti pubblici calabresi.

Negli anni si sono distinti per il contributo portato nelle P. A. locali tanto da meritarsi un contratto di collaborazione prima e un successivo rinnovo poi. Queste occasioni sono sempre state frutto di un continuo dialogo tra loro e le istituzioni competenti. I loro contratti sono scaduti a fine Maggio e nonostante una conferenza stampa del Governatore Scopelliti e un Bando pubblicato in preinformazione, ad oggi tutto tace.

Il loro percorso è da sempre stato alquanto singolare,  fatto di tanti “passi falsi” e di troppe attese.

Eppure molte Pubbliche Amministrazioni hanno da sempre chiesto al Consiglio Regionale di consentire la prosecuzione dell’esperienza lavorativa di questi ragazzi vista l’impossibilità, al momento, di poter procedere ad indire concorsi pubblici.

Il 24 giugno scorso Il Consiglio regionale ha chiesto alla Giunta di trovare una soluzione al “caso stagisti”. Qualche giorno dopo, il 1 Luglio, Il Presidente Scopelliti e l’Assessore Salerno in una conferenza stampa hanno presentato la loro “non-soluzione” : un Bando pubblico finanziato con fondi comunitari.

I percorsi previsti dal Bando sono: una dote  per i giovani professionisti contrattualizzati da enti privati; un incentivo per l’autoimpiego o ,“dulcis in fundo”, ritornare ad avere un contratto di formazione con enti pubblici della durata di 6 mesi.  Molti sono i limiti del Bando che non prevede una “soluzione definitiva” ma solo un continuo rimandare… per alcuni versi lo stesso Bando rappresenta un “passo indietro”. Si ritorna da precari a stagisti proprio perché la strada più coerente al loro percorso professionale sarebbe infatti  restare nelle PA. Questo significherebbe ritornare ad essere tirocinanti e non Collaboratori (come previsto dall’ultimo contratto stipulato con gli Enti).

Molti gli incontri avuti dai ragazzi con le istituzioni competenti per cercare di limitare e superare le criticità  evidenziate.

Da Luglio il Bando compare in preinformazione ma ancora non è stato pubblicato ufficialmente sul BURC.

Nonostante il periodo storico avverso alla crescita professionale di giovani preparati e capaci, “gli stagisti” sono andati avanti convinti che il loro operato all’interno delle amministrazioni pubbliche fosse il biglietto da visita migliore; fermi, da più mesi, non possono continuare ad aspettare invano. Hanno bisogno di capire se questo lungo periodo a servizio della Calabria sia da annoverare sui loro Curricula come l’occasione di una vita o la sconfitta a cui non avrebbero mai pensato  di andare incontro.  Ora come non  mai chiedono a gran voce di esssere inseriti nella proposta di legge per il superamento del precariato nella loro tanto amata Regione”. 

Comunicato stampa Laureati del Programma Stages 2008

Il Sindaco di Cassano ascoltato dalla Commissione Beni Culturali sulla vicenda del Parco Archeologico di Sibari. Chiesta la ripresa degli Scavi.

Il Sindaco Giovanni Papasso

CASSANO ALL’IONIO – Giovanni Papasso, Sindaco della città, accompagnato dall’Assessore municipale all’Archeologia e diversi suoi collaboratori, si è recato stamani a Roma per l’annunciata audizione in Commissione Cultura del Senato sulla vicenda del Parco Archeologico di Sibari. Papasso, nel primo pomeriggio è stato ricevuto presso l’Ufficio di Presidenza della 7° Commissione istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato della Repubblica.

Il Sindaco, in particolare, ha rappresentato alla Commissione Cultura del Senato la difficile situazione in cui versa il Parco Archeologico di Sibari. Il primo cittadino ha esordito nella sua articolata esposizione sottolineando la particolare valenza del sito archeologico di Sibari. Un’area ricca di testimonianze greche e romane che si estende per 168 ettari, di cui meno del 10 per cento è stata interessata da scavi, dai quali sono emerse tre città sovrapposte, la Sybari arcaica, Thurii e Copia. Il Sindaco Papasso ha poi ricordato come tale sito rappresenta peraltro una delle più antiche città della Magna Graecia, conosciuta in tutto il mondo.7° Commissione istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato della Repubblica, presieduta dal Senatore Andrea Marcucci.

Il Sindaco ha chiesto infine che l’Anas, nell’ambito della realizzazione del 3° magalotto della nuova Statale 106 jonica, realizzi immediatamente le opere di compensazione ambientale progettate e che prevedono per l’appunto la ripresa degli scavi e la realizzazione di un sottopasso di collegamento tra il Parco del Cavallo e prolungamento strada e Casa Bianca. Subito dopo la relazione del Sindaco, il Presidente della Commissione Cultura del Senato ha dato la parola al Senatore Nencini, il quale ha condiviso quanto con forza sostenuto dal primo cittadino di Cassano All’Ionio.

La Commissione Cultura del Senato ha mostrato vivo interesse per quanto espostogli dal Sindaco Giovanni Papasso. Nel breve termine, ha garantito, che verrà convocato il direttore regionale del Ministero per i Beni Culturali per ulteriori chiarimenti in merito ai progetti esistenti, al termine dei quali la stessa commissione provvederà a redigere una dettagliata relazione che sarà portata direttamente all’attenzione del Governo.

Sessantacinque milioni di euro per la banda ultra larga in Calabria

Il Presidente Giuseppe Scopelliti

CATANZARO – Infratel Italia, società in-house del MISE, ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, il primo bando per la concessione di un contributo ad un Progetto di investimento finalizzato alla realizzazione di nuove infrastrutture ottiche passive abilitanti alle reti NGAN in grado di erogare servizi alle pubbliche amministrazioni, alle imprese e ai cittadini.

Il bando è finanziato dalla Regione nell’ambito di un accordo tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Calabria che stanzia 65 milioni di euro per la banda Ultralarga a valere sui fondi POR-FESR 2007-2013 Calabria.

Saranno coinvolti oltre 155 comuni calabresi nei quali si prevede il raggiungimento di oltre 567.000 unità immobiliari e 1.100.000 cittadini. Si prevede la realizzazione di oltre 1.900 km di rete ottica con un beneficio occupazionale di oltre 500 occupati per i primi tre anni settori impiantistico, civile, elettronico e telecomunicazioni. L’intervento produrrà inoltre ricadute occupazionali a lungo termine e stimolo nel marcato delle telecomunicazioni sia per i produttori di apparati, sia per gli operatori e per l’indotto.
La scadenza per la presentazione dei progetti di investimento è fissata alle ore 13:00 del giorno 20 marzo 2014.

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha dichiarato a tal riguardo  «Questo è un intervento concreto   per dare un forte impulso allo sviluppo del nostro territorio. La fibra ottica o banda ultralarga viaggia a 100 Mbps (megabit per secondo), velocità decisamente superiore rispetto a quella attuale. Ciò permetterà un importante miglioramento per rendere competitive le nostre realtà in un settore dove sono stati accumulati ritardi. Il tutto per superare quella sorta di isolamento e di gap infrastrutturale che la Calabria ha rispetto ad altre realtà. Questa azione è la conferma che l’Amministrazione regionale è impegnata non solo a risolvere le criticità, ma pensa anche al futuro con lungimiranza ».