Presta punta anche ad una Cosenza Giusta

COSENZA – Dopo “Amo Cosenza giovani”, “Amo Cosenza istruita” e “Amo Cosenza colta”, Lucio Presta, candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative di Cosenza, presenta anche il nuovo punto programmatico “Amo Cosenza giusta”. “Ridistribuire la ricchezza in maniera equa evitando disparità e agevolando le classi meno abbienti, restituire dignità alla comunità e lavorare affinché l’Amministrazione Comunale diventi un vero e proprio palazzo di vetro, capace di agire secondo valori di efficienza, merito e legalità.”  E’ questo – come si legge nella nota stampa – il sunto dei principi che descrivono Amo Cosenza Giusta, il nuovo punto del programma elettorale di Lucio Presta che punta a ricostruire una macchina amministrativa basata su onestà e giustizia e contraria agli sprechi, ai clientelismi e agli incarichi per amicizia. Affinché ciò sia possibile, tra gli strumenti ipotizzati dal candidato a sindaco, “la formazione di una squadra di dipendenti pubblici, assunti secondo un regolare bando, ai quali affidare il compito di girare per la città, quartiere per quartiere, segnalando qualsiasi caso di inefficienza e illegalità riscontrato. Chiunque non agisca nel rispetto di un senso di responsabilità volto a punire i disonesti e a tutelare le persone corrette, sarà allontanato e punito secondo i termini di legge.” Infine “per prevenire e individuare tali comportamenti, è prevista, inoltre, l’istituzione di uno sportello d’ascolto diretto che dia modo al Sindaco, settimanalmente, di ricevere i cittadini al fine di conoscere e risolvere, quanto più possibile, problematiche, inefficienze e situazioni singolari mentre un occhio di particolare riguardo, sarà rivolto alla questione degli alloggi. Preso, infatti, atto dei gravi squilibri economici presenti sul territorio, tra i compiti dell’Amministrazione ci sarà quello di richiedere una riduzione dei regimi di tassazione, prestando attenzione all’emanazione di agevolazioni che riguardino, in particolare, le coppie giovani e gli strati più poveri della comunità.”

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