Al salone del libro di Torino una mostra su Mattia Preti

Alla cerimonia di inaugurazione della 26^ edizione del Salone internazionale del libro di Torino, in presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caliguri, è stata presentata la mostra in onore di Mattia Preti, pittore calabrese del ‘600, dal titolo “Il Cavalier calabrese, Mattia Preti tra Caravaggio e Luca Giordano”. L’esposizione, che si è svolta mercoledì 15 maggio nelle sale della Reggia di Venaria Reale, è stata curata dal critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi e dal professore di storia dell’arte all’Università di Malta Keith Sciberras.

Sgarbi ha così parlato del pittore e di una mostra considerata “molto fantasiosa”:

“un rivoluzionario in servizio permanente, capace di proporre il Caravaggismo in chiave veneziana”. “…Nella sua vasta produzione pittorica –  ha spiegato  Vittorio Sgarbi – riparte da Caravaggio nello stesso momento in cui la parabola caravaggesca declina e finisce la febbre che aveva contagiato tutta l’Europa pittorica. Il caravaggismo di Mattia Preti è sempre recitato, non è mai preso dalla realtà ma trasferito sulla scena teatrale con tutti gli effetti speciali richiesti, prediligendo ambientazioni notturne e luci strisciate che drammatizzano anche uno sguardo. Dalla Calabria a Roma e poi Malta, passando per Napoli, la sua arte – ha sottolineato ancora Sgarbi – raccoglie molteplici apprezzamenti da parte di papi, gran maestri dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, principi, nobili famiglie e mercanti, particolarmente per il suo virtuosismo che gli consente ogni acrobazia nella sua lunghissima avventura pittorica. C’è molta bibbia e molta letteratura nei suoi quadri. Questa è una mostra molto fantasiosa”.

L’assessore Caliguri parla della mostra come di una grande operazione culturale, che dimostra come la Calabria sia una terra di cultura e di grande storia. Evidenzia poi come il presidente Scopelliti abbia dato molta importanza alla cultura per rilanciare la nostra regione “con azioni che hanno consentito, secondo i dati istat, alla nostra regione di superare Sicilia, Campania, Basilicata e Puglia come numero di lettori di libri.”

L’esposizione era composta di 50 opere, 40 delle quali di Preti, affiancate da altre di Caravaggio, Giordano ed altri artisti vicini al suo stile. Resterà aperta fino a fine settembre.

Al termine della mostra l’inaugurazione del Salone del libro è proseguita nella chiesa di Sant’Umberto con gli interventi, tra gli altri, di Picchioni, di Del Noce, di Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone del libro, dell’ambasciatore in Italia del Cile, paese ospite d’onore alla fiera, Oscar Godoy Arcaya e del suo omologo in Francia Jorge Edwards.

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