A rischio l’unica unità di Epatologia calabrese, intervengono i deputati Oliviero e Censore

L’unica unità di Epatologia presente in Calabria è nell’Azienda “Mater Domini” di Catanzaro, ed è a rischio soppressione per far posto ad una di Gastroenterologia. Il caso era già stato sollevato circa un anno fa dall’Onorevole Laratta che aveva chiesto spiegazioni alla regione. Ora i deputati Oliviero e Censore chiedono, attraverso un’interrogazione formale, i motivi di tale scelta al Ministro della Salute.

I due evidenziano i molti aspetti che non ne permetterebbero la chiusura, a partire dalla convenzione esistente tra Regione Calabria e Università e dal protocollo d’intesa tra la Regione e l’Università di Catanzaro. Ricordano, inoltre, che l’U.O. di Epatologia è l’unico in Calabria ed è un’unità di eccellenza, con componenti di consolidata esperienza, oltre che un punto di riferimento per tutti i malati al fegato in Calabria, dove le malattie epatiche sono in aumento e non vi è presente un centro trapianti per il fegato.

L’unità è anche tra le più produttive in ambito aziendale, quindi importantissima dal punto di vista economico per la Regione.

I deputati precisano poi che una soppressione, o anche solo un ridimensionamento, della medicina interna porterebbe ad un disorientamento totale dei malati, che si vedrebbero così costretti a migrare in altre regioni per curarsi.

Punto ancor più importante riguarda il fatto che esistono altre tre Gastroenterologie nella zona di Catanzaro, per la precisione nella vicina “Fondazione T. Campanella” insita nello stesso Policlinico di Catanzaro, presso l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”e presso l’Azienda Sanitaria Provinciale. Sarebbe, quindi, inutile togliere l’unica unità di Epatologia per far posto all’ennesima Gastroenterologia.

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