Catanzaro , Ceravolo

Catanzaro travolto in casa dal Lecce di Liverani

Catanzaro – Lecce 1-3

CATANZARO (4-2-3-1): Nordi; Zanini, Riggio, Sirri (28′ st Marchetti), Nicoletti (1′ st Maita); Spighi, Benedetti; Onescu (1′ st Puntoriere), Letizia, Falcone (28′ st Kanis); Anastasi (38′ Lukanovic). In panchina Marcantognini, Cunzi, Marin, Gambaletti, Pellegrino, Imperiale. All: Erra

LECCE (4-3-1-2): Perucchini; Lepore, Cosenza, Drudi, Di Matteo; Armellino (45′ st Mergelaitis), Arrigoni, Tsonev; Mancosu (16′ st Costa Ferreira); Torromino (32′ st Pacilli), Caturano. In panchina Chironi, Vicino, Riccardi, Lezzi, Dubickas, Gambardella, Dario. All: Liverani

ARBITRO: Cipriani di Empoli

MARCATORI: 5′ pt Lepore (L), 15′ pt Torromino (L), 45′ pt Cosenza (L), 47′ st Lukanovic (C)

NOTE: Ammonito Perucchini (L). Recupero: 2′ pt, 3′ st

CATANZARO – Si chiude con una pesante sconfitta per 3-1 il match del Catanzaro con il Lecce, un risultato che probabilmente ridimensiona le ambizioni dei calabresi, succubi per larghi tratti del talento degli uomini di Liverani.

Eppure il primo tempo sembra promettere bene per i padroni di casa, che già dopo 2 minuti creano la prima occasione: sugli sviluppi di un contropiede Letizia contende il pallone a Cosenza, riuscendo a servire Falcone in velocità. Sul successivo cross Anastasi di testa spedisce di poco a lato. È un’illusione, perché la doccia gelata arriva una manciata di minuti dopo, quando il Lecce conquista un corner da sinistra dopo una bella respinta di Nordi su stoccata di Caturano. Inizialmente la difesa giallorossa respinge l’angolo, ma sulla seconda palla Lepore fulmina Nordi dai 20 metri. Il Catanzaro perde la baldanza iniziale e non riesce a costruire. Il Lecce deve solo aspettare il momento giusto che arriva al quindicesimo: cross teso di Tsonev dalla sinistra su Caturano in area colpevolmente libero di fare da sponda per Torromino: l’ex Crotone firma il 2-0 che infiamma i numerosi leccesi accorsi al Ceravolo. Le aquile sono frastornate, l’attacco è troppo distante dai due mediani, e non bastano i movimenti di raccordo di Letizia. Il Lecce amministra e al quarantacinquesimo, ancora dopo un corner respinto, agguanta il 3-0 con un gol di rapina di Cosenza.

Nel secondo tempo gli ingressi di Maita e Puntoriere ravvivano parzialmente i padroni di casa: il primo riesce a costruire con più facilità, mentre il secondo sulla destra non ha paura di puntare l’avversario. Tutto ciò però non basta ad impensierire un Lecce superiore tecnicamente e tatticamente, col 4-3-1-2 di Liverani che, forte della superiorità numerica a centrocampo, aggira la pressione avversaria. Il più pericoloso tra i pugliesi è capitan Lepore, che raggiunge spesso il fondo per il cross: dopo una sua scorribanda al quarto d’ora Caturano buca clamorosamente il cross, mancando l’appuntamento col 4- 0. Il Catanzaro è volenteroso ma non produce grossi pericoli. Solo nel finale il neo entrato Lukanovic riesce, dopo una ribattuta del portiere, a siglare il gol della bandiera.

Finisce con un passivo che avrebbe potuto essere ben peggiore per gli uomini di Erra, apparsi mal disposti in campo e legati troppo a soluzioni individuali nella costruzione della manovra. Il 4-2-3-1 porta più uomini in zone calde ma rischia di dilatare le distanze tra centrocampo e attacco. Sarà bene per Erra rivedere le proprie strategie.

Emanuele Mongiardo

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