Cosenza, è disastro a Foggia: 4 – 1 senza appello

Un Cosenza a due facce viene affossato meritatamente da un Foggia nettamente superiore sotto tutti i punti di vista. Primi venti minuti buoni a livello d’intensità per i silani, i quali – soprattutto con Calderini – sprecano troppo; nella ripresa invece c’è una sola squadra allo Zaccheria, ed è quella di De Zerbi, che in un quarto d’ora affossa gli ospiti e continua la marcia verso i play – off. Resta da capire cosa sia accaduto negli spogliatoi ad una squadra che, nei primi 45′, è sembrata tutto meno che arrendevole.

Roselli schiera l’11 tipo, con Ravaglia tra i pali e la linea difensiva a quattro composta – da destra verso sinistra –  da Ciancio, Tedeschi, Magli e Sperotto, conferma i tre di centrocampo dello 0 – 0  casalingo contro la Salernitana, ovvero Arrigoni – in mediana, Corsi e Caccetta – entrambi nel ruolo di mezzala – e le due ali Calderini e Tortolano, mentre a fare a sportellate nell’area avversaria torna Cori, dopo che Cesca, in campo contro i campani, era sembrato piuttosto compassato.

Dopo tre minuti prima occasione della partita con Calderini smarcato da Cori su lancio di Arrigoni: il numero dieci rossoblu’, in sospetta posizione di fuorigioco, manda alto da posizione favorevole. Non si fa attendere la risposta dei satanelli, con Sarno che, da distanza notevole, colpisce un pallone vagante a mezz’aria: la sfera impatta sul palo interno e si allontana dalla porta di un già battuto Ravaglia. Si tratta del preludio al gol casalingo che arriva appena due minuti dopo: Cavallaro si beve Ciancio e arriva sul fondo, il suo traversone a mezz’altezza non è trattenuto da Ravaglia, Agnelli si trova nei pressi della porta rossoblu’ e spedisce la sfera in fondo al sacco. Il Cosenza va in bambola e Iemmello, al 13′, parte alle spalle di Tedeschi e Magli mettendo in mezzo un pallone velenoso che Sperotto spazza via; un minuto dopo Arrigoni ci prova su punizione ma Narciso  toglie il pallone da sotto l’incrocio con una parata significativa mandando in angolo, sugli sviluppi del quale Cori manca l’appuntamento con il gol tramite un lob di testa che termina alto sulla traversa. Un minuto dopo clamorosa azione da gol per gli ospiti con Calderini il quale, ben innescato da un lancio di Arrigoni, solo davanti il portiere avversario, tenta con un pallonetto inutile di batterlo, ma la sfera viene recuperata senza problemi dalla retroguardia pugliese. Si tratta, incredibilmente, dell’ultima azione degna di nota della prima frazione, che segnala solo alcuni tiri dalla distanza fuori di molto.

La prima occasione della ripresa è di marca foggiana: Caccetta perde palla a centrocampo scatenando Sarno che, dopo aver percorso una quarantina di metri palla al piede, chiede lo scambio a Cavallaro: triangolo che si chiude ma sfera che finisce sul fondo. Su un calcio d’angolo per i padroni di casa, Ciancio ed Agostinone, già ammoniti, si pizzicano: il direttore di gara non ha dubbi e sventola sotto il naso di entrambi il secondo giallo ed il conseguente rosso, facendo sì che la partita continui in parità numerica. Il Cosenza sembra non essere sceso in campo, se è vero che al 21′ Cavallaro è libero di smarcarsi e tirare centralmente ma in modo forte: la respinta di Ravaglia termina sui piedi di Iemmello ed è miracoloso Tedeschi che impedisce al giocatore nato a Catanzaro di bissare il gol siglato al San Vito. Il raddoppio rossonero è solo posticipato di qualche minuto: al 21′, infatti, Cavallaro rientra sul destro ma, anziché tirare, imbecca Sarno, il cui piatto di prima intenzione termina esattamente sotto il sette. Due a zero e partita chiusa che per il Cosenza non può che finire peggio: appena tre minuti dopo ancora Cavallaro smarca Iemmello, il quale vince un rimpallo su Tedeschi e batte Ravaglia da pochi metri. Piove sul bagnato per i rossoblu’, anche perché a 10′ dalla fine il Foggia cala il poker: Agnelli ci prova da fuori area, Magli intercetta col braccio ed il signor Lorenzo Bertani di Pisa indica senza indugio il dischetto, ammonendo anche il giocatore di proprietà del Brescia. Dagli undici metri, ovviamente, va Cavallaro, il cui tiro termina in fondo al
sacco, benché Ravaglia ne avesse intuito la direzione. La partita praticamente termina qui, anche se c’è spazio per il ritorno al gol in campionato di Gianluca de Angelis, che mancava all’appuntamento con la rete da Cosenza – Poggibonsi del 16 marzo scorso, tramite tap – in su palla messa in mezzo dalla sinistra.

4 – 1 dunque il risultato finale, e prima vera batosta per il Cosenza di Roselli, che crea tanto ma tanto spreca nella prima frazione, prima di crollare definitivamente allo Zaccheria nei secondi 45′. Resta da vedere cosa sarebbe successo se Calderini avesse insaccato almeno una delle due occasioni che sono giunte sui suoi piedi tra il 3′ ed il 16′, ma con i “se” e con i “ma” la storia non si fa: resterà invece impresso, a lungo, questo poker calato dai satanelli ai danni dei Lupi, che dovranno subito riprendersi, anche psicologicamente, in vista dello scontro diretto in casa di domenica prossima contro il Barletta.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

FOGGIA – COSENZA 4 – 1

FOGGIA (4 – 3 – 3) Narciso; Bencivenga, Grea, Gigliotti (36′ st Sicurella), Agostinone; D’Allocco, Quinto, Agnelli; Sarno (40 st’ Bollino), Iemmello (30′ st Leonetti), Cavallaro. A disp: Micale, D’Angelo, Altobelli, Sainz – Maza. All: De Zerbi.

COSENZA (4 – 3 – 3) Ravaglia; Ciancio, Tedeschi, Magli, Sperotto; Arrigoni, Caccetta, Corsi; Calderini (22′ st Fornito), Cori (36′ st Cesca), Tortolano (36′ st De Angelis). A disp: Saracco, Blondett, Zanini, Criaco. All: Roselli.

TERNA ARBITRALE: Arbitro Sig. Lorenzo Bertani di Pisa; 1° Ass: Paolo Napolitano di Napoli; 2° Ass: Anderson Gleison Marques di Saronno.

MARCATORI: Agnelli 11′ pt, Sarno 21′ st, Iemmello 24′ st, Cavallaro (r) 36′ st (F); De Angelis 45′ st + 1 (C)

AMMONITI: Agostinone, Gigliotti, Bencivenga (F); Ciancio, Magli (C)

ESPULSI: Agostinone (F) e Ciancio (C) per doppia ammonizione

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