Cosenza, Gran Gala’ tra i ricordi

Quella di ieri è stata una serata emozionante, e tutti gli altri aggettivi sarebbero superflui. Questo l’unico commento, insieme a tante note di lodi, da fare al Gran Gala’ che ieri sera ha voluto rappresentare l’atto conclusivo di questa indimenticabile tre giorni di calcio cosentino. La capacità di racchiudere e far emozionare più e più generazioni in una sola serata è stata, sportivamente parlando, un miracolo. Un miracolo che noi, nel nostro piccolo, per quanto possiamo, ci apprestiamo a raccontare, con ancora addosso le emozioni della serata.

Già prima della partenza iniziano i primi abbracci e le prime ricerche spasmodiche di amici che si rivedono dopo un bel po’ di anni: arrivano, in ordine sparso, Simoni, Napolitano, Marulla, Parisi, Cosa. Poi entrano i più recenti Biccio, Marano, Guadalupi, Napoli. Tutti dentro per una festa della città, prima ancora che della squadra. La stella della serata si fa attendere: Gene Gnocchi arriva a qualche minuto dalle otto, e si presta gentilmente allo sguardo indiscreto ed entusiasta di telecamere, fotocamere, cellulari e fans. Ora ci sono proprio tutti, ora si può cominciare. Che la festa abbia inizio.

Gene Gnocchi, al fianco di Patrizia de Napoli, da’ buoni dieci minuti di puro spettacolo, pungolando un po’ Paola Ferrari ed avvertendo il ds Ciccio Marino, presente in quanto facente parte della squadra del Centenario, che “sono ancora svincolato, quindi qualora il Cosenza volesse mettermi sotto contratto, sarei a completa disposizione”. Dopodiché il ricordo si sposta su un giocatore che lo showman ha sempre amato: Oberdan Biagioni, immediatamente raggiunto al telefono da Giuseppe Milicchio, con il quale si instaura una conversazione di un quarto d’ora almeno, coronata dai cori dei tifosi. Dopo il ricordo, come sempre commovente, da parte della sorella Donata, di Denis Bergamini, con un video ad hoc, sale sul palco l’uomo più amato: Gigi Marulla, bandiera del Cosenza, 104 reti in gare ufficiali per la maglia dei Lupi, giustamente celebrato dai due presentatori. Insieme a lui, sale Renato Campanini, con Ciabattoni. Il primo è il recordman italiano dei gol nel dopoguerra nei campionati professionistici italiani – davanti a lui solo Nordhal ed Altafini, il secondo un ottimo attaccante poco prolifico nella città dei bruzi. Tra vari siparietti, si giunge al ricordo del gol di Alberto Aita contro il Catanzaro, per poi passare al Cosenza che riportò la società in B nella stagione ’97/’98: salgono sul palco Paschetta, Pavone, Riccio, Altomare e Tommaso Napoli, accompagnati ovviamente dallo Storico mister di quel Cosenza, il mitico Giuliano Sonzogni, che non risparmia frecciate a società ed allegre prese in giro al suo bersaglio Paschetta, ricordando la clamorosa espulsione a Roma contro la Lazio, preludio alla successiva sconfitta per due ad uno. Momenti di ilarità e risposte da una parte e dall’altra, prima di passare a Manolo Mosciaro, bonariamente scherzato da Gene Gnocchi, in quanto “Autore di una media gol invidiabile quest’anno” (solo quattro marcature all’attivo): “Se segni questa domenica faccio mettere il tuo cartonato dietro alla Domenica Sportiva”. Manolo è il preludio all’arrivo dei protagonisti dell’ultima stagione, tra i quali spiccano Biccio, Guadalupi, Marano, Mister Gagliardi. I cori, ovviamente, sono tutti per Arcidiacono. Mentre sono ancora sul palco, vengono chiamati altri tre che a Cosenza hanno fatto la storia recente: Capitan Parisi, Bomber Cosa ed il Principe Occhiuzzi. Questi svela il segreto del suo bacio al pallone, che significa bacio alla città tutta, Cosa parla di come Cosenza gli sia rimasta nel cuore, chiusura di Parisi con un molto commovente “Qui vedo solo amici”. L’apice della serata, però, si raggiunge col Cosenza ’87/’88, allenato da Gianni di Marzio, che riportò i Lupi in B dopo un quarto di Secolo: e così si presentano all’appuntamento Napolitano, Simoni, Urban, De Rosa, Marino, De Paola. Tutti – o quasi – facenti parte della formazione del Centenario. Dal momento in cui salgono, al momento in cui vanno via, intercorre una buona mezz’ora in cui raccontano di tutto, dagli scherzi ai momenti insieme, dalle battute ai cruciverba, divenendo padroni del palco e della kermesse, con la compagnia di Gigi Marulla e Paolo Tramezzani, due che grande calcio ne hanno masticato eccome. La chiusura, prima della torta, è dedicata al Cosenza ’72/’73, con Mister Renzo Aldi. Poi la presenza dei presidenti storici (Paletta, Carratelli, Serra) e lo spegnimento delle candeline, da parte dell’Avvocato Carratelli, della torta fatta preparare appositamente per la serata. Da registrare, come nota stupenda, la presenza dei due ragazzi protagonisti di “Conzativicci”, commedia scritta e diretta da Sergio Crocco, che eseguono i pezzi “La trasferta” e “Disabile si tu”. Un momento di colore, così come quello che ha visto coinvolto Padre Fedele, ma anche di riflessione, nel ricordo soprattutto di Piero Romeo.

Si conclude così la serata più bella. Un miracolo, dicevamo, organizzato da persone competenti e meravigliose, che hanno saputo giostrare alla perfezione i tempi e far rivivere, a più generazioni, emozioni forti ed indescrivibili. Un grazie, dunque, allo staff di lupiindiretta, che ha reso possibile tutto ciò, ed ai veri protagonisti della serata, i ragazzi che sono saliti sul palco e che, a modo loro, e coi loro ricordi, hanno fatto vivere una serata indimenticabile al popolo rossoblu.

Francesco La Luna & Andreina Morrone

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