Dall’illusione alla polvere: povera Vigor, che pena mi fai

SILENZIO TOMBALE DOPO LA SENTENZA DEL COLLEGIO. DOMANI LA SARNESE IN UN CLIMA DESOLANTE.

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La società non può che accogliere con soddisfazione le conclusioni a cui è arrivata la Procura del Coni. La richiesta di accoglimento del ricorso avverso alla retrocessione in serie D, è il segnale di quanto da sempre professato, circa la totale estraneità della società rispetto ai fatti contestati. In questo senso la Vigor Lamezia vuole ringraziare il proprio collegio difensivo per il lavoro fin qui svolto. Adesso attendiamo fiduciosamente che in serata il Collegio di Garanzia del Coni si pronunci, sancendo in maniera chiara e netta la totale limpidezza dell’operato di questa società, restituendo quanto ingiustamente sottratto“. Questo era quanto da Via Marconi trapelava con enorme ottimismo nella prima serata di Martedi 27 Ottobre, dopo quanto concluso per l’appunto dalla Procura del Coni. Peccato che, dopo poche ore, la decisione del Collegio non si sia minimamente avvicinata alle previsioni degli euforici dirigenti biancoverdi, i quali, dopo la dichiarazione dell’inammissibilità e dell’infondatezza del proprio ricorso e di quelli legati alle figure di Arpaia e Maglia da parte del Collegio stesso, sono caduti nuovamente nell’imbarazzante ( e oramai consueto) silenzio che ha tristemente contraddistinto lo stile dei vertici vigorini da Giugno in poi.

Nessuno “sforzo” per chiarire la propria posizione attraverso nuovi comunicati, nessuna dichiarazione sui possibili scenari futuri, zero notizie su eventuali rinforzi provenienti dal mercato.

E se sotto quest’ultimo aspetto le buone novelle latitavano già prima della sentenza (con innesti fatti quasi a caso, lacune palesi ancora senza soluzione come quella relativa al difensore centrale e alla punta, condizione fisica approssimativa di alcuni dei nuovi tesserati), risulta assolutamente inconcepibile la totale assenza di volontà nell’esporre le reali volontà dei vertici societari e le linee guida da seguire quanto meno nell’immediato, viste le pietose condizioni di classifica e l’urgenza di rimettere in piedi una situazione incredibilmente grave. Gli sbagli sono stati fatti, ma perchè bisogna continuare a farne di nuovi? La serie D è il campionato da disputare, la serie D è la categoria da salvare. Si è capito e si andrà sino in fondo (o è forse meglio dire “a fondo”) con questa squadra o cambierà qualcosa? Ma sopratutto: si vuole veramente cambiare qualcosa o la barca sarà lasciata al suo destino?

Domani, intanto, arriva la Sarnese. Nel pomeriggio i convocati. Forse.

GIACINTO MORELLI

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