Harakiri Catanzaro, il Matera espugna il Ceravolo in pieno recupero

CATANZARO – Incredibile sconfitta subita dal Catanzaro davanti ai propri tifosi. Nel turno infrasettimanale di Lega Pro valido per la quinta giornata, la compagine allenata da Checco Moriero cade, in pieno recupero, sotto i colpi del Matera dell’ex-tecnico giallorosso Gaetano Auteri, che infligge il secondo dispiacere da ex dopo il successo della Nocerina sul Catanzaro di due stagioni orsono, in un altro match in notturna, un vero e proprio tabù per i calabresi nelle ultime stagioni, dove sotto i riflettori la vittoria non arriva più. Se l’undici calabrese si ferma per la prima volta in questa stagione, la formazione lucana conquista il suo secondo successo esterno consecutivo, al termine di una gara equilibrata che poteva essere decisa in qualsiasi momento. E così è effettivamente accaduto; è successo di tutto in questa appassionante gara disputata da due belle squadre. Nel primo tempo è il Catanzaro a tenere in mano il pallino del gioco, tant’è che sono proprio i padroni di casa a sbloccare la situazione grazie al solito Russotto, che fa esplodere i 4000 del Ceravolo dagli undici metri, dopo aver conquistato il penalty sgusciando sulla fascia destra e successivamente messo giù da dietro dal difensore del Matera D’Aiello. Da qui in poi, la squadra di Moriero da l’impressione di poter raddoppiare da un momento all’altro, e crea anche delle ghiotte occasioni, come quella capitata a Pagano al 23’; il numero 7 giallorosso, dopo aver ricevuto un gran lancio di Barraco, controlla la palla e calcia da ottima posizione, sfiorando però la traversa con il portiere ospite, Baiocco, ormai fuori causa. Nel finale del primo tempo, però, il Matera inizia a far paura, e dopo aver sfiorato il pari più volte lo trova con Mucciante, che realizza con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione per poi andare ad esultare sotto il settore ospiti, occupato da circa 100 supporters ospiti. Nel frattempo la pioggia scende copiosa sul Ceravolo, condizionando le trame di gioco del Catanzaro, che rischia di subire il sorpasso proprio allo scadere della prima frazione, se non fosse per una “paratona” di Bindi su conclusione di Guerra. Ripresa con ritmi ancora più alti dopo l’incessante pioggia da poco scampata, il Catanzaro ed il Matera si sfidano colpo su colpo senza però trovare il goal del vantaggio, mancato per un soffio dai bianco-azzurri a ridosso dell’80’, quando Letizia da pochi passi trova un monumentale Bindi, e sulla respinta è Ferraro a salvare un tiro ravvicinato scoccato da Coletti.  Nel recupero, però, ecco la frittata: sugli sviluppi di un’offensiva ospite Ferraro stende Albadoro in area, è giustamente rigore. Sul dischetto va Letizia, Bindi si tuffa a destra e respinge, sulla ribattuta va Letizia, altro miracolo di Bindi, ma al terzo tentativo Di Noia, sfruttando le “statuine” della difesa catanzarese, inspiegabilmente immobile ad osservare, la butta dentro e fa esplodere la gioia dei propri compagni e tifosi. Il Matera espugna il Nicola Ceravolo, facendo scivolare il Catanzaro dal primo al quarto posto in classifica. Brutta battuta d’arresto dunque per Pagano e compagni, chiamati al riscatto immediato già da domenica, nel derby di Cosenza che è già iniziato tra le due tifoserie…

Francesco Gioffrè

Il tabellino del match

CATANZARO-MATERA 1-2

CATANZARO: Bindi, Daffara, Di Chiara (80’ Squillace), Vacca, Rigione, Ferraro, Pagano (85’ Martignago), Pacciardi (60’ Maiorano), Silva Reis, Russotto, Barraco. In panchina: Scuffia, Ricci, Calvarese, Morosini. All. Moriero

MATERA: Baiocco, Bernardi (90’+2 Pino), Mucciante, De Franco, D’Aiello, Coletti, Letizia, Iannini, Guerra (63’ Albadoro), Madonia (85’ Di Noia), Gotti. In panchina: Bifulco, Pagliardini, Longo, Vilena. All. Auteri

Arbitro: Di Ruberto di Nocera Inferiore

Assistenti: Olivero di Ercolano e Ronilotta di Sala Consilina

Marcatori: 12’ Russotto rig. (C), 40’ Mucciante (M), 90’+3 Di Noia (M)

Note: serata mite a tratti piovosa. Presenti circa 4000 spettatori con rappresentanza ospite stimata in 100 unità. Ammoniti D’Aiello, Gotti, Letizia e Coletti (MA), Pacciardi, Rigione e Vacca (CZ).

 

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