Harakiri Catanzaro: il Siracusa vince 1-0

SIRACUSA – CATANZARO 1-0

SIRACUSA Crispino; Daffara, Turati, Bertolo, Bruno; Fricano, Palermo; Parisi (14’pt Soure), Catania (36’st Talamo), Russini (36’st Tiscione); Vazquez. In panchina: D’Alessandro, Boncaldo, Del Col, Di Sabatino, Cognigni, Mustacciolo, Tumineti, Lombardo. All.: Raciti

CATANZARO Furlan; Celiento, Riggio (6’st Casoli), Figliomeni; Statella (33’st Eklu), Iuliano (14’st Maita), De Risio, Favalli; D’Ursi (14’st Nicoletti), Ciccone (14’st Bianchimano), Fischnaller. In panchina. Elezaj, Pambianchi, Giannone, Signorini, Lame, Mittica, Cristiano. All.: Auteri.

 

ARBITRO: Acanfora di Castellammare di Stabia

NOTE: Espulso Daffara (S). Recupero: 1′ pt, 6′ st

MARCATORI: 45′ Vazquez (S)

 

SIRACUSA – Non riprende quota il Catanzaro. Forse per i giallorossi sarebbe meglio non avere più rigori a favore, dato che ad ogni penalty sbagliato, evento frequente quest’anno, c’è una brutta ricaduta sul morale della squadra. Il Catanzaro stavolta ha avuto ben due possibilità dal dischetto. La prima con Fischnaller, la seconda con Bianchimano. Entrambe neutralizzate da un prodigioso Crispino, in versione Toldo contro l’Olanda nel 2000. Da lì in poi il Catanzaro non ha più attaccato con ordine, nonostante la superiorità numerica. Qualche cross sballato, il giro palla lento e così il Siracusa ha portato meritatamente a casa i tre punti.

La partita, al solito, era iniziata con i calabresi in controllo, capaci di assestare il baricentro nell’ultimo terzo di campo avversario. Crispino però è in giornata, lo si intuisce già dalle prime battute, quando respinge il sinistro di Iuliano in corner. Nonostante il caldo la partita ha un buon ritmo, spesso accentuato nei contrasti. Il Siracusa accetta di difendere, forte di due giocatori potenzialmente letali in transizione come Souaré e Catania, fedelissimo di auteri nei gloriosi anni con la Nocerina. Il Catanzaro non riesce a sfondare, il flusso del match sul finale di tempo è più lento, le squadre sembra che aspettino solo di tornare negli spogliatoi. A quel punto però, Souaré pennella un perfetto cross dalla destra, Vazquez sorprende tutti sul primo palo e lascia Furlan di sale per l’1-0.

Brutta botta subire lo svantaggio in quel momento. Il Catanzaro ha l’obbligo di spingere per non lasciare sfuggire il Catania, per fortuna dei giallorossi raggiunta all’ultimo respiro dalla Cavese, per questo ha bisogno di imprimere una decisa accelerata alla partita. Gli spazi però si fanno ghiotti per il Siracusa, con Russini che in transizione rientra sul destro e costringe Furlan a una gran parata a terra. Poi nel giro di pochi minuti, tra il 64′ e il 68′, accade l’imponderabile. Il Catanzaro guadagna due rigori abbastanza netti, il primo sfondando sulla destra, il secondo con un lancio per Bianchimano che sorprende la difesa e costringe Daffara a spendere un fallo da rosso. Crispino, come detto, è superlativo, anche su un successivo tiro al volo di Fischnaller.

Sconfitta amarissima per il Catanzaro, mai vincente quando gioca in diretta TV. Scaramanzie a parte, sono troppi ormai i rigori sprecati. Le aquile a volte sembrano fragili psicologicamente: un’impressione che non può avere un riscontro oggettivo, ma che si riesce a percepire quando gli episodi voltano le spalle ai giallorossi. Ai playoff, negli scontri diretti, i singoli momenti faranno la differenza. Bisognerà interpretarli meglio.

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